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Autore: Colarose    11/04/2018    2 recensioni
Quando si perde tutto, non si fa che rimproverarsi di non aver fatto di più per non perdere quel tutto.
E Harry ha perso tutto.
Ma gli verrà data un seconda possibilità.
Un viaggio nel tempo, 27 anni indietro nel passato.
Prima che Voldemort seminasse terrore, prima della Prima Guerra Magica, prima dei Mangiamorte e prima della fondazione dell’Ordine della Fenice.
Prima di quel 31 ottobre, prima di quell’esplosione.
Prima dei Malandrini.
Una nuova responsabilità si fa carico sulle spalle di Harry: vincere la Prima Guerra, prima che ce ne sia anche una seconda.
Ma ci sarà un piccolo imprevisto.
**********
Siete pronti per la lettura?
Ma soprattutto, siete pronti per la storia del quinto Malandrino?
Genere: Comico, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, I Malandrini, Lily Evans, Marlene McKinnon, Mary MacDonald | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
Capitoli:
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I Malandrini


Silente osservava incuriosito gli studenti della Sala Grande. Si era sempre interessato molto ai suoi studenti, a volte per concedersi un po’ di svago nel tempo libero, pensava a ciò che stava accadendo nella scuola. Non sembrava, ma Silente notava molto di più dei voti ottimali e comportamenti indisciplinati.
 
 Oh, si. Silente si divertiva un mondo vedendo le situazioni sentimentali dei suoi amati studenti. L’anziano preside aveva i suoi studenti preferiti, benché non volesse darlo a vedere. Quell’anno il suo interesse era su un gruppetto di cinque ragazzini, e perché no, anche su quello di una certa rossa.
 
 E come poteva non conoscerli? Minerva stava raggiungendo un esaurimento nervoso per colpa loro. Peter Minus, Harry Potter, Sirius Black, James Potter e Remus Lupin erano dei veri burloni.
 
James Potter e Sirius Black si erano da subito distinti, ottenendo quattro punizioni solo la prima settimana di scuola, oltre ad avere uno spiccato talento e dei buoni voti, che Silente sapeva, senza neanche toccare i libri.
 
Remus Lupin lo aveva da subito attirato anche per la sua condizione, era uno studente diligente e studioso, ma ben presto si unì insieme ai suoi amici James e Sirius, e probabilmente, anzi sicuramente, aveva partecipato a molti dei loro scherzi. Peter Minus era sempre con loro, molto insicuro e pauroso, e i quattro lo avevano accolto sotto la loro ala protettiva.
 
Lily Evans, era conosciuta per la sua bravura in tutte le materie e per le sue storiche litigate con il suo compagno di casa nelle quali non faceva mai mancare di far notare il disprezzo per quest’ultimo.
 
Infine, Harry Potter. Ad Albus a volte dava l’impressione che fosse più maturo di quanto sembrasse. Aveva sentito numerose volte il suo nome fra gli insegnanti, che non facevano che rimanere impressionati dalla sua bravura. Si poteva dire, che il ragazzino, sapesse già fare tutto quello che insegnavano. Minerva gli aveva parlato orgogliosamente dello studente, di come riuscisse a fare le trasfigurazioni al primo colpo e aveva affermato di averlo visto cercare di farli non verbalmente, riuscendoci sempre a fine lezione.
 
Aveva successo in tutte le materie, tant’è che si era guadagnato la fama di studente prodigio. Silente puntò lo sguardo su di lui: mangiava silenziosamente il suo pasto, un po’ scuro in volto, per poi sorridere di fronte agli sguardi degli amici che lo osservavano preoccupati. Il ragazzino si voltò verso di lui, e il preside incrociò i suoi occhi verdi. Chissà cosa lo preoccupava, era forse qualcosa di grave?

Cercò di saperlo, facendo un lieve attacco di Legilimanzia, ma sorprendentemente fu respinto. Il bambino distolse velocemente lo sguardo. Silente lo fissò incuriosito più di prima e leggermente indagatore.
 
Occlumanzia? Un bambino di undici anni? Possibile?

Silente sentiva che qualcosa gli sfuggiva: qualcosa di estremamente importante.

 

Harry aprì il giornale della Gazzetta del Profeta. Aveva fatto l’abbonamento annuale, decidendo che doveva sapere meglio cosa succedeva in quell’epoca. Adocchiò la prima pagina sulle quali capeggiava a caratteri cubitali il titolo che stava facendo discutere molti studenti a tavola:


LA FAMIGLIA CROUCH ATTACCATA

La famiglia di Barty Crouch, noto Capo del Dipartimento Applicazione delle Leggi Magiche due giorni fa ha rischiato la vita. I carnefici sono coloro che recentemente stanno dando del filo da torcere al Dipartimento Auror e sui quali fino a poco tempo fa non si sapeva molto.

