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Autore: Lory221B    18/03/2018    4 recensioni
Tre misteriose sparizioni e ora un corpo e un biglietto.
Cosa c'entrano gli autori di fanfiction e perchè qualcuno li sta facendo sparire? E soprattutto, di cosa parlano le storie johnlock di cui Sherlock e John hanno appena scoperto l'esistenza?
(Johnlock) (post S4)
Genere: Commedia, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson, Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cap. 3 -  Mightytrek e omegaverse


« Becky Burns, “Miss conspiracy” su JFP » fece Lestrade, spostando il telo che nascondeva il corpo della prima vittima di quello strano gioco mortale collegato al sito di fanfiction. Sul letto giaceva una ragazza di circa venti  anni, bionda ossigenata, minuta e dalla pelle resa bianchissima dai giorni trascorsi nelle acque del Tamigi.

John era ancora stranito dalla situazione: non solo c'era una persona pericolosa che aveva preso di mira innocui autori di fanfiction ma oltretretutto lui e Sherlock erano stati ridotti a sogni romantici ed erotici di adolescenti e non più adolescenti. Questi autori, ora tutti in pericolo, avevano riversato queste idee "johnlock" nelle storie e da quel poco aveva letto, John poteva affermare che avevano una fervida fantasia.

Quando lui e Sherlock erano arrivati a Scotland Yard per ispezionare il corpo di Becky, gli agenti avevano continuato a fissarli soffocando delle risatine e lui era certo che ormai Lestrade aveva avvisato tutti che i casi di omicidio erano collegati con il mondo di JFP e inevitabilmente erano andati a vedere di cosa si trattasse. Il fatto di essere l'oggetto dei pettegolezzi di Scotland Yard lo metteva particolarmente in imbarazzo mentre Sherlock sembrava non aver notato o non aver dato peso agli sguardi e ai sorrisetti, soprattutto di Donovan.

John, invece, non riusciva a passarci sopra. Già in troppi li ritenevano una coppia a tutti gli effetti ed ora c'erano anche delle storie a "confermare" quello che tutti pensavano. "Sicuro che tu non abbia fomentato questa idea negli altri, John? Non dico volontariamente, ma magari alcuni slanci nei suoi confronti non sembravano proprio da amici" fece la solita voce di Mary nella sua testa, che John scacciò con un gesto brusco della mano.

« John, sei tra noi? »

La voce di Sherlock riportò John alla realtà; nonostante tutto quello che poteva pensare e il caos che avevano scatenato nella sua testa quelle storie, c’era un caso da risolvere e una povera ragazza sul tavolo dell’obitorio.

« Non credo ci siano dubbi sul fatto che sia morta annegata » commentò Lestrade, titubante nonostante l’affermazione piuttosto perentoria. Era abituato al fatto che ogni certezza venisse puntualmente smentita da qualche deduzione di Sherlock, ma il detective rimase in silenzio, segno che o stava pensando a quanti errori erano stati fatti oppure, incredibilmente, era d’accordo.

« E’ rimasta in acqua troppo a lungo per poter ricavare qualcosa di utile da lei » commentò scuotendo la testa e John provò un gran senso di fastidio per lo scarso tatto di Sherlock, quasi fosse colpa della povera Becky se continuavano a brancolare nel buio. L’atteggiamento del detective non era tanto diverso dal solito modo di comportarsi sulla scena del crimine, ma da quando era diventato padre, John  si sentiva più sensibile nei confronti delle vittime e, come se non bastasse, quello che aveva letto nelle fanfiction lo aveva turbato ad un livello che ancora non riusciva ad interpretare.

« In ogni caso » continuò il detective « è evidente che l’annegamento è la causa della morte » ammise con espressione indecifrabile. « Credo dovremo scoprire le vere identità delle autrici del sito » aggiunse, seguendo il filo dei suoi pensieri.

« Ma sono centinaia, Sherlock! » rispose l’ispettore frustrato.

Il detective ignorò il commento inutile di Lestrade e riprese ad esporre le successive mosse « Contatteremo l’amministratrice del sito, magari sa qualcosa che a noi sta sfuggendo. Non occorre controllare tutte le identità, punteremo sul cercare le vittime, quindi le autrici più famose: Mightytrek per cominciare. Ho visto che ha discusso con un altro utente nel forum riguardo a delle storie omegaverse » Così dicendo estrasse il cellulare, prima di lasciare la stanza senza aggiungere alcuna parola.

« Ma che gli prende? » chiese l’Ispettore, fissando la porta dell’obitorio che era stata sbattuta con forza dal detective, prima di ricoprire la povera Becky, vittima ignara della follia di qualcuno.

Anche John era un po' perplesso dai modi improvvisamente bruschi e lunatici del detective « Credo si senta in colpa per non aver collegato tutto subito ed è anche un po’ frustrato dalla scarsezza di indizi »

John si aspettava un cenno di assenso da Greg o un commento pertinente, invece l’ispettore sembrava non aver ascoltato niente di quello che aveva detto l'amico, ma che si stesse trattenendo dal dire qualcosa.

« Greg? »

« Scusa, è solo che da quando sono andato su questo sito mi sembra tutto così strano »

« Dillo a me » rispose John, cercando di sembrare spiritoso.

