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Autore: Lilylunapotter1    15/03/2018    3 recensioni
Una storia Malandrina, una storia d'amore e una storia di guerra: tutto in un'unica fanfiction.
Signori e Signore, Maghi e Streghe tutto questo e molto altro... lo scoprirete solo leggendo!
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Dal capitolo 5:
“Oh la festa! Festa? Ali ma perché non mi hai informato che stavo per segnare la fine della mia amicizia con Lily. Per Godric Grifondoro, protettore della mia casata, mi ucciderà. Prenderà il mio corpo e lo getterà in pasto agli schiopodi sparacoda di Hagrid…no, no…mi porterà nella foresta proibita e mi abbandonerà incatenata ad un albero aspettando che un qualsiasi bestione peloso mi mangi. Lily Evans mi ucciderààààà!” gridò Marlene.
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Dal capitolo 16:
“Vuoi essere la mia fidanzata, Lily?” le domandò guardandola dritto negli occhi.
Lily sorrise timidamente e prese il volto del ragazzo fra le sue mani, poi disse: “Sì…sì. Direi di partire dal per sempre”.
Genere: Avventura, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Premessa:
Cari amici, ebbene non ho resistito e ho deciso di pubblicare anche il gran finale.
Non voglio dire troppo, vorrei solo che gustiate il capitolo finale a pieno e che possiate vedere un po’ più in là di quello che, secondo me, le semplici parole non possono esprimere.
Ho voluto mettere le note all’inizio perché vorrei che leggiate l’ultimo capitolo e conserviate, alla fine, il sapore che ho conservato io nello scrivere la parola fine.
Ringraziamenti:
A CamillaMoraldi, Elauna, marc1108 e SiverRose per aver messo la storia tra le preferite.
A dandelion10 per averla messa tra le ricordate.

A Always Sil, camilyjj, Darkblu, Fanta Gaia, Laila Inkheart, Lily_Ginny, Marty Evans e Mary Evans per averla messa tra le seguite.
E a Mallveollos che mi ha regalato bellissimo consigli e fatto complimenti senza il quale oggi “Insieme” non sarebbe quello che è.



 
A mia mamma e a mio zio,
senza i quali a otto anni non avrei mai conosciuto
il meraviglioso mondo di Harry Potter.
Alla grandissima J. K. Rowling,
senza la quale non avrei conosciuto un mondo fantastico.
E a Lily e James Potter,
che per sempre saranno per me il più grande esempio d’amore eterno.





25. Per ogni fine c’è un nuovo inizio


Lily camminava avanti e indietro nella stanza completamente fuori di sé e in attesa che qualche sua amica tornasse dal pranzo.
Non poteva credere di essere stata così stupida da non precisare a Madama McClan che aveva bisogno di un abito dal colore più o meno neutro per via dei suoi capelli rossi.
E adesso si ritrovava con un abito rosso fuoco appoggiato sul letto che faceva a pugni con i suoi capelli e per giunta era anche troppo tardi per rimediare visto che il ballo era proprio quella sera.
“Lily, tutto ok?” domandò Marlene entrando nel dormitorio seguita da Alice.
“Ho fatto un casino” rispose Lily guardando le amiche e indicando il letto dove il bellissimo abito rosso era appoggiato.
Di primo acchito le amiche sembrarono non capire poi, entrambe, spalancarono gli occhi e si avvicinarono al letto.
“Farà a pugni con i tuoi capelli!” esclamò Alice con l’abito fra le mani.
“Lo so! Come posso essere stata così stupida da non dire a Madama McClan che ho i capelli rossi. È un disastro non posso venire” rispose Lily sedendosi accanto a loro sull’orlo delle lacrime.
“Aspetta, aspetta forse possiamo fare qualcosa” disse Marlene prendendo l’abito e appendendolo sul pomello dell’armadio.
Borbottò alcune parole incomprensibili e poi ci fu un lampo di luce viola e del fumo dello stesso colore inondò la stanza facendole tossicchiare.
Quando finalmente riuscirono di nuovo a vedere l’abito che prima era rosso, ora era di un color verde acido e aveva l’orlo bruciacchiato.
“Oh per Morgana…” borbottò Alice spalancando gli occhi.
“Non vengo, basta” borbottò Lily gettandosi sul letto e immergendo la faccia tra i cuscini.
“Mi dispiace. Sono sicura che riusciremo a trovare una soluzione, dai proviamo a vedere se tu Ali hai qualcosa nel tuo baule…” borbottò Marlene mentre Alice scuoteva la testa dispiaciuta.
In quello stesso istante un gufo picchiettò alla finestra che una volta aperta gli permise di entrare.
“Deve essere l’abito che mi ha mandato mia madre…” disse Alice avvicinandosi al pacco che il gufo aveva lasciato cadere sul letto di Lily.
Ma quando provò a prenderlo il gufo le beccò un dito arrabbiato.
“Ahi! Ehy aspettate, ma questo pacco non è indirizzato a me. È per te Lily!” esclamò la ragazza e la rossa si rialzò subito guardando le amiche.
Prese il pacco fra le gambe e quando lo aprì non riuscì a trattenere la meraviglia.
All’interno c’era un bellissimo abito da sera blu notte che Lily tirò fuori emozionata.
“Avanti provalo!” esclamò Alice eccitata guardando l’amica sparire i bagno.
Pochi minuti dopo la rossa uscì dal bagno e le amiche non poterono far altro che rimanere a bocca aperta: Lily era veramente meravigliosa.
Guardando le facce dell’amica si voltò verso il lungo specchio dell’armadio e, anche lei, rimase meravigliata.
L’abito era blu notte e lungo fino ai piedi. Tenuto con un corpetto stretto fino ai fianchi, l’abito scendeva poi fino ai piedi in vari strati di tessuto morbido e trasparente.
“Chissà chi lo manda…” borbottò Marlene ancora emozionata guardando verso la scatola vuota.
Lily si avvicinò e prese un biglietto che prima non aveva notato e lo lesse: “ Cara Lily, James mi ha detto quanto ci tenessi al ballo così mi sono presa la briga di mandarti un abito, spero non ti dispiaccia. Sono sicura che sarà perfetto con i tuoi capelli e la tua pelle chiara. A presto, Dorea”.
Lily non era mai stata così felice.
“Non mi stupirei se vedendoti James ti chiedesse in moglie!” ridacchiò Alice facendo ridere anche le amiche.



