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Autore: evanss    02/07/2009    27 recensioni
Lei è la figlia dell’eroe del mondo magico.
Lui è l’unico erede dei Malfoy.
Lily e Scorpius non sanno che quest’anno le loro vite cambieranno per sempre.
Tra pregiudizi, litigate, carezze, baci rubati e tante coccole preparatevi per la nascita di una bellissima storia d’amore.
Spoiler settimo libro, pairing Lily/Scorpius.
Postato ultimo capitolo ;D
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nuova generazione
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-EPILOGO-

 

« you are not alone »

«You are not alone, I am here with you though we're far apart
You're always in my heart, you are not alone.. »

 

 

 

Da qualche parte qualcuno la stava chiamando, almeno così le sembrava.

Girò la testa dall’altra parte, senza aprire gli occhi, godendosi la parte più bella dello stare a letto, quella del dormiveglia.

Provò a spostare anche il braccio, ma fu uno sforzo inutile, visto che qualcuno glielo stava praticamente schiacciando.

Lily sorrise, per poi aprire un occhio, lentamente.

Non riusciva ancora a credere che quello spettacolo che si prospettava davanti ai suoi occhi fosse tutto solo per lei.

Scorpius dormiva beato, a pancia in giù, con la guancia schiacciata contro il cuscino.

Qualche ciuffo biondo gli cadeva davanti agli occhi e questo contribuiva a rendere quell’immagine angelica che sembrava dipinta da qualche artista famoso, ancora più bella.

Lui mugugnò qualcosa nel sonno, mentre Lily apriva entrambi gli occhi e cercava di riabituarli alla tenue luce che filtrava dalla sua finestra.

Era già mattina, peccato.

Cercò di stiracchiarsi, anche perché stare in due in un letto singolo, con il caldo dell’estate che invadeva la stanza, era un po’ difficile.

Ma era una tortura piuttosto piacevole, che Lily avrebbe sopportato per sempre. Anche perché ormai si era abituata.

Da quando erano iniziate le vacanze estive, quella storia si ripeteva più o meno ogni sera, salvo imprevisti. Non era mica male ritrovarsi con un sonoro pop un Malfoy nella stanza!

Assolutamente no.

Lily sorrise, mentre baciava la fronte del suo ragazzo, per poi voltarsi.

Il suo comodino era praticamente sommerso, riusciva a stento a ritrovare la piccola sveglia digitale, che segnava le 10.27, vicino alla data di quel giorno.

Merlino, era già così tardi.

Pazienza, magari sarebbe rimasta solo altri cinque minuti, tanto non se ne sarebbe accorto nessuno. E poi anche James di solito stava fino a tar..

Un momento.

Lily spalancò gli occhi di colpo, fissando di nuovo la sveglietta.

No, non stava affatto sognando.

Era davvero il 19 Luglio.

Il 19 Luglio.

Il che significava pranzo di famiglia.

Il che implicava Hugo, Rosie e tutti gli altri in giro per la casa.

E soprattutto, implicava Draco e Asteria Malfoy che di lì a poco sarebbero arrivati.

Ebbene si, dopo la fine della scuola i rapporti tra Potter e Malfoy si erano leggermente distesi, anche con lo zampino delle rispettive mogli.

Ma in quel momento il problema era un altro.

Pranzo di famiglia.

Scorpius in camera sua.

O Merlino, se lo beccavano erano guai!

Doveva sbrigarsi, non poteva mica farsi sorprendere con Scorpius Malfoy nel letto.

Sua padre l’avrebbe cruciato davvero.

«Scorpius.. ehi.. andiamo, svegliati!E’ tardissimo!Tra un po’ dovresti essere qui con i tuoi, se mio padre ci becca siamo nei guai» fece Lily, cercando di mantenere la calma.

E pensare che sua madre la sera prima gliel’aveva anche ricordato.

“Domani vengono tutti Lily, perciò cerca di non alzarti tardi, così mi dai una mano”.

Già, era stata effettivamente molto d’aiuto.

«Che c’è» sbottò Scorpius con voce strascicata, mentre apriva un occhio.

Ok, Lily fece un bel respiro profondo.

Avrebbe tanto voluto rispondere o per lo meno dire qualcosa di sensato, ma in quel momento, con Scorpius Malfoy in boxer nel suo letto, era leggermente distratta.

Inspirò un volta, pronta per dire qualcosa, ma la risata bassa e irresistibile del suo fidanzato fu più veloce.

«Lo so che mi stai fissando, bad girl. Depravata» disse ridendo, mentre si stropicciava gli occhi e si tirava su a sedere.

