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Autore: Malykon    19/03/2018    2 recensioni
"Sarà sempre così difficile, Tikki?"
"Marinette" Disse la piccola appoggiandosi teneramente su di lei. "Esiste il detto ' in guerra e in amore tutto è lecito perché solitamente bisogna lottare con i denti per ottenere ciò che si vuole"
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"Plagg" Disse con voce insicura "E se dovessi perderla a causa mia?"
Il kwami scosse la testa con fare deciso, prima di guardarlo dritto negli occhi. "Non succederà, Adrien. Voi vi amate e sono sicuro che qualsiasi cosa accada, voi vi ritroverete sempre."
Genere: Angst, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter eight




Era da qualche giorno che sia Alya che Ninò avvertivano nell'aria qualcosa. Come se tutto fosse cambiato da un giorno all'altro ed irrimediabilmente, ed entrambi sapevano di cosa stavano parlando.
Parlavano di Adrien e Marinette, da quando i loro sguardi si evitavano il più possibile, da quando i contatti l'uno con l'altro erano limitati al scambiarsi per sbaglio delle occhiate, per poi distogliere subito lo sguardo... tutto nel gruppo dei quattro amici sembrava essere irrimediabilmente compromesso.
Anche nella relazione fra Alya e Ninò stava, in minima parte, influendo. 
La ragazza sosteneva Marinette e disprezzava in pieno il comportamento che aveva avuto il biondo con lei e non sopportava l'idea che Ninò gli desse ragione. 
Quest'ultimo, infatti, era convinto che Adrien avesse fatto bene a dire subito le cose come stavano senza illudere la corvina, dichiarando che quello successo era stato solo un errore dovuto dall'alcool.
Si era creato una sorta di conflitto che sembrava aver diviso il gruppo completamente.
Nei cuori dei due ragazzi, però, quello non era l'unico motivo di sconforto... anzi, ormai ne era solo una piccola parte. Marinette sapeva che Chat Noir, il suo compagno d'avventure era Adrien e soprattutto, era innamorato del suo alter ego. 
Per i primi giorni, nei quali Marinette evitò di farsi vedere a scuola con la scusa dell'influenza, non volle ne vedere, ne sentire nessuno. Per giorni si chiese cosa ci fosse di così sbagliato in lei, da essere rifiutata per un'altra faccia di se stessa.
Continuava a non capire perché l'unico ragazzo di cui si fosse mai veramente innamorata, si fosse infatuato solamente della sua maschera ed avesse senza volere, rifiutato chi vi stava sotto.
A nulla servirono le parole di Tikki per consolarla... Adrien amava solo la parte dell'eroina ,quella superficiale e Marinette si ritrovava, ancora per una volta, ad essere parte solamente dello sfondo.

D'altra parte, il ragazzo non riusciva a darsi pace per la reazione della sua Ladybug, e si scervellava per capire come poterla contattare, per parlare, per capire... nonostante era ovvio che la ragazza non volesse, dato che lei si che avrebbe saputo come trovarlo.

