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Autore: XtinaA    09/03/2018    4 recensioni
-Una... donna? Sarebbe lei il mio navigatore?- chiese Zoro voltandosi di scatto verso Mihawk. -Non lo trovo divertente.-
-Infatti non devi ridere. Nami è il miglior navigatore che ci sia in circolazione negli ultimi anni e sono sicuro che saprà sostituire degnamente Sanji, se non addirittura svolgere un lavoro migliore visto il suo talento.- disse il moro mantenendo un tono di voce freddo.
-Una mocciosa, ecco cosa cazzo è. Vuoi davvero che vinca la gara con questa qui?- ringhiò il verde.
-Ehi guarda che questa qui sta sentendo tutto. Sei un gran maleducato sai?- gli disse Nami che stava già iniziando ad alterarsi.
-Tu sta' zitta e fatti i fatti tuoi.- le disse Zoro sgarbato.
-No, tu stai zitto e vai a cambiarti immediatamente, altrimenti puoi anche andartene seduta stante e non tornare più.- lo minacciò Mihawk con sguardo severo.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Drakul Mihawk, Nami, Perona, Roronoa Zoro | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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You're so stupid Zoro arrivò nei box che gli erano stati affidarsi dagli organizzatori della gara, seguito al trotto da Perona.
Drakul Mihawk, proprietario della casa automobilistica per cui gareggiava il verde, li attendeva con aria truce mentre sorseggiava un calice di vino rosso.
-Era ora. Ti ricordo che la gara inizia tra quindici minuti. Per cosa diavolo ti pago io se quasi rischi di non partecipare?-
-Colpa mia papà. Sono andata a prenderlo in ritardo perché stamattina mi si è rotto l'arricciacapelli e l'ho dovuto chiedere in prestito a Baby per farmi i boccoli.- cinguettò la ragazza.
Mihawk sospirò già al limite della sopportazione e iniziò a pentirsi amaramente di aver affidato a sua figlia il compito di andare a prendere Zoro in albergo, visto che lui e la troupe di meccanici andavano lì prima dell'alba nei giorni delle gare.
Se solo il pilota non fosse stato così fottutamente privo di senso di orientamento non ci sarebbe stato bisogno di andare a prenderlo manco fosse un bambino.
E cosa più importante, se non fosse stato il miglior pilota che la sua casa automobilistica avesse messo sotto contratto negli ultimi cinque anni, lo avrebbe rispedito in Giappone a suon di di calci nel culo già da molto tempo.
Ed invece era costretto ad ingoiare la sua frustrazione e la sua rabbia e accettare la stupidità del giovane trattenendo gli insulti che gli premevano sulla punta della lingua.
-Lasciamo perdere. Vai a cambiarti e fai in fretta. A proposito da oggi fino alla fine del campionato avrai un nuovo navigatore.-
-E perché non me lo avete detto prima?-
-E tu perché fai domande stupide? E' arrivato solo oggi dal Giappone.- rispose Mihawk sempre più convinto di avere a che fare con un bambino.
-E Sanji che fine ha fatto?- chiese il verde. Ormai si era abituato ad avere quel damerino sempre tra i piedi e con cui litigare praticamente ogni cinque minuti. Ma nonostante tutto erano una bella squadra insieme, ed avevano riportato delle vittorie molto importanti anche se avevano due caratteri incompatibili.
-Motivi familiari che non ti riguardano. E' dovuto volare in Francia e ci resterà per almeno un paio di mesi.- gli spiegò il presidente della scuderia.
-Un nuovo navigatore? Spero sia carino come Sanji.- trillò Perona che accarezzava il suo piccolo Yorkshire Terrier di nome Kumacy.
-Penso che ne rimarrete sorpresi entrambi.- disse enigmatico l'uomo dagli occhi di falco.
Dai bagni dei box uscì una giovane donna con una folta chioma rossa trattenuta in una crocchia severa. Aveva grandi occhi color nocciola, pelle diafana ed un corpo esplosivo fasciato da una tuta nera ed arancione che ne metteva in risalto le curve generose.
Tra le mani guantate teneva un casco con gli stessi colori della tuta.
-Io sono pronta.- disse con voce allegra e squillante.
-Una... donna? Sarebbe lei il mio navigatore?- chiese Zoro voltandosi di scatto verso Mihawk. -Non lo trovo divertente.-
-Infatti non devi ridere. Nami è il miglior navigatore che ci sia in circolazione negli ultimi anni e sono sicuro che saprà sostituire degnamente Sanji, se non addirittura svolgere un lavoro migliore visto il suo talento.- disse il moro mantenendo un tono di voce freddo.
-Una mocciosa, ecco cosa cazzo è. Vuoi davvero che vinca la gara con questa qui?- ringhiò il verde.
-Ehi guarda che questa qui sta sentendo tutto. Sei un gran maleducato sai?- gli disse Nami che stava già iniziando ad alterarsi.
-Tu sta' zitta e fatti i fatti tuoi.- le disse Zoro sgarbato.
