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Autore: Hagne    02/07/2009    3 recensioni
"In un'era oscura e buia come quella , era impensabile non guardarsi le spalle con occhi calcolatori ,
ma l'uomo è imperfetto , ed essendo tale commette degli errori che a volte risultano fatali per se stessi e per le persone che lo circondano .
In una Russia tetra e cupa che nasconde tra le sue vie innevate un segreto celato morbosamente da anni da colui che nessuno riteneva capcace di simili crudeltà .
Tra leggendarie città invisibili e creature che si ritenevano estinte si intreccia il destino del bambino che salvò il mondo magico e che divenne la speranza dei maghi ,il purosangue marchiato dal pesante passato del padre pentito che cerca di scegliere un destino per il figlio diverso dal suo , la bambina dagli occhi d'oro che sotto di sè radunò quell'esercito che per la prima volta avrebbe fatto tremare la schiera dei mangiamorte tornati alla ribalta per far rinascere il loro padrone .
Ma se qualcun altro fosse divenuto , per colpa del male da altri inflitto , una entità scura al pari o perfino superiore di Lord Voldemort ?
E tutte quelle morti , quei sussurri , quei segreti che la gente nascondeva per paura di essere punita ?
In uno sfondo dark e gotico l'amore troverà difficile imboccare la via giusta .
L'amicizia perderà valore quando l'egoismo guiderà l'animo umano corrotto dalla gelosia .
E la rivolta del popolo che per anni subì il massacro sconvolgerà il mondo magico fino ad allora conosciuto "
Genere: Dark, Guerra, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Potter, Voldemort | Coppie: Draco/Hermione
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti | Contesto: Nessun contesto
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Harry Potter

Harry Potter

 

 

 

 

 

C’era una costruzione decadente e abbandonata in Russia .

Un  edificio adibito per anni a un centro di ritrovo per bambini disagiati , malati o anche solo fuggiti di casa .

L’unico posto in tutta Mosca ad essere sotto il controllo del ministero della magia inglese , fattosi improvvisamente pressante nei confronti di quella casa a quattro piani dopo la caduta di Colui-che-non-deve-essere-nominato .

Per quanto lo riguardava il ministero russo permise alla gemella  inglese di trasformare l’ormai disabitata baracca nel centro di accoglienza per  mezzosangue  orfani di genitori in seguito alla guerra contro il lord oscuro  .

Fu in ricordo del massacro avvenuto alla morte del mago dagli occhi vermigli che l’orfanotrofio venne battezzato St. Basilio il Benedetto , l’unico centro di riabilitazione per i  bambini segnati dalla sanguinosa battaglia conclusasi qualche anno fa .

E fu  in questo orfanotrofio che vennero portati i superstiti della guerra , bambini dai 2 ai 10 anni presero dimora nella colorata casa di mattoni rossi e dal tetto amaranto che risultava incredibilmente falsa agli occhi dei russi .

La stessa falsità che una bambina dagli occhi d’oro notò   non appena scortata assieme ad altri 100 bambini in quella che sarebbe diventata la loro nuova casa provò la fastidiosa sensazione di gelo che mai nella sua vita l’avrebbe abbandonata  .

 

 

 

 

 

 

 

 

<  Snegurocka > fu  la sottile voce di Selina , una graziosa  bambina dai boccoli biondi ad attirare  su di sé l’attenzione dei cento bambini che guardavano assorti  una minuta figura  che sedeva nel mezzo del cerchio con un enorme libro aperto sulle gambe  . < Sta zitta , non vedi che non è ancora finita la storia > < Cosa c’è Selina ? > fu la più piccola tra loro , quella seduta al centro a calmare l’irritazione generale con un occhiata materna dei grandi occhi d’oro che pazienti scrutavano  il visetto pallido dell’irrequieta bambina bionda . < E se noi trovassimo questa invisibile città di Kitez ? Se la prendessimo solo per noi e basta ? Staremo per sempre con te Snegurocka . Solo noi mezzosangue e basta > un espressione triste occupò d’un tratto il viso di tutti i bambini presenti nell’enorme dormitorio ora silenzioso , mentre la piccola bambina chiudeva dolcemente il libro delle leggende russe dalla sgargiante copertina rossa  .

< ha ragione Selina , potremo stare insieme per sempre . Questo mondo non è fatto per noi > a parlare questa volta fu il più grande tra loro  , Sergej  , gli occhi color zaffiro intenti a scrutare il delizioso viso a cuore  della loro Snegurocka , la bambina di tre anni che fin dal loro arrivo li aveva difesi , protetti , amati nonostante fosse la più piccola tra loro .

< Sono anni che nessuno entra qui , nessuno ci vuole . Anche se la guerra è finita da tre anni , nessuno vuole avere dei mezzosangue come figli, nessuno > < Io non credo > una voce più sottile e pacata delle altre catturò l’attenzione dei bambini dagli sguardi bassi , attenti ora per ascoltare ogni parola uscita dalle sottili labbra color carminio di Snegurocka  . < Vi ho già spiegato il perché nessuno vieni qui . è colpa loro , non nostra . Anche noi siamo maghi , streghe , persone . La sola differenza è che noi siamo speciali >< è vero , ha ragione Snegurocka > < Siamo speciali > < Siamo maghi e streghe forse anche più forti di loro > e poi d’un tratto le voci concitate dei bambini furono smorzate da un rumore di passi frettolosi , passi fin troppo familiari a Snegurocka che alzatasi in piedi si frappose tra i bambini e la porta , gli occhi d’oro fattisi improvvisamente glaciali .