Lily spalancò la bocca, pronta a ribattere.

«Cosa?Io non ti fissavo, proprio per niente!Assolutamente no» fece decisa, cercando di risultare convincente.

Dal modo in cui il suo ragazzo ghignava poteva essere sicura che non lo era stata affatto, ma in fondo con lui era così, in un modo o nell’altro quel biondastro sexy sapeva sempre tutto.

Impressionante. A volte le ricordava pericolosamente Al.

«Si certo, come no. Comunque, perché mi stavi chiamando prima?» fece lui, mentre indossava i suoi jeans –ancora a terra- e si avvicinava a Lily.

Lei strabuzzò gli occhi e lo colpì sul petto.

«Devi andartene!Non ti ricordi che giorno è oggi?» disse in un sussurro Lily, mentre raccoglieva la t-shirt bianca da terra e la lanciava a Scorpius.

Lui la fissò un attimo stranito.

«Ahm dovrei?» disse preoccupato, inarcando un sopracciglio.

La fissò con uno dei suoi sguardi grigi penetranti e assolutamente magnetici.

Da restarci secca.

«Beh.. si, voglio dire.. certo che dovresti!E’ il 19!Ricordi?Pranzo di famiglia, i tuoi genitori che saranno qui a momenti..» fece veloce Lily, mentre infilava i pantaloni della tuta.

Scorpius spalancò la bocca.

«Era oggi?» disse quasi sorridendo.

«Si!Presto, devi sparire.. se ti beccano qui è la fi..»

«Lily, posso entrare?Sei vestita si?» chiese una voce fuori dalla porta.

Scorpius trattenne una risata, mentre vedeva Lily pietrificata e sentiva la voce di James che bussava alla porta.

Che situazione memorabile.

«Ok, io scappo che è meglio. Ci vediamo tra poco, ragazzina. E mi raccomando, quando mi vedrai fai un po’  di scena. In fondo non mi rivedi da tanto tempo» le sussurrò sorridendo all’orecchio.

Le diede un bacio veloce, ma non per questo meno intenso.

Lily si accorse di essere rimasta impalata col cuore a mille, solo quando la porta si aprì di scatto, mentre un gran fascio di luce invadeva la stanza.

Dall’alto del suo metro e ottanta, suo fratello James, più abbronzato che mai, la fissava un po’ disorientato.

«E’ un nuovo tipo di preghiera?Stare in piedi al centro della stanza, dico» chiese lui, mentre le si avvicinava e le metteva una mano sulla fronte.

«James, sto benissimo» disse piccata, mentre cercava di nascondere col piede un calzino di Scorpius.

Era possibile che dopo tutti quei mesi, un suo bacio riusciva a farle ancora quell’effetto?

Dal modo in cui la fissava James e dal modo in cui il cuore batteva furioso, la risposta era solo una: si.

Lui le sorrise, scompigliandole un po’ i capelli e mentre alzava il braccio Lily colse il tatuaggio fresco, fatto da pochi giorni, che James aveva sul polso.

Erano due iniziali intrecciate, la J e la K, simbolo di due vite che non si sarebbero separate mai più.

«Kate viene oggi?» chiese Lily, mentre riordinava il comodino.

In un istante vide gli occhi di suo fratello accendersi, di quella luce particolare che solo l’amore riusciva a conferirgli.

Era ancora più bello da innamorato, pensò Lily.

«No, credo di no. Ha da fare, la professoressa» disse Jim alzando gli occhi al cielo, un po’ dispiaciuto.

«Dai James, dovresti essere felice. Ha finalmente trovato un nuovo lavoro» fece Lily.

Suo fratello la scrutò attentamente, poi alzò le spalle e sorrise.

«Ma io lo sono. Cioè, odio con tutto il cuore le scuole estive ma sono felice per lei, se lo merita davvero. E’ solo che.. preferirei averla sempre con me» fece sincero.

Lily gli sorrise, si avvicinò per abbracciarlo e depositò un bacio sulla sua guancia, un po’ arrossata per via del sole.

«Dovresti smetterla di giocare a Quidditch senza crema. Rischi di bruciarti» osservò sua sorella, mentre cominciavano a scendere le scale insieme.

«Io sono già hot al naturale» rise lui, mentre entrava nella cucina.

Il solito profumo di fiori li informò che Ginny era lì da qualche parte e infatti, proprio in quel momento sbucò dallo stanzino all’improvviso.

«Ehi!Alla buonora signorina» disse sua madre, mentre Lily chinava il capo con aria colpevole.

