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Autore: Attendre et esperer    04/04/2018    0 recensioni
[What if? - Fernand Mondego/Edmond Dantès]
Una versione alternativa in cui i due sono amici dalla più lontana infanzia, un piccolo viaggio che tratta parte della loro storia, dalla tenera età fino all'adolescenza, incamminandosi verso l'età adulta, in brevi ma importanti passi.
{ATTENZIONE: I capitoli in seguito proposti sono frutto di una serie di brevi racconti proposti su tumblr. L'autrice mi ha dato il suo consenso nel tradurre i suoi lavori dall'inglese all'italiano, perciò ogni merito va solo ed esclusivamente a lei.
Tra le note a fine capitolo sarà possibile trovare ogni link per accedere alle storie originali}
Genere: Fluff, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai
Note: OOC, Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Forever yours [pour toujours // por siempre tuo]'
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“Abbracciami”

“Cos – ? No! Non te ne serve nessuno di abbraccio, non sei nemmeno giù d’umore!”

“E’ vero, ma…” rispose Edmond con impazienza “abbracciami comunque! Oppure lascia che sia io ad abbracciarti, ne abbiamo bisogno entrambi”

“Non è vero! No, Edmond, va via. Nessuno dei due ne ha bisogno. Siamo adulti ormai, e una simile intimità fisica  non –“

“Oh, oh intimità fisica! “ una voce femminile, ben nota, arrivò gentile, e con una leggera punta d’ironia, dalla stanza accanto “Dove hai imparato un simile linguaggio così formale, Fernand?”

“Dovresti essere già a dormire, Mercédès” le disse di rimando il cugino, ed Edmond non riuscì a trattenersi dal ridacchiare “Da nessuna parte, lo conosco e basta”
“Certo, come no” rispose lei,  sottolineando con esasperazione quelle ultime parole, e Fernand sbuffò infastidito per la sua insolenza. “Intimità fisica…” mormorò ancora una volta, ruotando esasperata gli occhi scuri al suono della voce di Fernand che la intimava a coricarsi nel proprio letto.

Il silenzio tornò ad essere padrone, e con calma il catalano si lasciò di nuovo andare al sonno, anche se conscio che sarà costretto a risvegliarsi nuovamente fra qualche ora, per attendere ai suoi doveri – e fu proprio la voce del marsigliese a ricordarglielo.

“Abbracciami” sussurrò, divertimento e speranza nella parola che esprimeva quella piccola richiesta.

 “No.”

“Per favore…? Mi sei mancato”

“Lo hai già detto, Edmond. Non siamo più bambini, perciò non dovremmo passare tutto il nostro tempo in un modo così infantile”

“Ti prego.”

“Smettila di lamentarti e –  “

“E allora abbracciami!”

Fernand sospirò, frustrato, irritato – eppure compiaciuto. Entrambi sapevano che si sarebbe rassegnato da lì a poco e che, arrendevole, avrebbe accettato di venire soffocato tra le braccia di Edmond, come ogni singola volta, anche dopo la più furiosa delle liti. Nonostante ciò, sotto sotto Fernand ci godeva  nel farlo aspettare e penare. Perciò rimase in silenzio per qualche attimo, disteso sul proprio letto, per poi sbuffare sonoramente.

Mercédès, nell’altra stanza, sogghignò, mentre Edmond, pieno d’entusiasmo, si gettò nel giaciglio accanto al proprio, da lui, mozzandogli il respiro, ma facendolo anche ridere debolmente, abbracciando con trasporto il giovane marinaio e tenendolo stretto contro il proprio petto.

“Visto?” disse quest’ultimo “non è forse piacevole?”

“Per niente, sei sudato ed appiccicoso. Non mi piace affatto”

“Stai spudoratamente mentendo” ribatté ancora Mercédès “eri solito abbracciarci ogni momento possibile quando eravamo bambini”

“Esatto, da bambini” Schioccò la lingua “E mi pare che non lo siamo più, o sbaglio?”

“Oh taci, per favore!” replicò la ragazza, parole seguite per un breve istante da un leggero fruscio ed un rumore di passi, che facevan coro alle risate di Edmond soffocate sul collo del più grande; improvvisamente la porta si spalancò, rivelando Mercédès sulla soglia, i pugni chiusi posati sui fianchi magri.

“Oh no” replicò Fernand.

“Oh sì” disse invece Edmond, aprendo le braccia come un caloroso invito, sorridendole e ricevendone di rimando uno altrettanto complice.

Ora quel piccolo letto era occupato da tre di loro, con Fernand in mezzo – ridendo e sogghignando, mentre il ragazzo più grande, a finto malincuore, li teneva a sé.










Angolo della Traduttrice: A chiunque sia giunto fin qui a leggere, grazie di cuore.
Link alla storia originale: https://monte-cristo-incorrect-quotes.tumblr.com/post/171600567177/ok-but-what-about-a-what-if-where-edmond-dant%C3%A8s
Non immaginate il divertimento nel tradurre questa raccolta, è dolce e allo stesso tempo divertente ;) Anche se si tratta di una storia molto più semplice rispetto ai canoni originali del libro, in qualche modo riesce a lasciare il segno per come è scritta, vero?
Also, grumpy Fernand can be very adorable.
Nato dal prompt: {Ok, but what about a What if? where Edmond Dantès is a thirsty-for-hugs person and Fernand is like “bro, we are already grown up people, isn’t this too childish for us?” but he failed miserably bc it can’t help with Edmond and at the end the sailor wins for being hugged/to hug. Anyway, Mercédès doesn’t even try to say no to him, she likes hugs as well. Mondego, you can’t escape from that, just give up and let these two hug you.}
   
 
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