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Autore: ryuga hideki    27/03/2018    2 recensioni
-Ecco la mia risposta...- gli lanciò il foglio in bianco per poi scandire per bene un: “vaffanculo” con la freddezza tipica di un russo. Sasori lo guardò negli occhi, si alzò. Lo prese per le spalle e lo fece sbattere contro il banco da cui si era alzato. Deidara si morse il labbro, il cuore prese a battergli all'impazzata. Erano così vicini da poter sentire uno il respiro dell'altro. Avrebbe tanto voluto che tutto questo sfociasse in qualcosa di più.
AU ambientata in Giappone. Coppie: SasoDei, KisaIta, SasuHina, NaruSaku.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Itachi, Kisame Hoshigaki, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Sasuke, Itachi/Kisame, Naruto/Sakura, Sasori/Deidara
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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LA MAGIA DELL'INVERNO





 

-A quanto pare la festa sta procedendo bene!- disse Hinata con aria felice. Era nel cortile dell'istituto accanto a Sasuke che ammiravano la gente intenta divertirsi nei più svariati modi. Dicembre era giunto e con essa anche la festa d'inverno organizzata dai due. Era una tipica giornata invernale con il cielo coperto e tinto di bianco e l'aria fredda ed umida che quasi preannunciava l'arrivo della neve.
-Abbiamo fatto un ottimo lavoro!- sorrise soddisfatto incrociando le braccia. -Ancora qualche minuto e poi accendiamo il falò, ok?- si voltò verso di lei. La ragazza annuì sorridendogli.
-Sas'ke!!! Hinata-chan!!!- la loro attenzione fu attirata da una voce fin troppo familiare. Si voltarono e videro Naruto corrergli incontro.
-Naruto-kun, è successo qualcosa?- chiese Hinata un po' turbata. Il biondo si fermò a prendere un po' di fiato, posando le mani sulle ginocchia.
-Avete visto Sakura-chan? La sto cercando da più di un ora! Ho corso per tutto l'istituto ma non l'ho vista, c'è troppa gente!- rivelò sconsolato. Sasuke scosse la testa con fare apatico, mentre la ragazza sorrise alquanto divertita.
-L'ho vista poco fa, ha detto che voleva andare a vedere le sculture di ghiaccio ed assistere al vincitore.- gli occhi di Naruto brillarono alla notizia.
-Ecco, lì non ho controllato!- rise un po' imbarazzato. -Comunque ti ringrazio, Hinata! Ci vediamo dopo!- corse via in direzione della palestra ove si teneva il torneo di scultura.
-Certo che Naruto è così...- commentò Sasuke, guardandolo correre via. Hinata si voltò verso di lui incuriosita dalle sue parole.
-Così?-
-Beh, è Naruto! Credo non esista qualcuno come lui! È un idiota e certe volte tira fuori un barlume di genialità.-
-Non lo definirei stupido, semplicemente non si prende sul serio e questo gli permette di mostrarsi più umano possibile. Proprio per questo motivo è speciale e gli riesce facile entrare in sintonia con chiunque, oltre al fatto di essere molto estroverso.- sorrise teneramente. -Lo ammiro molto e vorrei tanto essere come lui...- abbassò lo sguardo diventando leggermente rossa. Sasuke si voltò verso di lei, sentiva una strana sensazione nel corpo come un miscuglio tra rabbia, ansia e preoccupazione. Cercò di mantenersi più calmo possibile per non dare a vedere ciò che stava provando.

-Perché provo tutto ciò? Non ha senso! Non può essere... Non posso essere...- pensò tra sé e sé. -Non posso essere geloso di Naruto! È illogico! Perché mai dovrei essere geloso di lui? Non ha niente che io non ho, anzi sono meglio! Eppure lei...- scosse la testa per cancellare quei pensieri dalla mente. -Anche tu a modo tuo riesci ad arrivare al cuore delle persone, Hinata. Devi solo abbattere la timidezza...- le disse, cogliendola alla sprovvista. Si guardarono negli occhi per un'istante poi lei gli sorrise teneramente.
-Grazie, Sasuke-kun!-

 

 

 