«Ahm scusa è che.. »

«Che cucini di buono mà?» fece James, interrompendo la conversazione.

Lily si fece una risata, pensando a quanto fosse strano suo fratello. Sembrava davvero che vivesse in un altro mondo, ogni  tanto tornava sulla Terra, come se niente fosse.

«Lo stufato, sei contento?» disse Ginny, mentre un paio di bottiglie volteggiavano nell’aria.

«Grande!Certo che si. Anche se rinnovo il mio consiglio, per me i platinati preferirebbero un bel frappé al gusto di sangue» disse ilare, mentre sua madre rideva e Lily gli lanciava un’occhiataccia.

«Ti ho già detto che sono Malfoy, James, non vampiri» sbottò contrariata sua sorella.

«Fa lo stesso. E comunque non ne sarei così sicura se fossi in te. Visto come sono bianchi?Nascondono qualcosa. Hai controllato i canini dell’albino?»

«JAMES!» tuonò Lils.

«A proposito, vi salutano i nonni. Hanno mandato un’altra cartolina poco fa. Sono in Egitto adesso» fece Ginny, mentre sorrideva.

L’ultima volta che Arthur e Molly Weasley avevano visto una piramide c’era anche lei.

Come passava in fetta il tempo.

«Ehi mà, dove sono pà e il nanerottolo?» continuò James, mentre addentava un pezzo di pane.

Lily alzò gli occhi al cielo.

Ma era possibile che dovesse trovare un soprannome per tutti?

Ginny invece si limitò a sorridere.

«Tuo padre è da zio Ron, stanno per tornare credo. Tuo fratello.. dovrebbe essere di sotto» disse velocemente, mentre dava una controllata all’arrosto.

Lily e James si volatilizzarono in un istante, mentre scendevano le scale cominciarono a sentire una strana musica provenire dal piano inferiore.

Sembrava quasi una.. salsa.

«Ma che diavolo sta facendo Al?» fece James spaventato, mentre Lily riusciva a avvertire tra la musica la voce di Niki.

«Adesso si spiega tutto» osservò lei.

Entrarono nell’ampio salone, giusto in tempo per gustarsi la scena di Niki che impartiva lezioni di ballo ai malcapitati di turno.

Al, Rosie e Hugo.

«Non sono capace Nic, dai!» obbiettò Albus, ma lei non prestò molte attenzioni alle sue parole, si limitò a portare la sua mano dietro la schiena, in modo da guidarlo.

Rosie e Hugo tentavano di seguire la musica, ma nessuno dei due era mai stato un granché in materie di ballo e la cosa –perfino Lily doveva ammetterlo- era abbastanza evidente.

«Bravo Al, se continui così magari imparerai per l’anno prossimo» rise James, mentre si lanciava in pista, trascinando anche Lily.

«James, aspetta io..»

Ma le sue parole si persero nella musica, mentre tra le risate di tutti, si lasciava andare anche lei.

 

 

 

 

Aveva cercato di fare meno rumore possibile, soprattutto perché Dorota aveva il sonno leggerissimo e si svegliava per il minimo rumore.

Meno male che i suoi genitori dormivano fino a tardi la mattina, altrimenti sarebbe stato un bel guaio spiegargli dove era stato.

Entrò piano nella sua camera, il letto era perfettamente intatto, l’aveva rifatto con la bacchetta prima di smaterializzarsi da Lily.

In effetti era una cosa alquanto strana, ma aveva sempre la mania di tenere tutto in ordine, anche nelle situazioni più disparate. Tutta colpa di Megan.

Aprì piano la porta del bagno, giusto in tempo per fare un salto all’indietro.

«O MIO.. cosa diavolo ci fai nel mio bagno, Sunflower?» disse con voce strozzata Scorpius, mentre si appoggiava alla parete.

Di certo trovarsi di fronte Dave Sunflower al buio nella propria camera, non era una cosa che succedeva tutti i giorni.

Cavolo, si era preso un bello spavento!

«Scusami Scorpius» fece lui, aggiustandosi la camicia e dirigendosi dall’altra parte della stanza, quella più illuminata.

«Te l’avevo detto Meg, che si sarebbe spaventato» fece il biondino, mentre raggiungeva la sua ragazza, seduta all’angolo, sulla sua sedia preferita.

Fu solo in quel momento che Scorpius si accorse della sua presenza.

Megan era lì, bella come sempre, ma con un velo di tristezza negli occhi.

