Il vecchietto stava ancora scavando quando arrivarono tutti.

Maestro shifu lo guardava di sbieco. Non sapeva se fidarsi o meno.

La vecchietta si avvicinò a Vipera e Tigress che stavano facendo da scudo a Po.
“voi chi siete?” chiese vipera alla vecchietta.

“oh mi scusi, mi chiamo jil, lui è mio marito Han. Siamo gli ultimi di questa tribù, anche se non proprio, ma questa è un’altra storia” disse prima di avvicinarsi a Po con una velocità che rese interdette le giovani.

“lui deve essere il ragazzo colpito..- lo esaminò velocemente- da quanto è in queste condizioni rossa?”

“rossa?” fece eco Tigress.

“si tu? Da quanto?”
“è stato colpito ieri alle all’incirca verso le 8 del mattino.”

Jil sorrise allegramente.

“perchè sorride?” chiese seccata Tigress.

“oh, non volevo sembrare insensibile, ma può essere salvato” disse allontanandosi da loro per raggiungere il marito.

Shifu li guardava, senza emettere parola. ‘sono gli ultimi ma non proprio. Questo non ha senso’

Gru che era andato a recuperare gli altri aveva raggiunto il gruppo che sembrava essere piombato in un mutismo da far paura.

“allora che succede” esclamò scimmia.

Il vecchietti che era ancora intento a scavare era sovrappensiero e si sentiva fissato così girò di scatto il volto, guardò tutti e subito dopo si rimise a scavare.

Dopo qualche minuto che sembrava essere infinito Han riesumò una piccola sacca.

Da quella sacca uscì una pentolina ed alcune erbe e un mortaio e iniziò a pestare il tutto.
“tu spilungone-disse, rivolto a Gru, il vecchio continuando il suo lavoro- hai dell’acqua?”

“si”rispose titubante Gru mentre prendeva la borraccia e gliela porgeva.

“ottimo, dalla pure a mia moglie”

La donna prese gentilmente la borraccia e sorrise per rincuorarlo.

Prese la pentolina e la riempì d’acqua e la posò accanto alle braci spente e iniziò a frugare nella borsa alla ricerca di qualcosa.

“Han, non trovo i fiammiferi” disse sconsolata.

“non si preoccupi- intervenne Vipera- posso accenderlo io se non le dispiace”

“Grazie cara”

“ di nulla.” disse vipera mentre si accingeva ad accendere il fuoco..

Intanto Shifu rimaneva seduto a fissare i due molte domande si creavano nella sua mente.

Invece Tigress era rimasta vicina a Po per proteggerlo. Intanto quest’ultimo aveva involontariamente preso la mano destra della ragazza che era posata sulla barella.

A quel tocco Tiress cercò di toglierla ma lui continuava a stringerla e così dopo qualche secondo di titubanza continuò a tenere la sua mano nella sua mentre un piccolo sorriso apparve sul volto di Po, A quel sorriso, e quel contatto il volto le era andato in fiamme.
’perchè mi fa quest’effetto?’ rifletteva Tigress mentre fissava un punto indefinito davanti a se.

Quando Han finì di triturare il tutto sospirò pesantemente.

Quello che pareva uno scorbutico vecchietto, in realtà era rammaricato.

Non doveva succedere niente e invece un giovane stava rischiando la vita per colpa sua.

Si alzò pesantemente da terra e mise il tutto nella pentolina d’acqua ormai giunta ad ebollizione.

“tra due ore sarà pronto. Faremo un impacco per la ferita e dovremo fare in modo che beva un sorso dell’intruglio. O non riusciremo a curarlo.”

Shifu che era rimasto tutto il tempo in silenzio a quelle parole gli chiese cosa esattamente stesse succedendo a Po.

“è in una specie di limbo, è bloccato nella sua mente. E se dovesse rimanere li, beh- sospirò- morirà.”

Tutti sentendo la sentenza si voltarono a guardare Po e poi a guardare il pentolino sul fuoco.