« Insomma… hai letto le storie di Mightytrek? »

« Emh…no. Perché? » chiese preoccupato che potessero essere più spinte delle ultime che gli erano capitate tra le mani.

« Ecco, è un’autrice che scrive prevalentemente omegaverse, come ha detto prima Sherlock »

« Dovrei sapere cosa vorrebbe dire “omegaverse”? »

Lestrade si trattene dal ridere in faccia al pover John « Dai un’occhiata, fallo per il caso »


**** * ****

Tornare alla tranquilla Baker Street e riabbracciare Rosie fu molto piacevole, quantomeno per John che per il momento si era ben guardato da scoprire cosa succedesse nelle storie omegaverse.

Sherlock, invece, era inquieto. Si era fatto spedire da Lestrade tutte le informazioni possibili sulle prime quattro vittime, compresi gli interrogatori di amici e familiari, eppure nulla lasciava trasparire qualcosa che potesse aiutarlo ad individuare il colpevole. Non avevano amicizie comuni, non sembravano frequentare gli stessi posti, non avevano nemmeno la stessa età. L’unica cosa che univa i quattro scrittori era proprio il sito di fanfiction e la passione per le storie johnlock.

Parlare con l’amministratrice del sito sembrava ogni minuto più necessario ma, al momento, Lestrade stava inutilmente seguendo un indirizzo IP e nient’altro. A quanto pareva l’amministratrice del sito aveva nascosto la propria identità molto bene.

« Sherlock, ho l’impressione che te la stia prendendo più del solito » commentò John, guardando l’amico passeggiare nervosamente per il corridoio, avanti e indietro come una tigre in gabbia.

« Non trovi fastidioso che qualcuno ci stia così apertamente sfidando, John? Scrivevano di noi e stanno morendo »

« Magari è solo qualcuno che aveva qualcosa da ridire nei confronti del sito, non vuol dire per forza che la sfida sia per noi.»

« Parlano di noi. Siamo per forza collegati » rispose, lanciando un lungo, intenso sguardo a John, che per un attimo trasalì, ripensando alle storie di Ami Mizuno e quanto era sexy lo Sherlock letterario intento a spogliarsi per lui.

Per distrarsi allungò la mano verso il cellulare, sperando in un messaggio o qualcosa che lo rendesse meno paonazzo, ma quando riaprì lo smartphone, la pagina Internet e le storie Hot Slash erano ancora lì a deridere la sua convinta presa di posizione sull’eterosessualità.

« Quindi questa Mightytrek? » chiese con voce malferma.

« Lestrade sta lavorando per farci avere la sua identità. Sulla base di quello che ha scritto di sé posso dirti che è una appassionata di fantascienza, credo attorno ai 40 o 50 anni e se fossimo nel periodo del Comicon l’avremmo trovata lì »

« E riguardo a quello che scrive, cosa sappiamo? » chiese John.

 « Sono storie interessanti,  dense di colpi di scena, “Angst” come genere »

John scrisse tutto sul suo taccuino, ringraziando che per il momento non erano emersi particolari per cui non avrebbe più potuto guardare in faccia Sherlock. Il detective, però, sembrò intuire i pensieri di John e con un sorrisetto strafottente riprese a descrivere le storie di Mightytrek. « Sai, le omegaverse sono storie molto particolari. Gli omega restano incinti, anche gli uomini » buttò lì, con noncuranza, ma John alzò la testa di scatto, temendo i dettagli che presto avrebbe appreso.

« Se resto incinto non lo voglio sapere, Sherlock »

« Quindi non vuoi sapere di nostro figlio Hamish? » Il detective rise, prima di ricevere un cuscino in faccia. « E’ sgarbato da parte tua, dovresti leggere quante difficoltà dobbiamo superare prima di arrivare all’happy ending »

Sherlock affermò quell’ultima frase con leggerezza, prima di riflettere su quello che aveva detto e di quanto, ora, quel cuscino sembrasse più un pugno in faccia che qualcosa di divertente. John sentì l’impulso di fare qualcosa, come se volesse alzarsi per abbracciarlo ma il “per niente provvidenziale” squillo del cellulare di Sherlock interruppe ogni possibile azione.

« E’ un messaggio di Lestrade, con due notizie, una buona e un cattiva »

« Ok, spara »

« La buona notizia è che ha rintracciato l’Amministratrice, vive fuori Londra ed è disposta ad incontrarci » 

« Ottimo! E l’altra? » 

« Nessuno ha più sentito Mightytrek, vero nome Monica Roman, da tre giorni. Non è andata al lavoro ma sembra avesse preso ferie, anche se aveva avvertito soltanto il giorno prima che si sarebbe assentata »

« Potrebbe essere soltanto andata fuori Londra per qualche tempo » fece John, sperando che si trattasse di una coincidenza.

« Sulla porta di casa sua la vicina ha trovato un biglietto: “Sei piccoli autori di fanfiction - Si sentivano braccati  - Una scappò di casa - Cinque solo ne restarono” »


***** * *****
Angolo autrice
E’ un capitolo un po’ corto, di trnsizione. Spero vi sia piaciuto e chi stava seguendo non abbia rinunciato per la lentezza degli aggiornamenti.
Un abbraccio
   
 
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