«Meg, tutto bene?» chiese Scorpius, un po’ preoccupato. All’inizio lei non rispose ma poi, senza neanche dire una parola, buttò le braccia al collo del suo migliore amico, stringendolo in un abbraccio da togliere il fiato.

«Ok, mi dite che sta succedendo?Prima Sunflower nel mio bagno, poi tu.. è successo qualcosa?» chiese ancora Malfoy.

Meg per tutta risposta iniziò a singhiozzare sulla sua spalla, mentre Dave la guardava sconsolato.

«Ok, te lo dirò io» fece Sunflower. «Meg vuole scappare di casa, con me» aggiunse lui, mentre Scorpius strabuzzava gli occhi e assumeva un’espressione shockata.

«Megan, sei impazzita?» le chiese.

«E’ meglio così, loro non capirebbero mai» fece lei, mentre tirava su col naso. Dal modo in cui lo disse e dal sospiro triste di Dave, Scorpius capì che si riferiva alla sua relazione con Sunflower e alla reazione dei genitori.

«Sono passata giusto per salutarti» aggiunse poi.

«Oh, ti ringrazio del pensiero Megan, davvero molto gentile da parte tua. Ok, adesso stammi a sentire. Non voglio neanche sentir parlare di queste cose, capito?» le disse dolce, mentre le alzava il viso con un due dita.

In quei momenti era come se si trovasse davanti ancora quella bimba dagli occhi blu che veniva sempre a trovarlo al Manor, da piccolo.

«Anche io ho provato a dirglielo in tutti modi ma lei insiste. Ho pensato che magari tu..» tentò Dave, ma un’occhiata di Megan bastò.

«Io non cambierò idea» aggiunse decisa, mentre incrociava le braccia al petto.

Scorpius alzò gli occhi al cielo.

Merlino, quanto era testarda quella ragazza.

«Megan Zabini, non dire idiozie!Non sei ancora maggiorenne, dove credi di andare così, senza una meta» disse lui serio, mentre Meg prendeva a camminare furiosamente per la stanza.

«Tu non capisci Scorpius!Quando lo presenterò ai miei loro mi obbligheranno a lasciarlo!E io non voglio» disse sconsolata, mentre Dave l’abbracciava.

Scorpius si portò la testa tra le mani. Stava per rispondere, ma la porta della sua camera si aprì di scatto.

«Merlino, ma che succede qui?» chiese Draco, con la voce ancora impastata dal sonno.

Suo figlio gli lanciò un’occhiataccia.

«Ditemi che non è quello che penso» continuò lui, ignorando le proteste silenziose di suo figlio.

«E cosa pensi papà?» fece Scorpius, mentre scuoteva la testa.

Suo padre aveva lo straordinario potere di apparire dal nulla nei momenti meno opportuni.

Draco alzò gli occhi al cielo, poi disse col labiale: “una cosa a tre?”. Bastò lo sguardo indignato di suo figlio a farlo sparire, dopo aver fatto un cenno agli altri due.

Scorpius si alzò in piedi, poi si avvicinò a Megan, facendola voltare.

«Meg, sai dove andrò io tra poco con i miei genitori?» le chiese dolcemente, mentre lei faceva un cenno di diniego.

«A casa di Lily. Ci saranno anche i suoi parenti. Ci pensi?Io, papà, mamma. Con Lily e la sua famiglia. E’ incredibile no?Fino a qualche mese fa lo credevo impensabile e invece adesso sta accadendo» continuò, mentre lei si asciugava le lacrime.

Aveva smesso di piangere e fissava il suo migliore amico più rapita che mai.

«Dovresti farlo anche tu Meg, combattere per ciò che ami. Se Dave è veramente la persona che desideri al tuo fianco, dillo ai tuoi genitori. Loro capiranno Meg.. ok, magari non subito, ma lo faranno. Guarda me!» disse deciso, mentre lei lo guardava.

«E se loro non..» cominciò lei.

«Andiamo Meg, non sei da sola. Ci sono io. Qualsiasi cosa succeda, io sono con te. Perciò non devi preoccuparti. Te l’ho già detto» le disse Dave, con un sorriso.

Lei sospirò, poi strinse le mani ai suoi uomini.

«Grazie. Come farei senza di voi?» fece in un sussurro.

«Si, me lo dicono tut..»

La porta della stanza si aprì di nuovo, stavolta per far entrare Asteria, bellissima già di prima mattina.

«Buongiorno. Tutto bene?» chiese gentile.

Meg annuì, Dava fece lo stesso, Scorpius le rivolse un sorriso.