Naruto riuscì a trovare Sakura che era intenta ad ammirare le opere realizzate da alcuni alunni.
-Sakura-chan! Ti ho trovato finalmente!- la ragazza si voltò verso di lui notando il suo viso arrossato e sudato.
-Oh, non dirmi che hai corso per tutta la scuola solo per trovarmi...- lo guardò con aria stupita. Il ragazzo sorrise imbarazzato, portandosi una mano dietro la nuca.
-Beh, ecco...-
-Stupido, potevi mandarmi un messaggio!- sorrise affettuosamente. Prese un fazzoletto di stoffa dalla tasca dei jeans e lo asciugò dal sudore.
-Hai ragione, non c'avevo pensato!- le prese la mano con cui gli stava tamponando la fronte. -Grazie.- le sorrise per poi voltarsi. -Chi sta vincendo?-
-Sono arrivati in finale Kankuro e Sai...-
-Sai è davvero bravo...- commentò Naruto, ammirando la raffinatissima fata che stava modellando nel ghiaccio.
-Lo conosci?- lo guardò con la coda degli occhi. Il biondo annuì.
-C'ho parlato qualche volta. È un ragazzo strano e complesso, credo che sia una particolarità che caratterizza ogni artista però è simpatico!-
-Ho notato che ti sei integrato bene a scuola. Ti conoscono tutti, anche più di Sai che ha sempre fatto parte dell'istituto, e dire che sei arrivato solo qualche mese fa!- constatò la ragazza.
-Sarà una dote di famiglia!- rise di gusto il ragazzo.
-Tempo concluso! È l'ora delle votazioni!- annunciò il professore Iruka. Tutti aspettarono con impazienza di scoprire chi si sarebbe portato a casa la vittoria. Sia Kankuro che Sai erano artisti formidabili che mantenevano alto il nome dell'istituto vincendo tutte le competizioni artistiche tra scuole. Anche Gaara era molto abile e presto avrebbe preso il posto del fratello Kankuro una volta diplomato. -Il vincitore è...- aprì la busta datagli dagli altri insegnanti giurati. -Sai!-
-Lo sapevo! Ero certo che avrebbe vinto lui!- esclamò Naruto con gli occhi che gli brillavano. -Bravissimo Sai!!!- urlò richiamando la sua attenzione. Il moro si voltò verso di lui e lo salutò con un espressione apatica sul viso.
Finito il torneo andarono in cortile per assistere all'accensione del falò. Era pomeriggio, ma il sole era già tramontato da circa un'ora. Tutto l'edificio era illuminato con lanterne sparse dappertutto creando una piacevole atmosfera calda. Una volta giunti al centro del patio si sedettero vicino al mucchio di rami. A poco a poco molta gente incominciava a radunarsi lì intorno e qualche minuto dopo Sasuke e Hinata accesero il falò, portando entusiasmo ai presenti.
Naruto si voltò verso Sakura e la vide pensierosa guardare il fuoco con occhi malinconici.
-Sakura-chan...tutto bene?- le mise una mano sulla schiena. Era un po' preoccupato poiché non l'aveva mai vista con quello sguardo.
-Sì...- sospirò ed alzò il viso al cielo per un'istante. -L'inverno mi rende un po' triste.-
-Come mai?-
-Perché mi da la sensazione che tutto debba finire. Ogni volta che arriva ti ricorda che l'anno sta per giungere al termine e ciò mi mette tristezza. È sciocco lo so, ma non posso farci niente!- si voltò verso di lui mostrandogli un sorriso falso. -Odio quando qualcosa finisce, per non parlare degli addii!- istintivamente Naruto l'abbracciò per confortarla. Sakura arrossì stupita. Il cuore le batteva così forte da procurarle un piacevole calore nel petto. Riusciva a sentire l'amore di Naruto riversarsi su di lei e risanarle l'animo. Poco dopo il ragazzo si staccò e le sorrise.
-Dovresti pensare che ogni fine può portare ad un nuovo inizio! Una volta concluso l'anno si aprono le porte per quello nuovo!-
-Hai ragione. Grazie, Naruto!- gli sorrise dolcemente per poi tornare a guardare il fuoco. Il biondo la guardò con aria compiaciuta, era davvero contento di esserle stato d'aiuto e ogni volta che succedeva sentiva tutto l'amore che provava per lei prorompergli nel petto. In quel momento un'idea gli balenò nella mente. Si alzò e corse verso le bancarelle di cibo che vi erano su tutto il lato destro del cortile. Voleva che Sakura avesse un bellissimo ricordo legato a quella stagione che tanto la rattristava. Si era ricordato di aver visto una piccola sfogliatina di mele a forma di rosa in uno dei banchetti allestiti. Quando la trovò, la comprò e corse il più velocemente possibile verso di lei. La ragazza si era alzata e si stava guardando intorno per cercarlo.
-Ma dove diavolo è finito?- borbottò sottovoce un po' spazientita. Non appena si rigirò a destra lo vide davanti a sé. -Ah, eccoti! Dov'eri finito?- lo rimproverò, alzando il tono di voce.
-Scusami tanto! Dovevo prendere una cosa!- sorrise imbarazzato e un po' preoccupato dalla furia che sprigionavano gli occhi della ragazza.
-Potevi avvisarmi e venivo con te!- ringhiò con uno sguardo infuocato.
-No, impossibile! È una sorpresa!- Sakura si calmò leggermente e lo guardò con aria confusa e allo stesso tempo irritata.
-Ma che...?-

