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Autore: The girl in the moon    07/03/2018    2 recensioni
Shin Hea é una ragazza particolare: lettrice come poche e dall'aspetto tutto tranne che curato.
Compiuti i diciannove anni, decide che é ora di lasciare la casa dei suoi genitori, ma per il poco budget si ritroverà a condividere l'appartamento con Kim Taehyung, un ragazzo che ama gli scherzi tanto quanto lei non li sopporti.
Tra momenti di vita quotidiana, i due dovranno cercare di sopportarsi, ma è difficile se si sta sotto lo stesso tetto.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jeon Jeongguk/ Jungkook, Kim Taehyung/ V, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
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"Cosa vorrebbe dire che la trovi simpatica?"
"Esattamente quello che ho detto" rispose Jungkook giocando con il suo pranzo, "è simpatica, mi piace come persona."
Taehyung sorrise, "quindi vorresti avere una storia con lei?"
"No, non ho detto questo. Voglio dire, è una brava ragazza e la apprezzo, ma non mi piace in quel senso. Sarebbe una buona amica, però" cercò di spiegare l'altro, le guance rosse per l'imbarazzo.
Dire che V ne rimase deluso era dir poco: era convinto si sarebbero trovati, che avrebbero concluso qualcosa e invece Kookie non provava alcuna attrazione nei confronti di Hea. Era sicuro sarebbe stato un duro colpo per lei e non aveva assolutamente il coraggio di riferirle la cosa. Non sopportava vedere le persone tristi, se fosse stato per lui avrebbero tutti riso e giocato come bambini. Dopotutto cosa c'era di male nell'essere un po' infantili a volte?
Per il resto del pranzo i due non parlarono più di Hea, anche se Tae non riusciva a togliersi dalla testa il pasticcio in cui si era cacciato. Sapendo che era meglio non far intuire i propri pensieri all'amico, andò in bagno per rinfrescarsi un attimo. Doveva trovare assolutamente una soluzione. Ripensò alla serata che avevano passato e si rese conto che né la sua coinquilina né Kookie avevano parlato molto. Sembra strano, ma non se ne era accorto poiché troppo preso a ridere con Jimin; dopotutto era sempre così quando stavano insieme, c'erano solo loro e il loro divertimento, raramente si rendevano davvero conto del mondo esterno tanto presi dall'entusiasmo.
Forse il problema era che non si erano conosciuti abbastanza bene, era convinto che se fosse stato così Jungkook avrebbe dovuto per forza provare qualcosa per Hea, erano così simili! Ma sarebbe durata? Per la prima volta, Tae si fece prendere dai dubbi, cosa che accadeva piuttosto raramente. Se erano tanto simili, ci sarebbe stato un equilibrio tra di loro? D'altronde uno degli scopi delle coppie è quello di migliorare l'altro e se stessi stando insieme, ma è difficile se i caratteri sono totalmente simili.
Ci voleva qualcuno diverso, ma non troppo, una giusta via di mezzo che ti permette di stare bene e di essere completato.
Scosse la testa per scacciare quei pensieri. Stare tanto tempo con Hea lo stava facendo diventare più riflessivo. E poi cosa poteva andare storto? Sarebbero stati una coppia perfetta, ne era sicuro.
Ora doveva solo trovare un modo per farli vedere ancora, stavolta da soli così sarebbero stati costretti a parlarsi e di conseguenza a conoscersi. Kookie però non avrebbe mai accettato una cosa del genere, era troppo timido, ne poteva rivelare ad Hea cosa il ragazzo gli aveva realmente detto, o farglielo capire. Immaginava infatti che se si fosse fatta prendere dai dubbi difficilmente sarebbe stata se stessa.
Un'idea si fece strada nella sua mente e sperava non avrebbe combinato solo pasticci. Uscì dal bagno e raggiunse il suo tavolo, dove il suo amico lo stava pazientemente aspettando.
"Finalmente, credevo ti fossi perso" gli sorrise Jungkook tra un boccone e l'altro. Il fatto che si conoscevano da molto tempo lo metteva più a suo agio con Tae, per questo con lui si prendeva la briga di scherzare delle volte, così come con gli altri membri del gruppo. Ovviamente però la sua natura calma non cambiava troppo quando aveva tali confidenze (tranne in alcuni casi), alla fine era proprio il suo carattere.
"C'era tanta coda" mentì l'altro che si sedette al suo posto, "che ne pensi di uscire di nuovo? Sempre io, te, Jimin ed Hea."
L'espressione dubbiosa del ragazzo non prometteva niente di buono: "Non lo so, non la conosco ancora bene e stare con persone estranee mi mette a disagio, lo sai."
"Per favore" insistette Taehyung utilizzando la sua arma segreta: gli occhi da cucciolo. Quando li faceva ricordava un bambino che cercava di convincere i propri genitori a comprargli un giocattolo che sognava da tanto, "Hea ormai è una mia amica e mi farebbe piacere se ci fosse. Vorrei anche farla integrare un po' nel gruppo, così non avreste problemi per venire a casa mia più spesso."
Kookie ci rifletté per qualche secondo, periodo di tempo che all'amico sembro una vera e propria eternità. Se il suo piano non avesse funzionato, infatti, sarebbe stato costretto a raccontare la verità ad Hea!
La risposta del giovane però gli fece tirare un grosso sospiro di sollievo: "Va bene, ma solo se il prossimo videogame a casa tua lo scelgo io."
"Affare fatto!"