La famiglia è riuscita a sopravvivere grazie all’intervento tempestivo degli Auror che si sono precipitati lì dopo aver ricevuto una chiamata d’urgenza dalla signora Wilson, un’impiegata dell’Ufficio per i Giochi e gli Sport Magici, che vive vicino alla casa della sfortunata famiglia.

«Dalla finestra di casa mia che si affaccia verso la casa del signor Crouch, ho visto delle figure nere entrare sfondando la porta. Poi tanti lampi di luci e urla. Non dimenticherò mai quelle urla terrorizzate, ho avuto così paura…» ci dice l’impiegata scossa «Sono andata in panico, e ho chiamato subito il Dipartimento Auror.»

I misteriosi maghi non sono riusciti a uccidere nessuno della Famiglia Crouch ma i due coniugi hanno dovuto subire la Maledizione Cruciatus.
 
«È stato terribile» commenta la Signora Crouch sconvolta «Grazie a Merlino mio figlio non era presente. Io e Barty stavamo cenando quando ad un tratto abbiamo sentito un forte schianto. Siamo corsi verso l’entrata e c’erano quattro o cinque uomini vestiti in nero… con delle maschere a nascondere il loro volto. Ci hanno puntato le bacchette addosso. Abbiamo duellato, ma erano molto abili. Poi… non ricordo molto dopo che la bacchetta mi fu sottratta, solo un fortissimo dolore…» conclude in lacrime «Ricordo che urlavo… e loro ridevano e ridevano.»

«Farò pentire a quei mostri di aver attaccato la mia famiglia. L’Ufficio della Legge Magica e il Dipartimento Auror sta dando il massimo per riuscire a sbatterli ad Azkaban. Riusciremo a catturare quei maghi da quattro soldi» dice adirato il Signor Crouch.

Non ci resta che sperare e riporre la nostra fiducia nel Ministero.
 



Harry scosse la testa rassegnato. Dovevano ancora capire che dietro a quegli omicidi, scomparse e questi uomini vestiti in nero, che non erano altro che Mangiamorte, ci fosse qualcosa di più grande?

«Cosa dice?» chiese Peter.

«La famiglia Crouch, del Direttore dell’Ufficio della Legge Magica è stata attaccata da dei Ma… criminali vestiti di nero» si corresse Harry.

«Mio padre pensa che dietro questi attacchi ci sia molto di più di quel che sembri» disse James mangiando una brioche.

«Voi non avete idea di cosa ci aspetta» pensò Harry amaramente.

«Andiamo?» chiese Remus alzandosi. Annuirono e si avviarono verso l’aula di Difesa Contro le Arti Oscure.

«Oggi impareremo l’incantesimo di disarmo» proclamò il Professor Wittle «L’incantesimo di disarmo è generalmente un incantesimo che si usa nei duelli per difendersi. Fa in modo che qualunque cosa l'avversario stia tenendo in mano voli via, talvolta finisca addirittura nelle mani dell'altro mago o strega. Pur essendo efficace come metodo di difesa contro alcuni incantesimi, può provocare seri danni alla persona come se questa fosse stata colpita da uno Schiantesimo. Se lanciato troppo debolmente, l'incantesimo causa un debole fremito all'oggetto, a volte lo allontana di poco» spiegò «Questo incantesimo viene annunciato da un intenso getto di luce rosso fuoco, rendendolo riconoscibile prima che venga scagliato.»

«Vorrei che vi disponeste in coppie per provare a farlo. La formula è “Expelliarmus”. E dovete fare questo movimento» e ondeggiò la bacchetta.

Gli studenti obbedirono, Harry capitò con Sirius ed entrambi si disposero in posizione d’attacco.

«VIA!» urlò il professore, e gli studenti presero a cercare di fare l’incantesimo. Il professore passava tra le coppie e eventualmente correggeva gli studenti. Era un bravo professore, era severo al punto giusto ma era anche gentile e disponibile e ad Harry piaceva il suo modo di spiegare.

«Expelliarmus» urlò Sirius, un debole getto di luce rossa uscì dalla sua bacchetta che Harry schivò prontamente, senza neanche dare il tempo a Sirius di rendersi conto di cosa stesse succedendo, Harry scagliò l’incantesimo dritto alla bacchetta di Sirius. La bacchetta del Black volò nelle sue mani, e quest’ultimo ebbe anche un leggero sballamento all’indietro per la potenza dell’incantesimo.

«Perfetto, Potter» si complimentò il professore «Una buona prontezza di riflessi e un'ottima potenza. Cinque punti a Grifondoro» annunciò. Harry restituì la bacchetta a Sirius sorridendo, e lui ricambiò con un ghigno.


