Ciao a tutti!! Scusatemi immensamente
per il ritardo, ma questo capitolo era troppo impegnativo e difficile.. infatti
mi è uscita pure una schifezza!! Scusatemi anche per questo, ma con
questo caldo, non riesco a fare di meglio. Per fortuna dopo vado al mare.. che
bello!! So già che dopo questo capitolo mi lincerete, o peggio mi
metterete al rogo, ma state tranquille. Le cose si rimetteranno apposto.. almeno
credo =P
Sono molto contenta che lo scorso
capitolo vi sia piaciuto.. e ora passiamo a ringraziare a tutte le persone che
hanno recensito:
nanina: ciao.. sono contenta che lo
scorso capitolo ti è piaciuto. Emmett è sempre il solito Emmett.
Jazz è sempre preoccupato per Ali.. per lui è già
importante.. e si vede! Comunque Rosalie l’ho voluta fare più
dolce. Anche perché ormai si dovrebbe già essersi abituata con
Bella quand’era umana. E poi è impossibile odiare il mitico
folletto, soprattutto se condivide la passione dello shopping come lei. Sono
molto contenta che gli orali ti siano andati bene. Comunque anche io per colpa
del caldo sono svenuta un paio di volte.. uff non ne
posso più. Spero che anche questo capitolo ti piaccia (cosa molto
difficile). Fammi sapere come sempre. Baci
giu94: sono molto contenta che la mia fanfic
ti piaccia e che l’abbia aggiunta anche nei preferiti. Spero che questo
capitolo sarà di tuo gradimento. Baci
nanerottola: sicuramente un altro
giro di shopping ci sarà. Con Alice è impossibile che non ci sia.
Però a dirti la verità non so quando. Diciamo che non farà
in tempo a vendicarsi. Vedrai in seguito. Spero che questo capitolo ti piaccia
(cosa altamente improbabile). Baci
Norine: Ciao! Sono molto contenta che
la mia ficcy ti piaccia. Emmett è sempre il solito, mentre Jasper
è dolcissimo e si vede da lontano un miglio che è preso da lei.
Solo che Ali non se ne accorge. Spero tanto che continuerai a farmi sapere cosa
ne pensi. Ora ti lascio al capitolo. Baci
luisina: ciao tesoro! Sicuramente
è questo cavolo di tempo che mi fa venire sonno. Me lo fa tutti gli
anni.. uff. Comunque sì, Alice è molto confusa e si vedrà
anche in questo capitolo. Emmett è sempre Emmett. Il solito orso gigante
e forzuto. Comunque non attraverso una premonizione ma attraverso altri mezzi
che poi vedrai. Spero che questo capitolo ti piaccia, anche se è molto
brutto. Baci tesorina
skypirate: sono molto contenta che continuerai a seguire la mia ficcy.
Comunque se ti piacciono gli sguardi ce ne sono molti anche in questo capitolo.
Fammi sapere cosa ne pensi. Baci
hale1843: si anche io se fossi al
posto di Alice mi scioglierei al solo sguardo di Jasper. Dev’essere
incazzata nera il povero folletto. Ora ti lascio al capitolo, grazie mille per
i complimenti che mi fai sempre. Un casino di baci. Tvb
cippulina_cullen: sono molto contenta che questa fanfic ti piaccia. Comunque,
Mike, Angela, Jessica e il resto ci sono ancora a scuola perché ho
voluto cambiare la storia e usare quei personaggi, invece che crearne altri.
Quindi in passato Bella ha avuto altri compagni. Spero di avertelo spiegato
bene. Spero che mi continuerai a far sapere cosa te ne pare. Baci
Inoltre vorrei ringraziare a tutte le
persone che hanno aggiunto questa ficcy ai preferiti e alle seguite e alle
persone che la leggono soltanto. Ora vi lascio al capitolo. Baci.
Ele.
*Capitolo 13*
*La proposta*
Il
suono della campanella interruppe il mio pranzo con i Cullen. Anche se quella
famiglia era strana, erano tutti simpatici. Tutti a parte Jasper. Già mi
pregustavo la risposta che gli avrei dato se mi avrebbe chiesto di andare al
ballo con lui. Ma a chi credeva di prendere per i fondelli?
Jasper
si avvicinò e mi guardò con aria stralunata, non capendo il
motivo per cui non lo degnavo di uno sguardo e non le rivolgevo la parola.
Arrivammo
all’aula di biologia e ci sedemmo ai nostri posti.
Continuavo
a fare finta che non esistesse, mentre mi sentivo il suo sguardo addosso. Oltre
il suo sguardo, stranamente, sentivo qualcosa di strano e di inaspettato. Non
ne capivo il motivo ma sentivo che un’emozione strana e diversa da quelle
che stavo provando in quel momento, si stava facendo strada pian piano dentro
me. Una calma e una tranquillità mai provate. Mi rilassavano. Mi sentivo
in pace con me stessa dopo tanto tempo, finalmente: la mente era sgombra da
ogni tipo di pensiero, i muscoli rilassati, il respiro regolare. Chiusi gli
occhi per assaporarmi al meglio tutta quella pace.
La
rabbia e la frustrazione erano ormai scomparse sostituite dalla pace più
bella che possa mai esistere al mondo. Anche se non capivo il motivo di questo
cambiamento d’umore così improvviso, non ci pensai più di
tanto ma cercavo di assaporarmi tutto questo il più possibile.
