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Autore: krastykrab1    30/03/2018    1 recensioni
Sono passati 30 anni da quando i Guerrieri Lyoko hanno sconfitto X.A.N.A grazie all'aiuto di Franz Hopper, il padre di Aelita.
Adesso però, X.A.N.A è tornato.
I vecchi guerrieri Lyoko, ormai maggiorenni, non possono più virtualizzarsi a Lyoko: un mondo virtuale dentro un supercomputer all'interno di una fabbrica. Perció, nuovi guerrieri Lyoko dovranno sconfiggere X.A.N.A e salvare il mondo.
Genere: Avventura, Azione, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aelita, Altri, Jeremy, Nuovo personaggio, X.A.N.A.
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Il cuore di Lyoko continuava a pulsare rilasciando onde di energia che si espandevano su tutto il mondo.
Poi, del terreno cominciò a crearsi. Alberi, case e strade. Un nuovo settore.
Era deserto, le case virtuali esplorabili. Certo, era un mondo virtuale, ma quel settore era creato nei minimi dettagli. Poi, al centro, si innalzava un'enorme palazzo. Sopra quel palazzo vi era l'occhio. L'occhio di X.A.N.A
 
 
16 Settembre 2042, Settore Foreste.

-Virtualizzazione-
Un ragazzo si materializzò. Aveva una tuta completamente nera con qualche sfumatura grigia. Al petto portava l'occhio di X.A.N.A
Corse verso la torre che aveva davanti. Una grande colonna con la base nera e il resto bianco. Emanava un fumo bianco.
Si avvicinò lentamente alla torre e ci entrò sparendo nella base completamente nera.
Una cascata di numeri avvolgeva la torre. Il ragazzo si avvicinò al centro della essa. Qualcosa lo spinse in aria facendolo arrivare sopra una pedana con un terminale.
Vi ci appoggiò la mano e comparve il suo nome. Henry. Poi la scritta "Code". Premette qualche tasto.


CODE X4N4
 
La cascata di numeri si fece più cupa. Alcuni numeri rossi coprivano quelli bianchi. Il ragazzo scese dalla pedana e uscì immediatamente dalla torre. Con un ghigno e uno schiocco di dita fece comparire alcuni mostri. Due Kankrelat, dei piccoli mostri simili a granchi. E un Blok un cubo con quattro facce.
Venne devirtualizzato.


16 Settembre 2042 Kadic

-Aah, che bella mangiata. Chi vuole fare un'altro giro.- Disse Mark. I ragazzi si trovavano alla mensa della scuola.
-Se la storia che ci ha raccontato mio padre è vera..- Erick cominciò a pensare -E' un vero guaio. Aelita, mia madre, disattivava queste torri su Lyoko quando X.A.N.A attaccava.-
-Non capisco dove vuoi arrivare.
-Intendo, ora che non possono più tornare in quel mondo, X.A.N.A ha la via libera.
Steve assunse un tono serio -Erick, hai visto tuo padre, ha lanciato quel programma e la torre è stata disattivata.
-Ma se noi..
Steve cominciò ad urlare -SCORDATELO ERICK, NON MI VADO A METTERE NEI CASINI.- Steve scattò in piedi e torno nella sua stanza.
Erick e Mark si guardavano. -Mbeh? Andiamo?- Disse infine Mark.