Qualche ora dopo nel dormitorio maschile regnava il caos più totale. C’erano camice appese ovunque e mentre Sirius girava ancora in mutande, James stava ancora cercando la sua giacca sparita chissà dove nella stanza.
“Ragazzi, volete calmarvi, sono solo le quattro mancano ancora due ore all’inizio del ballo!” disse Remus che, nonostante il caos, cercava di leggere un libro steso sul suo letto.
“Sono peggio delle donne questi due” borbottò Frank quando un calzino scompagnato e volante era finito dritto dritto sopra la sua testa.
“Sentite questa è la sera dell’anno. Dobbiamo fare bella figura. Vi rendete conto che domani ce ne andremo per sempre da questa scuola! Vorrei che per Lily fosse perfetta questa serata” disse James serio.
“Sì sono d’accordo. Comunque James esagera… insomma mica dobbiamo chiedere alle nostre ragazze di sposarci!” esclamò Sirius ridendo sguaiatamente e facendo ridere anche Frank, Remus e Peter.
James li guardò serio e, dopo alcuni minuti, i ragazzi lo ricambiarono.
“Non stai dicendo sul serio, vero?” domandò Sirius preoccupato.
“Di cosa stiamo parlando?” domandò Peter che, come al solito, impiegava più tempo degli altri ad arrivare a capire un discorso.
“Bhè ecco… insomma lo so che è presto ma… insomma ragazzi fuori c’è una guerra e un po’ di amore e festa non basta mai no? E poi glie lo avrei chiesto comunque prima o poi… Lily è la mia metà” rispose James imbarazzato.
I ragazzi restarono interdetti per un momento poi corsero tutti ad abbracciare James e a dargli pacche affettuose sul braccio.
“Dobbiamo brindare!” esclamò Frank staccandosi per un momento dai festeggiamenti e prendendo  una bottiglia di Whisky incendiario dal suo baule.
Riempirono cinque bicchieri e li alzarono in alto e Sirius disse: “A mio fratello e che tu e Lily possiate stare insieme in eterno!”.
“E l’anello? Come hai fatto a procurartelo?” domandò Peter curioso sorseggiando dal suo bicchiere.
“Mia madre mi ha mandato l’anello di fidanzamento che le ha dato papà per il loro fidanzamento. Sono così felici che vada a Lily!” rispose James porgendo loro una scatolina blu notte mostrando il bellissimo anello che stava al suo interno.
Dopo qualche altro brindisi i ragazzi ripresero i preparativi e questa volta tutti e cinque con maggiore serietà mista ad allegria.