E fu quando la porta si aprì che tre alte figure si stagliarono minacciose sulla soglia della porta , gli sguardi spenti e calcolatori accesisi di una luce che tutti conoscevano da anni .

< Siete ancora svegli ? Non vi avevo detto di andare a dormire un ora fa ? Scommetto che è tutta colpa tua Hermione  , come sempre d’altronde ? > fu la stridula voce di Caroline , una dei tre tutori dell’orfanotrofio a far sbiancare vistosamente Selina e gli altri bambini , le piccole mani che tentavano di tirare indietro la loro Snegurocka che immobile ricambiava lo sguardo della giovane donna .

< Comunque sono qui per darvi una buona notizia , da stasera avrete una nuova compagna di letto , salutate Angelique > con uno spintone la donna gettò a terra una minuscola bambina di quattro anni dai grandi occhi color nocciola , subito aiutata da  Snegurocka che con una spintarella la nascose dietro le proprie spalle .

< dato che siete svegli vogliamo giocare  tutti insieme ? > una voce maschile , terribilmente grottesca e cupa fece rialzare il visetto della bambina che divideva le due compagini con determinazione , gli occhi dorati puntati ora sulla cintura che Teodor aveva tolto da passanti  dei pantaloni .

< Non lo fare  > < Vuoi giocare solo tu allora ? Non sei un po’ egoista ? > prima ancora che l’uomo facesse un passo i letti e le vetrate cominciarono a tremare , mentre gli occhi d’oro della bambina si assottigliavano leggermente , facendo indietreggiare il più giovane del trio .

< Non mi fai paura mocciosa , questa sera toccherà a qualcun altro non a te > e d’un tratto una mano pallida si protese oltre la spalla della bambina che diede uno spintone ad Angelique , facendola cadere tra le braccia di SErgej , gli occhi chiari ora puntati  sui letti unitisi l’uno all’altro a muraglia per difenderli dai loro tre aguzzini .

< Non ti sono bastati questi anni per capire che non ho pietà per i bambini ? Vieni con me mocciosa > Selina e i compagni , aggrappatisi alle sbarre dei letti protesero le mani verso la piccola figura della loro Snegurocka che strattonata da Caroline sorrise loro con dolcezza , prima che la porta si chiudesse davanti ai loro sguardi sbarrati per l’orrore  .

E i bambini scoppiarono a piangere , mentre SErgej stringeva al petto la nuova arrivata in quell’inferno dal quale la piccola Hermione li aveva sempre salvati facendosi punire al posto loro .

 

 

 

 

 

 

< Prendi la bacchetta , la cinta non ha più effetto su di lei > rimasta sola la bambina si vide sbattere  contro la  parete di mattoni  dello studio di Caroline che cominciò a rovistare frettolosamente nel cassetto della scrivania , mentre Teodor giocherellava distrattamente con la cinta appoggiato alla porta  .

< Potremo lasciarla andare per stasera no  ? Non ha fatto nulla > Paul , il più piccolo dei suoi fratelli si strinse nelle spalle quando sua sorella maggiore lo schiaffeggiò sul viso con rabbia , i lunghi capelli neri a nascondere lo sguardo folle .

< Perché dovremmo lasciarla andare ? Non sei fatto per questo lavoro caro fratellino te l’ho sempre detto > sconfortati gli occhi azzurri del ragazzo si posarono sulla piccola bambina che muta guardava oltre la  finestra con aria assente , tranquilla , come se non stesse per essere punita

Per  l’ennesima volta per colpe che non aveva .

< Trovata, ora vediamo come te la cavi brutta impertinente > la bambina riportò la sua attenzione sulla donna che ora ghignante stringeva tra le dita affusolate una sottile bacchetta nera , familiare allo sguardo della piccola hermione che nascose un sorriso di scherno .

< Crucio > non un gemito di dolore lasciò le labbra carminio della bambina , un leggero tremolio delle spalle , questo e nulla più provocò una delle maledizioni senza perdono .

< Come diavolo è possibile ? > l’urlo isterico della donna fece ridere leggermente la piccola che divertita vide Tedoror sottrarre con stizza la bacchetta dalla mano della sorella minore , puntandolo serio verso di lei .

< Crucio > un tremolio più forte del precedente , tanto forte da smuovere  la divisa grigia dell’orfanotrofio troppo grande per lei scoprì parte della schiena della bambina , segnata da cicatrici che la cinta di Teodor le aveva inferto in anni di punizioni .

< Brutta mocciosa io > ma l’attenzione della bambina e di Caroline fu presto  catturata da una figura femminile che dall’altro lato della strada li guardava nascosta sotto un ombrello  nero .

< Cosa diavolo ci fa ancora qui ? > sia Teodor che Caroline abbandonarono la stanza di corsa , e la bimba aggrappatasi al davanzale si mise sulle punte per guardare meglio la donna vestita di blu che ricambiava tristemente il suo sguardo da sotto il bizzarro capello di piume bianco

 .

Prima che si smaterializzasse lontano non appena notò due figure andarle incontro , facendo cadere l’ombrello che sospinto dal vento cominciò a volteggiare tra la neve che cadeva su Mosca .

L’ombrello che la bambina continuò a seguire con lo sguardo , curiosa , mentre Paul presala in braccio l’accompagnava nei dormitori .

