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Autore: Spensieratezza    13/03/2018    1 recensioni
Storia ispirata alla 3 x 16 in cui Damon dice a Stefan che è tutto quello che ha. Come sarebbe andata se al finire di quella scena ci fosse stato un bacio. Un bacio, sinonimo di un desiderio travolgente, di un amore primitivo, infinito, viscerale. Un bacio che fa scoppiare la passione dirompente come un fuoco che nessuno potrà mai più spegnere.
Genere: Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Damon Salvatore, Stefan Salvatore
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest
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Era mattina e i due fratelli avevano fatto l’amore e avevano dormito abbracciati.

Il maggiore aveva cominciato a muoversi, dopo un po’, agitato dallo sguardo del più piccolo che non smetteva di fissarlo.

“Mi guardi dormire. Sei così…tenero.” Disse Damon, stropicciandogli il mento.

“Beh, io..sono un po’ sorpreso che tu sia ancora qui.” disse Stefan sorridendo, per giustificarsi.

Damon gli morse giocosamente il collo.

“Avevo promesso che ti avrei tenuto sott’occhio..ricordi?”

“Ah già…ogni volta che avrei passato il limite..com’era? Ma vedi, c’è un paradosso della logica. Questa volta sei stato proprio tu a spingermi..”

“Oh no, io non ti ho spinto. Ti ho proprio buttato, mio caro fratello.” disse Damon sorridendo e subito dopo, baciandolo appassionatamente.
 
Dopo il bacio, Damon gli sussurrò:

“Se per farti star buono, il rimedio è stordirti di sesso, questa punizione potrà essere MOLTO piacevole.” Sussurrò Damon.

“Sono d’accordo." rispose l'altro.






Quella stessa mattina, durante la colazione, Stefan scese mentre Damon aveva messo su del caffè sulla caffettiera e aveva preparato una buona colazione.

Stefan non resistette e andò a dargli un bacio sul collo mentre era seduto sullo sgabello.

“Vuoi ripeterlo?”

“Cosa?” chiese Damon.

“Che mi ami tantissimo e che non hai mai smesso per più di un secolo.”

“Io? Dire simili idiozie smielate? Stai ancora sognando.”

Stefan fece finta di andarsene e Damon lo riattirò a sé,facendolo ridere. "E tu mi volevi?" "Non ho desiderato altro da più di un secolo!" rispose l'altro. Damon a quel punto lo baciò ancora, con passione.

Stefan rise nel bacio. Aveva scoperto il tasto debole di Damon.

"Oddio, Stefan..non vedo l'ora di averti per me da solo, lontano da tutto e da tutti..e fare questo tutti i santi giorni." gli sussurrò sul collo, facendolo gemere di piacere.

Lo stupore di Stefan non sfuggì a Damon.

“Che c’è, fratellino, volevi già scaricarmi dopo la prima notte di nozze?” chiese Damon, mentre Stefan scendeva dalle sue braccia, ma rimaneva davanti a lui.

“NO! è solo che…come faremo a..andare avanti? Con Caroline, Alaric..Bonnie…ELENA!”
 
Damon lo guardò negli occhi e vide la stessa paura di suo fratello. Paura di perdersi ancora prima di poter essere finalmente felici.



“In effetti è un bel problema, non dico di no. Specialmente dopo l’arrivo degli Originali a Mystic Falls..ci siamo impegnati ad occuparcene.”

“Lo so. Quindi?” chiese Stefan con l’ansia crescente.

Damon sorrise.

“Beh, arrivati a questo punto, chi lo dice che è un nostro problema?”
 
Stefan lo guardò sconvolto.

“Sto solo dicendo, che non è detto che se qualcuno deve salvare il mondo, dobbiamo essere per forza NOI. Stefan, da che mondo e mondo, i vampiri sono sempre esistiti e mi sembra che ha continuato a girare sul proprio asse, lo stesso, ancora prima che i fratelli Salvatore si mettessero in mezzo a decidere di fare i salvatori della patria! Ci sono miliardi di vampiri che potrebbero fare la crocerossine, PERCHÈ NOI?”

“Non riesco a seguirti..”

“Sto proponendo di andarcene, Stefan! Finchè rimarremo qua, non saremo mai lasciati in pace e TU LO SAI. Elena non ci lascerà mai. Non è ancora riuscita a dimenticarti e ora per giunta ha un debole anche per il sottoscritto. Non si arrenderà mai fino a che non avrà uno dei due..”

“Questo per merito tuo.” Disse Stefan, digrignando i denti.

“Lo so, lo ammetto. Faccio mea culpa, ma il passato è alle spalle, che ne dici? O rinneghiamo quello che abbiamo fatto stanotte e torniamo ad essere solo fratelli e ci dimentichiamo di amarci da oltre un secolo e quindi torniamo ad essere i fratelli che tutti si aspettano che siamo, oppure CE NE ANDIAMO..tu vuoi davvero rinnegare stanotte?”

“No..certo che no..” disse Stefan a fatica.
Damon alzò le spalle.

“Allora non resta che andarcene. Lasciamo tutti.”

“Ma non possiamo lasciarli in balia di Kalus!” disse Stefan sconvolto.

“Hanno una strega, hanno Alaric. E comunque Klaus non è una minaccia in questo momento. Ha in ballo situazioni famigliari complesse e problematiche, anche più delle nostre e altri scocciatori, tipo Sage e affini, quindi non avranno tempo per perseguitare i nostri amici.”