-Aspetta!- mise sul palmo della mano il sacchettino di carta, intrufolò l'altra dentro e lentamente tirò fuori il dolcino. -Sakura...- la guardò negli occhi, la ragazza sentì il cuore battergli forte e l'agitazione prendere il sopravvento. -Posso portare la primavera nelle tue giornate invernali ed essere il tuo ragazzo?- le porse la sfoglia di mele, sorridendole. Lei arrossì incredula di ciò che stava accadendo. Prese il dolcetto senza dire nulla. Lo guardò per un'istante e quando rialzò lo sguardo su di lui lo abbracciò con un enorme sorriso sulle labbra.
-Sì! Lo voglio tanto!- Naruto la strinse e l'alzò da terra. Si guardarono negli occhi intensamente, il biondo appoggiò la fronte sulla sua.
-Voglio renderti felice in qualsiasi modo...- le sussurrò guardandole le morbide labbra rosee. La ragazza lo baciò dolcemente venendo ricambiata.

 

Sasuke li stava guardando da lontano, assorto nei suoi pensieri ed estraniandosi da tutto ciò che lo circondava.
-Chissà cosa si prova a stare con qualcuno...- pensò tra sé e sé. Più guardava quei due e più l'immagine di Hinata si focalizzava nella sua mente con prepotenza. -Hinata...- si disse. Sentì il suo cuore battergli forte facendogli provare una piacevole sensazione.
-Sasuke-kun...- la voce gentile della ragazza lo riportò con i piedi per terra, si voltò verso di lei. -Dico ai musicisti di iniziare con la musica?-
-Sì, direi che è ora!-
La sinfonia dei violini, della chitarra e dello shamisen risuonarono in tutto il cortile, richiamando l'attenzione di molta gente. Naruto portò a ballare Sakura, rispetto alla prima volta aveva fatto qualche progresso e ne fu davvero fiero.
Sasuke raggiunse Hinata che era rimasta ad ascoltare la musica, accanto ai musicisti, con aria sognante. Le si avvicinò e le prese la mano cogliendola di sorpresa.
-Vuoi ballare?- la ragazza annuì, diventando leggermente rossa in viso. Il moro le cinse la vita con le mani e l'avvicinò di più a sé. Hinata portò le braccia attorno al suo collo, mantenendo gli occhi fissi sui suoi. Non dissero nulla, si limitarono a scambiarsi sguardi complici ed intensi che valevano più di mille parole.
La festa si concluse nel migliore dei modi. Tutti i partecipanti rimasero entusiasti della giornata e tornarono a casa sorridenti. Gli ultimi ad andarsene furono Sasuke ed Hinata che dovettero supervisionare gli addetti alle pulizie. Quando tutto fu ultimato era già sera inoltrata e il moro decise di accompagnare a casa l'amica.
-Siamo stati bravi! È uscita davvero una bella festa!- commentò Hinata con aria soddisfatta e sorridente.
-Beh, è tutto merito tuo io non ho fatto un granché.- le accennò un piccolo sorriso.
-Grazie...- abbassò lo sguardo un po' imbarazzata.
-Hai visto che Naruto e Sakura si sono messi assieme?- la ragazza alzò lo sguardo su di lui alquanto sorpresa.
-Davvero? Quando? Sakura-chan non mi ha detto nulla!-
-Oggi pomeriggio è successo. Stavo controllando che tutto filasse liscio, soprattutto con il falò, e li ho visti...- la ragazza assunse uno sguardo spensierato, guardando il cielo.
-Sarebbe bello avere qualcuno d'amare...- disse senza rendersi conto di averlo fatto ad alta voce. Sasuke la guardò, comprendendo le sue parole.
-Credo che capiti quando meno te lo aspetti e quindi è impossibile decidere quando farlo accadere.- commentò posando lo sguardo altrove. La ragazza lo guardò imbarazzata, non credeva di aver rivelato quel suo desiderio ai quattro venti e quindi non si aspettava un parere da parte sua. Senza che se ne resero conto giunsero a casa di Hinata.
-Oh, siamo arrivati!- rivelò la ragazza che guardò l'ingresso alla sua destra. Sasuke si voltò nella sua medesima direzione. -Grazie per avermi accompagnato.- lo guardò sorridendo teneramente, lui si voltò e non poté fare a meno di accennarle un piccolo sorriso.
-Figurati, passa una buona serata.-
-Anche tu!- s'incamminò verso la porta d'entrata mentre il moro fece per tornare sui propri passi. Subito dopo si fermò per guardare in direzione di lei, ritornò indietro chiamandola. Lei si voltò e lentamente gli si avvicinò. -Cosa c'è?-
-Vuoi uscire con me?- il cuore di Hinata perse un battito e le gote le diventarono rossissime.
-Sì...- sussurrò con voce flebile.
-Ti passo a prendere domani alle sette, ok?- lei annuì e gli sorrise. -Allora a domani...- Hinata gli si avvicinò leggermente e gli diede un sfuggevole bacio sulla guancia cogliendolo di sorpresa.
-A domani...- gli sussurrò per poi correre in casa. Sasuke rimase per qualche secondo immobile. Sul viso gli si dipinse un piccolo sorriso. Si voltò e s'incamminò verso casa con aria soddisfatta.

