Harry Potter
C’era una costruzione decadente e abbandonata in Russia
.
Un edificio
adibito per anni a un centro di ritrovo per bambini disagiati , malati o anche
solo fuggiti di casa .
L’unico posto in tutta Mosca ad essere sotto il
controllo del ministero della magia inglese , fattosi improvvisamente pressante
nei confronti di quella casa a quattro piani dopo la caduta di
Colui-che-non-deve-essere-nominato .
Per quanto lo riguardava il ministero russo permise alla
gemella inglese di trasformare
l’ormai disabitata baracca nel centro di accoglienza per mezzosangue orfani di genitori in seguito alla
guerra contro il lord oscuro
.
Fu in ricordo del massacro avvenuto alla morte del mago
dagli occhi vermigli che l’orfanotrofio venne battezzato St. Basilio il
Benedetto , l’unico centro di riabilitazione per i bambini segnati dalla sanguinosa
battaglia conclusasi qualche anno fa .
E fu in
questo orfanotrofio che vennero portati i superstiti della guerra , bambini dai
2 ai 10 anni presero dimora nella colorata casa di mattoni rossi e dal tetto
amaranto che risultava incredibilmente falsa agli occhi dei russi
.
La stessa falsità che una bambina dagli occhi d’oro notò
non appena scortata assieme ad altri 100
bambini in quella che sarebbe diventata la loro nuova casa provò la fastidiosa
sensazione di gelo che mai nella sua vita l’avrebbe abbandonata .
< Snegurocka > fu la sottile voce di Selina , una graziosa
bambina dai boccoli biondi ad
attirare su di sé l’attenzione dei
cento bambini che guardavano assorti una minuta figura che sedeva nel mezzo del cerchio con un
enorme libro aperto sulle gambe .
< Sta zitta , non vedi che non è ancora finita la storia > < Cosa c’è
Selina ? > fu la più piccola tra loro , quella seduta al centro a calmare
l’irritazione generale con un occhiata materna dei grandi occhi d’oro che
pazienti scrutavano il visetto
pallido dell’irrequieta bambina bionda . < E se noi trovassimo questa
invisibile città di Kitez ? Se la prendessimo solo per noi e basta ? Staremo per
sempre con te Snegurocka . Solo noi mezzosangue e basta > un espressione
triste occupò d’un tratto il viso di tutti i bambini presenti nell’enorme
dormitorio ora silenzioso , mentre la piccola bambina chiudeva dolcemente il
libro delle leggende russe dalla sgargiante copertina rossa .
< ha ragione Selina , potremo stare insieme per
sempre . Questo mondo non è fatto per noi > a parlare questa volta fu il più
grande tra loro , Sergej , gli occhi color zaffiro intenti a
scrutare il delizioso viso a cuore della loro Snegurocka , la bambina di tre
anni che fin dal loro arrivo li aveva difesi , protetti , amati nonostante fosse
la più piccola tra loro .
< Sono anni che nessuno entra qui , nessuno ci vuole
. Anche se la guerra è finita da tre anni , nessuno vuole avere dei mezzosangue
come figli, nessuno > < Io non credo > una voce più sottile e pacata
delle altre catturò l’attenzione dei bambini dagli sguardi bassi , attenti ora
per ascoltare ogni parola uscita dalle sottili labbra color carminio di
Snegurocka . < Vi ho già
spiegato il perché nessuno vieni qui . è colpa loro , non nostra . Anche noi
siamo maghi , streghe , persone . La sola differenza è che noi siamo speciali
>< è vero , ha ragione Snegurocka > < Siamo speciali > < Siamo
maghi e streghe forse anche più forti di loro > e poi d’un tratto le voci
concitate dei bambini furono smorzate da un rumore di passi frettolosi , passi
fin troppo familiari a Snegurocka che alzatasi in piedi si frappose tra i
bambini e la porta , gli occhi d’oro fattisi improvvisamente glaciali
.
E fu quando la porta si aprì che tre alte figure si
stagliarono minacciose sulla soglia della porta , gli sguardi spenti e
calcolatori accesisi di una luce che tutti conoscevano da anni
.
