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Autore: terryoscar    06/03/2018    4 recensioni
[lady oscar][lady oscar]“ OSCAR STORIA DI UN GRANDE AMORE”
Dopo più di un anno dalla sua pubblicazione, ho perfezionato i dialoghi e le situazioni della mia ff rendendola più emozionante. Grazie a tutti coloro che la rileggeranno. ***** Questi personaggi appartengono a Riyoko Ikeda. Sono stati presi in prestito senza fini di lucro.
Ho letto tante storie su Lady Oscar scritte sul sito ff e devo dire che tutte mi hanno emozionato. Questo anime lo vidi per la prima volta nel lontano 1983 e ancora oggi lo guardo con la stessa passione di allora. Come tutti voi, ho sempre immaginato un lieto fine per i nostri eroi
per cui,ho deciso di catapultare i nostri amati personaggi in una favola meravigliosa.
Premetto che mi sono ispirata al manga e all’anime, il primo capitolo e un po' il riassunto dell'anime ma dopo prenderà tutt'altro proseguo. Oscar e Andrè diventeranno genitori prima e nonni dopo. Spero che vi piaccia.
E’ la prima volta che scrivo una storia. Vi chiedo di perdonarmi se troverete qualche errore. Grazie e buona lettura.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Madame Jarjayes, Marie Antoinette, Oscar François de Jarjayes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Un romantico duello
 
20  GENNAIO 1790
“Oscar, per quanto riguarda la cena di stasera,cosa vuoi che prepari ai nostri  ospiti?”
“Nonna, lo sai che per me qualunque cosa va bene, fa quello che ritieni opportuno."
"Va bene cara, ci penserò io..."
Nonna, però lascia fare alla servitù, devi riposare, hai lavorato anche troppo!”
“Lo sai che lo faccio con piacere e poi, mi ci vedi a non fare nulla tutto il santo giorno?”
“Non è così  cara nonna! … Se davvero vuoi tenerti impegnata, puoi sempre goderti i tuoi nipotini! ... A proposito, dov’è Andrè?”
“E’ nella stalla a strigliare Cesar, lo sai che vuole occuparsi personalmente dei vostri cavalli!”
“Si certo che lo so!... Approfitterò che i bambini dormano per andare da lui.”
"Copriti bene, lo sai che non devi prendere freddo!"
"Si... certo ..."



Oscar indossò velocemente la mantella e aprì il portone di casa, una folata di vento gelido imperversò la sala e a passo deciso raggiunse le scuderie.

 La porta delle scuderie si aprì, Andrè udì dei passi, una voce: “Andrè …”
“Oscar cosa  fai qui? Fa molto freddo, non puoi certo ammalarti! ... Ricordati che rappresenti il sostentamento per nostri figli!”
“Andrè se non la smetti di prendermi in giro, giuro che prima o poi pagherai tutto con gli interessi.”
Le si avvicinò e abbracciandola con insolenza continuò: “Credimi, sto aspettando con impazienza che arrivi quel momento!…”
“Non ce la fai proprio più, vero? Se davvero desideri che ti dia una bella lezione, sono a tua completa disposizione!" ribatté con sguardo tagliente e scintillante.”
André la strinse ancora di più a sé e sussurrò: “Magari, non vedo l'ora! Ma  so che per il momento non è ancora possibile …”
“Ma ... si può sapere cos’hai capito?!"
“Esattamente quello che hai inteso mammina!”
“E’ inutile, sei davvero incorreggibile.”
“Oscar, sei una tentazione, la mia tentazione e come se non bastasse mi tratti anche male!”
“Ma cosa dici! Se la mia vicinanza ti fa tanto soffrire, me ne vado e poi, se per te è diventato un problema aspettare ancora, è meglio che dormi in un’altra stanza!"
Ma si può sapere cosa dici? Possibile che ti arrabbi in questo modo?"
Divincolandosi ribatté: "Andrè, lasciami, preferisco andare via!"
Afferrando la sua mano e tirandola a sé con impeto, André  l'abbracciò nuovamente e continuò: “Dove credi di andare Madame! Tu resti qui, con me!”
“Ah ah ah .. dovresti vederti, hai la faccia da seduttore! Comunque, la tua tentazione torna a fare la balia!”
“Non ci pensare nemmeno, non voglio che tu vada via ma non devi nemmeno, torturarmi in questo modo.”
"Ma si può sapere cosa vuoi da me? Prima dici che la mia vicinanza ti fa soffrire poi che ..."
Da qui non ti muovi, almeno finché non mi avrai dato un bacio...” sussurrò baciandola con passione. “Mi manchi Oscar… mi manchi tanto ... ”
“Anche tu mi manchi,Andrè … ti amo ...”