 

 

 

Il giorno seguente Sasuke lo passò a riflettere sui suoi sentimenti per Hinata. Era il giorno dell'appuntamento e non sapeva come avrebbe dovuto comportarsi. Non sapendo dove altro sbattere la testa per riuscire a chiarirsi, decise di parlare con suo fratello.
Uscì dalla stanza ed entrò in quella accanto alla sua. Itachi stava preparando la borsa per andare agli allenamenti di karate, facendo avanti e indietro per la camera.
-Itachi, posso parlarti un secondo?- domandò rimanendo sulla soglia della porta. Il fratello si voltò verso di lui.
-Certo, entra! Ma fa in fretta che fra poco passa Deidara per andare a karate!- Sasuke si sedette sul letto e lo guardò seguendolo con lo sguardo.
-Senti, secondo te...- abbassò lo sguardo, sentendosi leggermente in imbarazzo. -Come si fa a capire se si prova un profondo affetto per qualcuno? Cioè, voglio dire...come fai a capire se ciò che provi è amore o simpatia?- tornò a guardarlo. Il fratello maggiore si sedette accanto a lui per mettersi le scarpe.
-Non riesci a capire se ti piace qualcuno?-
-Sì. Non so se ciò che provo è solo profonda amicizia oppure qualcosa di più...- Itachi guardò avanti a sé una volta allacciate le scarpe.
-Beh, di certo se provi attrazione fisica non si può definire amicizia. Per il resto lo senti... se ti fa battere il cuore forte o se non riesci a pensare ad altro che a questa persona perché ti fa sentire in un modo che non hai mai provato, allora è amore. L'amicizia è simile, ma non passi ore a pensare a quella persona e ciò che provi. Già solo il fatto che tu sia venuto qui a chiedermi consiglio, credo che dentro di te la risposta la conosci già!- lo guardò sorridendogli.
-E come faccio a far capire ciò che provo?- assunse uno sguardo pensoso.
-Glielo dici, ma se non riesci ad aprirti potresti dimostrarglielo con i gesti. Piccoli gesti contano di più delle parole. Anche semplicemente essere presente quando la persona ha bisogno di te è una dimostrazione importantissima di affetto e amore. Ricordatelo sempre.- gli diede un colpetto sulla fronte con due dita. -Spero di esserti stato d'aiuto.-
-Sì, grazie!- gli accennò un piccolo sorriso.
-Bene!- Itachi si alzò soddisfatto. -Allora posso andare prima che faccio tardi.- si avvicinò alla scrivania e prese le pillole. Si voltò verso di lui. -Buona fortuna con la ragazza!- gli accennò un piccolo sorriso per poi andare via.
Sasuke andò a prepararsi, riflettendo sulle parole di Itachi. Ormai sapeva cosa avrebbe dovuto fare e come avrebbe dovuto comportarsi.
Uscì dalla stanza, scese le scale e salutò sua madre che era in cucina a preparare la cena.
-Stai attento!-
-Sì, tranquilla...- uscì di casa per andare a prendere Hinata. Una volta arrivato a destinazione, suonò alla porta venendo accolto dal padre della ragazza che lo fece accomodare in sala.
-Oh, Sasuke Uchiha! Ti trovo in gran forma!- disse rimanendo serio e composto.
-Grazie, signore!- fece un piccolo inchino con il capo.
-Hinata scenderà a momenti...- gli si avvicinò con passo deciso e lo guardò intensamente negli occhi. Il ragazzo si fece molto serio, rimanendo con i nervi saldi. -Vedi di trattare bene mia figlia o non la passerai liscia!- gli rivelò con tono di voce basso e severo.
-Non si preoccupi, la tratterò con degno rispetto.- in quel momento Hinata scese dalle scale e li raggiunse.
-Scusa, Sasuke-kun per averti fatto aspettare.- gli accennò un piccolo sorriso imbarazzato.
-Tranquilla, non c'è fretta.- guardò il padre di lei e fece un piccolo inchino. -Buona serata, signore!- l'uomo non rispose, si limitò solamente a fare un piccolo gesto con il capo. Il moro raggiunse la ragazza ed uscirono.