< Siete ancora svegli ? Non vi avevo detto di andare
a dormire un ora fa ? Scommetto che è tutta colpa tua Hermione , come sempre d’altronde ? > fu la
stridula voce di Caroline , una dei tre tutori dell’orfanotrofio a far sbiancare
vistosamente Selina e gli altri bambini , le piccole mani che tentavano di
tirare indietro la loro Snegurocka che immobile ricambiava lo sguardo della
giovane donna .
< Comunque sono qui per darvi una buona notizia , da
stasera avrete una nuova compagna di letto , salutate Angelique > con uno
spintone la donna gettò a terra una minuscola bambina di quattro anni dai grandi
occhi color nocciola , subito aiutata da
Snegurocka che con una spintarella la nascose dietro le proprie spalle
.
< dato che siete svegli vogliamo giocare tutti insieme ? > una voce maschile ,
terribilmente grottesca e cupa fece rialzare il visetto della bambina che
divideva le due compagini con determinazione , gli occhi dorati puntati ora
sulla cintura che Teodor aveva tolto da passanti dei pantaloni .
< Non lo fare > < Vuoi giocare solo tu allora ?
Non sei un po’ egoista ? > prima ancora che l’uomo facesse un passo i letti e
le vetrate cominciarono a tremare , mentre gli occhi d’oro della bambina si
assottigliavano leggermente , facendo indietreggiare il più giovane del trio
.
< Non mi fai paura mocciosa , questa sera toccherà a
qualcun altro non a te > e d’un tratto una mano pallida si protese oltre la
spalla della bambina che diede uno spintone ad Angelique , facendola cadere tra
le braccia di SErgej , gli occhi chiari ora puntati sui letti unitisi l’uno all’altro a
muraglia per difenderli dai loro tre aguzzini .
< Non ti sono bastati questi anni per capire che non
ho pietà per i bambini ? Vieni con me mocciosa > Selina e i compagni ,
aggrappatisi alle sbarre dei letti protesero le mani verso la piccola figura
della loro Snegurocka che strattonata da Caroline sorrise loro con dolcezza ,
prima che la porta si chiudesse davanti ai loro sguardi sbarrati per l’orrore
.
E i bambini scoppiarono a piangere , mentre SErgej
stringeva al petto la nuova arrivata in quell’inferno dal quale la piccola
Hermione li aveva sempre salvati facendosi punire al posto loro
.
< Prendi la bacchetta , la cinta non ha più effetto
su di lei > rimasta sola la bambina si vide sbattere contro la parete di mattoni dello studio di Caroline che cominciò a
rovistare frettolosamente nel cassetto della scrivania , mentre Teodor
giocherellava distrattamente con la cinta appoggiato alla porta .
< Potremo lasciarla andare per stasera no ? Non ha fatto nulla > Paul , il più
piccolo dei suoi fratelli si strinse nelle spalle quando sua sorella maggiore lo
schiaffeggiò sul viso con rabbia , i lunghi capelli neri a nascondere lo sguardo
folle .
< Perché dovremmo lasciarla andare ? Non sei fatto
per questo lavoro caro fratellino te l’ho sempre detto > sconfortati gli
occhi azzurri del ragazzo si posarono sulla piccola bambina che muta guardava
oltre la finestra con aria assente
, tranquilla , come se non stesse per essere punita
Per
l’ennesima volta per colpe che non aveva .
< Trovata, ora vediamo come te la cavi brutta
impertinente > la bambina riportò la sua attenzione sulla donna che ora
ghignante stringeva tra le dita affusolate una sottile bacchetta nera ,
familiare allo sguardo della piccola hermione che nascose un sorriso di scherno
.
< Crucio > non un gemito di dolore lasciò le
labbra carminio della bambina , un leggero tremolio delle spalle , questo e
nulla più provocò una delle maledizioni senza perdono
.
< Come diavolo è possibile ? > l’urlo isterico
della donna fece ridere leggermente la piccola che divertita vide Tedoror
sottrarre con stizza la bacchetta dalla mano della sorella minore , puntandolo
serio verso di lei .
