"Duc in altum" è il nostro credo, l'incoraggiamento e il monito, il complimento e il rimprovero.
Noi Molchanov abbiamo sangue cosacco e cuore di cigno: puntiamo al cielo restando con i piedi ben piantati in questo fazzoletto di terra siberiana.
Mirare in alto, mirare alle stelle e a ciò che per gli altri è impossibile e irraggiungibile. Mio padre scruta il cielo e interpella le tempeste, a capo chino io cerco tra i libri le risposte che nessuno mi vuole dare e cerco di liberarmi dall'effimero vizio dei sogni e dei desideri.
Chi guarda sempre in alto non presta attenzione a dove mette i piedi e, prima o poi, finisce per inciampare nei i suoi buoni propositi e nel suo orgoglio.
Mio padre si siede a tavola, si segna il capo, le spalle e il petto due volte e dopo aver pregato Dio esclama con fierezza "Duc in altum" e noi tutti rispondiamo "Semper."