-Spero che mio padre non ti abbia messo in soggezione...-
-No, figurati. Si è comportato come farebbe un qualsiasi padre con il ragazzo con cui sta uscendo la figlia.-
-Scusa...- sorrise imbarazzata, portandosi una mano sulla fronte.
-Tranquilla.-
Andarono a mangiare in un ristorante nel quartiere di Shibuya, non distante dal parco Yoyogi-kōen.
-Direi che come posto è carino!- commentò la ragazza, guardandosi intorno per poi sedersi al tavolo. -Come l'hai trovato?-
-Me l'ha consigliato mio fratello, ha detto che c'è stato con il suo...- si fermò un secondo, posando lo sguardo altrove. -Con quel Hoshigaki...- Hinata assunse uno sguardo indagatore.
-C'è...qualcosa che...che non va?- abbassò lo sguardo. -Sembri un po' turbato...- il moro la guardò un po' sorpreso. Era preoccupato per suo fratello, su questo non v'erano dubbi, ma non credeva di farlo notare così tanto.
-Sempre le solite questioni, nulla di speciale.- cercò di chiudere il discorso e passare ad altro. La ragazza annuì e rimase in silenzio per qualche secondo. Strinse i pugni per farsi coraggio, voleva chiedergli delle informazioni sulla salute di Itachi ma non sapeva come farlo, allora si buttò.
-Sasuke-kun...- continuò a mantenere lo sguardo basso. -Posso farti una domanda un po' delicata?- chiese con tono gentile e delicato.
-Va bene...-
-I medici...sono riusciti a trovare una cura per tuo fratello?- le mani presero a tremarle impercettibilmente, sentiva l'ansia scorrerle nelle vene facendole accelerare il battito cardiaco. Sasuke si stupì della domanda che gli aveva fatto. Si fece un po' cupo ma cercò di mostrarsi il più forte possibile.
-No, non ancora. Il suo sistema immunitario non reagisce a nessuna terapia a cui lo sottopongono... Ma bene o male riesce a vivere abbastanza normalmente prendendo le medicine.- accennò un piccolo sorriso forzato. Hinata lo guardò negli occhi e notando il suo dolore riuscì a trovare la sicurezza in sé. Portò le mani sul tavolo mentre lo sguardo si fece più determinato e grintoso, lasciando senza parole l'altro.
-Io...studierò a fondo come ricercatrice e prometto che troverò una cura!- il moro accennò un piccolo e tenero sorriso. -Forse non riuscirò da sola, magari chiederò aiuto a Sakura e sono sicura che tutto andrà per il meglio!- Sasuke le prese una mano e gliela strinse.
-Grazie...- la ragazza arrossì leggermente sorridendogli.
Una volta terminata la cena, decisero di andare a fare due passi presso il parco di Yoyogi-kōen. Gli alberi erano tutti spogli, niente a che vedere con il periodo primaverile che tingeva tutto di rosa.
-Ha un aspetto così diverso in inverno...- commentò Hinata, guardandosi intorno.
-Già... sembra tutto più triste.-
-Cosa farai una volta diplomato? Ormai manca poco...- lo guardò con la coda degli occhi.
-Vorrei diventare un detective, ma non sono sicuro che mio padre sia d'accordo, però voglio raggiungere il mio obiettivo per Itachi! Lui non può realizzare il suo sogno, quindi io voglio mettercela tutta!- rivelò con occhi pieni di determinazione.
-Ti auguro di riuscirci. Vedrai che tuo padre cederà, dopotutto non avrebbe senso vivere una vita infelice, no?- gli sorrise.
-Non credo che la felicità si basi solo sulla carriera, anche se fino a poco tempo fa era ciò in cui credevo. È molto probabile che l'uomo tenda a cercare la felicità ovunque perché non sa cosa sia.- si voltò verso di lei. -Per te cos'è la felicità?- Hinata si sorprese della domanda, ma cercò di rifletterci un poco per potergli dare una risposta soddisfacente.