< Crucio > un tremolio più forte del precedente ,
tanto forte da smuovere la divisa
grigia dell’orfanotrofio troppo grande per lei scoprì parte della schiena della
bambina , segnata da cicatrici che la cinta di Teodor le aveva inferto in anni
di punizioni .
< Brutta mocciosa io > ma l’attenzione della
bambina e di Caroline fu presto catturata da una figura femminile che
dall’altro lato della strada li guardava nascosta sotto un ombrello nero .
< Cosa diavolo ci fa ancora qui ? > sia Teodor che
Caroline abbandonarono la stanza di corsa , e la bimba aggrappatasi al davanzale
si mise sulle punte per guardare meglio la donna vestita di blu che ricambiava
tristemente il suo sguardo da sotto il bizzarro capello di piume bianco
.
Prima che si smaterializzasse lontano non appena notò
due figure andarle incontro , facendo cadere l’ombrello che sospinto dal vento
cominciò a volteggiare tra la neve che cadeva su Mosca
.
L’ombrello che la bambina continuò a seguire con lo
sguardo , curiosa , mentre Paul presala in braccio l’accompagnava nei dormitori
.
L’ombrello nero che sporgendosi oltre la spalla del
tutore vide venir preso da Caroline
che con un colpo di bacchetta lo bruciò , facendo nascere nella mente fin troppo
sveglia della bambina mille domande a cui avrebbe dato presto una risposta
.
Un timido sole nascosto dietro grandi nuvole bianche
illuminava il rigoglioso giardino nel quale i bambini dell’orfanotrofio St.
Basilio il Benedetto giocavano , circondato da una staccionata di legno
costruita più per salvare le
apparenze che per altro .
< Andrey > un bambino di 9 anni corse incontro alla palla lanciatagli dal
compagno , fermandosi di botto quando il pallone venne raccolto da due mani
femminili prima che andasse in strada .
< è tua questa palla ? > Snegurocka smise di
giocare con Angelique e le altre bambine quando udì la voce incerta di una donna
provenire da dietro le sue spalle ,
e si stupì leggermente quando voltandosi vide la stessa signora della scorsa notte porgere con un sorriso
il pallone ad Andrey .
Con Selina e Mira strette contro il proprio fianco la bimba si avvicinò lentamente alla donna ,
annuendo ad Andrey affinchè riprendesse il pallone che la signora gli porgeva ,
mentre curiosa portava i grandi occhi d’oro sul volto pallido della donna
.
Era molto bella .
Aveva dei lineamenti delicati , da bambola , la pelle
pallida e morbida , guance del colore delle pesche mature , dei lunghi capelli neri come le folte ciglia che adombravano gli
occhi chiari solcati da un leggero stupore quando guardò la piccola .
< Ciao > le due bambine si strinsero maggiormente
alla loro Snegurocka , e il resto
dei compagni smise di giocare quando piegatasi sulle gambe la signora accarezzò
i lunghi boccoli scuri della bambina dagli occhi
d’oro.
< Sei una bellissima bambina sai ? > < Chi è
lei ? > i maggiori tra di loro raggiunsero correndo le tre bambine ,
mettendosi ai loro lati quasi in un gesto intimidatorio per l’estranea che aveva
osato toccare la loro Snegurocka .
< Sono una strega > pacata e tranquilla la voce della
donna rilassò per quanto possibile i più grandi , mentre gli altri bambini le si
accalcavano attorno , curiosi . < Perché è qui ? Chi cerca ? > la piccola
Hermione così come SErgej colsero il lampo di sorpresa comparso negli occhi
della donna che riacquistato lo sguardo dolce di poco prima
, sorrise
loro .
< Tutti
e nessuno > < Cosa….> la voce irritata di Selina venne
sovrastata da quella di Caroline appena comparsa sui gradini che portavano
dentro la casa . < Bambini con chi state parlando ? > < Ora devo andare
,spero ci rivedremo > dopo un ultima carezza al viso della piccola Hermione
la misteriosa donna si volatilizzò nel nulla , mentre piccoli fiocchi di neve
cominciarono a cadere dal cielo improvvisamente rannuvolatosi
.