 
 
“Finalmente stasera conosceremo la fidanzata di quel furfante di Alain!”
“Si, nonna, ci saranno anche Bernard e Rosalie! ....Nonna, Oscar è ancora di sopra?”
“Povera piccola sta allattando i bambini..."
"Povera?! Ma nonna, se hai appena detto che sta allattando, non capisco perché hai quella faccia sconsolata!"
"Lo vuoi davvero sapere?"
"Certo! Su, avanti parla!"
"Dovresti vederla Andrè …”
“Cos'altro è successo?”
“Vorrai dire  cosa sta succedendo!"
"Nonna, cominci a preoccuparmi ..."
"Ecco, entrambi strepitavano per la  fame e la povera Oscar non sapeva  chi accontentare per prima … e …”
“Allora?”
“Allora niente! … Povera bambina si è messa a letto sistemandosi alla meno peggio per accontentare entrambi! Povera Oscar! ... Mai avrei immaginato che un giorno avrei visto una cosa simile..."
"A dopo nonna!"
" Ehi tu, nipote, si può sapere dove stai andando?!! Tua moglie ha detto che non vuole vedere nessuno …”
 “Io non sono nessuno!" rispose precipitandosi per  le scale.
"NO! Aspetta dove stai andando?!... Ahhh quei due davvero mi faranno uscire di senno!"


André era dietro la porta, girò la maniglia ed e fece irruzione nella loro camera. Lo sguardo si sgranò quando vide Oscar a letto allattare entrambi i piccoli che erano sostenuti comodamente su dei cuscini.
Appena Oscar lo vide entrare, sibilò con tono minaccioso: “Se provi a prendermi in giro o a dire una sola parola, giuro sul mio onore che stavolta mi alzo dal letto e non ti do nemmeno il tempo di chiedere aiuto!”
“Sta... sta calma Oscar non è mia intenzione  prenderti in giro, se può farti piacere esco immediatamente.”
“Ma dove credi di andare Grandièr? Resta qui!"
"Io ... ecco.."
"Questa poi! Credi davvero di andartene? Resta qui e non varcare l'uscio di quella porta!”
"Si, come vuoi, però dove sono le bambinaie?”
"Le ho mandate via, desideravo rimanere sola, invece, adesso, ho cambiato idea. Voglio che tu rimanga ma non ti azzardare a fare nessuna allusione, chiaro?!”
“Tranquilla ... ti ho già detto che non dirò una sola parola! .... Ecco ... Vedi.... Mi siedo accanto a te e non dico nulla, giuro...”

 

Oscar, finalmente hanno finito ..."
"Già e dopo aver mangiato così tanto adesso sorridono felici, guardali! ..."
" Oscar, prendo la piccola per metterla nella culla ..."
"Si ....poi pensa anche a Gabriel ..." sussurrò mentre si allacciava il vestito.

"Finalmente anche tu sei più serena .."
"André, lo sono se non li sento strillare! ... Credo che ci vorrà ancora del tempo per abituarmi alla situazione!"
"Vedrai che ce la farai!"
"Lo spero ..."
"Ma certo che si, ne sono sicuro!"
"Come fai a dirlo?"
" Se sei riuscita ad adattarti senza alcun problema ai soldati della guardia, non vedo perché, non dovresti riuscirci con loro!"
"Ma André .. cosa dici, non è certo paragonabile ..."