L’ombrello nero che sporgendosi oltre la spalla del tutore vide venir preso da  Caroline che con un colpo di bacchetta lo bruciò , facendo nascere nella mente fin troppo sveglia della bambina mille domande a cui avrebbe dato presto una risposta .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un timido sole nascosto dietro grandi nuvole bianche illuminava il rigoglioso giardino nel quale i bambini dell’orfanotrofio St. Basilio il Benedetto giocavano , circondato da una staccionata di legno costruita più  per salvare le apparenze che per altro .

< Andrey > un bambino  di 9 anni  corse incontro alla palla lanciatagli dal compagno , fermandosi di botto quando il pallone venne raccolto da due mani femminili prima che andasse in strada  .

< è tua questa palla ? > Snegurocka smise di giocare con Angelique e le altre bambine quando udì la voce incerta di una donna provenire da dietro le sue spalle  , e si stupì leggermente quando voltandosi vide la stessa signora  della scorsa notte porgere con un sorriso il pallone ad Andrey .

Con Selina e Mira strette contro il proprio  fianco la bimba  si avvicinò lentamente alla donna , annuendo ad Andrey affinchè riprendesse il pallone che la signora gli porgeva , mentre curiosa portava i grandi occhi d’oro sul volto pallido della donna .

Era molto bella .

Aveva dei lineamenti delicati , da bambola , la pelle pallida e morbida , guance del colore delle pesche mature  , dei lunghi capelli neri  come le folte ciglia che adombravano gli occhi chiari solcati da un leggero stupore quando guardò la piccola  .

< Ciao > le due bambine si strinsero maggiormente alla loro Snegurocka  , e il resto dei compagni smise di giocare quando piegatasi sulle gambe la signora accarezzò i lunghi boccoli scuri della bambina dagli occhi d’oro.

< Sei una bellissima bambina sai ? > < Chi è lei ? > i maggiori tra di loro raggiunsero correndo le tre bambine , mettendosi ai loro lati quasi in un gesto intimidatorio per l’estranea che aveva osato toccare la loro Snegurocka .

< Sono una strega  > pacata e tranquilla la voce della donna rilassò per quanto possibile i più grandi , mentre gli altri bambini le si accalcavano attorno , curiosi . < Perché è qui ? Chi cerca ? > la piccola Hermione così come SErgej colsero il lampo di sorpresa comparso negli occhi della donna che riacquistato lo sguardo dolce di poco prima

 , sorrise loro .

< Tutti  e nessuno > < Cosa….> la voce irritata di Selina venne sovrastata da quella di Caroline appena comparsa sui gradini che portavano dentro la casa . < Bambini con chi state parlando ? > < Ora devo andare ,spero ci rivedremo > dopo un ultima carezza al viso della piccola Hermione la misteriosa donna si volatilizzò nel nulla , mentre piccoli fiocchi di neve cominciarono a cadere dal cielo improvvisamente rannuvolatosi .

< torniamo dentro > < E perché ? > < sta per piovere > ubbidendo alla voce autoritaria della bimba dagli occhi d’oro gli ormai  101 bambini rientrarono nella casa , mentre assieme alla neve fulmini e saette caddero dal cielo illuminando il viso a cuore di Snegurocka fattosi impassibile e tremendamente gelido  .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

< Perché la chiamate  Snegurocka se si chiama Hermione ?  > la tintinnante voce di Angelique rimbombò assieme ad un tuono nel dormitorio , mentre le bambine riunitesi attorno alla nuova arrivata ridevano dell’ignoranza della compagna . < Non conosci la leggenda di Snegurocka ? > uno scuotimento del capo da parte della bambina dagli occhi nocciola fu tutto quello che Tamara ebbe ,mentre con un sospiro Selina prendeva il libro di leggende nascosto sotto il proprio cuscino .

< La vedi ? Questa è Snegurocka > il piccolo dito della bambina indicò la sinuosa figura di una bellissima ragazza dallo sguardo di ghiaccio , lo stesso che la bimba aveva visto in Hermione quando aveva fronteggiato i tre adulti per difenderla qualche mese fa  .

< Snegurocka era la figlia della fata primavera e del vecchio inverno . Un giorno la fata confessò agli uccelli di non voler abbandonare la figlia ma Iarilo  , il sole , geloso di questo   gettò una maledizione sulla ragazza . Se mai lei si fosse innamorata sarebbe morta . Avendo paura che il sole potesse sciogliere il cuore di ghiaccio della figlia con sentimenti d’amore l’inverno la nascose cedendola a un contadino > subito i bambini che fino a poco tempo fa stavano in disparte accerchiarono la piccola figura di Selina , che assunta un espressione seria continuò il suo racconto con voce solenne . < Quando lei lasciò la foresta per trovarsi una casa , annoiata , venne invitata dalla migliore amica Kupava alle sue nozze . Purtroppo però il fidanzato di Kupava , Mizguir , si innamorò di Snegurocka abbandonando la sua promessa  . Ma Snegurocka non amava nessuno , come disse allo zar quando egli la interrogò , ed egli non sapendo come far riconciliare le due donne le invitò alla festa per l’inverno .

Kupava accettò l’amore di un pastore , mentre Mizguir confessò  il suo amore a Snegurocka che colpita dalla confessione andò  in cerca della madre per supplicarla di concederle  dei sentimenti .

