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Autore: bibliophile310    10/04/2018    1 recensioni
Alexa è la tipica ragazza responsabile e studiosa, con un'amica soltanto, la pazza Violet. Le due sono un pò prese di mira dai giocatori della squadra di rugby. Quando un giorno, le due amiche sono stanche delle solite prese in giro, Violet organizza una finta festa per provare a mettere fine a queste loro sofferenze, e inaspettatamente il capitano della squadra di rugby, Jarrett, che si dice essere diverso dai suoi compagni di squadra, inizia ad interessarsi ad Alexa. Ma Jarrett sarà veramente diverso o è uguale a tutti gli altri?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Note: Scusate se anche questa settimana pubblico con un giorno di ritardo, ma dovevo finire questo capitolo. Gli altri li avevo già pronti, ma gli altri devo ancora scriverli, quindi spero di riuscire a fare in tempo per il lunedì. In caso contrario perdonatemi :P è che non ho molto tempo a disposizione. Comunque spero che vi piaccia questo capitolo, finalmente si vede qualcosa di interessante. Fatemi sapere, ciao alla prossima!!

Lunedì, a scuola, non appena Colin va dai suoi amici, Violet mi racconta subito cosa è successo sabato all’oratorio, anche se in realtà Colin mi ha già detto tutto.
«Tu sei l’amica più fantastica, più speciale che ci sia. Quando ci hai lasciati soli abbiamo chiacchierato un po’ del più e del meno, del nostro meraviglioso piano, che ha funzionato, e poi…sono riuscita finalmente a chiedergli di uscire, e lui ha detto sì!»
«Wow, è fantastico! Sono contenta, davvero!»
«Allora sabato passiamo da Mary’s Clothes??»
«Certamente.» le dico io facendole l’occhiolino.
Sentiamo suonare la campanella, così ci prepariamo ad entrare, quando sento qualcuno che mi chiama, e percepisco di nuovo quel brivido sulla schiena. Jarrett.
«Ciao Jarrett.» faccio io, stupita. Ancora una volta.
Ci supera ed entra in aula prima di noi. Violet si ferma, così lo faccio anch’io.
«Oh. Mio. Dio.» inizia subito Violet «Cos’era quello?»
Io arrossisco in fretta e lei se ne accorge. «Signorina, c’è qualcosa che devi dirmi?» mi chiede mettendo le mani sui fianchi.
«Sì, ma non qui.» le dico.
«Bagno. Adesso!»
Non appena apriamo la porta del bagno, Violet si accerta che non ci sia nessuno, così io inizio a raccontarle di sabato, della chiacchierata con Jarrett, e lei sorride ed esulta sempre di più.
«Non ci posso credere. Ti rendi conto? Ti rendi conto, Alexa? Jarrett Stone. J-A-R-R-E-T  S-T-O-N-E.»
«Già, non ci credo neanche io. Non capisco perché tutti questi anni sono stata invisibile ai suoi occhi, anzi, agli occhi di tutti, e ora mi parla. È rimasto lì perché voleva farci i complimenti. Non capisco.»
«Oh mio Dio, prevedo già un’uscita a quattro. Io e Colin e tu e Jarrett. Te lo immagini?» Ecco, è partita per il mondo delle favole.
«No Violet. Dobbiamo stare con i piedi per terra. In fondo era solo una semplice chiacchierata no?»
«Sì, ma intanto è già qualcosa!» detto questo, esce dal bagno sorridendo.
 
La mattinata trascorre in fretta tra una lezione e l’altra. Guardo l’orologio e mi accorgo che è ora di pranzo, così io e Violet, come al solito, ci dirigiamo in mensa e aspettiamo in fila. Improvvisamente mi accorgo di aver dimenticato di mettere il coltello nel vassoio, così mi giro verso le posate e sto per prenderlo quando le mie mani incontrano quelle di un altro studente. Alzo lo sguardo e vedo Jarrett. Distolgo subito le mani dalle posate.
«Oh ciao, Alexa.» mi dice sorridendo. Quel magnifico sorriso.
«C-ciao.» faccio io con le guance in fiamme.
«Molto interessante la lezione di oggi di letteratura, non trovi?» mi chiede. Gli piace anche studiare?
«Sì, io l’ho adorata.» dico io, marcando un po’ troppo quel “adorata”. Così mi giro imbarazzata e sento il suo sguardo su di me.
«Oh e Violet» fa rivolto verso di lei, che si gira «complimenti per sabato sera! È stato fantastico.»
«Grazie. Lo ammetto, siamo stati bravi.» risponde lei, sorridendo.
«Oggi Colin ci tiene un posto al suo tavolo?» chiedo io a Violet per deviare il discorso.
«Sì, com’è gentile.» dice lei con aria sognante. Mondo delle favole, ci risiamo.
«Ehi, ragazze, ehm…vi dispiace se mi unisco a voi?» ci chiede Jarrett.
Io rimango esterrefatta. E Violet pure. Ma è la prima a riprendersi da quello shock, così gli risponde di sì, balbettando.
«Grazie, non ho voglia di stare con quel branco di capre.» dice indicando il tavolo dei giocatori di rugby.
Arriva finalmente il nostro turno, così prendiamo da mangiare e andiamo a sederci al tavolo di Colin. Resta scioccato anche lui nel vedere che Jarrett si unisce a noi, e mi guarda, così faccio spallucce, per dire che non ho la più pallida idea del perché Jarrett si sia unito a noi.
Restiamo tutti quanti un po’ in silenzio, fino a che uno degli amici di Colin fa una domanda sugli allenamenti di rugby a Jarrett. Grazie al cielo. Evitiamo così il silenzio imbarazzante fino alla fine del pranzo.
 
Sta quasi per terminare l’ultima lezione pomeridiana, così ci prepariamo per uscire dall’aula. Violet non ha parlato molto dopo il pranzo, segno che ha un uragano dentro, che prima o poi scoppierà. Fa sempre così, quando succede qualcosa di sconvolgente, ma davvero tanto sconvolgente, sta in silenzio tutto il tempo, per poi sparare a raffica tutto quanto in un solo momento.
Usciamo dall’aula e improvvisamente sento una mano sulla spalla.
«Alexa, volevo dirti che sono molto contento per la recita di fine anno. Penso che saremo una bella coppia insieme…come Romeo e Giulietta, ovvio!»
«S-sì, anche io» dico a Jarrett.
 
Durante il tragitto verso casa, come previsto, l’uragano Violet scoppia.
«Dio, Alexa. Sono sconvolta. Sconvolta. Ma ti rendi conto di quello che è successo negli ultimi tre giorni? Abbiamo sconfitto quei deficienti, o meglio, quel “branco di capre”» dice sghignazzando. «Ho chiesto a Colin di uscire. Di uscire. Un appuntamento, capisci? Per non parlare di quello che è successo oggi in mensa! Jarrett si è seduto al nostro tavolo. Ha parlato normalmente con gli amici di tuo fratello, come se nulla fosse. E…ciliegina sulla torta, ti ha detto che è contento di recitare con te, che formate una bella coppia! Wow! Non ci posso veramente credere. Forse sto sognando, sì, sto sognando.»
Io cerco di trattenere a stento le risate.
«Ti sembra questo il momento di scherzare??»
«No, hai ragione, scusa. Comunque, non so che dire. Il comportamento di Jarrett mi ha completamente spiazzata. Ma in fondo non è successo nulla di che. Dobbiamo solo restare a vedere cos’altro succederà.»
«Già, hai ragione.»
   
 
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