Un tocco alla porta.

“André,Oscar, posso entrare? …”
“Prego madre! ....”
“Oscar, sono arrivati i vostri amici, li ho fatti accomodare nel salotto.
"Adesso scendiamo!"
" Oscar, come ti ho già detto stamattina, tuo padre e io, stasera siamo ospiti dai Legran... quindi, se non hai bisogno di nulla, noi andiamo!”
“Non preoccupatevi madre, andate pure. Vi ringrazio!”
"Buona serata ragazzi!"  


Oscar e André avvolsero i bimbi nelle copertine per raggiungere gli ospiti. Ad attenderli nella sala centrale c’erano: Bernard, Rosalie, Alain e la sua fidanzata Alice.
I quattro li videro percorrere la scalinata con i bambini in braccio, la prima ad andargli incontro fu Rosalie che esclamò: “Oscar ti trovo benissimo! ... Se non ti dispiace, prendo il piccolo! Voglio che conosca la zia Rosalie! ........ Andrè, anche se tuo figlio ha i capelli scuri, è tutto sua madre!”
"Rosalié, ti assicuro che i miei figli assomigliano in tutto e per tutto alla loro madre, credo che di me abbiamo ben poco! Ah ah ..."
"Oscar ribatté: "Non è vero, ti somigliano eccome: sono sempre affamati! Ah ah ... Benvenuti amici!"

Mentre gli ospiti erano presi dai piccoli, Alain inebetito guardava Oscar con insistenza.
Oscar continuò: “Allora Alain cosa aspetti a presentarci la tua fidanzata!” “Si … Si certo! … Comandante vi presento Alice la mia fidanzata. Vi ho già parlato di lei.”

 Alice era una splendida ragazza alta, slanciata e dai capelli lunghi, scuri e ricci.
La  ragazza dopo i convenevoli guardò Oscar e disse: “Alain mi ha parlato tanto dei suoi amici, soprattutto di Voi Madame Oscar!”
"Beh .. certo ... ho raccontato qualche avventura ... in ... in caserma Comandante!" Alain si avvicinò ad André che aveva tra le braccia la piccola e guardandola continuò: ..... Rosaliè non hai ancora visto la bambina, ti assicuro che è identica a sua madre!”

 Bernard esclamò: “Alain hai perfettamente ragione  somiglia ad Oscar ed è davvero molto bella!”
Alice esclamò: “Sono sicura che quando sarà grande, farà strage di cuori!”
 Andrè indispettito dalle parole di Alice, strinse a se Aurora facendo trasparire la gelosia di padre geloso.
Bernard sorrise e aggiunse: “Non vorrai mica tenertela tutta per te, spero!”
“Bernard, la mia bambina è ancora piccola, per ora non ne voglio parlare.”
"Ah amico mio! Adesso ti scopro, anche padre geloso! Ah ah ah ah ..."

Il viso di Oscar si addolcì, sussurrò: "Amici, non rimaniamo qui, accomodiamoci nella sala da pranzo."


La cena giunse al termine,  Nanny che era con loro, si alzò e prese i piatti per portarli in cucina poi disse: “Bene ragazzi, vi lascio alla vostra conversazione, io sono stanca e vado in camera mia.”
Oscar prese la sua mano e le fece adagiare i piatti sul tavolo, sussurrando: “Cosa fai nonna?”
“Li porto in cucina!”
Questo non è più compito tuo e lo sai, lascia che lo facciano gli altri!”
“Tu bambina vuoi farmi sentirmi inutile.”
“Nonna tu per noi sei indispensabile e lo sai! Hai lavorato abbastanza, adesso meriti un po’ di riposo.”
“E va bene, non dire nient’ altro, ho capito. Bene, vi lascio a una buona serata ragazzi!”
 
Buona notte a voi Madame!"


"Oscar, tu non puoi nemmeno immaginare quando Bernard ed io abbiamo appreso da Alain, che avevi avuto ben due bambini!"
Ti assicuro Rosalié che anche per me è stata una sorpresa! Ah ah ah ..."
"Bernard osservando Alain, domandò: "Alain sei taciturno, cosa ti succede?

