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Autore: jarmione    06/03/2018    1 recensioni
ATTENZIONE!! UN ISABELLA DIVERSA DA QUELLA CHE CONOSCIAMO!!
“Hai intenzione di dirlo ad Esme?”
Carlisle si morse il labbro inferiore, senza rispondere.
Sapeva che Edward gli avrebbe letto la mente, aveva ben poco da dire a quel ragazzo.
“Hai idea delle conseguenze?”
“Ne sono consapevole”
“E di noi?” Chiese ancora Edward “Rosalie non sarà d’accordo e Jasper non sempre riesce a controllarsi”
“Risolverò anche questo” tagliò corto Carlisle, uscendo dalla macchina e salendo le scale.
Edward lo raggiunse.
“Spero tu sappia quello che fai” e detto questo se ne torno nella sua stanza.
Genere: Fluff, Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Carlisle Cullen, Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun libro/film
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ATTENZIONE!!!! Ho fatto una piccola modifica al “carattere” di Carlisle, più precisamente al suo autocontrollo.
Leggendo capirete.
Chiedo perdono anticipatamente
 
 
 
Bella non fece in tempo ad intervenire che Jacob, con uno scatto felino, la superò e attaccò.
Tra un ringhio e l’altro, la ragazza si accorse che chi li aveva attaccati era proprio Edward.
Sgranò gli occhi e indietreggiò.
Mentre tra il lupo ed Edward si era instaurata una battaglia all’ultimo sangue, Bella accorse ad aiutare Carlisle.
“Carlisle stai bene?” tremava e le riusciva difficile mantenere la voce calma.
Lo osservò attentamente.
Sul volto riportava il segno di una crepa.
Edward lo aveva quasi ucciso.
“Oh mio Dio…” entrò in panico “oh mio Dio…”
“Bella…Bella tranquilla” il Dottore prese il volto di Bella fra le mani “Calmati…”
Bella tentò di respirare normalmente ma non ne fu in grado.
“Guarda” la costrinse a guardare il suo volto e le mostrò che a crepa era completamente sparita.
Guarigione veloce.
Questo Aro aveva omesso di dirlo.
A quel punto si calmo un po’ di più.
Carlisle si rialzò e strinse Bella a se.
Si voltarono verso Edward e lo videro lanciare Jacob lontano.
Quest’ultimo ricadde a terra con un uggiolio di dolore.
“Edward!” lo chiamò Carlisle, attirando la sua attenzione.
Edward si girò di scatto.
Le mani strette a pugno e il volto contratto dalla rabbia e dal dolore.
Non era un dolore fisico ma morale.
Bella potè notare il colore dei suoi occhi.
Rossi come il sangue.
“Come…come hai osato?” domandò rivolto a Carlisle “come hai osato?”
Carlisle lo guardò dritto negli occhi “Perché voglio che tu ti renda conto che Bella è ancora viva”
Bella tremava e, per questo, la stretta di Carlisle si fece più salda.
Tento di non lasciarsi andare al panico, non più, non in quel momento.
“Edward…”
“Bella…” gli occhi del ragazzo sembrarono addolcirsi per alcuni istanti.
Edward lasciò trasparire tutte le sue emozioni.
Se avesse avuto un cuore, avrebbe giurato che fosse ripreso a battere.
Vedere bella era come vedere la luce in fondo ad un tunnel di oscurità.
“Oh Edward…” fece per avvicinarsi ma Carlisle la bloccò.
Il biondo scosse la testa, facendole capire che era meglio non avvicinarsi.
Infatti, anche Edward era indietreggiato.
“Sta lontano Bella…”
“Edward…”
“Bella ti prego…”
La ragazza non seppe cosa dire o cosa fare.
Sentì una lacrima scendere lungo i suoi occhi e appoggiò la testa sul petto di Carlisle.
Non riusciva a guardarlo…non riusciva a vederlo in quello stato.
Si sentiva male e, solo in quel momento, capì che era stato un errore chiedere di vederlo.
Calò il silenzio e…un rivolo di vento soffiò.
I capelli di Bella si mossero e il suo odore si sentì per tutta la zona.
Carlisle sgranò gli occhi e, accorgendosi di questo, guardò Edward.
Il ragazzo annusò l’aria e sentì il suo corpo fremere.
Emise un ringhio sommesso.
Nel giro di pochi istanti Bella si ritrovò scaraventata contro un albero lì vicino.
Carlisle l’aveva spinta via dopo che Edward le stava per saltare addosso.
Il dottore tentò di bloccare Edward.
“Edward calmati adesso!”
Ma il ragazzo non sembrava dargli retta.
Si dimenava e tentava di distruggere anche Carlisle.
Bella tentò di rimettersi in piedi e al suo fianco arrivò Jacob, che nel frattempo si era ripreso dal lancio di poco prima.
Diede qualche musata a Bella, che gemette di dolore.
Sul volto aveva un piccolo graffio ma il polso destro aveva sfregato contro la corteccia mentre atterrava e, per questo, sanguinava parecchio.
Senza contare che aveva persino preso una botta alla testa.
“Sto bene” mormorò a Jacob, per tranquillizzarlo.
Furono le classiche ultime parole.
Avvertì il suono di un tronco d’albero che si spezzava e una forza sovrumana sopra di lei.
Il tempo di realizzare e vide Carlisle sopra di lei.
Gli occhi sgranati, la bocca semi spalancata e…i canini più pronunciati.
Era attratto dal suo sangue.
Jacob era tentato di attaccare ma si fidava abbastanza di Carlisle tanto da essere sicuro che si sarebbe fermato in tempo.
Era l’unico dei Cullen e unico vampiro al mondo di cui si fidava.
“Carlisle…Carlisle ti prego…” mormorò Bella.
Carlisle continuò a guardarla, emettendo anche lui dei suoni gutturali da far rabbrividire.
 