< torniamo dentro > < E perché ? > < sta
per piovere > ubbidendo alla voce autoritaria della bimba dagli occhi d’oro
gli ormai 101 bambini rientrarono
nella casa , mentre assieme alla neve fulmini e saette caddero dal cielo
illuminando il viso a cuore di Snegurocka fattosi impassibile e tremendamente
gelido .
< Perché la chiamate Snegurocka se si chiama Hermione ? > la tintinnante voce di Angelique
rimbombò assieme ad un tuono nel dormitorio , mentre le bambine riunitesi
attorno alla nuova arrivata ridevano dell’ignoranza della compagna . < Non
conosci la leggenda di Snegurocka ? > uno scuotimento del capo da parte della
bambina dagli occhi nocciola fu tutto quello che Tamara ebbe ,mentre con un
sospiro Selina prendeva il libro di leggende nascosto sotto il proprio cuscino
.
< La vedi ? Questa è Snegurocka > il piccolo dito
della bambina indicò la sinuosa figura di una bellissima ragazza dallo sguardo
di ghiaccio , lo stesso che la bimba aveva visto in Hermione quando aveva
fronteggiato i tre adulti per difenderla qualche mese fa .
< Snegurocka era la figlia della fata primavera e del
vecchio inverno . Un giorno la fata confessò agli uccelli di non voler
abbandonare la figlia ma Iarilo ,
il sole , geloso di questo gettò una maledizione sulla ragazza . Se
mai lei si fosse innamorata sarebbe morta . Avendo paura che il sole potesse
sciogliere il cuore di ghiaccio della figlia con sentimenti d’amore l’inverno la
nascose cedendola a un contadino > subito i bambini che fino a poco tempo fa
stavano in disparte accerchiarono la piccola figura di Selina , che assunta un
espressione seria continuò il suo racconto con voce solenne . < Quando lei
lasciò la foresta per trovarsi una casa , annoiata , venne invitata dalla
migliore amica Kupava alle sue nozze . Purtroppo però il fidanzato di Kupava ,
Mizguir , si innamorò di Snegurocka abbandonando la sua promessa . Ma Snegurocka non amava nessuno , come
disse allo zar quando egli la interrogò , ed egli non sapendo come far
riconciliare le due donne le invitò alla festa per l’inverno
.
Kupava accettò l’amore di un pastore , mentre Mizguir
confessò il suo amore a Snegurocka
che colpita dalla confessione andò in cerca della madre per supplicarla di
concederle dei sentimenti
.
La fata della primavera acconsentì e portò una ghirlanda di fiori che fece
nascere nella figlia il sentimento
dell’amore > < è molto romantico > l’espressione triste di Selina però
fece zittire subito Angelique che guardandosi intorno non colse altro che
tristezza negli occhi degli altri bambini.
< Non è ancora finita > il sussurro di Sergej fece
incuriosire la bambina che spinse l’amica a continuare il racconto . < Nel
giorno delle nozze però un raggio di sole , simbolo dell’amore , colpì
Snegurocka che si sciolse ,
scomparendo . Mizguir disperato si gettò in un lago . E scomparsa la fanciulla
dell’inverno il solo ricominciò a splendere > piccole lacrime cominciarono a
rigare le gote pallide della piccola Angelique , mentre Selina finito il
racconto riponeva il libro sotto il cuscino , tirando su con il naso
.
< è triste . Ma perché l’avete chiamata così ?Ancora
non l’ho capito > d’un tratto
l’espressione triste dei bambini lasciò posto ad una più dolce e confortante ,
tanto che la bambina smise di piangere . < Hermione somiglia molto alla
fanciulla , è gelida come lei ,
tanto gelida che a volte fa paura . Ma a differenza della ragazza dell’inverno
lei è forte e dolce , ed è in grado di provare i sentimenti . è per quel suo
sguardo di ghiaccio che l’abbiamo chiamata così .
Ha sempre quello sguardo quando cerca di proteggerci
> sorrise la piccola Angelique , così come i bambini che la circondavano ,
mentre all’esterno del dormitorio , un piccola figura illuminata dalla luna
percorreva in punta di piedi i corridoi della casa .
In assoluto silenzio la piccola Snegurocka percorreva il lungo corridoio
che la divideva dalla propria meta , dalla porta di legno scuro sempre chiusa a
chiave durante il giorno .