-No, tu stai zitto e vai a cambiarti immediatamente, altrimenti puoi anche andartene seduta stante e non tornare più.- lo minacciò Mihawk con sguardo severo.
Zoro ringhiò e prese la tua tuta nera e verde dirigendosi verso i bagni.
Quando passò accanto alla ragazza questa gli rivolse una linguaccia.
Stupida mocciosa, pensò lui.


Nami allacciò la sua cintura di sicurezza comodamente seduta dentro l'auto da corsa azzurra e gialla.
Osservò la cartina per qualche istante tenendo la visiera del suo casco sollevata. Era dannatamente pesante quel casco e non ci avrebbe mai fatto l'abitudine.
-Ok appena tocca a noi vai dritto per duecento metri, poi ti dirò io cosa fare.- disse senza guardare il suo interlocutore.
Zoro la fissava in cagnesco senza degnarla di uno sguardo. Nonostante il pessimo carattere che doveva avere e il modo in cui avevano iniziato la loro collaborazione doveva ammettere che era davvero una bella ragazza. Aveva occhi espressivi e di un bel colore caldo contornati da ciglia lunghe e folte. Le movenze, per quanto non esattamente femminili, riuscivano ad essere dannatamente sensuali anche quando la ragazza non voleva.
Teneva la cartina saldamente tra le mani senza dare segni di nervosismo, segno che doveva essere una vera esperta e la cosa giocava a suo favore. Se solo non avesse quel brutto vizio di dargli ordini manco fosse un generale dell'esercito.
-Beh il gatto ti ha mangiato la lingua?- fece lei sempre senza guardarlo.
-Tu invece parli davvero troppo per i miei gusti, ragazzina.-
-Non sono una ragazzina e tu invece sei solo un buzzurro. Ed ora metti in moto che tra un minuto tocca a noi.- replicò lei. Odiava i maschi trogloditi e dalla mentalità antiquata e maschilista come quella testa verde.
Cosa ne sapeva lui dei sacrifici che aveva dovuto fare lei per arrivare ad alti livelli lottando con le unghie e con i denti contro cretini che non rinascevano il suo valore, o non volevano farlo, solo per via del suo sesso?
Per lui era facile, era un uomo ed aveva praticamente la vittoria già assicurata solo per quello, ma per lei non era stato così e per quello avrebbe dovuto mostrarle un po' di rispetto anche se non sapeva nulla di lei.
Zoro partì con un rombo che probabilmente aveva scosso la terra stessa come un terremoto tanto era potente. Accelerò procedendo a tutto gas per diversi metri.
Attorno a loro danzava una spessa nuvola di polvere che inondava tutto come un'onda dorata che li avvolgeva e li seguiva depositandosi sui vetri e nuovamente sul terreno disidratato.
-Adesso gira a desta.- disse lei guardando la biforcazione davanti a loro. Zoro di avvicinò ad alta velocità e ... girò clamorosamente a sinistra.
-Ma se ti ho detto di girare a destra solo cinque secondi fa, come cazzo hai fatto a sbagliare?- sbraitò lei furibonda.
-Mi sono confuso! Non c'è bisogno che mi urli nell'orecchio!- disse lui facendo retromarcia a gas aperto.
-Confuso? Come diavolo fai a confonderti su queste cose elementari? Sei stupido o cosa?- disse lei sempre più convinta di avere a che fare con un perfetto cretino.
-Ho detto che mi sono confuso, piantala di farne una tragedia. Sono io il pilota che si sta giocando il campionato quindi cerca di parlare solo quando sei interpellata.- disse lui svoltando stavolta nella direzione giusta.
Nami fu tentata di mandarlo al diavolo ma tutto sommato non ne valeva la pena visto il soggetto. A quanto pare quel pilota era tanto bello quanto stupido. Anche lui dopotutto a quanto pareva era uguale a tutti gli altri e la trattava come se non valesse nulla.
Proseguirono in silenzio, lui per concentrarsi meglio -o questo era quello che si diceva- e lei per la delusione.
Nami gli segnalò una curva pericolosa che Zoro prese a  centoventi chilometri orari svoltando all'ultimo secondo tanto che Nami aveva pensato che si sarebbero schiantati prima. 
Proseguirono bene fino ad un altro incrocio con tre diverse strade. La rossa gli disse di svoltare a sinistra e lui naturalmente invece andò dritto.
Nami diede un pugno al bracciolo del suo sportello esasperata.
-Allora sei veramente stupido come pensavo. Dimmi una cosa, tu sai la differenza tra destra e sinistra?- gli chiese con gli occhi bianchi e i denti che parevano una dentatura da squalo.
-Certo che lo so, per chi mi hai preso?-
-Per uno stupido.- rispose lei acida.
-Piantala di darmi dello stupido. Sei tu che mi confondi con le tue chiacchiere.-
-Chiacchiere? Io sto solo cercando di fare il mio lavoro, poi se tu non sai fare il tuo è solo colpa della tua stupidità.-
Zoro fece inversione ad U e sollevò un nuvolone di polvere che restò sospesa per qualche secondo, mentre l'auto sfrecciava a gran velocità.