“Qualunque cosa accadrà ci sarò io a proteggere Bella”
Alice lo guardò.
“Carlisle la tua resistenza al sangue umano non ti sarà d’aiuto”
“Posso farcela, ho più controllo di quanto immagini, ti ricordi con quel ragazzino al pronto soccorso due anni fa? Non sarà diverso”
“Ascoltami, ti prego, Bella ha un odore potente” disse la mora “succederà qualcosa che metterà a dura prova il tuo autocontrollo! Carlisle non farlo, e non portare nemmeno Bella!”
 
L’uomo ripensò a quelle parole e strinse i pugni.
Alice aveva ragione…aveva sempre ragione.
Vide Bella, che tentava di ripararsi il volto con il braccio sano.
Un altro ringhio.
“Vattene…” sussurrò “scappa, Bella…” si alzò a fatica, come se l’odore di Bella lo trattenesse.
La ragazza riuscì a sentire la voce spezzata di Carlisle.
“No…” disse “non me ne vado” fece per avvicinarsi ma Carlisle si portò una mano al volto, un po’ per evitare di sentire l’odore e un po’ perché si sentiva male al pensiero di aver quasi ucciso Bella.
Sua figlia.
“Jacob…” mormorò “portala…portala via…svelto”
Jacob fece intendere a Bella che doveva salirgli in groppa ma lei si rifiutò.
“Non so quanto riuscirò a resistere…vattene…” ancora nulla “ho detto VATTENE!” urlò.
Quell’urlo fece sobbalzare Bella, le cui gambe cedettero.
Jacob non esitò un istante e la obbligò con un ringhio a salire.
Lei si trovò costretta ad obbedire.
“Portala via” disse Carlisle “portala lontano!”
Bella non ebbe la forza per ribattere e nemmeno il tempo.
Jacob aveva iniziato a correre più veloce che poteva.
La ragazza aveva solo voglia di morire.
Per un attimo ebbe in mente di tornare da Aro.
Si sentiva peggio di quanto pensasse e sapere di essere una preda la faceva stare peggio.
Avvertì una fitta al polso destro e alla testa
Stava ancora sanguinando e vedeva il mondo che lentamente girava.
Si sentiva debole, l’adrenalina stava svanendo.
Lentamente sentì i suoi occhi farsi più pesanti.
Cercò di tenerli aperti ma non riuscì.
Senza accorgersene perse i sensi.
 
  
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