La divisa grigia strisciava sul tappeto di velluto
segnato da recenti impronte di piede , segno che finalmente i tutori si erano
decisi ad aprire la porta .
La bambina si era segnata i giorni nei quali la porta a
loro proibita veniva aperta .
Ogni tre mesi , a mezzanotte esatta aveva udito il
cigolio di quella porta fin dal suo
letto .
Ed ora , dopo che era divenuta invisibile per il piccolo incantesimo che aveva
trovato nel libro che aveva rubato a Paul , la bimba aspettava che Teodor
lasciasse la propria stanza per raggiungere la sorella già chiusa da ore dietro
quella porta .
Fu il cigolio della porta a far schiacciare contro la
parete la bambina , gli occhi d’oro , vispi , intenti ora a seguire l’alta e
scompigliata figura di uno dei tutori che di malavoglia si dirigeva verso la
porta .
Cercando di fare attenzione , seguì l’uomo ,
soffermandosi per la prima volta a guardarlo oltre l’aura aggressiva che emanava
.
Alto , pelle estremamente bianca , spalle larghe ,
braccia eccessivamente muscolose che la bimba spaventò enormemente immaginandosi
stretta tra quelle tenaglie di ferro .
Corti capelli neri , scompigliati sopra gli occhi neri
identici a quelli di Caroline
.
Gelò sul posto , la piccola ,quando lo scricchiolio
del pavimento sul quale era appena passata attirò
l’attenzione dell’uomo .
La bambina smise anche di respirare quando il mago ,
afferrato dalla tasca dei pantaloni la propria bacchetta fece luce innanzi al
suo volto , cercando con gli occhi scuri l’intruso .
< Teodor muoviti , che diavolo aspetti ? > la voce
stridula di Caroline oltre la porta sembrò smuovere l’espressione arcigna
dell’uomo che , riposta la bacchetta nella tasca, riprese con un grugnito a
camminare assieme alla bambina che cominciava a sudare freddo
.
E la
piccola Snegurocka fu costretta a
correre quando la porta si chiuse velocemente dietro le ampie spalle di Teodor ,
costringendola a buttarsi di peso prima che lo schiocco della serratura le
facesse battere i denti .
< Che fai lì impalato . Stasera abbiamo un sacco da
fare vieni > quando l’uomo si avvicinò al piccolo tavolino sul quale la
sorella spostava innumerevoli fogli , la bambina scorse ciò che da anni stava
cercando .
Il libro degli incantesimi proibiti
.
Senza che potesse evitarlo , la bambina sentì gli occhi
inumidirsi, e il cuore cominciare a
battere all’impazzata .
La loro speranza di fuga .
La bimba cominciò a strisciare sul pavimento lucido e
gelido , sopprimendo alcuni brividi di freddo ,mentre con le manine si faceva forza per andare avanti
.
Da quando era entrata la piccola Snegurocka non aveva alzato il viso per
paura di essere scoperta , ma fu costretta a farlo quando afferrato tra le mani
tremanti il libro da lei ricercato vide una mano insanguinata cadere sulla pelle dell’enorme tomo
.
< Cosa diavolo è stato ? > Caroline smise di
rovistare tra i fascicoli quando le parve di aver udito uno squittio che le fece assottigliare
gli occhi scuri fino
all’inverosimile .
< Cosa stai dicendo ? > anche Teodor , leggermente
insospettito dal suono acuto scostò lo sguardo dai fogli , cercando nella stanza
il responsabile di quella specie di gemito quando i suoi occhi brillarono di
cattiveria non appena posò lo sguardo sul corpo di suo fratello accasciato
contro la parete .
< è solo quell’idiota di Paul , non preoccuparti .
Comunque perché papà vuole che la muriamo ? Di cosa ha paura ? > < Ha
paura che lo scoprano , con questo Harry Potter bisogna stare attenti . Anche
quel vecchiaccio di Silente sta investigando , e papà non vuole essere scoperto
. Ed è per questo che ha deciso di darci un taglio . è anche per questo che ha
mandato quella mocciosa qui , per evitare che scoprano il suo segreto > riprese a respirare , la piccola
Snegurocka non appena il pericolo sembrò evitato ,ma fu quando la bimba rialzò
il visino che sentì il cuoricino
battere talmente forte che ebbe paura che i due alle sue spalle l’avrebbero
sentita .
