Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: Colarose    07/03/2018    2 recensioni
Quando si perde tutto, non si fa che rimproverarsi di non aver fatto di più per non perdere quel tutto.
E Harry ha perso tutto.
Ma gli verrà data un seconda possibilità.
Un viaggio nel tempo, 27 anni indietro nel passato.
Prima che Voldemort seminasse terrore, prima della Prima Guerra Magica, prima dei Mangiamorte e prima della fondazione dell’Ordine della Fenice.
Prima di quel 31 ottobre, prima di quell’esplosione.
Prima dei Malandrini.
Una nuova responsabilità si fa carico sulle spalle di Harry: vincere la Prima Guerra, prima che ce ne sia anche una seconda.
Ma ci sarà un piccolo imprevisto.
**********
Siete pronti per la lettura?
Ma soprattutto, siete pronti per la storia del quinto Malandrino?
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Un piccolo undicenne

Quando Harry aprì gli occhi, ancora stordito, ci mise un po’ ad elaborare il pensiero che di certo la sua camera non fosse a cielo aperto, fatto sta che quando ci riuscì fece un tale balzo che se qualcuno lo avesse visto lo avrebbe paragonato ad una lepre.
 
Gli bastò un’occhiata per capire dove si trovasse, in effetti il castello di Hogwarts di fronte a lui non passava inosservato. Era nel parco della scuola e Harry avvertiva un silenzio innaturale, suppose quindi che non ci fosse nessuno studente e che fossero le vacanze estive.
 Si sistemò gli occhiali ancora storti sul naso, e nel farlo vide la sua mano. La sua piccola mano, la mano di un bambino. Si tastò il corpo con crescente agitazione, e ne ebbe la conferma, era un bambino.
 
Ma questo non glielo avevano detto, affatto. Cercando di calmarsi, fece un paio di respiri profondi. Ma chi voleva prendere in giro? Avete mai sentito una storia che parla di un mago che va indietro nel tempo attraverso un sogno e che si risveglia nel suo corpo da bambino? Harry no.
 
Decise di incamminarsi verso il castello, tanto meglio di stare impalato in mezzo al parco. Quando varcò la soglia un’ondata di famigliarità lo invase, e per un po’ si perse nei ricordi, mentre camminava per quei corridoi senza una meta precisa. A ridestarlo da quel turbine di malinconia fu la sua goffaggine, rischiò infatti di cadere faccia a terra per mezzo di un gradino.
 
Cascando dalle nuvole, restò un attimo confuso, per poi ricordarsi che non era decisamente il momento di vagare nei ricordi. Al terzo piano si imbatté in Nick-Quasi-Senza-Testa che volteggiava annoiato guardandosi intorno.

«Nick!» lo chiamò. Lui si voltò piuttosto infastidito dall'impertinenza, ma quando lo vide restò sorpreso.

«Un bambino?! Ma che ci fai qui!?» sbottò confuso.

«Che giorno è oggi?» chiese Harry ignorando la domanda del fantasma. Quest’ultimo lo guardò ancor più confuso.

«Il 26 agosto» rispose.

«E… che anno?» Harry si sentiva tremendamente stupido.
Probabilmente Sir Nicholas pensò che lo stesse prendendo in giro e rispose in modo irritato: «Il 1971, no? E ora vai a fare queste domande stupide a qualcun altro» detto questo proseguì rapido per la sua strada.
 
Confuso più che mai, Harry restò fermo in mezzo al corridoio deserto. Perché mandarlo così indietro? Da quel che ne sapeva Voldemort aveva creato gli Horcrux, ma non li aveva nascosti dove lui sapeva. Basti pensare che il medaglione era stato nascosto in quella grotta intorno al 1979.
 
Poi, una lampadina si accese all’improvviso nella testa di Harry: nel 1971 i suoi genitori e i Malandrini avrebbero frequentato il primo anno ad Hogwarts. Possibile che i suoi genitori lo avessero mandato lì per conoscerli quando erano ancora undicenni? Pensando che di possibilità ormai ne avesse solo una, prese una decisione.
 
Doveva andare da Silente.

 
*


Albus Silente se ne stava seduto dietro la scrivania, accarezzando Fanny meditabondo. Recentemente c’erano state molte sparizioni, il Ministero stava dando di matto per trovare il colpevole, eppure, Albus aveva un nome che da un bel po’ gli ronzava in testa.
 
Decise di farsi una camminata per i corridoi, a volte lo aiutava a pensare. Quando però aprì il gargoyle si ritrovò davanti un bambino che respirava con fare affannoso.
 
Il Preside lo guardò confuso, che ci faceva un bambino ad Hogwarts in estate? Come aveva fatto ad entrare senza passare per il cancello? Perché, di certo, lo avrebbero avvisato se ci fosse stato un ospite. Il bambino in questione alzò di scatto lo sguardo, Albus notò un certo smarrimento nei suoi occhi, lo vide squadrarlo da capo a piedi come se fosse un fantasma. Il ragazzino parve ritornare in sé e puntò gli occhi sul suo volto, sembrava che non fosse minimamente a disagio in sua presenza, cosa che stupì Silente.

«Salve, Professor Silente» lo salutò.

«Salve» fece Silente con tono allegro, non facendo notare il suo smarrimento. «Vuoi entrare?» chiese accennando al suo ufficio, il ragazzino annuì ed entrambi salirono. Una volta accomodati, Silente rivolse la sua attenzione al suo ospite.

«Vuoi una caramella al limone?» il ragazzino declinò l’offerta e guardò Fanny, quest’ultima gli volò in grembo, lasciandosi accarezzare.

