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Autore: Elisir86    22/03/2018    0 recensioni
Infine si accorse che quell'immagine che lo stava fissando con occhi sgranati non era la sua.
Certo il viso era simile al suo -forse con qualche chilo in più- ma i capelli erano di un castano scuro e gli occhi erano di un tenue verde...
...un colore che non vedeva da secoli.
Si portò una mano al petto e il riflesso eseguì lo stesso movimento e forse -ma solo perché ancora non aveva metabolizzato tutte le stranezze- quello fu il momento più spaventoso della sua vita.
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: 2p!Hetalia, Austria/Roderich Edelstein, Danimarca, Sud Italia/Lovino Vargas, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo XXIV

Romano

 

 

 

Arrivare alla sala meeting non era stato per niente facile: quel ricretinito di un Prussia 02 gli si era incollato di nuovo alle spalle sporcandogli il colletto di lacrime e muco!

Aveva sbraitato come un pazzo, minacciandolo di picchiarlo ma nulla l'ameba non si era staccata, anzi si era messo a singhiozzare ancor più forte e a blaterare qualcosa su amori infranti e amicizie perdute.

Veramente, stava rivalutando Gilbert.

Il problema più grande però, fu quando trovò il suo di posto, accanto a quel rincretinito di suo fratello e a Spagna, appena vide gli occhi verdi dell'altro ebbe una -più che giustificata- voglia di scappare, lo stava praticamente trapassando!

L'ameba però gli faceva da zavorra e gli era praticamente impossibile correre fuori da quella sala!

Deglutì prima di sedersi, mettendosi molto più vicino a Luciano -che grugnì infastidito- e stando ben attento a non toccare nemmeno il bracciolo che lo divideva da Spagna, quest'ultimo digrignò i denti come una bestia pronta ad attaccare.

Prussia da canto suo si era accucciato contro il suo schienale, ma cosa diavolo aveva che non andasse nel cervello? Sempre se non si trovasse con la scatola cranica vuota!

Comunque, Romano sfoggiò tutta la sua pazienza in quei minuti dove la patata candeggiata aveva posato la fronte sulla sua testa -a pochi millimetri dal suo ciuffo!- sussurrando “Mi ucciderà...” oppure “Non mi ama più...”.

Cose che di solito lo avrebbero mandato in bestia, perché diciamocelo era uno stronzo e come tale non gli fregava un granché degli altri, ma -che rimanga tra noi e lui- in quel momento era troppo preoccupato per la presenza di così tante Nazioni sconosciute e spaventose.

Cioè davanti a loro c'era Inghilterra che rideva sguaiatamente mentre usava Irlanda come poggia piedi! Ma chi aveva il coraggio anche solo di fiatare!

“Vattene!” sussultò -o meglio saltò saltò colpendo con forza sul mento di Prussia e facendo male sia a se stesso che all'altro- nel sentire il tono tagliente di Spagna, spalancò gli occhi voltandosi lentamente verso di lui, stava guardando con una strana aurea minacciosa il prussiano, quest'ultimo tremò leggermente mordendosi le labbra “Mi hai sentito, cretino? Togli le tue fottute mani dal mio fidanzato!”

Romano soffocò un gemito disgustato, ma che voleva dire fidanzato? Lui era felicemente single e di sicuro anche alla sua -terribile- coppia non fregava un bel nulla dello spagnolo, visto che andava a scoparsi chiunque gli capitasse a tiro!

Stava per ribattere a tono ma la risata ancora più acuta e spaventosa di Inghilterra lo fece azzittire -come un bambino a cui fai vedere IT-, “Oh, oh...abbiamo un gelosone!” non lo guardò nemmeno, una voce così terrificante la aveva sentita solo nei film horror e si giurò di non guardarli mai più!

È inutile stare qui a parlare di quanto accadde in quei tre miseri minuti, diciamo solo che Inghilterra e Spagna iniziarono una conversazione poco amichevole e che Prussia, spaventato come un coniglio, andò a nascondersi dietro a Russia.

In tutto quello Luciano aveva iniziato a urlare che li odiava tutti e che augurava la morte ad ognuno di loro.

Romano iniziò a sudare freddo quando intervenne anche Lilly che tutto era tranne la timida ragazza del suo mondo -si amputò di farle un regalo quando sarebbe tornato a casa- e che iniziò a puntare armi di vario genere verso di loro.

