E' cosi che mi sento tutte le volte che lo faccio con qualcuno. Dovrei essere felice, e invece ho la sensazione di sprofondare in un abisso senza fine.
Il sole mi accarezza quel tanto che basta per sentire caldo.Mi stiracchio per l'ultima volta nel letto e metto le ciabatte.
Mia madre è già di sotto che prepara il caffè.
"Carlotta! scendi! è pronto il tuo caffè!"
"Siii"
Il bagno lussuoso mi accoglie con gioia, quasi come se il mio specchio fosse pronto ad adularmi.
Noto di sfuggita che quello stronzo di Giorgio ieri sera ha lasciato un profilattico fuori dal cestino della spazzatura.
Lo afferro velocemente e lo circondo da un mucchio di cartigenica.
Vedo scivolare via quel gruzzoletto all'interno di un tornado.
Chissà che fine farà, chissà che fine farò io.