Sofferenti gli occhi azzurri di Paul fissavano la bimba, come se la vedesse , il viso
insanguinato , il labbro tumefatto , il corpo pieno di lividi e di ferite ,
sembrava in fin di vita .
< Dobbiamo togliere di mezzo anche quella dannata
mocciosa , prima che qualcuno scopri
chi diavolo
sia .
Se papà
fosse stato più attento , e si fosse tenuto su i pantaloni adesso non ci saremo trovati in questa
situazione. Persino quell’imbecille di Paul si è fatto pestare a sangue perché
non voleva accettare il compito assegnatoci da papà , idiota .
> il
tono velenoso della donna fece accapponare la pelle di Paul che vedeva oltre il
velo delle lacrime una piccola figura accostata ai suoi piedi , la piccola
figura sbiadita della quale però riconobbe gli incredibili occhi d’oro
.
< Anzi sai che ti dico ? Facciamola finita questa
notte stessa così potremmo andarcene da questo posto maledetto . Sono ormai tre
anni che quel bastardo ci tiene segregati qui dentro > Caroline scostò con un spintone il
fratello , puntando la bacchetta contro una piccola porticina violetta chiusa da
una fila impressionante di lucchetti magici .
E in
silenzio Paul e la piccola Snegurocka videro una stella a cinque punte blu ,
identica ai tatuaggi che i
tre tutori avevano dietro l’orecchio destro ardere sulla superficie rugosa della
piccola entrata , facendola scomparire nel nulla .
< Bene , ora vediamo di fare fuori quell’impiastra
> ma mentre Teodor afferrava nuovamente la bacchetta , seguendo la sorella
appena uscita dalla porta la bimba dagli occhi d’oro dovette aggrapparsi al
braccio insanguinato di Paul per non urlare .
Fu una mano del ragazzo infatti ad impedire alla piccola di gridare con
quanto più fiato in gola , attirando così l’attenzione dei due ragazzi ancora
troppo vicini .
< Fa silenzio o ti uccideranno . Io non posso più
fare niente per voi , non posso fare niente per nessuno > a fatica Paul si
rimise in piedi , aiutato dalla piccola che freneticamente scostava lo sguardo
da lui ai due fratelli che erano sempre più vicini alla porta del dormitorio
.
< Ascolta piccola > nonostante il terrore che
scuoteva per la prima volta la piccola Snegurocka , la bimba guardò il ragazzo
che arrampicatosi su una piccola finestra che dava sul guardino ne ruppe le
vetrate , chiudendo gli occhi quando l’aria gelida gli sferzò il viso tumefatto
.
E fu quando la guardò , quando inchiodò la bimba con gli
occhi azzurri divenuti improvvisamente disperati e supplichevoli che un senso di inquietudine scosse la
piccola Snegurocka da capo a piedi .
< Non dimenticare mai quello che hai visto stasera .
Capirai , un giorno capirai . E che Dio ci perdoni per quello che abbiamo fatto
, che ci perdoni tutti . Buona fortuna piccola Snegurocka , buona fortuna > e
con quelle ultime parole Paul si gettò fuori dalla finestra , cominciando a
zoppicare lontano dalla casa .
Mentre la bambina , immobile , vedeva fuggire lontano da
quella prigione l’unico che in
quegli anni di silenzio aveva trattato quei bambini come esseri umani .
Finchè un urlo disperato non fece voltare la piccola
Snegurocka , la pelle ambrata impallidita vistosamente , così come i grandi
occhi d’oro colato furono velati per la prima volta di terrore
.
< Vieni qui piccola bastarda > SErgej riparò con
il proprio corpo la piccola Angelique , mentre Thomas e Priscilla , gli unici
come lui ad avere 13
anni , spintonavano i bambini dietro i
letti che con la magia posero a loro difesa .