" Emm .. Nulla Bernard ... nulla!"
“Dicci almeno, se avete stabilito la data del vostro matrimonio.”
“Em  … si ...come vi avevo accennato qualche tempo fa ad Andrè, ci sposeremo a  Marzo … il ventuno.”
La ragazza felice, incalzò: “Abito con i miei genitori in una casa di campagna poco distante da Parigi dove c’è una chiesetta ed lì che ci sposeremo. Daremo il ricevimento in casa dei miei genitori, nulla di sfarzoso, ci saranno la mia famiglia e i nostri amici naturalmente! ...Madame Oscar, Alain mi ha detto che siete legati da una profonda amicizia ed è per questo motivo che ha espresso non solo il desiderio di avervi come nostri testimoni di nozze ma che sarete voi ad accompagnarlo all’altare. Naturalmente per noi è davvero un grande onore!”
“Per favore Alice, chiamatemi semplicemente Oscar. Alain è nostro amico e vorrei che lo foste anche Voi.
“Va bene Oscar, come desiderate.”
 
Andrè, incalzò: "Che ne direste se continuassimo la nostra conversazione davanti al camino, con un buon bicchiere di vino!"
Alain annuì pensieroso mentre Bernard ribatté: "Ma certo André!"

La piccola comitiva si spostò nella sala accanto, Marie servì del vino agli uomini e del cioccolato caldo alle signore.
Oscar domandò:“Rosalie cosa mi dici dei sovrani, continui ad andare alle Tuilleries?”
“Da quando aspetto il bambino, ci vado molto di rado.
"Capisco ..."
"Comunque ci sono andata l'altro giorno. La regina mi ha chiesto di te e dei tuoi bambini ma io le ho detto che li avrei conosciuti solo stasera! ... Comunque mi ha chiesto di salutarti e ti chiede di andare da lei non appena ti sarà possibile.”
Oscar rimase in silenzio, poi guardando Bernard domandò: "Che genere di atteggiamento hanno assunto i sovrani nei confronti dell’Assemblea Costituente?”
Bernard bevve l’ultimo sorso di vino, posò il bicchiere sul tavolo, rispose: “ Alain te lo può confermare, visto che il suo reggimento ha l'incarico di sorvegliarli..."
"Spiegati Bernard."
"Sono costantemente sorvegliati dalla Guardia Nazionale, sono praticamente agli arresti! ... Comunque, la regina continua a svolgere le sue funzioni di rappresentanza e quando si fa vedere in pubblico si veste con molta semplicità. Riguardo all'atteggiamento che hanno per i lavori dell'assemblea non sempre li condividono ..."
Alain ribatté:“Basta Bernard! Non diventiamo malinconici, è meglio parlare d’altro! ... Andrè come vanno gli affari ad Arras?”
“Mi auspico che la fabbrica vada in funzione prima dell’estate. Anche se è prematuro dirlo, sono fiducioso. ”
 “Se le cose andassero per il verso giusto, ricordati del tuo amico che dell’ esercito ne ha le tasche piene!"
"Ne sei davvero sicuro Alain?"
" Ti assicuro che verrei volentieri a lavorare in mezzo alle tue stoffe! Ah ah ah...”
Oscar  non si esimette a chiedere: “A questo punto Alain, non capisco perché ti sia arruolato?!! ”
Alain sorseggiò tutto d’un fiato il vino e stordito da quella inaspettata osservazione rispose di rimando: “Certe volte noi uomini ci comportiamo in maniera irrazionale! ... Il mio è stato un ennesimo colpo di testa! Ora basta parlare di me, dimmi amico, i bambini come si comportano, ti lasciano il tempo necessario per riposare? Sai, anche noi dobbiamo prepararci al lieto evento ma spero che ne arrivi soltanto uno! Ah ah ah ah ...”
" Alain, noi siamo dei soldati, abbiamo resistito a tutto o sbaglio?! Quindi riuscirò a resistere ai mie figli! ah ah ah ah..."
"Con questa affermazione vuoi dirmi che debbo prepararmi al peggio?"
"Non credi di esagerare adesso Alain? Su, dai, vuoi un altro bicchiere di vino?"
"Credo che mi servirà per non pensare a ciò che mi hai appena detto! Ih ih ih ..."
"Che esagerato che sei soldato Sassoin! Ah ah ah ..."