*************************************



Alle sette meno un quarto i ragazzi erano tutti vestiti a festa e attendevano le rispettive compagne in sala comune. La tensione era decisamente palpabile.
Finalmente fecero il loro ingresso Alice e Marlene vestite di tutto punto e lasciando a bocca aperta i loro fidanzati.
Alice aveva scelto un abito lungo e morbido color prugna mentre Marlene indossava un abito a sirena verde smeraldo con una scollatura mozzafiato.
Pochi minuti dopo anche Mary fece il suo ingresso in sala comune con il suo abito svolazzante rosa antico e, subito dietro di lei, Hestia con un abito nero e lungo.
“Ragazze, sapete Lily dov’è?” domandò James cominciando a preoccuparsi del fatto che la sua dama impiegasse così tanto tempo a scendere.
“Arriva, stava finendo di ritoccare i capelli” rispose Marlene allegra stretta tra le braccia di Sirius che non riusciva a togliergli gli occhi di dosso.
“E fa bene, sarà una serata speciale per lei…” ridacchiò Frank che non riuscì a trattenersi.
“Che intendi dire?” domandò Alice curiosa ma Frank guardò verso le scale dove James stava fissando intensamente la figura di Lily che scendeva.
James non riuscì a dirle nulla neanche quando se la ritrovò davanti, non aveva mai visto niente di così bello.
“Allora? Come sto?” domandò Lily abbassando lo sguardo per guardarsi l’abito.
“Sei la cosa più bella che io abbia mai visto!” rispose James ancora estasiato dalla visione della sua fidanzata.
Scesero tutti di sotto e entrarono nella sala grande che per l’occasione era stata decorata a festa con drappeggi bianchi avorio e tantissime candele fluttuavano nell’aria rendendo l’atmosfera intima e romantica.
Gli elfi domestici avevano allestito alcuni tavoli dove gli studenti poterono accomodarsi per gustare il delizioso buffet pieno zeppo di cibi prelibati. 
Al tavolo degli insegnanti tutti i professori e i collaboratori erano agghindati con abiti più o meno eleganti ma sempre seri.
I ragazzi sederono su un tavolo rotondo tutti insieme e cominciarono a mangiare e bere in allegria.
“Che si aprano le danze!” comunicò il preside un’ora più tardi quando finalmente, tutti furono sazi.
Tutti i ragazzi scesero in pista e ballarono per diverso tempo.
“Lily, devo parlarti, ti va di venire con me?” domandò James all’orecchio della ragazza che lo guardò interrogativa.
“Fidati” aggiunse James sorridendole.
I due si incamminarono verso il parco dove, anche lì erano stati fatti allestimenti mozzafiato. Proprio fuori dall’ingresso erano posizionate diverse panchine messe sotto a piccoli archi di piante intrecciate e tutti intorno delle graziose fate volteggiavano nell’aria.
“Che succede?” domandò Lily sedendosi preoccupata su una di esse.
James restò in piedi di fronte a lei: finalmente era giunto il momento tanto atteso.
“Lily ascolta… io ci ho pensato tanto. No anzi non ci ho pensato tanto perché non ce ne è stato bisogno. Lo sai che dal primo giorno che ti ho vista mi sei entrata dentro e, certo lo ammetto che all’inizio er più una sfida personale ma… ma adesso io non riesco ad immaginarmi una vita senza di te. E so che è una follia per tutto quello che sta succedendo la fuori ma…” cominciò James guardandola negli occhi per poi inginocchiarsi davanti a lei all’altezza del suo viso, “…Sposami!”.
Lily, che fino a quel momento non aveva capito bene dove il ragazzo volesse arrivare, all’ultima parola spalancò gli occhi e guardò intensamente prima lui poi l’anello per diverse volte.
Le lacrime cominciarono a rigarle il volto dalla pelle chiara ma un gran sorriso sostituì la smorfia preoccupata di poco prima.
“Sì!” sussurrò appena ma con convinzione.
James la tirò su e la strinse a sé facendole staccare i piedi da terra e le diede un bacio dolce e commosso.
“Non ci posso credere ancora che sei mia…” sussurrò James vicinissimo alle sue labbra.
“Hai tutta la vita per rendertene conto!” ridacchiò Lily e poi riprese a baciarlo.



