Ti conosco da quando avevo diciotto anni. La prima volta che ti ho incontrato era il giorno del mio compleanno. Ero appena diventata maggiorenne e sapevo che, con te, sarei potuta andare lontano. Talmente lontano che, da quel momento, abbiamo fatto cinque giri del mondo. Tu ed io, a volte da sole, a volte accompagnate da qualcun’altra delle mie amiche e, negli ultimi tempi, sempre più spesso da mio figlio.
Questo tempo passato insieme è volato via come polline trasportato dal vento ma tu, compagna instancabile e preziosa, non mi hai mai abbandonato.
Duecentomila di questi chilometri, amica mia carissima.




Note dell’autrice:
Questa piccola drabble è dedicata alla mia automobile che, pochi giorni fa, ha raggiunto la quota di 200.000 km percorsi. Mi è stata regalata per i miei diciotto anni e, da allora (e sono passati vent’anni) è sempre stata al mio fianco, fedele compagna di viaggio.
Il riferimento ai cinque giri del mondo deriva da ciò che mi disse un vecchio professore di matematica quando ero ancora alle scuole superiori: «Un’automobile che ha 40.000 chilometri ha fatto una volta il giro del mondo; un’automobile che ha 80.000 chilometri ha fatto due volte il giro del mondo», riferendosi alla lunghezza dei meridiani terrestri, che è appunto di 40.000 chilometri.
Grazie per aver letto e grazie a mystery_koopa per avermi dato la possibilità di esprimermi.