Tutti tranne Jil che aveva notato come il ragazzo tenesse salda la presa sulla mano della giovane accanto a lui e sorrise. Dopo qualche secondo si mosse verso il marito e gli sussurrò qualcosa all’orecchio. A quelle parole Han sorrise e si avvicinò a shifu.

“non credo di essermi presentato. Io sono Han e voi dovreste essere maestro shifu, giusto?”

“piacere, come fate a sapere chi sono?”
“oh, grazie a nostro figlio l’ammirava. Ammirava molto voi e le scuole di kung fu prima di morire.”

“capisco, e mi spiace per la vostra perdita.”

“tranquillo, è successo molti anni or’sono. Ma voi avete molte domande vero? Sfortunatamente non ho tutte le risposte, tranne una forse.”

“e quale sarebbe?”

“ci sono altri della nostra tribù, giovani, incredibilmente stupiti ma forti. Sono stati loro a fare questo e sono sicuro non si siano fermati solo alla vostra scuola. Non dopo aver distrutto il villaggio dove sono nati. Sono pazzi. Ma vi daremo tutte le informazioni necessarie per sopravvivere.”
Shifu annuì. “dunque Po riuscirà a vivere. Ingurgita tutto. Quando l’ho conosciuto mangiava anche nel sonno quindi non credo ci saranno problemi per fargli bere l’intruglio”

Han sorrise “questo è un ottimo inizio..”

“c’è un ma vero?” disse shifu guardandolo negli occhi.
“Già. Certo sopravviverà, ma non ricorderà nulla. Sarà come se la sua vita cominciasse dal risveglio. Certo il suo cervello non ricorderà nulla, ma i suoi muscoli avranno ancora memoria. Dovrà riposare per qualche giorno ma dopo di che potete provare ad allenarlo e a raccontargli tutto.. ma poco alla volta. Mi raccomando, un po' alla volta o potrebbe impazzire. ”

“allora dovrò parlare con i miei allievi.”

“si ma- si avvicinò per far sentire solo al suo interlocutore quello che voleva dirgli- deve essere la rossa. Hanno un legame più forte di quello che sembra. Deve essere lei a parlare con lui, a raccontargli tutto ed allenarlo. Solo lei, potrebbe farlo tornare del tutto. Nessun altro.”

Shifu annuì e guardò i ragazzi, forse avevano davvero un legame profondo.
Poteva fidarsi?
Era una domanda che aveva un’unica risposta: Doveva.

Passò un’ora, poi un’altra. Tigress era ancora li impalata a tenere la mano a Po.
Nessuno aveva voluto dirle qualcosa, anche perché continuava a fulminare con gli occhi chiunque la guardasse, o cercasse di avvicinarsi.

Shifu chiamò tutti i cinque attorno a loro. Tigress lasciò la mano di Po con disappunto.

“maestro?” chiese mantide

“Po al suo risveglio non ricorderà nulla. Dunque nessuno dovrà pressarlo. Deve rimanere a riposo e solo una persona potrà occuparsi di lui.”
“ma maestro..”

“niente ma Scimmia. Solo una persona. E sarai tu -si girò verso Tigress- ad occupartene, e non voglio sentir”

“si maestro” lo interruppe la giovane allontanandosi per raggiungere Po e sedersi accanto alla barella.

Tutti la guardarono scioccati. Credevano avrebbe risposto con un no deciso ed invece li aveva spiazzati.

Ma non c’era tempo per le domande.

L’impacco era pronto ed andava applicato immediatamente.

Tutto andò come sperato. Po bevve senza problemi l’intruglio e l’impacco fece tornare il colorito della ferita da violaceo a rosso.

Sembrava andare tutto per il meglio, ma ora toccava a Po.
Doveva lasciare quel limbo e tornare da solo.

Ma qualcuno nell’ombra, mentre osservava tutta quella combriccola, sorrise mestamente.

Lo avevo promesso, ed eccomi qui. Questo racconto avrà ancora qualche capitolo..

non la farò lunga.. ma ho già il finale.. a presto♥