|O|

Dopo il pranzo, Taehyung decise di non tornare a casa, ma di andare a prendere Hea che sapeva avrebbe finito di lì a presto il suo turno. Nell'attesa si fece un giro nella libreria, limitandosi però alla sezione per i ragazzi o addirittura per i bambini: tutti quei colori lo rallegravano e gli davano il coraggio per continuare con il suo piano.
Vedendolo, la ragazza sgranò gli occhi a dir poco stupita nel vederlo lì. Quando infatti finì di servire l'ultimo cliente che girava in quel momento per la libreria, si concesse il tempo di raggiungerlo. "Che ci fai qui?" gli chiese sottovoce.
"Volevo farti una sorpresa e sono venuto a prenderti" rispose lui con sulle labbra il suo solito sorriso infantile che mostrava tutti i denti, sorriso che ormai stava diventando fin troppo familiare per la giovane.
"Beh, grazie per il pensiero ma non ha senso come cosa. Come vorresti tornare a casa? Con due macchine?" domandò lei.
"Non ho la macchina, ho pranzato poco lontano da qua. Siamo venuti qui con la macchina di Jungkook" le spiegò lui senza sentirsi intimidito dal suo tono accusatorio.
A quel nome però, Hea non poté fare a meno di abbandonare il suo aspetto autoritario (per quanto ci riuscisse dato il suo tenero volto) per lasciare spazio alle guance arrossate e allo stupore. "Guida?"
"Ha preferito così piuttosto che sorbirsi gli sguardi degli estranei sui mezzi pubblici" disse Taehyung, "abbiamo pranzato insieme e mi ha chiesto di riferirti se ti andava di cenare con lui o andare al cinema una volta, stavolta da soli."
Gli occhi della ragazza si illuminarono, "davvero?!"
"Signorina Shin, potrebbe tornare a lavoro invece di discutere con i clienti?" la voce del suo titolare la fece sussultare, portandola a sentirsi tremendamente in imbarazzo.
"Subito, signore. Mi dispiace tanto" rispose facendo un lieve inchino in segno di scusa. Lui alzò gli occhi al cielo e tornò nel suo ufficio.
Normalmente avrebbe rimproverato Taehyung per averla distratta, ma dopo quella notizia non poteva avercela con lui. D'altronde era grazie a lui se tutto era potuto accadere! Così, prima che lui potesse scusarsi, gli diede un inaspettato bacio sulla guancia mormorando un adorabile grazie, per poi tornare al lavoro. Per un po' il ragazzo rimase pietrificato, il volto arrossato, prima di dirle che l'avrebbe aspettava fuori e uscire in seguito.
Solitamente era abituato al contatto fisico, era lui stesso che lo cercava con tutti i suoi amici, ma il fatto che stavolta fu un gesto totalmente inaspettato lo aveva scosso. In condizioni normali era sicuro che Hea non si sarebbe mai comportata così, per cui ne rimase piuttosto stupito. Portò una mano sul cuore sentendolo battere più forte di quanto avrebbe dovuto.
Che Hea cominciasse a piacergli? Non sapeva molto di lei, ma forse era proprio per questo: lo incuriosiva, gli faceva venire voglia di conoscerla meglio. Che fosse per questo che voleva tanto passare del tempo con lei?
No, a lei piaceva Kookie e a lui presto avrebbe ricambiato, ne era sicuro. Doveva tornare in sé e rendersi conto che erano solo coinquilini. Non poteva andare oltre o sapeva non sarebbe finita affatto bene.

|O|

Spazio autrice: Ecco il settimo capitolo! Scusate se vi ho fatto aspettare tanto, ma essendo al quinto anno ho l'esame quest'anno, per cui il mio tempo è più occupato da preparazione della tesina, interrogazioni, verifiche e costante ansia, per cui perdonatemi. Ad ogni modo, fatemi sapere cosa ne pensate con una recensione, spero davvero che questo capitolo vi sia comunque piaciuto.
Alla prossima!

LittleBadDreamer.

   
 
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