Tre minuti insomma di follia pura in cui Sud Italia stava ripiangendo l'allegria che circolava nei loro soliti meeting!

 

Dannazione, preferisco stare una giornata intera con Ivan!

 

Quando però entrò Germania, con una canottiera color pesca e dei pantaloncini bianchi da spiaggia tutti ritornarono ai loro posti in silenzio -tutti tranne Prussia che rimase al sicuro dietro al russo-.

Romano aggrottò la fronte e per poco gli occhiali non gli scivolarono sul naso, non era facile da digerire ma doveva ammettere che Lutz incuteva timore quanto Ludwig -anche se era vestito come se dovesse andare al mare!-.

Lo vide sistemarsi il capello sui biondi capelli prima di prendere la parola, “Bene. Siamo qui perché voi avete deciso di fare un meeting nella mia Nazione.” il castano iniziò a dubitare che quel silenzio fosse dovuto al timore “Perciò iniziamo e finiamola presto!”

 

MA MI PRENDI PER IL CULO??!??

 

Non ci poteva credere che quel coso fosse una Nazione, nemmeno Grecia che dormiva 23 ore su 24 era così scazzato!

E che diamine!

Non che gli dispiacesse un'introduzione del genere, corta e indolore -se solo anche Germania del suo mondo fosse stato un pochino più coinciso...- ma quello rasentava il ridicolo, dai, l'unica volta che aveva ospitato lui il meeting aveva fatto un discorso decisamente migliore!

Lui, che non amava conversare!

Sentì le mani prudergli, lo stavano davvero prendendo in giro? Cioè tutti zitti e composti per due parole in croce????

 

Io ammazzo tutti!

 

Luciano accanto a lui sbuffò “Sempre il solito nullafacente...” sembrava annoiato come se non si aspettasse altro.

Si guardò intorno, beh sembrava che tutti fossero davvero soddisfati, anche se la maggior parte delle persone gli davano la schiena, ma c'erano i nordici a qualche posto di distanza e Danimarca sembrava impensierito -lui, Matthias con quella faccia non lo aveva mai visto perciò lo decretò come espressione del sosia-.

Sbuffò incrociando le braccia sul petto.

 

“Allora, siccome sono stanco mettiamo subito ai voti. Alzate la mano se siete pronti per la guerra?” Romano quasi si soffocò con la saliva, guerra? Quale guerra?

Ma porca paletta, perché quell'ameba di Prussia non gli aveva minimamente accennato a un conflitto?

Si morse il pollice con rabbia, che per “le solite questioni” intendesse proprio quello?

Ma stavano scherzando?

Tutti alzarono la mano -perfino Prussia-, tranne lui, Austria e Danimarca. Ok, non era da solo poteva farcela!

Si aggrappò al braccio alzato di Luciano e con forza lo abbassò “Ehi, che cazz..?” lo freddò con un occhiataccia che avrebbe steso Jason!

Non sapeva per quale motivo doveva nascere un conflitto, ma a lui erano bastate le battaglie a cui aveva partecipato nel suo mondo e vaffanculo a Flavio!

“Noi non siamo pronti!” Germania lo guardò perplesso, poi si portò una mano sul viso disperato “Ti prego non iniziare ora...Sono stanco e...” Luciano strattonò via la mano dalla sua presa “Ma dico sei cretino? Abbiamo pianificato tutto ed ora tu vuoi buttare nel cesso...”

Romano non ne poteva più di quel linguaggio, soprattutto se era la stessa faccia di suo fratello a pronunciare tali parole, gli mollò un ceffone sulla guancia sinistra “Ho detto che non siamo pronti!” sentì gli occhi di tutti su di lui, perfino quelli di Spagna che per un attimo erano sembrati più scuri del solito.

Luciano si alzò di scatto “IO TI AMMAZZO!”, il silenzio riempì la sala, una smorfia comparve sul suo viso “Provaci!”

 

 

 

 

NOTE:

Ed eccoci qui. Finalmente sveliamo il motivo del meeting dei 2p XD una nuova guerra ma tranquilli vi spiegherò con calma il loro modo di ragionare (credo XD)

Romano alla fine sembra uno di loro, ma io non lo vedo solo come un nullafacente perciò aspettate e vedrete!

Il prossimo capitolo sarà di nuovo nel mondo 1p e continueremo da dove abbiamo lasciato nel capitolo precedente!

 

A presto

Elisir

  
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