-Ti ho già detto di non darmi dello stupido e poi io il mio lavoro lo sa fare quindi fammi concentrare e piantala.- Disse lui serio e, stava nuovamente per andare nella direzione sbagliata, quando Nami si sporse verso di lui e girò lo sterzo verso quella giusta scoccandogli un'occhiata feroce.
-Mocciosa.- gli disse lui però ghignando.
-Sai credo proprio che mi farò trasferire ad un altro pilota. E' davvero impossibile lavorare con te, te lo dico con sincerità.-
-Sei libera di fare quello che vuoi, strega.- replicò lui e Nami incassò la riposta rimanendoci un po' male. Forse aveva pensato che solo per i quindici minuti che avevano trascorso insieme per la gara, lui le avrebbe detto di non andare da un altro?
 Cosa diavolo gliene importava in fondo a lui? Neppure riuscivano a parlare senza insultarsi. Forse farsi trasferite era la cosa migliore per entrambi se non volevano rovinare il campionato al verde. Quel pensiero si era fatto potente nella sua testa e Nami non riusciva a toglierselo dalla testa.

-Attendo alla buca ora.- disse lei seria come non era mai stata nei minuti precedenti.
Zoro oltrepassò la buca, facendoci quasi volare la macchina sopra e Nami sobbalzò quando cascarono nuovamente sul terreno per ripartire veloci come il vento.
Mano a mano che procedevano verso quella strada sterrata Zoro acquistava maggiore confidenza con l'ambiente e, grazie ai pugni che gli dava Nami quando accennava a sbagliare strada, riuscì perfino a recuperare secondi preziosi che aveva perso quando aveva sbagliato strada nei tratti precedenti della gara.
Arrivarono al traguardo con un rombo assordante che riempì le orecchie di tutti i presenti. I giudici di gara segnarono il tempo mentre i due uscivano dall'auto e si toglievano i caschi. Perona gli andò incontro con due asciugamani e due borracce di bibita energetica.
-Allora come siamo andati?- chiese Zoro alla rosa.
-Ancora non lo sappiamo perché manca Bartolomeo che è partito dopo di voi, ma avete fatto un tempo pazzesco.- disse lei fiduciosa.
-Ottimo.- disse Nami però senza l'ombra di un sorriso sulle labbra.
Zoro si deterse il viso con l'asciugamano e notò che la navigatrice si era fatta più cupa e pensierosa di prima. Le si avvicinò mentre sorseggiava la bevanda per rinfrescarsi.
-Tutto bene?-
-Si, perché?- domandò lei.
-Non lo so.Non mi hai picchiato negli ultimi cinque minuti e iniziavo a preoccuparmi.- disse lui con un ghigno.
-Non preoccuparti, quando sapremo i risultati andrò a chiedere ai giudici di essere trasferita come ti avevo detto.-
Il ghigno di Zoro gli morì sulle labbra a quelle parole. - Non starai parlando sul serio? Se è stato per qualcosa che ho detto mi scuso ma non puoi mollarmi ad un mese dalla fine del campionato.-
-Ma come, ti affidi ad una mocciosa?- lo schernì lei.
-Beh a quanto pare mi tocca, visto che è il miglior navigatore in circolazione e oggi lo ha dimostrato. Credo che se non fosse stato per lei sarei arrivato ultimo.- disse lui e sul bel volto di Nami si dipinse un sorriso luminoso.
-Mi chiedo come facesse con te il tuo precedente navigatore.- ridacchiò. -Va bene, resterò con te fino alla fine ma solo se mi prometti di fare esattamente quello che ti dico durante le gare.-
-Ci posso provare.- disse lui.
Mihawk li raggiunse proprio in quel momento. -A quanto pare abbiamo vinto la gara e siamo balzati in testa alla classifica sia piloti che costruttori. Mi congratulo con voi per l'ottimo lavoro.-
Zoro non poteva credere alle sue orecchie. Nonostante i suoi errori e lo scombussolamento dovuto al cambio di navigatore, era riuscito a vincere. Anzi erano riusciti a vincere.
Prese Nami per i fianchi sollevandola e ruotando insieme a lei. In quel momento le parve ancora più bella di prima con quella luce gioiosa nei suoi occhi castani e le labbra aperte in un risata spontanea che riempiva il box.
In quel momento c'erano solo loro due e nessun altro avrebbe potuto capire cosa stavano condividendo.
Solo quando Perona si avvicinò per festeggiare, seguita da Kumacy, poggiò nuovamente Nami per terra accorgendosi di quello che aveva fatto. E dire che non era da lui lasciarsi andare a quegli slanci d'affetto.
-Siete stati grandi! Siete un'ottima squadra ragazzi.- disse la rosa abbracciandoli entrambi.
Le sue parole diedero molto da pensare ad entrambi i giovani. La rossa rivolse al ragazzo un sorriso dolce prima voltarsi a chiacchierare con Perona mentre uscivano dai box.
Zoro le rivolse un cenno del capo e le sfiorò la mano mentre raggiungevano gli altri.

   
 
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