La fata della primavera acconsentì  e portò una ghirlanda di fiori che fece  nascere nella figlia il sentimento dell’amore > < è molto romantico > l’espressione triste di Selina però fece zittire subito Angelique che guardandosi intorno non colse altro che tristezza negli occhi degli altri bambini.

< Non è ancora finita > il sussurro di Sergej fece incuriosire la bambina che spinse l’amica a continuare il racconto . < Nel giorno delle nozze però un raggio di sole , simbolo dell’amore , colpì Snegurocka che si sciolse  , scomparendo . Mizguir disperato si gettò in un lago . E scomparsa la fanciulla dell’inverno il solo ricominciò a splendere > piccole lacrime cominciarono a rigare le gote pallide della piccola Angelique , mentre Selina finito il racconto riponeva il libro sotto il cuscino , tirando su con il naso .

< è triste . Ma perché l’avete chiamata così ?Ancora non l’ho capito  > d’un tratto l’espressione triste dei bambini lasciò posto ad una più dolce e confortante , tanto che la bambina smise di piangere . < Hermione somiglia molto alla fanciulla , è gelida come lei  , tanto gelida che a volte fa paura . Ma a differenza della ragazza dell’inverno lei è forte e dolce , ed è in grado di provare i sentimenti . è per quel suo sguardo di ghiaccio che l’abbiamo chiamata così .

Ha sempre quello sguardo quando cerca di proteggerci > sorrise la piccola Angelique , così come i bambini che la circondavano , mentre all’esterno del dormitorio , un piccola figura illuminata dalla luna percorreva in punta di piedi i corridoi della casa .

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In assoluto silenzio la piccola  Snegurocka percorreva il lungo corridoio che la divideva dalla propria meta , dalla porta di legno scuro sempre chiusa a chiave durante il giorno .

La divisa grigia strisciava sul tappeto di velluto segnato da recenti impronte di piede , segno che finalmente i tutori si erano decisi ad aprire la porta .

La bambina si era segnata i giorni nei quali la porta a loro proibita veniva aperta .

Ogni tre mesi , a mezzanotte esatta aveva udito il cigolio di quella porta  fin dal suo letto .

Ed ora , dopo che era divenuta invisibile  per il piccolo incantesimo che aveva trovato nel libro che aveva rubato a Paul , la bimba aspettava che Teodor lasciasse la propria stanza per raggiungere la sorella già chiusa da ore dietro quella porta .

 

 

Fu il cigolio della porta a far schiacciare contro la parete la bambina , gli occhi d’oro , vispi , intenti ora a seguire l’alta e scompigliata figura di uno dei tutori che di malavoglia si dirigeva verso la porta .

Cercando di fare attenzione , seguì l’uomo , soffermandosi per la prima volta a guardarlo oltre l’aura aggressiva che emanava .

Alto , pelle estremamente bianca , spalle larghe , braccia eccessivamente muscolose che la bimba spaventò enormemente immaginandosi stretta tra quelle tenaglie di ferro .

Corti capelli neri , scompigliati sopra gli occhi neri identici a quelli di  Caroline .

Gelò sul posto , la piccola ,quando lo scricchiolio del  pavimento  sul quale era appena passata attirò l’attenzione dell’uomo .

 

La bambina smise anche di respirare quando il mago , afferrato dalla tasca dei pantaloni la propria bacchetta fece luce innanzi al suo volto , cercando con gli occhi scuri l’intruso .

< Teodor muoviti , che diavolo aspetti ? > la voce stridula di Caroline oltre la porta sembrò smuovere l’espressione arcigna dell’uomo che , riposta la bacchetta nella tasca, riprese con un grugnito a camminare assieme alla bambina che cominciava a sudare freddo .

E  la piccola  Snegurocka fu costretta a correre quando la porta si chiuse velocemente dietro le ampie spalle di Teodor , costringendola a buttarsi di peso prima che lo schiocco della serratura le facesse battere i denti .

< Che fai lì impalato . Stasera abbiamo un sacco da fare vieni > quando l’uomo si avvicinò al piccolo tavolino sul quale la sorella spostava innumerevoli fogli , la bambina scorse ciò che da anni stava cercando .

Il libro degli incantesimi proibiti .

Senza che potesse evitarlo , la bambina sentì gli occhi inumidirsi,  e il cuore cominciare a battere all’impazzata .

La loro speranza di fuga .

La bimba cominciò a strisciare sul pavimento lucido e gelido , sopprimendo alcuni brividi di freddo ,mentre con le manine  si faceva forza per andare avanti .

 

 

 

 

 

Da quando era entrata la piccola  Snegurocka non aveva alzato il viso per paura di essere scoperta , ma fu costretta a farlo quando afferrato tra le mani tremanti il libro da lei ricercato vide una mano insanguinata cadere  sulla pelle dell’enorme tomo .

< Cosa diavolo è stato ? > Caroline smise di rovistare tra i fascicoli quando le parve di aver udito  uno squittio che le fece assottigliare  gli occhi scuri fino all’inverosimile .

< Cosa stai dicendo ? > anche Teodor , leggermente insospettito dal suono acuto scostò lo sguardo dai fogli , cercando nella stanza il responsabile di quella specie di gemito quando i suoi occhi brillarono di cattiveria non appena posò lo sguardo sul corpo di suo fratello accasciato contro la parete .