«Scorpius, preparati che tra un po’ andiamo. Ci vediamo presto» disse agli altri due, mentre chiudeva la porta dietro di sé.

«Ragazzi, casa Potter mi aspetta. Meg,  non farmi questo scherzi, mai più. Specialmente di prima mattina» le disse, mentre la stringeva a sé.

«Sunflower, mi raccomando. Te l’affido» disse al ragazzo, mentre si davano la mano.

Un ultimo occhiolino, poi i due sparirono con un sonoro pop, mano nella mano.

Scorpius sospirò e si abbandonò sul letto.

Cavolo, era sveglio da poche ore ma era stata davvero una giornata movimentata.

 

 

 

 

 

Se i suoi calcoli non erano errati, Scorpius e i suoi sarebbero arrivati entro pochi minuti.

Lily camminava da una parte all’altra del salotto, un po’ agitata.

Ok, non era la prima volta che incontrava i genitori di Scorpius e soprattutto, non era da tanto che non rivedeva il suo amato fidanzato. Perciò quella dannata agitazione non aveva alcuna ragione d’esistere.

Eppure ogni volta che si parlava di Scorpius, l’emozione e l’adrenalina sembravano rinascere in lei. James le aveva detto che era normale, che lui provava la stessa identica cosa ogni volta che pensava a Kate, o la vedeva.

Era l’amore, così aveva detto lui.

Diede un’ultima aggiustata al divano centrale, mentre sentiva le chiacchiere di zio Ron e suo padre, le urla di Niki che sbraitava probabilmente contro Hugo e i suoi scherzi e la risata di James che parlottava con Rosie.

Era tutto nella normalità. La sua famiglia.

Ricordava ancora quando appena un mese prima, dopo la chiusura della Scuola, i suoi genitori –soprattutto sua madre a dire la verità- avevano invitato Draco e Asteria.

Sentiva ancora sulla pelle quell’agitazione, la paura di non piacergli e soprattutto la gioia immensa nel vedere Scorpius a casa sua, sul suo divano, sulla sua sedia.

Beh, anche sul suo letto.

Era stato fantastico.

Ok, per la maggior parte del tempo Harry, Draco e anche zio Ron erano stati lì a lanciarsi frecciatine e a sfottersi come adolescenti, ma lei era stata felice lo stesso.

«Ma dove diavolo sono i vampiri?Io ho fame Lils, non potresti.. » cominciò James, mentre si toccava la pancia con fare triste.

Era chiaramente affamato, anche se aveva trangugiato un pacchetto di patatine appena pochi minuti prima.

«James, arriveranno tra poco. Vuoi smetterla di..» cominciò Lily, ma un rumore secco e deciso la interruppe.

«Ti sono mancato eh Potter?» ghignò Scorpius, rivolgendosi a James, mentre con un gesto elegante si portava il ciuffo di capelli dietro l’orecchio.

James alzò gli occhi al cielo, non ebbe nemmeno il tempo di rispondere che un altro pop lo interruppe.

Draco e Asteria Malfoy, perfetti forse più del solito, comparvero all’improvviso. Lily si squadrò per bene, poi sorrise.

Per qualche assurda legge della fisica, quei tre erano sempre impeccabili e Lils pensò che molto probabilmente lo sarebbero stati anche durante una bufera o sotto un temporale. Era nel loro dna.

«Sayonara» se ne uscì Draco, mentre Harry e Ron facevano capolino nel salotto, seguiti da Hermione, che insieme a Ginny si avvicinò a Asteria.

Subito si diffuse nel salotto un leggero chiacchiericcio, come era solito in Casa Potter all’arrivare degli ospiti; se poi quegli ospiti erano la famiglia Malfoy, tanto meglio.

«Ragazzina, dovresti fare la parte della ragazza felice, che non vede il suo ragazzo da un bel po’. Possibile che devo ricordarti sempre tutto?» sussurrò Scorpius, all’orecchio di Lily, in modo che nessuno potesse sentire.

Lei sorrise, lo strinse forte a sé e pensò che non avrebbe dovuto fingere poi così tanto.

Un secondo, un minuto, un’ora o un anno. Le sarebbe mancato da morire, sempre.

«Ragazzina» mugugnò, mentre lei era ancora persa nel suo abbraccio.

Si rese contò solo in quell’istante che intorno a loro non c’era più il solito chiacchiericcio, ma uno strano silenzio.

«Che succede?» sussurrò di rimando, senza alzare il capo.

«Niente di che. Tuo padre sta decidendo se venire o no a uccidermi. Credo che dovremmo staccarci» disse a bassa voce, con una risata.