Non riusciva a darsi pace. 
Le persone che più amava, tra cui la sua lady e la sua migliore amica, stavano letteralmente sparendo dalla sua vita, facendola rinabissare nella solitudine in cui era costretto a vivere prima di incontrare loro due. Ladybug e Marinette.
Con quest'ultima avrebbe dovuto scusarsi, uno di questi giorni. Il modo in cui l'aveva trattato era stato disumano e privo di rispetto per i sentimenti della corvina... tutto per un piccolo momento di debolezza da parte sua.
Debolezza che il karma non gli aveva perdonato tanto facilmente, dato che aveva deciso di dividere anche la sua lady da lui. 
Plagg, nonostante cercasse di non fargli pesare troppo la cosa, l'aveva avvisato chiaro e tondo. 
Gli aveva suggerito parecchie volte di evitare di complicare le cose ed Adrien aveva fatto tutto il contrario di quello che gli era stato detto. 
L'unica cosa che il piccolo kwami gli aveva chiesto era di evitare di compromettere il rapporto professionale con la protettrice del kwami della coccinella per evitare conflitti interni e così facendo, la possibilità di contro promettere la salvaguardia di Parigi... ma non era stato in grado di fare nemmeno quello.
Plagg era arrabbiato, con il ragazzo... ma a che pro fargliela pesare? Era già tremendamente a pezzi, ed il piccolo solo poteva immaginare come poteva essere la vita del biondo prima del suo arrivo nella sua vita.
Quando Marinette tornò a scuola, fu subito palese a tutti che c'era qualcosa che non andava... che c'era parecchia tensione nell'aria. 
Ogni momento di pausa dalle lezioni, quando Marinette sentiva gli occhi del ragazzo che si poggiavano su di lei, che provavano a richiamare la sua attenzione, faceva di tutto per tenersi impegnata e di evitare di guardarlo anche per sbaglio.
Gli avrebbe voluto urlare tutta la sua frustrazione in faccia. 
Dirgli che non solo l'aveva rifiutata come Adrien ma che, con quella dichiarazione, l'aveva rifiutata anche come Chat Noir.
Si ricordava benissimo le sue parole quando, una sera al suo balcone, gli disse che se solo fosse stato innamorato di lei sarebbe stato tutta un'altra cosa. 
Parole che, tutto d'un tratto, presero di significato nella sua mente.
In quel momento aveva dichiarato, non volente, che non era innamorato di Marinette e che, per lui , lei e Ladybug erano da dichiararsi come due persone totalmente differenti.
Se si era innamorato del suo alter ego, si era quindi innamorato solo dell'idea di Ladybug... solo della sua maschera.
Ogni volta che ci pensava, sentiva le lacrime farsi prepotentemente avanti ma non sarebbe mai crollata di fronte a tutti in quel modo... di fronte a lui...
D'improvviso, nel momento esatto in cui suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni, con la coda nell'occhio lei lo vide alzarsi di scatto verso la sua direzione, come a volerle impedire di scappare di nuovo via.
Ma Marinette non si fece prendere, neanche quella volta.
Approfittò della presenza di Nathaniel chinato su di lei per chiederle qualcosa, per prenderlo da un braccio e trascinarlo velocemente fuori dalla scuola, con la speranza che Adrien avrebbe preferito non seguirla vedendola con qualcun altro.
Non appena arrivarono abbastanza lontano, Marinette si fermò e si lasciò cadere su una panchina del parco, portandosi una mano sul volto per sopprimere le lacrime che non ce l'ha facevano più a restare represse nei suoi occhi lucidi.
Nathaniel era spiazzato da quella reazione, nonostante anche lui aveva notato l'aria colma di tensione. Provò a consolarla a parole, ma capì che la ragazza non aveva bisogno di parole classiche come ' mi dispiace, passerà, vedrai che si sistemerà tutto...' no, aveva capito che con una ragazza speciale come lei, ci andava un approccio diverso. 
"Quella stronza mi ha dato 3, soltanto perché dopo aver finito la verifica di fisica mi sono messo a scarabocchiare qualche disegno, ti rendi conto?" E notando lo sguardo confuso della ragazza posarsi su di lui ed allontanandosi un po' dalle lacrime, continuò.
"Cioè, andiamo! Quanto diamine deve essere in astinenza per essere sempre così nervosa 24 ore su 24? Che Dio ci aiuti, o le mandi qualcun altro con cui sfogarsi!" Disse, portando teatralmente le mani al cielo, quando notò un piccolo accenno di sorriso nel suo volto ed i singhiozzi farsi piano piano più lenti e silenziosi.
"Ma che ci possiamo fare, d'altronde? Loro hanno il potere. E a noi" Fece un piccolo balzo alzandosi dalla panchina in men che non si dica. "Non resta che trovare qualche modo per rilassarci al di fuori di quell'inferno che chiamiamo scuola. Gelato?" Disse poi, indicando dietro di lui, il carretto del gelataio André.
Prima ancora che la ragazza potesse dire qualcosa, il ragazzo si era già avvicinato al banchetto annunciando un rapido "Dirò ad André di sceglierne uno apposta per te!" E si volatilizzò, lasciando la ragazza spiazzata, ma, per lo meno, con un piccolo accenno di sorriso sul volto.
Poco dopo tornò con un gelato dai colori blu, rosso con scaglie di cioccolato per lui, e per lei un gelato dai colori bianco e verde, spiccanti in primo piano. 
Adrien, in tutto ciò, era rimasto immobile a guardarli, notando l'espressione della ragazza farsi sempre più serena e spensierata... e tutto ciò che riuscì a sentire fu un enorme nodo in gola.


Harry's corner :3

​Bonsoir personcine che leggono la mia storia *^*
​Volevo ricordarvi che se vi va di farmi sapere come vi sembra la storia ne sarei immensamente felice, mi piacerebbe sentire i vosti pareri u.u
​E niente, al prossimo capitolo!
   
 
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