«Vedo che Fanny ti si è già affezionata» commentò Albus con un sorrisetto.  «Ma non mi hai detto ancora il tuo nome.»

«Mi chiamo Harry Potter, signore» rispose immediatamente Harry, per poi maledirsi mentalmente, doveva inventarsi un nome falso!

«Bene Harry, cosa ti porta qui?» chiese Silente curioso.

«Non mi è stata consegnata la lettera per Hogwarts» rispose.
 «Dovevo riceverla settimane fa» aggiunse. Silente annuì.
«Sicuro di essere un mago?»

«Si, ho avuto molti incidenti di magia involontaria.»

«Allora scusaci per la nostra sbadataggine. Vecchio come sono avrò dimenticato di aggiungerti alla lista» concluse Silente un po’ divertito.

«Everand, puoi avvisare Minerva che uno studente di nome Harry Potter non ha ricevuto la lettera?» il mago nel quadro annuì, e passando da un quadro all’altro (cosa che infastidì non poco i presidi) uscì dall’ufficio. Dopo circa dieci minuti, si sentì un bussare alla porta.

«Prego» entrò una donna alta e rigida, non un capello sfuggiva dalla sua crocchia «Ho saputo da Everand che uno studente non ha ricevuto la lettera.» disse, quando notò il bambino occhialuto gli si avvicinò porgendogli una spessa lettera, tenuta chiusa da uno stemma in cera.

«Mi scusi per la dimenticanza, Signor Potter. Sono la Professoressa McGranitt, insegnante di Trasfigurazione» si presentò infine.

«Grazie, professoressa» rispose Harry prendendo la lettera. «Se permettete, devo tornare da mio padre» si congedò Harry alzandosi.

«Arrivederci, Harry» lo salutò gioviale il preside.
«Arrivederci» rispose Harry con un piccolo sorriso prima di uscire dall’ufficio.

Minerva sospirò. «Non era mai capitata una cosa simile.»

«Tutto ha una sua prima volta» rispose semplicemente Silente.
 *

Quando Harry uscì dai cancelli, fu colto da un dubbio: aveva la bacchetta? Perché se così non fosse, era spacciato.
 
Si tastò le tasche e fece un sospiro di sollievo quando la trovò. Aggrottò le sopracciglia quando, tastando le tasche anteriori, notò una protuberanza. Tirò fuori dalla tasca un mini-baule. I suoi genitori avevano fatto le cose in grande, si ritrovò a pensare Harry.
 Sollevato di avere almeno dei vestiti e una bacchetta, rimise il mini-baule in tasca e si smaterializzò. La Traccia non era un suo problema, ce l’aveva già disattivata, poiché essa teneva conto dell’età mentale, non certo dell’aspetto.
Si ritrovò in un vicolo buio, ma Harry sapeva che se usciva da lì c’era il Paiolo Magico.

I soldi.

Gli servivano i soldi per pagare la camera. Prese immediatamente il mini-baule dalla tasca facendolo subito tornare a dimensioni normali. Sperò ardentemente che ci fosse anche qualche galeone là dentro. Quel che gli saltò all’occhio, tra vestiti adatti a un bambino e alcuni da adulto, fu una borsetta. Curioso l’aprì, e quel che la mano ci tastò all’interno, lo lasciò interdetto.
 
 La borsetta era sicuramente dotata di un Incantesimo di Estensione Irriconoscibile. C’erano tanti galeoni, falci e zellini. Probabilmente c’era tutta la sua Camera della Gringott. I suoi genitori avevano fatto decisamente le cose in grande.
 
Prese il necessario per alloggiare al Paiolo per quattro giorni e se li mise in tasca, poi chiuse il baule e lo rimpicciolì rimettendolo in tasca. Decise di trasfigurarsi, dubitava fortemente che un undicenne, non accompagnato, passasse inosservato.
 
 Diventò più alto e suoi capelli diventarono color paglia, più corti ed ordinati. Gli occhi non se li voleva cambiare, non voleva rischiare di diventare cieco. Uscì dal vicolo indisturbato ed entrò nel Paiolo.

«Salve» gracchiò annoiato Tom, il barista, quando lo vide.

«Salve, quanto costa una camera?» chiese Harry.

«Quattro galeoni a notte» rispose. Harry glieli porse.

«Bene, signor…» si fermò il barista. Harry esitò, e ora che doveva dire?

«Granger… Cedric Granger» concluse Harry dopo un attimo di esitazione.
«Ok, signor Granger, la sua camera è la numero 17» gli porse le chiavi, e dopo averle prese Harry si avviò verso la sua camera.
 
 Non era niente di che, le assi del pavimento emettevano suoni sinistri se camminava, nell’angolo c’era un vecchio armadio e infine c’era un letto fatto in legno con delle coperte logore, probabilmente vecchie di anni. Harry ingrandì il baule e lo mise vicino al comodino, poi si buttò sul letto.
 
Ancora gli sembrava incredibile quel che stava succedendo. Un luccichio di speranza si accese negli occhi del Prescelto.

Speranza che se ne era andata per troppo tempo.

 










Spazio Autrice
Ed eccomi qui! Sono riuscita a pubblicarlo in anticipo, anche se capisco che non è niente di che. Harry è tornato nel 1971 e dovrà affrontare il primo anno ad Hogwart con la vecchia generazione, come avete visto. So che è molto addietro, ma ci tenevo a realizzare questa idea. Spero vi piaccia, ed al prossimo capitolo! 
 

 





Capitolo gentilmente revisionato da lilyy e Nag, grazie!
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: Colarose