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Autore: Lilylunapotter1    26/03/2018    4 recensioni
Questa storia è il sequel di "Insieme", sempre scritta da me.
I malandrini, Lily, Marlene e i Paciock hanno appena finito il loro ultimo anno ad Hogwarts e sono pronti a buttarsi a capofitto nella loro nuova vita.
Tra amori, perdite e l'ascesa di Voldemort, quali saranno stati i sentimenti e gli avvenimenti dei nostri protagonisti?
Genere: Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alice Paciock, Frank Paciock, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon | Coppie: James/Lily, Sirius Black/Marlene McKinnon
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Durante l'infanzia di Harry
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- Questa storia fa parte della serie 'Always'
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Segreti nascosti portano guai
 
 
                                   


“Lil io lo vorrei rosa chiaro!” esclamò Alice entusiasta camminando poco dietro alle altre due.
“Oh no ti prego Lily, spero non le darai ascolto. Sai quanto odio il rosa!” sbottò allora Marlene contrariata.
“Tranquille appena arriveremo al negozio lo vedrete” rispose Lily alzando gli occhi al cielo.
Era praticamente una settimana che quelle due le stavano dando il tormento per il vestito da damigelle il cui colore era stato scelto da Lily stessa.
Entrarono in un negozio d’abiti da cerimonia in Diagon Alley dove una strega di mezza età con gli occhiali a farfalla e ricoperti di brillantini gialli e viola le accolse.
“Ecco signorina Evans, gli abiti delle damigelle sono pronti per la prova. Seguitemi pure voi due” disse la signora allontanandosi verso i camerini con Alice e Marlene alle calcagna che morivano di curiosità.
Quando finalmente alcuni minuti dopo le due uscirono e si specchiarono Lily scoppiò in un fragoroso e lacrimoso applauso e poi scattò in piedi ad abbracciarle.
“Siete bellissime! Vi piacciono?” domandò la rossa mentre le due continuavano a guardarsi da tutte le angolazioni.
“E’ meraviglioso Lily, adoro questo blu!” rispose Marlene entusiasta e Alice, nonostante amasse il rosa più di qualsiasi altro colore, fu completamente d’accordo.
L’abito non era troppo complicato: color blu acceso, scendeva morbido fino ai piedi ed era più stretto sotto il seno.
“E il tuo abito?” domandò Marlene curiosa sapendo che Lily lo aveva scelto sempre in quel negozio.
“Lo vedrete alla prova finale, non voglio anticiparvi nulla. Vi dico solo che…” cominciò Lily.
“Che ci ha messo secoli per sceglierlo! Giuro, non ho mai avuto una cliente più indecisa” ridacchiò la commessa del negozio facendo sorridere le amiche e arrossire Lily.
Quando uscirono dal negozio, un po’ di tempo dopo, le ragazze erano allegre e soddisfatte cosa che Lily non si aspettava affatto ma che la fece sentire decisamente molto più sollevata.
“Ragazze, io devo proprio scappare. Sirius sta andando a vedere l’ultima casa e mi ah chiesto di andare con lui. Ci vediamo più tardi!” disse Marlene dopo un po’ scappando via di fretta.
Lily e Alice sederono allora alla gelateria di Florian Fortebraccio per un buon gelato rinfrescante e cominciarono a chiacchierare un po’.
“Come va tra te e Frank? È un po’ che non lo vedo” chiese Lily.
“Oh…ehm bene, sì. Abbiamo avuto qualche problemino. Sai un piccolo ritardo del ciclo e…” rispose Alice con finta non curanza.
“Cosa?! Ma adesso ti è arrivato, sì?” domandò Lily facendosi seria tutto d’un botto.
“Ehm… per Frank sì ma in realtà no. Andiamo Lily non fare quella faccia! Dovevi vedere la sua reazione quando glie l’ho detto. Lui non lo vuole al momento e io nemmeno. E poi non siamo nemmeno sposati! Augusta ci getterebbe in pasto a un drago anzi, mi getterebbe in pasto a un drago visto che praticamente venera il figlio!” borbottò Alice che adesso aveva il viso molto più preoccupato e spaventato.
Restarono in silenzio immerse nei loro pensieri per un po’ fino a che non vennero interrotte da qualcuno.
“Ragazze!” esclamò la voce squillante di Dorcas, la ragazza di corvonero che si era unita all’ordine insieme a loro.
“Ciao Dorcas!” esclamò Lily presa alla sprovvista dando un calcio ad Alice da sotto il tavolo per farla risvegliare dal suo mondo.
“Scusate, vi ho disturbato?” domandò la ragazza in piedi vicino a loro.
“Ma no figurati… Alice va spesso nel mondo dei pony!” ridacchiò Lily facendole segno di sedersi nella sedia libera.
“Oh no, sono qui… la ronda” bisbigliò lei in risposta guardandosi intorno furtiva, poi alzò la voce e aggiunse “Comunque sabato ho organizzato una cenetta a casa mia. Sarei felice se veniste anche voi con i ragazzi. So che Remus è in vacanza ma magari James, Frank, Sirius e Peter potrebbero aver voglia di venire”.
“Oh sì volentieri. Ti faremo sapere al più presto!” rispose Alice allegramente.
La ragazza sorrise radiosa e poi con un saluto continuò la sua “passeggiata” per High Street.
“Gentile da parte sua invitarci…” disse Alice sperando che Lily avesse dimenticato la conversazione che stavano facendo prima d’essere interrotte.
“Ali, devi parlare con Frank. Non puoi mentirgli su questa cosa e… bhè dovresti fare il test” disse Lily seria mentre Alice sbuffava sonoramente.
 