La serata proseguì tranquilla finché arrivò la balia e chiamò in disparte Oscar.
"Madame, la piccola Aurora Vi esige, tra un molto si sveglierà anche Gabriel."
“Si, certo, adesso arrivo!" Oscar tornò dai suoi ospiti e si congedò. "Scusatemi ma devo andare, devo occuparmi dei bambini! ... Ma voi rimanete pure in compagnia di Andrè.”
Rosalie, incalzò:“Va pure non preoccuparti per noi …”
Oscar si avvicinò ad Alice, disse: "Mi ha fatto piacere averti conosciuta.”
“E’ stato un piacere anche per me Oscar.”
"Buona sera a tutti amici!" Uno dopo l'altro risposero: "Buona notte Oscar, a presto!"
"Buona notte comandante!" sussurrò Alain accompagnandola con lo sguardo finché si allontanò.
 
 
 
Oscar allattava il piccolo Gabriel mentre Aurora era tra le braccia della bambinaia quando arrivò Andrè che disse a quest'ultima: “Tornate dopo, rimango io con mia moglie!”
“Si signore” risposero le donne uscendo dalla stanza.

"André, i nostri ospiti sono andati via? …”
"Si ..."
“Hai una strana espressione, cosa ti succede?”
“Andrè con la piccola Aurora tra le braccia, si sedette sul divano di fronte a lei, ribatté:  “Alain non mi convince, non ha l’aria di un uomo felice che sta per sposarsi.”
“L'ho notato anch’io Andrè! ... Secondo me, si sente coinvolto dalle circostanze.”
“Vuoi dire che si sposa solamente per il bambino?”
“Credo proprio di si Andrè, al contrario di Alice che mi sembra davvero innamorata.”
Andrè annuì, nel frattempo la piccola si addormentò.
"Si, è addormentata, meglio che la metta nella sua culla!" disse alzandosi dal divano e adagiandola delicatamente. "Anche Gabriel si è addormentato, aspetta Oscar, ci penso io, dallo a me ..."
"Grazie André! ... Andrè sei strano, cosa ti prende?"
"Strano?!"
"Certo che si, a cosa stai pensando?”
“A ciò che stai pensando tu ... solo che non hai il coraggio di dirlo.”
“Non ti capisco! Cosa vuoi dirmi?! Parla, dimmi a cosa stai pensando!”
“ Alain è  innamorato di un’altra donna e Alice non è nient’altro che un ripiego nella sua vita! ...... Cosa c’è? Non dici nulla? So che la pensi esattamente come me …”
Lei annuì.
"Oscar ... Alain è innamorato di te!"
Oscar non riuscendo a sostenere lo sguardo di suo marito, si alzò di scatto e inalberandosi digrignò: “Si può sapere che cosa dici? Ancora con questa storia!!!”
“Ti assicuro che non mi fa piacere ammetterlo e tanto meno mi diverto a infierire! Purtroppo è la verità.”
“Andrè, se davvero Alain fosse innamorato di una donna che non è la sua fidanzata, a questo punto davvero non capisco perché abbia deciso di avere un figlio con lei e non con l’altra! E non guardarmi in questo modo!..."
"Con l'altra dici?!"
"Smettila André! E poi, perché l'altra dovrei essere io?!"
" Oscar... ma, mi hai ascoltato? Lui è innamorato di te, non dirmi che non ti sei accorta di come ti ha guardato per tutta la sera, che non ti credo.”
“E anche se fosse?! Cosa posso farci, dimmelo!! E poi lo sai, che certi discorsi mi infastidiscono!”
“Oscar non era mia  intenzione farti arrabbiare …” disse avanzando verso di lei per abbracciarla e con tono suadente sussurrò: “Ti prometto che non ti infastidirò mai più con questo argomento, però, ciò che ho detto è la verità! .... Perdonami, non volevo farti arrabbiare!”