Per Erick quella tecnologia era così fantastica e.. misteriosa.
-Vedi? Una torre attiva.- disse Erick indicando lo schermo.
-Scusa, che vorresti fare?-
-Io sono il figlio di Aelita, quindi è come se una parte dei suoi "Poteri" siano passati a me.
-Non ne sono convinto. Cioè quindi io dovrei essere un gatto viola?
Erick alzò le spalle e digitò qualche tasto al computer.
-Se vuoi seguirmi..
I due ragazzi entrarono dentro gli scanner al secondo piano del seminterrato.
Una strana energia li sollevò da terra scompigliando i capelli ai ragazzi.
Poi, si ritrovarono in un isolotto verde pieno di alberi.
-Sei un.. orso.- Disse Erick notando le orecchie tonde di Mark e i suoi grossi artigli.
-Beh, tu sei la copia esatta di "Peter Pan".- Mark rise. Erick indossava un buffa tutina verda aveva due orecchie a punta e dei peletti sopra. Indossava anche un buffo cappello verde. Aveva anche un pugnale nella tasca.
-Senti, non ridere.
I ragazzi cominciarono ad incamminarsi notando la grande fila di alberi che ricopriva il tutto.
Una grossa torre bianca spuntò davanti ai due. Emanava uno strano fumo rosso.
Un laser colpì Mark facendolo cadere a terra.
Un strano essere si faceva avanti seguito da uno strano blocco a quattro facce.
-Erick. Cosa sono quelli?- A Mark venne una crisi nervosa e cominciò a guardarsi gli artigli.
-Mostri.- Erick scattò e tirò fuori il pugnale dalla tasca.
-Che intendi fare?
-Attaccare!- non ci pensò due volte. Si lanciò all'attacco infilzando il piccolo pugnale sulla testa del piccolo granchio che esplose.
Mark seguì Erick che letteralmente si buttò addosso al blocco infilzando i suoi artigli nella fessura.
Anche l'ultimo mostro venne ucciso.
Erick si avvicinò alla torre e la esaminò.
-E ora?- Mark guardava Erick fare il giro della torre. Poi, quest'ultimo, appoggiò la mano sulla base nera e venne spinto all'interno.
Una cascata di numeri rossi ricopriva l'intera torre. Erick si trovava sopra una pedana fluttuante in un vuoto digitale. Essa era simile ad un Led luminoso. Arrivò al centro della pedana e una forza lo sollevò in aria fin sopra un'altra pedana questa volta vi era un interfaccia sospesa nel vuoto.
Vi ci appoggiò la mano e immediatamente comparve un nome..

AELITA.
Poi sotto..
DNA NON RICONOSCIUTO.
ELIMINAZIONE CODICI SORGENTE.
CREAZIONE NUOVI CODICI SORGENTE IN CORSO.

PROCESSO COMPLETATO.
CODE:

La scritta del codice comparve. Proprio come gli aveva detto il padre.
cliccò sul tastierino virtuale apparso sopra l'interfaccia.

CODE LYOKO

La cascata di numeri si spense. Venne tutto risucchiato in quel vuoto digitale. Poi. Una strana luce blu partì da quel vuoto e ricoprì l'intera torre che si resettò. Facendo scorrere di nuovo quell'innumerevole quantità di numeri.


Quella città era completamente deserta. Deserta ma allo stesso tempo troppo perfetta.
Le auto erano parcheggiate in ordine in fila. Le case erano sistemate fin troppo bene con decori costosi ed altro. I parchi erano cosparsi di una soffice erba che sembrava essere tagliata quotidianamente.
Al centro di questa città, vi era un enorme grattacielo. Tutti i piani erano vuoti. Completamente. Poi in cima, l'ultimo piano era pieno di apparecchiature elettroniche e strani pilastri.
Una ragazzo sui 16 anni, dai capelli biondi e un vestito nero, camminò velocemente su quello che sembrava un trono ma che in realtà era una postazione di comando. Ci si sedetto sopra.

-XANA- Un ragazzo si fece avanti inchinandosi al ragazzo. Alzò entrambe la mani mostrando una pennetta usb.
Il ragazzo biondo fece un piccolo gesto con le mani e una cortina di fumo fece volare la chiavetta verso di lui.
Il biondo scattò in piedi, si avvicinò al computer centrale e vi infilò la chiavetta. Un ondata di dati e numeri uscì dal terminale dirigendosi verso il parco di quella città abbandonata, finta e digitale (forse è per questo che era fin troppo perfetta). I numeri cominciarono a prendere forma e piano piano una strana costruzione, simile ad una fabbrica, prese forma.
XANA rideva.
Si girò con passo svelto dirigendosi verso uno di quei pilastri. Al suo avvicinamento si sentì un *click* e il pilastro si aprò come una porta magnetica mostrando una luce dentro esso. Vi entro.


-Henry.
-Signore.
-Ti lascio il comando. Vado a fare visita ad un amico di vecchia data.
 
La porta magnetica si chiuse. Una fascio di luce ricoprì il ragazzo. -Devirtualizzazione- disse alla fine, scomparendo dallo scanner.



 
   
 
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