 
 
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“La casa è abbastanza grande per due persone. Al piano di sotto c’è la cucina, il salotto e un bagno. Di sopra due camere e un bagno. Certo la cucina non è molto grande ma per due ragazzi giovani come voi penso vada più che bene. Che ve ne pare?” domandò l’uomo dell’agenzia.
Marlene girava per la casa e la osservava incuriosita: le piaceva molto.
Salì al piano di sopra mentre Sirius continuava a parlare con l’agente e si trovò a guardare alla finestra verso la strada che dava su una via di Londra tranquilla.
Lei e Sirius finalmente avevano deciso di fare il grande passo di andare a vivere sotto lo stesso tetto ed era certa della sua decisione.
Sirius era l’uomo con cui voleva stare ed era sicura che vivere sotto lo stesso tetto non avrebbe fatto altro che rafforzare il loro rapporto.
Tuttavia, non poté fare a meno di sentirsi un po’ persa e sola: né lei né Sirius potevano fare affidamento nei loro genitori al momento, ed era certa che con i suoi, la decisione di andare a vivere con Sirius senza interpellarli, avrebbe aggravato ancora di più la situazione.
Intanto al piano di sotto Sirius si era accorto dell’assenza della sua ragazza così chiese un attimo di tempo all’agente e cominciò a salire le scale verso il piano di sopra dove c’era una piccola mansarda.
“Marl? Va tutto bene?” chiese una volta arrivato di sopra vedendo Marlene guardare fuori immersa nei suoi pensieri.
“Stavo solo pensando che… insomma la nostra decisione è importante ma… sono felice di averla presa. Lo so che non abbiamo passato un periodo fantastico ultimamente ma, sono convinta che le cose andranno meglio d’ora in poi” rispose lei avvicinandosi e stringendogli le braccia al collo.
Sirius non l’aveva mai vista così sicura come in quel momento nel dire qualcosa che riguardava loro due e pensò che in quel momento niente e nessuno avrebbero potuto farlo stare meglio.
Marlene era la prima ragazza che aveva visto i lui qualcosa di più profondo rispetto a ciò che lui mostrava e Sirius era certo dei suoi sentimenti.
“Non hai minimamente idea di quanto io mi senta fortunato ad avere te. E non vedo l’ora di venire a stare qui solo io e te. Ti amo Marlene Mckinnon” sussurrò Sirius sorridente.
Si avvicinarono fino ad annullare la distanza fra le loro labbra con un bacio dolce e carico di felicità.
Dopo pochi minuti scesero di nuovo al piano di sotto dove trovarono l’agente che li aspettava speranzoso.
“La prendiamo!” disse Sirius tenendo per mano la ragazza che sorrideva radiosa poco dietro di lui.
 
 
 