"Andrè ....."
"Su, comincia a far freddo, andiamo a letto...."

 1O MARZO 1790

Il sole splendeva alto, Andrè era in giardino seduto al bordo della fontana, a testa china mangiava una mela.


Oscar lo raggiunse nel giardino con due else tra le mani e con tono di sfida disse: “Andrè lascia quella mela, e prendi al volo la spada, vediamo cosa sai fare!”
La voce di Oscar ruppe il silenzio. André alzò di scatto la testa e con i riflessi pronti lanciò via la mela e afferrò la spada.
“Ma … cosa...”
“Dai Andrè non protestare, è tempo di riprendere i nostri allenamenti. Ormai siamo fermi da troppo tempo! ..... Andrè  vediamo se riesci a battermi ... credo che per te sia più facile vincere, visto che non mi alleno da diversi mesi!”
“Non solo sei agguerrita ma noto con piacere che finalmente hai indossato gli abiti di sempre! Quindi ... deduco che tu voglia tornare il maschiaccio di sempre, vero mia dolce mogliettina?!"
"Certo mio impertinente marito! E adesso in guardia André!"


In men che non si dica incrociarono le lame scintillanti, provocando un antico tintinnio che da tempo a palazzo Jarjeyes non si udiva. Il rumore inconfondibile non sfuggì agli abitanti del palazzo, la prima ad udire il suono delle lame fu la nonna che affacciandosi alla finestra, li vide imperterriti a battersi come un tempo.

“Quei due non cambieranno mai!... Povera me, prima o poi mi faranno morire per lo spavento. Ma che strazio! ...Adesso sono diventati più battaglieri di prima. Santo cielo!”
 
“Allora Oscar … vedo che sei affannata, che ne diresti di arrenderti?”
“Arrendermi io? Ti sbagli di grosso, hai forse dimenticato  quanto sono ostinata?” rispose tra un colpo e l’altro.

" Certo che non l'ho dimenticato, come potrei! ...infatti... lo sguardo agguerrito che hai in questo momento, mi ha sempre mandato fuori di testa!"
".... Davvero?! ... Però... che rivelazione mi hai appena fatto ....Difenditi!"
".... Non posso fare altro mio comandante! ..... Però ... riconosco che se ... anche non ti alleni da mesi ... riesci a destreggiarti bene ...." continuò André tra un affondo e l'altro.
" ... Presuntuoso ..." ribatté Oscar con un fil di voce indietreggiando e sentendosi in difficoltà.

“Allora Oscar ,credi ancora di battermi tanto facilmente?”
“Se credi di spaventarmi, ti sbagli Grandièr! … Se te la cavi meglio  di me e perché ti sei allenato con Francois … ora ti faccio vedere io …”-
Avanzò di qualche passo.
“Non hai perso la tua insolenza Madame Grandièr!”


Il generale stava firmando alcuni documenti nel suo studio, quando fu attratto dal frastuono delle spade. Si alzò dalla poltrona, e sbirciando dalla finestra, vide i due  duellare.
Sorrise soddisfatto e mormorò: “Mi mancava vederli battersi! ... Era ora che Oscar riprendesse gli allenamenti. Devo dire che se la cava benissimo nonostante tutto il tempo di inattività.”


Ormai esanime, Oscar indietreggiò, finendo con spalle al muro. Era rossa in viso e respirava con affanno,  Andrè fece incrinare le spade e le lanciò via. Soddisfatto per la vittoria, l'afferrò per i polsi e bloccandola al muro con sguardo fiero e impudente sussurrò:"Allora Madame Grandier, ti arrenderti?!"
"Io non mi arrenderò mai Andrè Grandier!" rispose ansimando.
"Nemmeno al mio amore? Non ti credo!"
"Sei prepotente ..."
"Non quanto te! Comunque, se non hai nessuna intenzione di arrenderti allora ti ruberò un bacio ......"
"Ma cosa fai? Non farlo qui, potrebbero vederci!"
"Invece ti bacio qui e non mi importa. Sei terribilmente irresistibile!"disse avventandosi sulla sua bocca.