L’unica
cosa che riuscivo ancora a sentire, nonostante la calma m’invadesse, era
lo sguardo di Jasper, che non mi staccava ancora gli occhi da dosso. Mi stavo
innervosendo. Sapere di essere osservata ininterrottamente da lui m’innervosiva.
Il nervoso stava iniziando a sottomettere tutta quella calma che m’aveva
pervaso.
Mi girai verso di lui, ormai stufa, ma feci l’errore più grande.
Quando i miei occhi incrociarono i suoi non si vollero più staccare.
M’incantai a lui. Anche se la parte ancora razionale in me, mi diceva di
staccare il mio sguardo da lui, io non ci riuscii. Ero attratta come una
calamita dai suoi occhi.
Tutta
la classe era scomparsa. Vedevo solo i suoi occhi, il suo sorriso. Ormai ero in
un mondo tutto mio, anzi nostro. Più cercavo di distogliere lo sguardo
dal suo e più non ci riuscivo. Era come se una forza esterna
m’imponesse di non staccare i miei occhi dal suo splendido viso. Non che
mi dispiacesse, ma non potevo. Non dopo aver scoperto che mi voleva usare.
Con
tutta la poca forza che mi fu rimasta, riuscii a distogliere lo sguardo, e come
prima in mensa, sentii una sensazione di vuoto pervadermi tutto il corpo. Non
capivo che cosa mi stava accadendo. Cos’era questo vuoto? Cos’era
questa attrazione che avevo verso di lui? Cos’ero questa forza che
bloccava il mio volere? Stavo impazzendo; era l’unica situazione
plausibile. Non poteva essere altrimenti.
Sempre
sotto lo sguardo attento di Jasper, mi presi la testa tra le mani, cercando di
capire cosa mi stava succedendo. Come poteva quel ragazzo avere un effetto
così devastante su di me? Perché proprio lui? Perché
proprio la persona che mi voleva soltanto usare?
Iniziai
a preoccuparmi. Temevo che quel sentimento che sentivo fosse amore, anche se
credevo fosse impossibile. Come potevo amare una persona che neanche
conoscevo?
Il
suono dalla campana mi svegliò dallo stato di trance in cui ero caduta.
In quest’ultimo periodo mi stava succedendo un po’ troppo spesso,
soprattutto in presenza di Jasper o quando si parlava di lui. Dovevo cercare di
fare più attenzione.
<<
Ehi Alice! Ti posso parlare un momento? >> chiese dolcemente Jasper.
“E adesso che
vuole?”
pensai.
<<
Certo >> lo risposi senza guardarlo negli occhi.
Dopo
aver risposto, mi prese per un braccio – come di solito faceva Nessie
– e mi trascinò via dall’aula di biologia. Appena le sue
dita avevano stretto il mio braccio, una scarica elettrica mi pervase tutto il
corpo. Sicuramente ne fu pervaso pure lui perché si voltò a
guardarmi confuso. Fu in quel momento, quando mi trascinò in
un’aula vuota, che capii cosa stava succedendo. La mia visione si stava
avverando. Presto mi avrebbe fatto la sua stupida proposta. Mi avrebbe
confermato che si stava prendendo gioco di me.
Entrammo
nella nell’aula vuota, e come nella visione, lui si mise di fronte a me.
Mi guardava speranzoso e felice. I miei occhi inconsciamente
s’incatenarono e si persero nei suoi. Nel suo oro fuso. Sapevo di aver
commesso un errore. Non avrei mai dovuto rivolgere lo sguardo verso i suoi
occhi.
<<
Alice, io vorrei.. chiederti.. se.. >> balbettò Jasper.
Non
dissi nulla per farlo continuare. Non che non avrei voluto, ma la gola si fece
secca immediatamente, gli occhi incominciarono a divenire lucidi, e soltanto al
ricordo di come m’ero sentita felice al vedere quello che sarebbe
accaduto adesso, mi veniva voglia di scappare. Ma non potevo. Non senza
degnarlo della risposta che si meritava. Non senza sputarle tutta la mia
rabbia. Non senza vedere la sua faccia dopo aver compreso che il suo piano non
sarebbe andato avanti. Almeno non con me.
Ma
lui ignorando che sapevo le sue luride intenzioni mi sputò in faccia
quella domanda che per tanto avevo atteso, accompagnata dal suo splendido, ma
falso sorriso. << Vorresti venire al ballo con me? >>.
Non
so dove trovai la forza di risponderlo, ma ce la feci senza scappare via in
lacrime da quell’aula: << Ma come ti permetti a chiedermelo?!? Come
Jasper?? Ti reputavo una persona serena, ma soprattutto SINCERA, e invece mi
ritrovo a che fare con un bambino. Un bambino falso, che pur di ottenere il suo
obiettivo illude le altre persone che non hanno mai avuto niente a che fare con
te. Mi dispiace per te, ma ho scoperto la verità. Io non voglio essere
il giocattolino di nessuno, tantomeno
di una persona disonesta e falsa come te. Sei soltanto un mostro, un mostro senza
cuore. Addio Jasper! >> gli urlai in faccia buttando fuori tutta la mia
rabbia e il mio disprezzo.
Lui
non ribatté, anzi teneva la testa bassa come se l’avessi colpito
nel profondo. Capendo che non m’avrebbe risposto scappai da quella classe
senza voltarmi indietro. Ormai avevo deciso. Non ne volevo più sapere
nulla di Jasper Hale Cullen.