Lily represse una risata, poi si sciolse dall’abbraccio. Tenne lo sguardo fisso sempre in quello argenteo di Scorpius, ma avvertiva chiaramente lo sguardo di qualcun altro che li fissava insistentemente.

Era sicura che si trattasse di suo padre, sempre il solito esagerato.

Era proprio in quei momenti che si rendeva conto di quanto fosse pericoloso il fatto che ogni sera Scorpius si intrufolasse nella sua camera.

Sorrise tra sé, poi fece per parlare, ma l’arrivo di sua madre bloccò tutti i suoi propositi.

«Beh, che aspettate?E’ pronto!» fece lei con voce dolce.

Scorpius le rivolse uno strano sorriso, che Ginny ricambiò prontamente.

Harry alzò lievemente gli occhi al cielo.

Quel biondo conquistava tutte!

Se continuava così, era possibile che alla fine avrebbe conquistato anche lui.

 

 

 

 

 

«Ma non dire idiozie Malfoy!Io ti batto di sicuro» sbottò Ron, mentre prendeva posto sulla sedia vicino a Draco e Harry.

«Weasley, non blaterare scemenze. Io ho più forza di voi due messi insieme» rispose Draco.

«Ma se sei così gracilino» ghignò Harry, mentre Ron scoppiava in una fragorosa risata.

Ginny, Asteria e Hermione assistevano alla scena leggermente allibite.

Ok, era estate e magari il sole era troppo forte.

Ok, probabilmente era stata una giornata un po’ fuori dagli schemi.

Ma era inconcepibile che tre uomini di una certa età discutessero su chi era più forte a braccio di ferro.

Quei tre erano fuori di testa.

«Potter, sai che stavo pensando?Tuo figlio, Albus. Ha il destino segnato, povero ragazzo» fece Draco, scuotendo leggermente la testa un po’ sconsolato, cambiando discorso all’improvviso.

Gli altri lo guardarono un po’ disorientati.

«Perché?» chiese Harry.

«Perché ti assomiglia come una goccia d’acqua» rispose Malfoy, prima di scoppiare a ridere. Mentre rideva sguaiatamente Harry riuscì a captare diverse parole: “che sfiga”, “povero ragazzo”, “sfortunato” e robe varie.

Gli altri risero, Harry no.

«Ma cosa ridete voi?Dovreste piantarla di..» cominciò Harry, ma si bloccò all’istante.

Diciamo che la visione che gli si prospettava davanti gli faceva leggermente perdere il filo del discorso.

Sotto l’albero più grande del giardino, sdraiati all’ombra, Lily e Scorpius si baciavano.

«Harry, devi abituarti all’idea, non puoi rischiare di avere un infarto ogni volta che si abbracciano o si baciano» se ne uscì Hermione, mentre Asteria se ne usciva con un “che carini”.

Draco pareva non essere molto d’accordo, così come il suo compagno di avventure , o forse era meglio dire “di disavventure”.

«Ehi vecchietti» disse una voce alle loro spalle.

Con un sorriso stampato in volto, costume floreale e petto nudo, James li squadrava dal’alto in basso. Chiamò a rapporto anche tutti gli altri ragazzi, un po’ sparsi per il giardino.

Anche Lily e Scorpius furono costretti a alzarsi.

«Ragazzo, con tutto il rispetto. Vecchio ci sarà tuo padre» blaterò Draco, mentre Harry gli pestava un piede.

«Si ok, la piantate un attimo? Ecco, avrei una proposta.. prima stavate litigando su chi fosse il più forte tra di voi» disse James.

«Ahm, si» rispose Ron.

«Bene, vi propongo una bella sfida. Noi, la nuova generazione» disse, con tono orgoglioso «contro di voi, gli anziani» disse il giovane ridendo, mentre gli occhi dei ragazzi si accendevano e quelli dei loro genitori un po’ meno.

«E su cosa dovremmo sfidarci, di grazia?» chiese Draco, mente si dava un’aggiustata ai capelli.

Lui non era anziano!

I suoi capelli meravigliosamente biondi ne erano l’esempio lampante.

«Quidditch, vi ricordate ancora come si fa?» scherzò Al, mentre dava il cinque a suo fratello.

Draco fece una strana espressione, Ron si alzò subito in piedi con fare battagliero e Harry scosse la testa contrariato.

«Ma se non ho nemmeno la scopa» si difese Malfoy, alzando le mani.

«Paura di perdere eh?» fece Hugo, mentre l’altro cominciava a alterarsi.