-Secondo me è semplicemente riuscire ad essere in completa armonia e pace con se stessi e chi ci circonda. La felicità risiede dentro di noi e le piccole cose che ci accadono nel quotidiano la incrementano.- Sasuke la guardò con sguardo assorto ed interessato.
-Cosa ti renderebbe felice?- si fermarono per ammirare il laghetto che vi era accanto a loro. Hinata si appoggiò con le braccia alla staccionata, mentre Sasuke si accostò con la schiena.
-Sicuramente riuscire a diventare una ricercatrice in campo medico mi renderebbe molto felice, ma mi accontento anche solo di avere una famiglia con la persona che amo...- posò lo sguardo altrove, sentendosi leggermente in imbarazzo. -A te cosa rende felice?- domandò con un filo di voce per poi alzare lo sguardo su di lui, voltandosi. Sasuke si girò verso di lei e le posò due dita sulla fronte.
-Tu...- la ragazza arrossì vistosamente, sentendo il cuore battergli all'impazzata fino quasi esplodere. Si mise una mano nel punto in cui lui aveva posato le dita.
-I...io?- chiese con timore.
-Tutto ciò che hai detto prima sulla felicità, a me succede con te.- le prese una mano e gliela strinse. Hinata rimase incantata dalle sue parole e dai suoi gesti. -Mi chiedevo se vorresti essere la mia ragazza...- abbassò per un secondo lo sguardo sulla mano che stringeva per poi tornare a guardarla.
-Sì...- sussurrò con un filo di voce. Non poteva credere che tutto quello che stava accadendo fosse reale. Senza sapere come, riuscì a trovare il coraggio di avvicinarsi a lui e baciarlo, venendo ricambiata. Poco dopo si staccarono, Hinata gli sorrise e Sasuke l'abbracciò.
Rimasero stretti in un lungo abbraccio senza dirsi nulla, assaporando il piacevole tepore che provavano grazie alla felicità. Ogni dilemma che Sasuke si era posto, fino a quel giorno, era scomparso nell'istante in cui Hinata gli aveva risposto con un semplice “sì”. Era felice e si sentiva amato e completo, finalmente era riuscito a trovare quel tassello mancante che lo faceva sentire per metà vuoto.
Hinata faceva fatica a credere che tutto quello che stava vivendo fosse reale. Era quasi convinta che si sarebbe svegliata da un momento all'altro e scoprire che tutto era un sogno. Eppure tutte quelle sensazioni che sentiva dentro di sé erano così reali che dovevano per forza essere vere. Non si era mai sentita così contenta in vita sua, finalmente era riuscita ad assaporare un attimo di vera felicità.
-Forse dovrei accompagnarti a casa, prima che tuo padre mi uccida...- commentò, staccandosi da lei. La ragazza gli sorrise e lo prese per mano. S'incamminarono verso casa di lei, mentre contemplavano la bellezza della città di notte.
Una volta giunti a destinazione, si guardarono intensamente negli occhi.
-Buona notte, Sasuke-kun!- avrebbe tanto voluto abbracciarlo o ancora meglio baciarlo, ma resistette per paura di essere vista dal padre.
-Buona notte, Hinata...- le posò nuovamente due dita sulla fronte, accennandole un piccolo sorriso e venendo ricambiato. Poco dopo Hinata si voltò e corse in casa sotto lo sguardo sereno del moro. Quando lei rincasò, s'incamminò verso casa propria sentendosi al settimo cielo. Finalmente aveva trovato la pace interiore.






 


Ciao a tutti! Scusate il ritardo con la pubblicazione, ma ho avuto una settimana un po' impegnata! Spero che questo capitolo via piaccia! Ringrazio tutti quelli che continuano a seguire e leggere la storia!
Buona pasqua e alla prossima!


Ryuga Hideki

   
 
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