Serie TV > Law & Order
Segui la storia  |       
Autore: Yurha    23/03/2018    0 recensioni
- 09x20 -
Quasi alla fine del processo, Marcus Woll era seduto al banco degli imputati con un sorriso sprezzante stampato in faccia, credendo presuntuosamente di essere intoccabile. Dopo varie domande, il Procuratore Michael Cutter, rivolgendo uno sguardo alla sua assistente Connie Rubirosa, che in quel momento seduta tra il pubblico, iniziò a sparare teorie assurde su loro due ma Cutter sul momento, non si accorse che qualcosa cambiò..
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 2
 

Quell'ipotesi venuta fuori come se fosse stata un'assurdità sparata sul momento sembrava così logica..
Mike ripensò per qualche istante a ciò che aveva detto.

"Magari lei disse ad Eddie Rice dove poteva trovare Henry Lovett e lo stesso Rice lo disse a lei signor Woll, magari la signorina Rubirosa lo fece per aiutarla.."
Ma il modo in cui il suo cervello si congelò dopo le parole che lui stesso disse, il modo in cui improvvisamente il famoso prurito si fermò.. Quella teoria era veramente assurda ed azzardata ma per una strana coincidenza, in quel modo combaciava tutto..
Era Connie. Era sempre stata Connie..
Fortunatamente Mike possedeva la rara abilità di riuscire a recuperare ogni situazione prima che qualcuno notasse qualcosa, con uno di quei contro-interrogatori dalla retorica perfetta che ti fa vincere i processi.

Tornati all’edificio della Procura, Connie incastrò Mike nel suo ufficio e si congratulò per come aveva messo in difficoltà Woll.
Jack comparì dalla porta ed offrì loro da bere.
Passarono un pò di tempo a parlare del caso ed anche di cose più frivole, scherzando sopratutto su quando Mike aveva detto che Connie era l’assassina e sulla gloria ricevuta su un caso praticamente vinto dal principio.
Mike si sforzò di mantenere un comportamento più o meno normale, ma i suoi occhi continuavano ad andare su Connie, guardandola profondamente.
Nella sua mente, provò a conciliare ciò che vedeva con la realizzazione che lo fulminò in mezzo all’aula di tribunale: l’amica, la bellissima donna in carriera, elegante, raffinata e dolce che stava ridendo per una battuta di Jack e l’assassina fredda e spietata che aveva fatto ammazzare due persone da qualche sicario ed aveva tentato anche con una terza..
Connie colse il suo sguardo ed iniziarono a guardarsi l’un l’altro e in quel momento Mike sentì la risatina compiaciuta tipica di Jack.
Poco dopo Mike, mentendo, annunciò di avere molto lavoro arretrato da sistemare nel suo ufficio, quindi si alzò, si scusò e se ne andò.
Arrivato, chiuse a chiave la porta principale del suo ufficio ed andò a riprendere tutti i documenti della notte precedente, ogni singola nota, ogni dichiarazione, ogni rapporto della polizia e del coroner.
In quel momento non leggeva come aveva fatto la scorsa notte a casa sua, leggeva lentamente per essere estremamente sicuro ma non ci volle molto per avere la conferma di tutto ciò che in tribunale aveva buttato lì come una cosa fuori dal mondo.
Il suo cervello ha avuto sempre ragione, per tutte le lunghe settimane passate a torturarlo.. Il fastidioso prurito che non riusciva a capire come togliere.
Aveva ragione.
Quando finì di controllare e ricontrollare meticolosamente tutto, realizzò che tutte le prove che collegavano Woll ai crimini, implicavano inevitabilmente anche Connie, esattamente con lo stesso grado di colpevolezza.
Aveva sempre creduto che lui era l’unico che avesse potuto telefonare ad Henry Lovett e solo alla Procura sapevano che lei è stata solo una complice inconsapevole dello stesso Procuratore che allora era in carica.
Secondo la logica di Mike, Connie portò la testimone Paige Regan a quell’ hotel e avvisò quel mercenario del dove e quando trovarla, così da sembrare lei stessa innocente ma Maggie Hayes era l’unica che non aveva senso in tutta quella storia, magari in quel caso Marcus Woll agì da solo..
Quindi Mike volle convincersi che almeno di qualcosa era colpevole, quasi ci sperava, ma l’unica cosa che connetteva tutti i documenti, non poteva dare la risposta che stava disperatamente cercando e soprattutto, per la sua stessa sanità mentale, non voleva assolutamente pensare che Connie se ne andasse in giro a reclutare mercenari per assassinare testimoni.
Credendo di immaginare le cose, prese il suo blocco degli appunti e cominciò a riassumere tutte le considerazioni e le teorie venute fuori in aula, come ad esempio la teoria che Connie fosse ancora innamorata di Woll, che ha commesso tutti quegli omicidi per dimostrargli tutto l’amore che ancora provava per lui e che, anche se era diventato un avvocato difensore, in qualche modo lavoravano ancora insieme.
Ma tutte quelle teorie non suonavano affatto veritiere quindi, ogni volta che Mike segnava qualcosa sul blocco, lo sbarrava subito, cancellandola.
Pensò che tutto il disdegno che Connie provava per quell’uomo sembrava genuino e certamente quello non era il tipo d’uomo che si faceva mettere sotto da una donna, così sperò che quello che aveva visto in lei durante tutto il processo fosse la vera Connie.
Almeno, voleva disperatamente credere che si stesse sbagliando su tutto..

  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Law & Order / Vai alla pagina dell'autore: Yurha