Quando rientrarono molti studenti erano già tornati nei rispettivi dormitori e molti erano seduti ai lati della sala stanchi.
Hestia, accompagnata da un insistente Peter, salì insieme a Mary poco dopo lasciando i ragazzi nella sala d’ingresso insieme a tutti gli altri.
Sirius, in piedi poco fuori dal portone d’ingresso scrutava il parco: non gli sembrava vero avrebbe lasciato che quel posto che per anni aveva chiamato casa. Il posto dove aveva conosciuto tanti amici, dove aveva incontrato Marlene.
La ragazza, come a sentirsi nominata si avvicinò silenziosamente e lo prese per mano.
“Non ci credi ancora è?” domandò in un sussurro.
“Adesso cambierà tutto, vero?” domandò James che, tenendo Lily per mano si era avvicinato anche lui e guardava il parco come gli amici.
“Ci sono cose che non cambieranno mai però…” aggiunse allora Remus avvicinandosi anche lui.
“Mai!” sussurrò Alice che insieme a Frank era andata a posizionarsi di fianco a Lily e James.
Albus Silente e Minerva McGranitt li osservavano alle loro spalle poco fuori dalla sala grande con un sorriso quasi commosso sul volto.
“Ci sono legami che non si spezzeranno mai…” disse il preside piano senza farsi sentire per non rovinare quel momento così carico di amicizia e di amore.
“Per l’eterno” asserì la McGranitt continuando a guardare quello strambo gruppo di studenti.
Il 1978 era stato un anno difficile per il mondo magico ma lei, come il preside, era fiera di aver insegnato a quei giovani scalmanati. Era felice che, nonostante tutto, l’amicizia e l’amore non si perdessero nonostante i tempi così bui che correvano.
Quei ragazzi così giovani e così grandi allo stesso tempo non sapevano, non ancora almeno, che gli studenti diplomati nel 1978 non sarebbero mai stati dimenticati. Mai, per l’eternità.



*************************************




La mattina dopo i ragazzi erano tutti stipati dentro un unico scompartimento e, anche se stretti, non potevano desiderare un ultimo viaggio migliore di quello.
“E quello cos’è?!” sbottò Marlene spalancando gli occhi verdi e guardando la mano di Lily dove, un bellissimo anello scintillava.
“Oh… bhè io e James abbiamo preso una decisione importante…” rispose Lily sorridendo al ragazzo mentre le ragazze che ancora non sapevano nulla li guardavano attonite.
“Non ci posso credere! Voi due vi sposate?!” sbottò Alice prendendo la mano di ily e guardando l’anello più da vicino.
“Per la barba di Merlino! Sono felicissima per voi! Dobbiamo organizzare tutto, avete già deciso la data?” domandò Marlene allegra e, forse, anche con una punta d’invidia.
“No, ancora no. Ma non vogliamo fare uno di quei matrimoni troppo sfarzosi e impegnativi. Quindi pensavamo per la fine dell’estate…” rispose James che, già si vedeva, non stava più nella pelle.
“Accidenti, così presto?! Pensavamo voleste aspettare l’inizio della prossima estate!” disse Sirius colpito.
“Bhè sì inizialmente l’idea era quella ma poi ne abbiamo discusso un po’ ieri sera e forse non vale la pena aspettare troppo” rispose Lily sorridente.
“Sono pienamente d’accordo con voi, fate benissimo!” aggiunse Alice fra le braccia di Frank.
“Come vi invidio ragazzi! Voi finalmente iniziate una nuova vita e invece a me il pensiero di tornare di nuovo a scuola il prossimo settembre mi tortura!” mugugnò Mary un velo triste.
“Credimi quando questo per te sarà l’ultimo viaggio di ritorno non la penserai allo stesso modo. Pagherei oro per fare almeno altri due o tre anni a Hogwarts!” rispose Lily sorridendole amichevolmente.
Quasi mezz’ora dopo il treno si fermò alla stazione di King’s Cross e i ragazzi scesero per raggiungere le rispettive famiglie.
Lily non poté fare a meno di notare quanto fosse triste sapere di non avere nessuno ad aspettarla ma si sforzò comunque di sorridere e fingere che fosse tutto apposto.
I genitori di Marlene la aspettavano poco distante dai signori Potter mentre i Lupin e la madre di Peter attendevano insieme chiacchierando.
“Ci vediamo prestissimo ragazzi!” disse James salutando i suoi amici e guardando per un istante Remus e Peter allontanarsi.
“Ragazzi! Sono così felice di vedervi!” esclamò Dorea abbracciando James e Sirius e salutando Lily affettuosamente.
“Ho saputo che dovremo organizzare un matrimonio!” esclamò la madre di Marlene avvicinandosi e congratulandosi.
“Dori non stava più nella pelle e lo ha detto a Godric’s Hollow e dintorni!” ridacchiò Charlus Potter allegro mentre Dorea gli dava un buffetto sul gomito.
“Ci vediamo presto allora! Sono così emozionata Lily!” aggiunse la signora Mckinnon.
Si separarono dopo pochi minuti fra abbracci e baci e, prima di superare la barriera Lily, James e Sirius si voltarono un’ultima volta per guardare l’espresso per la scuola.  


 
FINE
   
 
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