«Nello stanzino ne trovi quante ne vuoi» si intromise Ginny, mentre si alzava e raccoglieva i capelli in una coda di cavallo.

«Gin, ma che fai?» chiese suo marito.

«Do una lezione a questi poppanti. Siete con me?» rise lei, mentre suo marito si alzava un po’ controvoglia e Draco blaterava qualcosa sull’effetto negativo dell’aria torrida estiva sui suoi capelli.

«Io amo mia madre» se ne uscì James, mentre gli altri ragazzi si posizionavano sulle scope.

«Beh, io non credo di farcela» sbottò Hermione, mentre guardava la scopa che le porgeva suo nipote un po’ atterrita.

«Dai Hermione, non è così difficile. Ce la faccio anch’io» disse Asteria, mentre sceglieva una Nimbus vecchio stile.

«Bene, siete pronti?» strillò James dopo pochi minuti, mentre tutti si erano posizionati.

Draco e Harry, andando contro l’usuale tradizione, erano in quel momento l’uno affianco all’altro.

Lily era vicina a Scorpius, anche in quel momento.

Capì che James aveva fischiato solo quando vide tutti gli altri librarsi in volo, seguì i suoi compagni di squadra e si fece una risata quando Rosie improvvisò una specie di giro della morte non affatto calcolato.

Lily sorrideva.

Probabilmente la loro reputazione sarebbe andata a farsi benedire, forse avrebbero perso e la vittoria avrebbe fatto si che “gli anziani” –come li chiamava James- li avrebbero sfottuti per un bel po’.

Ma non le importava.

Vide James che faceva finta di aver visto il boccino e Draco che ci cascava in pieno, Scorpius che le faceva l’occhiolino e Hugo che improvvisava un balletto sexy tra i cerchi della porta.

Era felice.

Perché sapeva che andando a dormire la mattina dopo sarebbe cominciato di nuovo tutto daccapo.

Era con Scorpius.

E non le importava se sarebbe durato per sempre.

Voleva solo assaporare quei momenti e goderseli più affondo possibile.

Proprio in quel momento rivolse un sorriso a Scorpius, poi l’urlo inconfondibile di Draco Malfoy la riportò sulla Terra.

O aveva un’allucinazione, oppure quello che sfrecciava esultando come un pazzo era davvero Draco con il boccino tra le mani.

O Cavolo, gli anziani li avevano fregati per bene.

E chi li sentiva adesso?

 

 

 

 

 

Qualche giorno dopo

 

 

Forse aveva esagerato con l’abbigliamento, come al solito.

Insomma, gli studenti di quella scuola –a quanto diceva Kate- indossavano vestiti abbastanza stravaganti, ma forse stavolta James aveva un tantino superato il limite.

E dal modo in cui tutti fissavano la sua maglietta arancione shocking e i pantaloni attillati, pensò che forse anche gli altri la pensavano allo stesso modo.

Svoltò a destra e prese il corridoio più grande, incurante di tutto il resto. Si appiattì contro la parete  e quando avvertì il suo profumo, capì che ne valeva davvero la pena e che avrebbe continuato a travestirsi in modo idiota per sempre, se questo avesse voluto dire vederla.

Entrò nell’aula di soppiatto, la vide che scriveva velocemente qualche appunto sulla sua agenda.

Era sola, ma lo sarebbe stato ancora per poco.

«Buongiorno professoressa» sbottò James, mentre si atteggiava da gran seduttore.

L’abbigliamento non lo aiutava molto, ma come gli diceva sempre Al, l’importante era crederci.

Kate strabuzzò gli occhi, mise gli occhiali per rendersi conto se ciò che le si parava davanti agli occhi fosse davvero la realtà.

Prima di scoppiare a ridere capì che si, James era proprio lì, vestito nel modo più assurdo che avesse mai visto.

«Ma tu sei matto!Che ci fai qui?E come diavolo ti sei conciato?!» rise Kate, mentre si alzava in piedi e lo raggiungeva.

Non si preoccupò di guardarsi attorno per controllare che fossero soli, gli mise le braccia al collo e lo baciò come al solito, come se  i ruoli di adolescente e adulto fossero scambiati, come se la ragazzina fosse lei.

Non erano più a Hogwarts e quel ragazzo era semplicemente il suo ragazzo.

«Mmm prof, mi servirebbero un po’ di ripetizioni. Può essermi d’aiuto?» sbottò James tra un bacio e l’altro.

Kate sorrise, poi prese la borsa e lo baciò di nuovo.