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“Ciao ragazzi! Entrate pure, venite!” disse Dorcas aprendo la porta di casa e lasciando entrare i ragazzi.
La casa di Dorcas, che si trovava poco fuori Londra, non era molto grande e lei ci abitava da sola da quando aveva finito la scuola.
Li fece accomodare in salotto dove la tavola era stata apparecchiata e dove già li aspettavano Fabian e Gideon Prewett.
“Ali, mi accompagni al bagno?” domandò Lily dopo un po’mentre Alice la guardava di sottecchi.
Le due si incamminarono verso il bagno che gli era stato indicato dalla padrona di casa e non appena furono dentro Lily chiuse la porta a chiave.
“Ho qualcosa per te. Ecco tieni!” disse Lily andando dritta al punto e infilando tra le mani dell’amica un test di gravidanza.
“Cosa? Tu sei pazza. Non lo farò mai qui” rispose Alice strabuzzando gli occhi.
“Ali tu non lo faresti nemmeno a casa!” esclamò Lily cercando di non gridare per paura che gli altri potessero sentirla.
“Non voglio farlo ora!” borbottò Alice rificcando il test dentro la borsa di Lily e uscendo in fretta dal bagno per recarsi di nuovo verso il salotto dove Lily, a malincuore, dovette seguirla.
“Allora venite a tavola è pronto!” disse Dorcas allegramente posando delle teglie sul tavolo.
Iniziarono a mangiare tra una chiacchiera e l’altra fino a che la rossa non tornò all’attacco trovando l’appiglio ideale.
“Ali è molto brava a cucinare!” esclamò Frank allegro parlando con Dorcas, Peter e Alice stessa di cucina.
“Oh non dire bugie! Sono davvero pessima…” borbottò Alice arrossendo.
“Già Frank non dire bugie. Ad Alice non piacciono, non è vero Ali?” domandò Lily guardando l’amica con un sorrisetto falso.
“Più dei bugiardi odio gli impiccioni però, lo sai Lily?” rispose Alice piccata guardando l’amica in cagnesco.
Tutti cominciarono a guardarle incuriositi dato il loro atteggiamento decisamente strano.
“Va tutto bene ragazze?” chiese James titubante mentre sia Lily sia Alice annuivano e tornavano a chiacchierare tranquille.
“Come sta vostra sorella Molly? Ho saputo che ha un bel da fare con i bimbi” disse Dorcas allegra ai gemelli Prewett.
“Oh sì ma i nostri nipotini sono adorabili. E poi lei ed Arthur sono così felici, amano i bambini” rispose Fabian.
“Ma certo, tutti amano i bambini!” aggiunse Lily guardando verso Alice e suscitando di nuovo la curiosità di Frank che si grattò la testa senza capire.
“Ehy Lil, amore hai ancora quello spray per il raffreddore? Non respiro…” borbottò James con voce nasale.
“Sì, è nella mia borsa in camera di Dorcas” rispose Lily senza pensare mentre James si incamminava verso la camera.
Lily fissò per un attimo il suo piatto e poi con gli occhi sbarrati guardò Alice di fronte a lei che aveva la sua stessa espressione.
Nel giro di pochi secondi entrambe erano balzate entrambe in piedi e si erano dirette verso la camera dove trovarono James in piedi davanti al letto e fra le sue mani…
“Un test di gravidanza” sussurrò James con la faccia di chi aveva appena visto un’acromantula.
Restarono tutti e tre a guardarsi incerti e a loro, poco dopo si aggiunse Marlene arrivata dal salotto e rimasta anche lei come James paralizzata a guardare il test.
Quando però anche la voci di Frank e Dorcas si avvicinarono alla camera, con uno scatto Lily strappò il test dalle mani del ragazzo e lo ricacciò dentro la borsa.
Si guardarono entrambi intensamente negli occhi ma Lily non se la sentì lì per lì di dirgli che non era suo ma di Alice. Anche perché, nel farlo, avrebbe rivelato a tutti il segreto dell’amica.
“Che succede?” domandò Frank arrivando nella camera.
Tutti restarono in silenzio per alcuni minuti chi interdetto sul da farsi, chi arrabbiato e chi curioso di sapere cosa stesse succedendo.
“Scusaci Dorcas, io e Lily dobbiamo andare” disse James con l’aria di chi stava per perdere le staffe senza degnare Lily di uno sguardo.
“Amico, che succede?” domandò Frank guardandolo spaventato.
“Niente, non succede niente. Io e Lily dobbiamo parlare e non vogliamo rovinare la serata a nessuno. Ci vediamo presto!” rispose James prendendo i cappotti in una mano e poi tirando Lily per il polso con quella libera.
Sparirono in salotto e uscirono dall’appartamento in un baleno senza neanche salutare.
“Che diavolo succede?” domandò Sirius alzandosi da tavola e guardando tutti quelli che fino a poco prima erano in camera.
“Io… credo ci sia stato un grosso malinteso…” balbettò Alice che era arrossita vistosamente.
 