< Tamara , Lucien , John di qua > i tre bambini
corsero dove la piccola Selina li chiamava con le lacrime agli occhi , mentre
Teodor li rincorreva con un sorriso da squalo che fece accorrere la piccola
bimba dai boccoli biondi in loro
aiuto .
Un urlo di rabbia sfuggì ad
uno dei due
tutori quando la bambina bionda affondò piangente i denti nel braccio dell’uomo
che cadde malamente , venendo subito accerchiato dai bimbi usciti dai loro
nascondigli per imbavagliarlo e legarlo con le lenzuola , mentre i più piccoli
gli puntavano alla gola la propria bacchetta appena confiscatagli
.
< Dammi subito quella bambina ho detto > il
fragore del tuono fece sussultare i pargoli assieme all’urlo isterico di
Caroline che minacciosa strattonava per il colletto dell’uniforme il povero
Sergej , impassibile alle grida della donna . < Lasciami stare strega > con un
calcio allo stomaco il bambino fece piegare sulle ginocchia la donna, mentre gli
altri bambini urlavano alla piccola Angelique , la vittima designata dai due, di
correre verso la porta .
La bambina dagli occhi nocciola , terrorizzata , fece
come Sergej le ordinò .
Cominciò a correre verso la porta chiusa con le piccole
gambe paffute , mentre le bambine si gettavano sulla donna con grida stridule
che sembrarono tramortire la strega , ma non per molto
.
Accadde tutto così velocemente , che i bimbi non fecero in tempo neanche
ad avvisare la piccola Angelique che Caroline , scacciati gli orfani ,con un
colpo di reni si rimise in piedi con la bacchetta stretta tra le mani
.
La bacchetta dalla quale un fascio di luce verde saettò
verso la minuta figura che nell’intento di aprire la maniglia che ancor prima di
toccarla aveva cominciato a girare , si accasciò con un tonfo sordo sul
pavimento , mentre la porta veniva spalancata dalla piccola Snegurocka che impotente assistette alla
tragedia che si consumò quella
notte .
Un lampo illuminò le figure che immobili nell’ombra della stanza guardavano sconvolti il piccolo corpicino
di Angelique sdraiato sul pavimento in una posa innaturale , il visino pallido coperto dai lunghi capelli neri che ne
nascondevano quasi tutta la figura .
Solo il respiro affannoso di Caroline e il mugolio di
Teodor ancora imbavagliato rompevano il sepolcrale mutismo dei bambini che
accasciatisi contro i propri compagni cominciarono a piangere silenziosamente ,
tutti eccetto la più piccola tra loro che immobile sostava sulla soglia della
porta , impietrita .
Non un sospiro lasciò le labbra serrate della bambina
dagli occhi d’oro .
Non un tremolio nell’esile corpicino
.
Non un guizzo negli occhi d’oro ghiacciatisi come laghi
d’acqua dolce sopraffatti all’improvviso da una bufera impetuosa
.
Nulla , se non il movimento delle minuscole manine
chiuse ora in piccoli pugni .
Caroline guardava stancamente la bambina coricata per
terra , tamponandosi con una mano la spalla che quelle bambine pestifere le
avevano graffiato con le unghie
.
Gli occhi neri della donna, offuscati dal dolore
riuscirono a scorgere solo in seguito una piccola figura chinata sul cadavere
della peste dagli occhi nocciola .
Una cascata di riccioli scuri coprì entrambe le bambine
che guardava insofferente , zoppicando verso il fratello imprigionato contro uno
dei tanti letti accatastati .
< Alzati, abbiamo finito il nostro lavoro > come
se nulla fosse la donna tirò in piedi il fratello , liberandolo con un colpo di
bacchetta delle lenzuola che lo imprigionavano , mentre sentiva attorno a sé gli
sguardi di vetro dei 100 bambini mezzosangue .
< Andiamo via > < Caroline non…> ma Teodor
inghiottì l’aria tanto velocemente che fu sul punto di strozzarsi quando vide
frapporsi tra loro e la porta la piccola bambina dagli occhi d’oro che da anni
torturavano .
La bambina che mai aveva pianto .
La bambina che si
era caricata del dolore di tutti i
100 bambini sopravvissuti alla guerra .
La bambina dal cuore e dallo sguardo di ghiaccio
.