«Certo che si, nella mia stanza staremo benissimo. Per ripassare qualcosa» sussurrò maliziosa lei, di rimando.

James rise di gusto.

«Merlino, ti ho trasformata in una cattiva ragazza. Sono soddisfazioni, queste» fece lui tutto fiero, mentre la prendeva per mano e con lei si incamminava nel corridoio.

Sapeva che non era mai stato così felice e che quello che stava vivendo era quello che aveva sempre sognato.

Quando Kate aprì la porta della sua stanza e la più grande camera da letto che avesse mai visto in una scuola lo accolse, James si fece una risata prima di baciarla di nuovo.

Merlino, amava le scuole estive.

 

 

 

 

-THE END-

 

 

 

 

 

 

 

Ok, dopo aver scritto –THE END- sono rimasta tipo cinque minuti a fissare lo schermo del piccì come una cretina.

Ho finito Love Story.

Ho finito Love Story.

Mi sembra assurdo.

Forse sembra una cretinata, ma mi dispiace davvero che sia finita. Ho cominciato a scrivere questa storia più di un anno fa, anche se l’ho pubblicata solo molto dopo.

Nei giorni scorsi ho riletto un po’ i primi capitoli e ridevo tra me e mexD è cambiato tantissimo il mio modo di scrivere, grazie al cieloxD forse perché sono cambiata io.

Scrivo da sempre, ma questa è la prima long che porto a termine e anche la prima che ho pubblicato. Non sarà un capolavoro, ma io mi sento ugualmente orgogliosa. L’ho portata a termine *_____* . ho pensato mille volte a quale potesse essere l’epilogo giusto, poi mi sono detta che in realtà la fine doveva rappresentare un po’ l’inizio di qualcosa di nuovo.

Non doveva per forza accadere qualcosa di eclatante, bastava un giorno normale come gli altri, ma reso speciale da piccole cose (L)

Ah, vorrei un po’ chiarire delle cose sulle coppie. Allora, per quanto riguarda  Dave e Meg mi è sembrato più che giusto farli comparire nell’ultimo capitolo, anche perché era da un po’ che non li vedevate<3 poooi, per Al e Niki come vedete le cose vanno più che bene *W* speriamo che Al impari a ballare :D e beh, James e Kate. Vi dico una cosa, l’ultimo pezzo –quello che riguarda loro due- fino a qualche giorno fa non c’eraXD voglio dire, credo di averli sviluppati abbastanza nel corso della storia* ma non ce l’ho fatta *_* dovevo scrivere qualcosa<3 e poi sono sicura che vi fa piacere ;D li amate anche voi no?xD ah, il tatuaggio *W*

Vabbè, spero davvero che vi sia piaciuto<3

Il titolo del capitolo è di una delle più belle canzoni di Michael Jackson, il re assoluto del pop ù.ù ç___ç che vivrà per sempre grazie alle sue canzoni meravigliose<3

Pooooi vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che mi sono state vicine *____* specialmente le mie vic’s<3 che non mi hanno mai fatto mancare il loro affetto<3

Spero di non averle deluse e che il capitolo gli sia piaciuto (L)

Pooooi, tutte le altre che mi hanno seguito *______* un bacione a chi –come Roby/pekai- mi segue dall’inizio<3 e non mi ha mai fatto mancare le sue belle parole e i suoi consigli<3

Grazie veramente a tutte quante, tutte quelle che hanno recensito –non sapete quanto mi avete reso contenta- tutte quelle 203 persone che hanno messo la storia tra i preferiti, e anche quelle 46 che l’hanno inserita tra le seguite.

Mi auguro e spero con tutto il cuore che la storia vi sia piaciuta e che almeno qualche volta vi abbia strappato un sorriso (L)

Eheh, credo di aver detto tutto. Cioè, sto continuando a scrivere perché non voglio chiudere ç______ç vabbè, ci risentiremo nei missing moments<3 e poi beh, non è niente di definitivo, ma forse forse (Napolitano docetXD) scriverò un’altra long L/S –sempre con tutti i personaggi che avete imparato a conoscere con love story<3 – una specie di sequel quindiXD. Ho già qualche idea ù.ù ma è ancora tutto da vedereXD

Tenete d’occhio il mio profilo<3

Ah, mi sto costruendo una specie di pfolio, con le mie storie e robe varieXD trovate il link al mo profilo ;D

Ho detto tutto, mi tocca chiudere ç_ç stavolta davveroXD

GRAZIE A TUTTI.

Un bacione.

Stay tuned ;D

-VALE-

 

 

 

 

 

 

 

  
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