Stefan sembrava combattuto.



“Potremmo assicurarci che davvero non c’è più pericolo e poi andarcene..” disse Stefan, cominciando a girare in tondo.

“Poi? Stefan, POI ci sarà un’altra minaccia. C’è SEMPRE qualcosa dopo. Vuoi davvero aspettare? Vuoi che ci scoprano? Vuoi che iniziamo ad odiarci, giocando agli eroi, fingendo che tutto quello che vogliamo non sia scopare ad ogni angolo e..” disse Damon, scattando in piedi.
 
Stefan azzerò quei pochi passi che gli restavano, da Damon, per bloccare quel flusso di parole, tra le sue labbra.

Il bacio durò a lungo, poi Damon si staccò.

“Questo..è un sì?”

“Sì. Ma prima..”

“Stefan! Cosa stai..”

“Una fantasia che mi è presa all’improvviso..”
“Stefan!”

Stefan aveva preso a sbottonargli i jeans e ora stava massaggiando il suo membro con maestria efficiente.
“Schhh, rilassati..”

“Oddio..” disse, quando Stefan avvicinò le labbra alla punta e cominciò a leccarla.

“Stef…”

Ora Stefan stava cominciando a prenderlo tutto in bocca, sentendolo indurirsi man mano che continuava.


Stefan continuò così per un po’, fino a quando…

“Stefan..STEFAN!”
Non venne nella sua bocca.
 


“Cristo santo! Non avrei mai pensato che tu..” lo guardò sconvolto.

“Spero non ti dispiaccia.” Disse Stefan, con un sorriso.

“Sei sicuro che non..dispiaccia a te?”

Stefan non rispose ma gli sorrise in maniera maliziosa, dandogli le spalle, pulendosi un angolo della bocca.

“Stai attento, potrei prenderci gusto, FRATELLINO.” Gli disse Damon, sorridendo e abbracciandolo da dietro. I due fratelli si baciarono ancora, mentre Stefan faceva collidere le sue mani con quelle di Damon, ancora avvinte dall’abbraccio.
 
 
  “Damon..mmm..”

“Mmm..sta zitto..”
“Dobbiamo fare le valigie?”

“Sì. Che palle!” si lamentò il corvino.

Stefan ridacchiò.

“Dobbiamo per forza. Sarà dura lasciare questa casa.”

“Ce ne prenderemo una più bella.”

“Credi che dovremmo avvisare qualcuno che ce ne andiamo?”

“No. Cercherebbero di avere delle spiegazioni, cercherebbero di fermarci. Bla, bla, bla..”

“E se ci cercassero comunque?”

“Li rispediremo al mittente. Siamo vampiri, no?”

“E il nostro senso di colpa? Credi che potremmo mai superarlo?” si domandò Stefan.
 
Damon lo guardò serio.

“Non dobbiamo chiedere perdono a nessuno per voler la nostra felicità e poi tengo a te molto di più di quanto tengo a tutti loro.”

“Anche io.” Disse Stefan, riprendendo a baciarlo con passione.
 
 
 
Quella mattina, fecero colazione, si vestirono e partirono in tutta fretta. Grazie al soggiogamento fu molto facile, avere subito un biglietto pronto per l’Italia.

Sarebbero stati lì per un po’ e poi chissà, se si fossero trovati bene, magari si sarebbero definitivamente trasferiti lì, ma per il momento avevano davvero voglia di viaggiare in giro per il mondo.

Qualche settimana dopo, vennero a conoscenza del fatto che Elena era morta, caduta dallo stesso ponte in cui morirono i suoi genitori e fu brutto da digerire per loro. Il senso di colpa minacciava di devastarli.
 
Una settimana dopo, Klaus telefonò loro, informandoli di non essere stato lui ad ucciderla, ma di poterli soggiogare per sopprimere e cancellare il senso di colpa per la sua morte. I fratelli avevano capito che era stata Rebekah ad uccidere Elena, perché aveva cercato di uccidere Klaus e anche Kol. Era stata una vendetta la sua.

Stefan e Damon finsero di non saperlo e accettarono quel ramoscetto di ulivo che Klaus aveva gettato loro. Fecero una bella festa a New Orleans, visto che Klaus si era trasferito lì con i suoi fratelli e poi ripartirono insieme, in qualche isola del Mar Mediterraneo.
 
 





















Note dell'autrice: 

ve l'avevo detto che sarebbe stata una cosa molto sbrigativa xd lo so, sembrano molto ooc in questa storia ma rifletteteci un attimo. Perchè diavolo i Salvatore non dovrebbero voler andarsene da una città che ha creato loro solo problemi??? Sono andati avanti a stare li fin quando erano o pensavano di essere innamorati di Elena, ma giustamente , se devono decidere di continuare a stare li con quella che rompe le scatole, con il timore di perdere l'un l'altro o di litigare, quelli scelgono di andarsene. Anche io e penso tutti faremo così. Ho preferito farli andare scegliendo di far morire Elena invece che farla trasformare in vampiro, primo perchè se fosse diventata un vampiro, non sarebbero riusciti ad andarsene e se l'avessero fatto, quella andava a cercarli e secondo: per arrivare al fatto che Elena diventava un vampiro bisognava aprire le danze a Stefan e Damon che continuavano a contendersi Elena e non mi andava perchè questa è la storia d'amore dei brothers.
   
 
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