Ben presto Harry si limitò a difendersi, per permettere a Sirius di esercitarsi meglio. I suoi incantesimi erano diventati più potenti dopo pochi tentavi, e ora riusciva a padroneggiarlo perfettamente.

«Expelliarmus!» esclamò Sirius, Harry lo schivò ancora, ma Sirius non gli diede neanche il tempo di voltarsi di nuovo che gliene lanciò un altro. Harry vide l’incantesimo dirigersi verso di lui, no, non ce l’avrebbe fatta a schivarlo, e agì d’istinto, senza neanche pensarci tanto.

«Protego!» esclamò, l’incantesimo andò ad infrangersi sullo scudo. Sirius lo guardava stupito, e Harry capì dello stupido errore che aveva fatto.


«Merda» pensò «Non l’abbiamo ancora fatto. Che emerito idiota che sono.»

D’altra parte il professore si era voltato di scatto quando aveva sentito un incantesimo diverso dall’Expelliarmus e aveva visto lo scudo di Harry. Era anche lui piuttosto meravigliato.
«Cinque punti a Grifondoro per Black, e dieci punti a Grifondoro per Potter» disse con un sorrisetto.
«Potter, chi te lo ha insegnato?» chiese poi a Harry. Harry si grattò la nuca.

«Oh… Ecco… l’ho letto su un libro e l’ho imparato» si inventò Harry. Quella frase era così in stile Hermione, pensò un po’ malinconico. 

 
*

Settembre sfumò in Ottobre, spalancando le porte per l’autunno che non mancò di tingere gli alberi di Hogwarts di vari colori. James era stato colto da un'idea nell’ultimo mese: 

«Ragazzi, che ne dite di darci un nome?» chiese d’un tratto pensieroso una sera. 

«Eh?» Remus lo guardò confuso.

«Sei un genio, Jamie!» esclamò Sirius.

«E perché dovremmo darci un nome?» chiese Peter perplesso.

«Ma è ovvio, Peter! Tutti ci conoscono per i nostri scherzi -Remus alzò gli occhi al cielo per l’evidente ego di James- e dobbiamo fare in modo che con poche parole si capisca ciò che facciamo. Poi pensa che comodità per quelli che parlano di noi, sai che scocciatura dire “Potter, Black, Minus, Lupin e Potter hanno fatto uno scherzo” è troppo lungo!» spiegò James sorridendo.

«Ah.»

«Che ne dici dei: “I Cinque Fenomeni”» propose Sirius con un ghigno.

«I Magnifici Cinque!».
 
«I Burloni!».

«I Bellissimi Ragazzi».

«Certo Sir, già che ci siamo che ne dici di chiamarci “I Fenomenali, Stupefacenti, Bellissimi, Talentuosissimi Ragazzi?”» chiese Remus sarcastico.

«Non sarebbe male» commentò Sirius con un ghigno.

«Che ne dite dei Ma…» iniziò Harry.

«POTTER!» Lily piombò nella Sala Comune come una pantera e si avvicinò a loro con gli occhi che dardeggiavano. I cinque la osservarono attoniti.

«E ANCHE VOI QUATTRO!» Sputò Lily mentre Harry la osservava terrorizzato.
«COME VI SIETE PERMESSI DI FARE UN INCANTESIMO A I LIBRI DI SEVERUS IN MODO CHE MORDESSERO?!» Harry ricordava di non aver fatto proprio niente, ma decise di tacere di fronte a quella furia.

«IMMATURI! DIRÒ TUTTA ALLA MCGRANITT! E VEDETE SE QUESTA VOLTA LA SCAMPATE!» urlò.
 
«Io sono innocente!» esclamò Harry che non aveva per niente voglia di avere una punizione dalla suddetta professoressa. Lily lo ignorò.

«SIETE PROPRIO DEI… DEI… MALANDRINI!» concluse Lily. James la osservò con tanto d’occhi.

«Evans…» esalò mentre sorrideva felice e trionfante.
 
«Che vuoi, Potter?» domandò Lily brusca.

«Malandrini… È perfetto» James guardò gli altri che sorrisero soddisfatti in risposta.

«Evans sei geniale!» esclamò alla fine James mentre Lily lo guardava 






Angolo Autrice
Ciao a tutti! So che ci ho messo di più a pubblicare il capitolo rispetto a come faccio di solito, e mi scuso.  Silente sta iniziando a puntare gli occhi su Harry e quei cinque si sono finalmente dati un nome! Non ci sono stati molti capitoli nel mese di settembre, ma non volevo annoiarvi con altri capitoli che non avevano niente di interessante. Proprio perchè in quel mese non succede niente di che. Un bacio a tutti e alla prossima!





Capitolo gentilmente revisionato da lilyy e Nag, grazie!
   
 
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