 
 
“James che diavolo ti prende! Lasciami… mi fai male, James!” gridò Lily mentre un furioso James la trascinava nel vialetto di casa dopo essersi smaterializzati.
“Quando avevi intenzione di dirmelo, è?! Merlino Lily! Mi hai sempre detto che stavi attenta!” rispose James gridandole addosso.
“Come scusa? Stai scherzando spero! Stare attenti, ma ti senti quando parli. Cosa credi che nel caso solo io sarei quella disattenta?” ringhiò Lily visibilmente offesa.
“Che diavolo centra adesso! Io un figlio non lo voglio, non voglio sentirmi intrappolato più di quanto non mi senta già!” sbottò James senza pensare.
Si guardarono per un istante che sembrò lunghissimo lui conscio di aver detto una cosa che non pensava o almeno non in quel modo, lei con le lacrime che le salivano dritte agli occhi color smeraldo.
“Allora è questo. Ti fa sentire in trappola la prospettiva di sposarci. Molto bene. Ti do una notizia: non ti sposi più, sei libero!” disse Lily con un tono di finta calma mentre le lacrime cominciavano a scendere nelle guance.
Poi entrò in casa e si chiuse la porta alle spalle senza proferire altra parola, lasciando James lì impalato e con mille sensi di colpa.
Naturalmente aveva detto una cosa gravissima e questo lui lo sapeva, ma sapeva anche di essersi espresso male, di non essersi spiegato bene.
Lui voleva sposare Lily e ne era innamorato praticamente da quando l’aveva vista per la prima volta al banchetto di inizio anno sette anni prima. La amava e su questo era certo.
Ma nelle ultime settimane le cose erano cambiate per tutti: il non andare più a scuola, l’attesa dei risultati dei M.A.G.O., decidere cosa fare della propria vita…
Tutto questo lo stava scombussolando e come ne risentiva Lily, ne risentiva anche lui.
E dovette ammetterlo a se stesso, se l’era chiesto se fosse il caso di sposarsi così giovani tanti volte, ma poi alla fine i dubbi sparivano sempre quando si rendeva conto che la sua vita senza Lily non avrebbe avuto alcun senso.
Quella sera, dopo il litigio, James provò più volte a bussare alla porta della sua ragazza ma alla fine dovette cedere, conscio del fatto che Lily non gli avrebbe aperto.
Scese di sotto e dopo poco tornarono anche Marlene e Sirius che lo trovarono sul divano ad affogare nell’alcool i ricordi di quella serata.
James raccontò loro quanto successo e si trovò a provare una vergogna infinita quando i due amici lo guardarono con gli occhi sbarrati.
“Bhè… diciamo dire che hai esagerato è riduttivo” borbottò Sirius guardandolo dritto negli occhi.
“Riduttivo è ancora poco. Hai toppato totalmente James, mi dispiace. E poi adesso che Lily è così sola. Non so, rifletti su te stesso e su cosa vuoi. Se non sei pronto per sposarti ci sta… ma devi essere onesto con lei. Ora vado a vedere come sta…” disse Marlene con tono neutro anche se si vedeva lontano un miglio che avrebbe voluto strozzare James.
La ragazza salì di sopra senza aggiungere alcuna parola mentre Sirius prese un altro bicchiere e si versò del Whisky.
“Ho fatto un casino” sussurrò James senza guardarlo.
“Sì, decisamente. Ma io sono amico tuo, avanti Ramoso, dimmi cosa ti sta succedendo” disse Sirius serio per poi iniziare a bere.
“Lily è la mia vita e io voglio sposarla. Solo… è cambiato tutto così in fretta. Insomma fino a ieri la mia unica preoccupazione era non essere beccato a fare malandrinate a scuola e oggi… bhè sto per sposarmi. Non so se sono pronto a mettere su una famiglia Felpato, lo capisci? E se non fossi il marito che Lily sperasse? Se non fossi un buon padre?” domandò James aprendosi e guardando l’amico.
“Amico… io ti conosco da sette anni e so come sei. So quanto tu tieni a Lily e so anche che Lily ti ama. Non saprai mai che marito o padre saresti se non ti butti. E non penso tu voglia provarlo con qualcuna che non sia Lily, no? Parlane con lei, non tenerti tutto dentro. Sono sicuro che lei capirà” rispose Sirius mettendogli una mano sulla spalla.
Si alzò e posò tutti e due i bicchieri nel lavandino, riposa la bottiglia di Whisky nella credenza e porse una mano all’amico per aiutarlo ad alzarsi.
“Non so come farei senza un amico come te” disse James con un debole sorriso.
“Non ce la faresti lo so. Sono unico io” rispose Sirius ridacchiando e facendo ridacchiare anche James.
 