< è solo quell’idiota di Paul , non preoccuparti . Comunque perché papà vuole che la muriamo ? Di cosa ha paura ? > < Ha paura che lo scoprano , con questo Harry Potter bisogna stare attenti . Anche quel vecchiaccio di Silente sta investigando , e papà non vuole essere scoperto . Ed è per questo che ha deciso di darci un taglio . è anche per questo che ha mandato quella mocciosa qui , per evitare che scoprano il suo segreto  > riprese a respirare , la piccola Snegurocka non appena il pericolo sembrò evitato ,ma fu quando la bimba rialzò il visino  che sentì il cuoricino battere talmente forte che ebbe paura che i due alle sue spalle l’avrebbero sentita .

 

Sofferenti gli occhi azzurri di Paul  fissavano la bimba,  come se la vedesse , il viso insanguinato , il labbro tumefatto , il corpo pieno di lividi e di ferite , sembrava in fin di vita .

< Dobbiamo togliere di mezzo anche quella dannata mocciosa , prima che qualcuno scopri

 chi diavolo sia .

 Se papà fosse stato più attento , e si fosse tenuto su i pantaloni adesso  non ci saremo trovati in questa situazione. Persino quell’imbecille di Paul si è fatto pestare a sangue perché non voleva accettare il compito assegnatoci da papà , idiota . 

 > il tono velenoso della donna fece accapponare la pelle di Paul che vedeva oltre il velo delle lacrime una piccola figura accostata ai suoi piedi , la piccola figura sbiadita della quale però riconobbe gli incredibili occhi d’oro .

< Anzi sai che ti dico ? Facciamola finita questa notte stessa così potremmo andarcene da questo posto maledetto . Sono ormai tre anni che quel bastardo ci tiene segregati qui dentro  > Caroline scostò con un spintone il fratello , puntando la bacchetta contro una piccola porticina violetta chiusa da una fila impressionante di lucchetti magici .

E  in silenzio Paul e la piccola Snegurocka videro una stella a cinque punte blu ,   identica ai tatuaggi che i tre tutori avevano dietro l’orecchio destro  ardere sulla superficie rugosa della piccola entrata , facendola scomparire nel nulla  .

< Bene , ora vediamo di fare fuori quell’impiastra > ma mentre Teodor afferrava nuovamente la bacchetta , seguendo la sorella appena uscita dalla porta la bimba dagli occhi d’oro dovette aggrapparsi al braccio insanguinato di Paul per non urlare .

Fu una mano del ragazzo infatti  ad  impedire alla piccola di gridare con quanto più fiato in gola , attirando così l’attenzione dei due ragazzi ancora troppo vicini .

< Fa silenzio o ti uccideranno . Io non posso più fare niente per voi , non posso fare niente per nessuno > a fatica Paul si rimise in piedi , aiutato dalla piccola che freneticamente scostava lo sguardo da lui ai due fratelli che erano sempre più vicini alla porta del dormitorio .

< Ascolta piccola > nonostante il terrore che scuoteva per la prima volta la piccola Snegurocka , la bimba guardò il ragazzo che arrampicatosi su una piccola finestra che dava sul guardino ne ruppe le vetrate , chiudendo gli occhi quando l’aria gelida gli sferzò il viso tumefatto .

E fu quando la guardò , quando inchiodò la bimba con gli occhi azzurri divenuti improvvisamente disperati  e supplichevoli  che un senso di inquietudine scosse la piccola Snegurocka da capo a piedi .

< Non dimenticare mai quello che hai visto stasera . Capirai , un giorno capirai . E che Dio ci perdoni per quello che abbiamo fatto , che ci perdoni tutti . Buona fortuna piccola Snegurocka , buona fortuna > e con quelle ultime parole Paul si gettò fuori dalla finestra , cominciando a zoppicare lontano dalla casa .

Mentre la bambina , immobile , vedeva fuggire lontano da quella prigione l’unico  che in quegli anni di silenzio aveva trattato quei bambini come esseri umani  .

Finchè un urlo disperato non fece voltare la piccola Snegurocka , la pelle ambrata impallidita vistosamente , così come i grandi occhi d’oro colato furono velati per la prima volta di terrore .

 

 

 

 

 

 

 

 

< Vieni qui piccola bastarda > SErgej riparò con il proprio corpo la piccola Angelique , mentre Thomas e Priscilla , gli unici come lui ad avere 13

  anni , spintonavano i bambini dietro i letti che con la magia posero a loro difesa .

< Tamara , Lucien , John di qua > i tre bambini corsero dove la piccola Selina li chiamava con le lacrime agli occhi , mentre Teodor li rincorreva con un sorriso da squalo che fece accorrere la piccola bimba dai boccoli biondi  in loro aiuto .

Un urlo di rabbia sfuggì ad

 uno dei due tutori quando la bambina bionda affondò piangente i denti nel braccio dell’uomo che cadde malamente , venendo subito  accerchiato dai bimbi usciti dai loro nascondigli per imbavagliarlo e legarlo con le lenzuola , mentre i più piccoli gli puntavano alla gola la propria bacchetta appena confiscatagli .

 

< Dammi subito quella bambina ho detto > il fragore del tuono fece sussultare i pargoli assieme all’urlo isterico di Caroline che minacciosa strattonava per il colletto dell’uniforme il povero Sergej , impassibile alle grida della donna  . < Lasciami stare strega > con un calcio allo stomaco il bambino fece piegare sulle ginocchia la donna, mentre gli altri bambini urlavano alla piccola Angelique , la vittima designata dai due, di correre verso la porta .