Augustin vide concludersi il duello in maniera alquanto insolita, sorrise e tirò giù le tende. E tornando al suo lavoro mormorò: “E si, per la prima volta si sono confrontati da marito e moglie! Ih ih ih ..." 
"Generale, ho portato il Tè che mi avete chiesto..."  
"Veramente, non l'ho chiesto a te Nanny ma alla servitù. Possibile che tu debba ancora servirmi?"  
"Ma generale, lo faccio con piacere!"
"Si, lo so, però ..... e va bene, non sarò certo io a obbligarti a non fare nulla! Ah ah ..."
"Generale, ho notato che vi ha fatto piacere vedere i ragazzi duellare!"
"Ovvio! .... Sono il mio orgoglio!"
"Scusate Generale, ma debbo andare, sento che il piccolo continua a piangere, vado da lui!"
Che cos'hai il bambino?"
"Ha fame, e sua madre è impegnata a duellare, pazzesco! Meglio che vada, a dopo generale!"
"A dopo Nanny!" rispose l'uomo sorridendo.


“Non è giusto Andrè, cosi mi hai fatto perdere la spada …”
“E’ colpa tua, lo sai che in amore e in guerra tutto è lecito!? Dammi un altro bacio se non vuoi che questa volta sia io a sfidarti!"
“Basta Andrè potrebbero vederci .”
“Non mi importa, sei mia moglie ed io ti adoro!”
 
Occhi negli occhi, carezze e ancora un bacio appassionato.....  

"Ti amo Oscar ...." "Anch'io ti amo ... ma adesso torniamo in casa, credo che ormai sia l'ora di allattare i piccoli!"
"Umm ... Ma senti che mammina attenta e premurosa! Ah ah ah ..."
"André dimmi, ti piace così tanto vedermi allattare i bambini?"
"Che domanda, certo che si! Tu forse non ti rendi conto ma vederti tanto materna, per me è ... meraviglioso!"
"Su, dai, affrettiamoci, quasi, quasi, ho l'impressione di udire gli strilli dei bimbi!"
" Si, ma dammi la mano se vuoi rientrare!"
"Prepotente! Ah ah ah ..."


La nonna era nel salone ad attenderli con il piccolo tra le braccia, appena li vide entrare protestò: "Finalmente voi due, siete tornati!"
Oscar lasciò la mano di André e andandole incontro disse:"Nonna, dammi Gabriel."
"Si è appena calmato ma fino a poco fa, non ha fatto che piangere, devi allattarlo."
“Si nonna adesso penserò a lui!..... Vieni qui Gabriel ...”
“ Bambina, ma guardati, sei tutta sudata, potresti ammalarti!  E’ mai possibile che voi due non cambierete mai?... André, sono quasi morta dallo spavento vedendovi duellare, temevo che potessi farle del male e poi, sembrava un duello senza fine!”
“Ma dai nonna, potrei mai fare del male a mia moglie? …Piuttosto, dovresti preoccuparti per me, visto che tutte le volte rischio di essere infilzato dalla lama di mia moglie! Ah ah ah ..."
“Oh André, smettila di scherzare! E poi, mentre io temevo che vi poteste fare del male, il Generale invece, era felice di vedervi battere..."
"Co.. cosa! Mio padre!"
"Si, tuo padre! Giuro che non lo capirò mai,Oscar! …”
“Non è possibile!... Mio padre ci ha visti duellare!”
"Non solo duellare ma ha visto anche tutto il resto!"
Oscar, arrossì in volto, e guardando suo marito, mormorò: "Oh André ... mio padre ci ha visti!"
Con sorriso sornione rispose:" Sapessi quanto sei bella quando arrossisci..."
"André!!"
"Andiamo di sopra, ti aiuto con i bambini!" ribatté felice mentre prese tra le braccia il piccolo.
   
 
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