 
 
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“Buongiorno Allie, Tom!” salutò Remus entrando nella mensa per la cena.
“Ciao Remus, vieni siediti con noi!” esclamò Allie facendogli posto sulla panca dove era seduta.
Era arrivato nella tribù di Balaton da due settimane ormai ed era riuscito a inserirsi bene anche se prima di essere accettato c’erano voluti alcuni giorni e una luna piena.
Durante la luna piena il branco di lupi andava a zonzo nella foresta dove si era certi non incontrare nessuno e Remus aveva dimostrato ampiamente di non essere interessato a carne umana né tanto meno ad attaccare loro stessi.
Così Imre, il capo del gruppo, aveva cominciato ad essere più gentile con lui e molto più crdiale rispetto al loro primo incontro.
Allie era diventata per Remus un’amica e, anche se si conoscevano da pochissimo, non poté non notare quanta sintonia ci fosse tra loro.
Durante le ore libere Allie lo aveva accompagnato in lunghe passeggiate in riva al lago e gli aveva parlato così tanto della tribù che Remus ormai si sentiva quasi parte del gruppo.
Non si sarebbe mai aspettato che vivere con un gruppo di suoi simili gli sarebbe piaciuto tanto e soprattutto non si aspettava di trovare una tribù così ben organizzata.
“Sabato sera faremo un falò in riva al lago. Puoi darci una mano Remus con la legna? Siamo in diversi ma un paio di braccia in più a portare la legna non guastano mai” chiese Tom, un ragazzo poco più grande di Remus.
“Sì, ma certo, nessun problema. Fammi sapere l’orario e che cosa dovrò fare” rispose Remus sorridendo.
“La sera dovrai pensare solo a divertirti. Burrobirra e Whisky incendiario direttamente dal tuo paese per tutti!” esclamò Allie entusiasta sorridendo radiosa lasciando Remus sorpreso da quella notizia. Non credeva proprio che quelle persone sapessero cosa significasse divertirsi e svagarsi un po’.
“Per questo ho avuto dei grandi maestri. I miei amici Inglesi sanno divertirsi…” ridacchiò Remus mentre con la mente ripercorreva le scorribande fatte con i malandrini ad Hogwarts.
“Magari un giorno me li presenterai questi tipi. Sembrano molto simpatici!” aggiunse Allie.
Remus la guardò e per un istante la sua mente si annebbiò completamente e si immaginò a stringere una donna tra le braccia, una donna che non era di certo Mary.
Ricacciò indietro quella visione sentendosi un completo stupido e convincendosi di averlo immaginato solo perché sentiva la mancanza della sua ragazza.
“Quando vuoi” rispose dopo un po’ Remus risvegliandosi dalle sue fantasticherie che, a giudicare dallo sguardo di Allie, non erano rimaste segrete.
La paura che lei potesse aver letto i suoi pensieri si impadronì di lui ma decise di non proferire parola e anche Allie non sembrò voler tirar fuori l’argomento.
“Devo andare ora. Buonanotte ragazzi!” disse Allie alzandosi di scatto dal tavolo e uscendo dalla mensa di fretta.
 
 
 
Note dell’autrice:
Ciao miei cari lettori e lettrici.
Questo è decisamente un capitolo scoppiettante e le tre situazioni che si sono create (Ali e Frank, Lily e James e Remus ed Allie) si evolveranno e, per alcuni, risolveranno nel prossimo capitolo.
Ma andiamo con ordine.
Alice e Frank naturalmente non aspettano un bambino, questo ve lo dico. Anche perché Neville è coetaneo di Harry e nascono anche nello stesso periodo più o meno quindi non è possibile che Alice sia già incinta di lui.
Lily ha cercato di proteggere l’amica ma nel momento in cui avrebbe voluto dire a James che si trattava solo di un malinteso, come avrete letto, lui si è un po’ lasciato andare con le parole.
Ha esagerato ma ho voluto inserire questo fatto proprio per far capire ancora meglio come si sentano un po’ persi tutti i ragazzi.
Remus è alle prese con una crisi interiore come vedete anche se lui ancora non se ne è reso conto.
Le manca Mary ma allo stesso tempo Allie è così… ci siamo capiti insomma.
Inoltre nella parte finale, come avrete intuito, Allie ha letto i pensieri di Remus essendo lei una legilimens e nei prossimi capitoli verrà ripreso anche questo argomento.
Infine, ma non meno importanti Sirius e Marlene. Finalmente le cose tra loro due vanno un po’ meglio e lei si è decisamente ripresa dalle incertezze del capitolo scorso. In fondo, chi di noi non si riprenderebbe dopo aver saputo di andare a vivere sotto lo stesso tetto di Sirius Black!
Nel prossimo capitolo si parlerà un po’ di più di loro e della loro nuova situazione di convivenza.
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e spero non mi odierete per l’essere stata un po’ crudele con Lily e James, ma questo fatto andava inserito per rendere meglio il quadro della situazione.
Un abbraccio, Lilylunapotter <3
   
 
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