La bambina dagli occhi nocciola , terrorizzata , fece come Sergej le ordinò .

Cominciò a correre verso la porta chiusa con le piccole gambe paffute , mentre le bambine si gettavano sulla donna con grida stridule che sembrarono tramortire la strega , ma non per molto .

 

 

 

Accadde tutto così velocemente ,  che i bimbi non fecero in tempo neanche ad avvisare la piccola Angelique che Caroline , scacciati gli orfani ,con un colpo di reni si rimise in piedi con la bacchetta stretta tra le mani .

La bacchetta dalla  quale un fascio di luce verde saettò verso la minuta figura che nell’intento di aprire la maniglia che ancor prima di toccarla aveva cominciato a girare , si accasciò con un tonfo sordo sul pavimento , mentre la porta veniva spalancata  dalla piccola  Snegurocka che impotente assistette alla tragedia che si  consumò quella notte .

 

 

 

Un lampo illuminò le figure che immobili  nell’ombra della stanza  guardavano sconvolti il piccolo corpicino di Angelique sdraiato sul pavimento in una posa innaturale  , il visino pallido  coperto dai lunghi capelli neri che ne nascondevano quasi tutta la figura .

Solo il respiro affannoso di Caroline e il mugolio di Teodor ancora imbavagliato rompevano  il sepolcrale mutismo dei bambini che accasciatisi contro i propri compagni cominciarono a piangere silenziosamente , tutti eccetto la più piccola tra loro che immobile sostava sulla soglia della porta , impietrita .

Non un sospiro lasciò le labbra serrate della bambina dagli occhi d’oro .

Non un tremolio nell’esile corpicino .

Non un guizzo negli occhi d’oro ghiacciatisi come laghi d’acqua dolce sopraffatti all’improvviso da una bufera impetuosa .

Nulla , se non il movimento delle minuscole manine chiuse ora in piccoli pugni .

 

Caroline guardava stancamente la bambina coricata per terra , tamponandosi con una mano la spalla che quelle bambine pestifere le avevano graffiato  con le unghie .

Gli occhi neri della donna, offuscati dal dolore riuscirono a scorgere solo in seguito una piccola figura chinata sul cadavere della peste dagli occhi nocciola .

Una cascata di riccioli scuri coprì entrambe le bambine che guardava insofferente , zoppicando verso il fratello imprigionato contro uno dei tanti letti accatastati .

< Alzati, abbiamo finito il nostro lavoro > come se nulla fosse la donna tirò in piedi il fratello , liberandolo con un colpo di bacchetta delle lenzuola che lo imprigionavano , mentre sentiva attorno a sé gli sguardi di vetro dei 100 bambini mezzosangue .

< Andiamo via > < Caroline non…> ma Teodor inghiottì l’aria tanto velocemente che fu sul punto di strozzarsi quando vide frapporsi tra loro e la porta la piccola bambina dagli occhi d’oro che da anni torturavano .

La bambina che mai aveva pianto .
La bambina che si era caricata del  dolore di tutti i 100 bambini sopravvissuti alla guerra .

La bambina dal cuore e dallo sguardo di ghiaccio .

Il punto di riferimento  di tutti quei mezzosangue .

 

 

Seguendo lo sguardo terrorizzato di suo fratello Caroline piegò le labbra in un sorriso sarcastico , spintonando l’uomo davanti a sé , mentre con un alzata di spalle puntava la bacchetta sulla bambina che nascondeva lo sguardo sotto la criniera riccioluta .

< Spostati se non vuoi fare la sua stessa fine . Muoviti > un brivido gelido fece irrigidire entrambi i tutori quando la stanza cominciò a restringersi quasi attorno a loro

, così come i vetri si appannarono e le lenzuola cominciarono a vorticare come fantasmi attorno ai due fratelli .

< Ti ho detto di muoverti . Non mi hai sentito non…> < Zitta > raggelata dallo sguardo della piccola bambina Caroline si nascose per puro istinto dietro le larghe spalle del fratello  nel tentativo di cercare riparo da quello sguardo di una glacialità tale da congelare l’aria stessa .

< Sergej > il bambino , seppur a fatica , alzò il capo al richiamo della sua adorata Snegurocka , rabbrividendo leggermente quando sentì il sangue gelare nelle vene tanto inavvicinabile era ora la piccola bimba dagli occhi d’oro .

< Porta i bambini fuori , e andate a cercare aiuto . Porta Angelique con te , e andate dai pompieri . Dite loro che è scoppiato un incendio nell’orfanotrofio > annuendo il bambino dagli occhi zaffiro raccolse attorno a sé i bambini .

E seguendo gli ordini della loro Snegurocka , dopo aver raccolto il corpo gelido della loro compagna uscirono dal dormitorio .

E si misero a correre , terrorizzati a morte ,quando videro  la bambina chiudere la porta davanti al suo viso a cuore , l’intera sua figura circondata da un alone nero che tutti inquietò e spinse a correre

il più velocemente possibile .

 

 

 

 

 

< Quale incendio ? Cosa diavolo stai dicendo ? > Teodor cominciò a provare un insana paura quando vide la piccola avvicinarsi con passo lento a lui e a alla sorella , lo sguardo dorato che saettava da lui alla donna con inquietante lentezza e intensità .

< Ho sopportato le vostre punizioni solo perché ero troppo piccola per far qualcosa contro di voi .

