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Autore: Emmastory    25/03/2018    4 recensioni
Tutto ha inizio nella vasta e verde foresta vicina ad un villaggio di umani dove la quiete regna sovrana. Il mondo magico e quello dei mortali coesistono perfettamente, e pare che fra i due non ci sia mai stato il caos. Kaleia è giovane, e fa parte del primo. Abituata a vivere nella calma del suo amato bosco assieme a suoi simili e ad altre creature, è felice e non potrebbe chiedere di meglio, ignara però di un solo e intrascurabile dettaglio. Un giorno le cose cambieranno, e che non vi sarà altro che un conflitto fra luce e ombra. Seguitela nella sua avventura fra bellezze naturali, battiti d'ali leggere e sottile polvere di fata.
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Luce e ombra'
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Luce-e-ombra-I-mod
 
 
 
Capitolo IV

Elementi

Era passato appena un giorno, e nel tentativo di mantenere la calma e rilassarmi, non avevo fatto altro che camminare senza alcuna fretta né sosta per tutto il bosco, fino a raggiungere il quieto laghetto che ospitava, sedendomi poi sulla riva e scoprendo anche stavolta di non essere sola. Sky era rimasta nella nostra casa sita nel cuore della foresta, mentre io, calma e tranquilla, potevo avvalermi della compagnia dei miei amici animali. Ad essere sincera, li avevo sempre amati, anche prima di scoprire le mie origini di fata e la mia appartenenza al mondo magico. Appena arrivata, avevo le dimensioni di una lucciola, e il mio esile corpicino splendeva di una luce propria e quasi intermittente, che nella fredda notte della mia nascita, comunicava agli umani e alle altre creature la mia esistenza. Ripensandoci, sorrido, e quasi come se mi leggessero nel pensiero o seguissero una sorta di strano rituale ormai lontano da qualunque memoria, conigli, volpi e scoiattoli mi si avvicinano, trovando posto al mio fianco, sul mio grembo o sulle mie spalle. La cosa non mi disturba affatto, e ogni volta, li lascio pazientemente fare, non risparmiando loro una lieve carezza sul pelo o appena sotto al muso. Felici, mi guardano e chiudono gli occhi, estasiati dal mio tocco leggero e affatto comune. Ora come ora, il tempo sta passando, e seduta a mirare l’acqua del lago davanti a me, noto che si muove lentamente. Non muovo un muscolo, ma il vento spira e parla, scostandomi dolcemente i capelli dal viso. Respirando a fondo, chiudo gli occhi per qualche attimo, poi la rivedo. La mia nascita, la mia infanzia, e tutta la felicità che provavo da piccola, prima del nefasto giorno in cui la mia vita sarebbe cambiata per sempre, facendomi incontrare con una gentile e saggia umana di nome Eliza. Le voglio bene, e non posso certo negarlo, ma dentro di me continuo a sentire che un giorno, forse in un futuro non troppo lontano, mi ricongiungerò con i veri esseri che mi hanno fatto il dono più prezioso, ovvero quello della vita. Sono felice, ma mia sorella è del mio stesso avviso, specialmente ora che i nostri tempi di bambine sono scomparsi. So bene che una parte di me avrebbe voluto restare bloccata nel tempo, ma per pura sfortuna non è stato e né mai sarà possibile, e crescendo, non ho potuto far altro che abituarmi alla realtà, imparando e scoprendo di giorno in giorno mille novità sul nostro mondo dalle fate più anziani, che da qualche tempo a questa parte, non parlano che di elementi. “Elementi. Perché questa parola?” Il mio primo pensiero nel momento in cui l’ho sentita per la prima volta, e che solo dopo aver ascoltato le loro parole e riflettuto a fondo ho potuto comprendere. Con l’ingresso nell’età adulta, ho imparato a controllare i miei poteri e a farne un uso ragionato e consapevole, ma secondo le fate anziane e altri esseri magici di gran lunga più esperti di me in materia, a ognuna di noi è sempre assegnato un elemento, sin dalla nascita. Mi ci è voluto del tempo, ma alla fine anch’io sono riuscita a scoprire, non certo senza alcuna fatica, una verità che mi apparterrà fino al giorno della mia morte. Conoscendomi, so bene di non essere speciale, ma semplicemente unica, profonda e pura quanto la natura stessa, fortunatamente mai contaminata e considerata sacra dagli umani a noi vicini. Inizialmente faticavo a capire, ma ora in quanto adulta mi sento saggia e pronta a vivere la mia vita, e spero che anche le mie compagne siano del mio stesso avviso, ovvero sicure di sé stesse, dei propri poteri e dei loro elementi.

 
   
 
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