Chissà come doveva essere divertente inferire su bambini che avevano già perso tutto vero ? Vigliacchi > sussultarono con un urlo terrorizzato, i due adulti , quando le finestre andarono in frantumi alla legger alterazione della voce della piccola che si avvicinava sempre di più a loro .

< Mi ero detta che col tempo sareste cambiati , che non avreste provato a fare loro del male

se mi fossi offerta io al posto degli altri quando decidevate di punire qualcuno > con uno squittio

disperato Caroline vide la sua

 mano che stringeva la bacchetta alzarsi di propria volontà verso suo fratello , che con la fronte imperlata di sudore raccoglieva la propria imitando la sorella .

< Cosa diavolo ci stai facendo ? Piccolo mostro lasciaci stare > con le proprie  bacchette   puntate  alla gola,  i due tutori , incapaci anche solo di voltare il capo  , cominciarono a gettare maledizioni sulla bambina che da sopra un letto li osservava impassibile .

< Lasciaci andare e subito > affondò dolorosamente la punta delle bacchette nella giugulare dei due che si morsero le labbra a sangue per non pronunciare quelle parole che sentivano premere per uscire sulla punta della lingua .

< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue muore per mano di gente come voi > fuggevoli lacrime abbandonarono gli occhi serrati dei due adulti , entrambi terrorizzati da quella piccola figura che sfogliava svogliatamente un libro dalla copertina rossa .

< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue rimane impotente contro gente come voi >

Cominciò a piangere Caroline , mentre Teodor tentava ancora di combattere quella forza che lo costringeva a pronunciare la maledizione senza perdono .

< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue china il capo e si lascia uccidere da voi che presto assaggerete la vendetta della gente che uccideste con tanta semplicità > caddero sul pavimento gelido del dormitorio i due cadaveri colpiti contemporaneamente da un fascio di luce verde pronunciato da loro stessi .

E mentre le urla dei bambini svegliavano la capitale russa , una nube nerastra si elevò da

sopra il famoso orfanotrofio St. Basilio il Benedetto .

E per chi per primo accorse , un effetto ottico costò a tutti la perdita di un battito quando nelle fiamme che avevano inghiottito il secondo piano della casa  videro una piccola figura sedere sul letto inglobato  dalle lingue di fuoco scarlatte .

Una piccola figura della quale si riuscirono a scorgere solo due grandi occhi dorati che nel buio della notte fecero da guida ai bambini che in quello sguardo trovarono la loro casa .

La loro gelida e dolce Snegurocka corsa per l’ennesima volta in loro aiuto .

 

 

 

 

 

 

 

C’era un costruzione fatta interamente di mattoni rossi a Mosca  .

Un edificio che il ministero russo , divenutone finalmente unico proprietario , non senza lamentele da parte della gemella inglese ,   ricostruì  dopo l’incendio nel quale si dice morirono i tre tutori del vecchio orfanotrofio .

L’unico spazio che sopravvisse al disastroso incendio fu una piccola stanza , utilizzata forse come archivio dei dati dei bambini .

Solo quelle quattro pareti riuscirono a scampare al disastro .

 

 

Lo scandalo che però sconvolse l’intero mondo magico , e non solo quello russo , fu l’uccisione proprio da parte dei tutori di una piccola bambina mezzosangue di nome Angelique  di provenienza e nazionalità sconosciuta.

 

Il ministero russo , già insofferente a qualsiasi presenza straniera nella propria terra additò immediatamente

 il ministero della magia inglese data  la nazionalità dei tre tutori ,per l’appunto  inglese .

Non ci fu risposta dalla controparte che si chiuse in un mutismo che guastò i rapporti tra le due compagini  .

 

 

Fu ancora più sconvolgente vedere come le adozioni fioccarono non appena furono aperti i cancelli del vecchio orfanotrofio

 che divenne un centro ricreativo   per i bambini di tutta la Russia .

 

99 degli orfani furono adottati complessivamente in  7  anni , non per mancanza di richieste , ma per un particolare che molti genitori adottivi trovarono bizzarro .

Infatti furono  dichiarate da fonti certe che ai colloqui con il ministro della magia russo  

, egli stesso divenuto genitore adottivo  di un bambino di nome Sergej,

 era sempre presente una bambina dagli impressionanti e strani occhi dorati .

 

Secondo alcune indiscrezioni era proprio lei  a ritenere idonei o meno i genitori che venivano presentati

e per questo servirono ben 7  anni per rilasciare tutti e 99 i bambini orfani ,

 sotto

permesso di quella curiosa bimba che tutti i bambini di Mosca chiamavano Snegurocka

, la principessa di Russia  .

  

 

 

 

 

Riuniti attorno ad una piccola lapide di marmo bianco 100 bambini depositavano fiori di ogni colore e profumo sulla tomba della loro defunta compagna .

Vestiti di nero gli ormai cresciuti ragazzini sfilavano assieme ai loro nuovi genitori nel cimitero di Mosca ,

mentre una leggera pioggerellina bagnava il capo riccioluto  dell’unica figura non accompagnata .

< Ti vendicheremo Angelique , questa è una promessa >

una ragazzina di appena tredici anni dai folti boccoli biondi accarezzò con la  mano  pallida la lapide della bambina perita 7 anni fa .

< Ora che faremo ? Non ci vedremo più ? > la voce squillante della piccola Mira trillò nel cimitero oramai deserto .

Solo loro erano ancora lì

sotto la pioggia ,

immobili ,

 quasi stessero aspettando qualcosa .

La parola di qualcuno .

 

Quel qualcuno di 10 anni che sedeva sull’unico gradino che portava alla tomba della bambina che non riuscì a salvare .

L’incubo che durante ogni temporale torturava la piccola Snegurocka .

< 

 Qui oggi faremo un patto infrangibile  . Sempre uniti , sempre insieme , sempre fedeli tra di noi > con voce solenne e melodica la bambina dagli occhi d’oro , portate le mani sull’erba appena tagliata recitò un antico incantesimo che aveva trovato su uno dei mille  libri che aveva letto  in tutti quegli anni di libertà  .

 

Subito i 100 bambini si presero per mano , invitando con un sorriso la loro preziosa Snegurocka ad unirsi al cerchio attorno alla lapide .

< Fratelli e sorelle di sangue sempre saremo . Mai divisi , mai soli , mai abbandonati > e la voce bassa e carezzevole di

Snegurocka fu accompagnata da un coro di voci che strinsero il loro patto di sangue , mentre una catena argentata si avvolgeva sulle mani unite di tutti e 100 i bambini .

< E per sempre saremo legati cuore ed anima  . Troveremo la città invisibile e la faremo nostra .

Noi i ribelli .

Noi i bambini perduti  .

Noi mezzosangue>

Prima che però il cerchio si sciogliesse prese parola Sergej , che con voce graffiante e calda come quella di un ragazzo di 18 qual’era

aggiunse le parole che fecero della loro Snegurocka

la loro casa,

la loro speranza ,

la loro vita .

< E lei sarà in eterno la nostra guida , colei per la quale daremo la nostra vita .

La bambina che ci salvò dal dolore .

La ragazzina che ci diede una casa .

La futura donna che noi ameremo e proteggeremo  per sempre >

 

E uno schiocco , come di una chiusura e  di una serratura e di un tintinnio di manette

 risuonò per il cimitero ,

 mentre i bambini ,

 i ragazzi si abbracciavano ancora una volta prima di tornare dai loro genitori .

 

Prima di lasciare alle loro spalle la loro preziosa Snegurocka.

< Troverò la città Angelique ,e  starai per sempre con me > e il sussurro della bambina dagli occhi d’oro si perse nel vento , insieme al pianto di donna che la fece voltare .

E un sorriso dolce curvò le labbra carminio della piccola

 che baciato la lapide corse verso la signora vestita di blu e dal bizzarro capellino bianco che piangeva disperata sotto un albero poco lontano .

 

E fu in quel giorno che i mezzosangue ,

i bambini perduti ,

 i ribelli

 promisero di trovare la leggendaria città invisibile per costruire un loro mondo .

 

Fu in quel giorno che i bambini perduti promisero di difendere colei che tutti aveva e avrebbe protetto .

 

 

Fu in quel giorno che anche la Snegurocka fu adottata da una donna inglese di nome Charlotte Thompson .

 

Fu in quel giorno che la bambina della Russia diede un caldo  arrivederci alla città che l’aveva adottata

 per trasferirsi assieme all’acquisita madre in una tranquilla zona .

In una delle tante case all’indirizzo  di  Privet Drive , dove la Snegurocka sarebbe divenuta

la casa ,

la speranza ,

la vita ,

del bambino più famoso di tutti i tempi .

Harry James Potter .

 

 

 

Fu in quel giorno che la famosa Snegurocka ,

 la bambina dallo sguardo di ghiaccio ,

divenne consapevole alla  tenera età di 10 anni dell’immenso  potere oscuro che in lei dimorava .

Lo stesso potere che fece di un uomo il mago più temuto del mondo magico

E che avrebbe fatto di lei il terrore e il tesoro di coloro che presto avrebbe incontrato ..

 

 

CONTINUA…

 

 

 

 

 

 

ED ORA PASSO AI RINGRAZIAMENTI

 

X palli93: grazie di cuore , sia per essere stata la prima sia per il bellissimo commento che hai lasciato , sono contenta che la storia ti sia piaciuta così tanto e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto . Grazie di cuore al prox aggiornamento baci

 

 

 

X Amanda Malfoy : Grazie per il commento , anche se non ho ben capito se ti è piaciuto , ma c’è qualcosa che non va XD . Grazie davvero , spero commenterai anche questo baci

 

X semplicementeme : Grazie davvero per i complimenti e per il consiglio , sono aperta a tutti i consigli che potrai darmi per migliorare ancora di più . Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuta e che la lunghezza non annoi , perché i prossimi capitoli saranno altrettanto lunghi e forse anche un po’ di più Xd .

Grazie ancora baci

 

X Troue_xxx : Si , la bambina con gli occhi ambrati è Hermione , come accennato nell’introduzione alla storia Hermione sarà un personaggio essenziale ed importante della storia , come Harry e Draco , mentre attorno a loro ruoteranno alcuni personaggi di mia invenzione che spero vi piaceranno .

Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto baci baci

 

 

Bene per concludere vi informo che data la lunghezza dei capitoli ci vorrà un po’ per  postare , e dato che la settimana prox forse scenderò a casa a mare probabilmente sarà il penultimo  che posterò per un bel po’.

Spero davvero che abbiate pazienza e vi prometto il 3 capitolo prima che scenda a mare .

Grazie di cuore a tutti spero commentiate

Baci baci …gold eyes

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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