Il punto di riferimento di tutti quei mezzosangue
.
Seguendo lo sguardo terrorizzato di suo fratello
Caroline piegò le labbra in un sorriso sarcastico , spintonando l’uomo davanti a
sé , mentre con un alzata di spalle puntava la bacchetta sulla bambina che
nascondeva lo sguardo sotto la criniera riccioluta .
< Spostati se non vuoi fare la sua stessa fine .
Muoviti > un brivido gelido fece irrigidire entrambi i tutori quando la
stanza cominciò a restringersi quasi attorno a loro
, così come i vetri si appannarono e le lenzuola
cominciarono a vorticare come fantasmi attorno ai due fratelli
.
< Ti ho detto di muoverti . Non mi hai sentito
non…> < Zitta > raggelata dallo sguardo della piccola bambina Caroline
si nascose per puro istinto dietro le larghe spalle del fratello nel tentativo di cercare riparo da quello
sguardo di una glacialità tale da congelare l’aria stessa
.
< Sergej > il bambino , seppur a fatica , alzò il
capo al richiamo della sua adorata Snegurocka , rabbrividendo leggermente quando
sentì il sangue gelare nelle vene tanto inavvicinabile era ora la piccola bimba
dagli occhi d’oro .
< Porta i bambini fuori , e andate a cercare aiuto .
Porta Angelique con te , e andate dai pompieri . Dite loro che è scoppiato un
incendio nell’orfanotrofio > annuendo il bambino dagli occhi zaffiro raccolse
attorno a sé i bambini .
E seguendo gli ordini della loro Snegurocka , dopo aver
raccolto il corpo gelido della loro compagna uscirono dal dormitorio
.
E si misero a correre , terrorizzati a morte ,quando
videro la bambina chiudere la porta
davanti al suo viso a cuore , l’intera sua figura circondata da un alone nero
che tutti inquietò e spinse a correre
il più velocemente possibile .
< Quale incendio ? Cosa diavolo stai dicendo ? >
Teodor cominciò a provare un insana paura quando vide la piccola avvicinarsi con
passo lento a lui e a alla sorella , lo sguardo dorato che saettava da lui alla
donna con inquietante lentezza e intensità .
< Ho sopportato le vostre punizioni solo perché ero
troppo piccola per far qualcosa contro di voi .
Chissà come doveva essere divertente inferire su bambini
che avevano già perso tutto vero ? Vigliacchi > sussultarono con un urlo
terrorizzato, i due adulti , quando le finestre andarono in frantumi alla legger
alterazione della voce della piccola che si avvicinava sempre di più a loro
.
< Mi ero detta che col tempo sareste cambiati , che
non avreste provato a fare loro del male
se mi fossi offerta io al posto degli altri quando
decidevate di punire qualcuno > con uno squittio
disperato Caroline vide la sua
mano che
stringeva la bacchetta alzarsi di propria volontà verso suo fratello , che con
la fronte imperlata di sudore raccoglieva la propria imitando la sorella
.
< Cosa diavolo ci stai facendo ? Piccolo mostro
lasciaci stare > con le proprie bacchette puntate alla gola, i due tutori , incapaci anche solo di
voltare il capo , cominciarono a
gettare maledizioni sulla bambina che da sopra un letto li osservava impassibile
.
< Lasciaci andare e subito > affondò dolorosamente
la punta delle bacchette nella giugulare dei due che si morsero le labbra a
sangue per non pronunciare quelle parole che sentivano premere per uscire sulla
punta della lingua .
< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue muore
per mano di gente come voi > fuggevoli lacrime abbandonarono gli occhi
serrati dei due adulti , entrambi terrorizzati da quella piccola figura che
sfogliava svogliatamente un libro dalla copertina rossa
.
< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue rimane
impotente contro gente come voi >
Cominciò a piangere Caroline , mentre Teodor tentava
ancora di combattere quella forza che lo costringeva a pronunciare la
maledizione senza perdono .
< Questa è l’ultima volta che un mezzosangue china il
capo e si lascia uccidere da voi che presto assaggerete la vendetta della gente
che uccideste con tanta semplicità > caddero sul pavimento gelido del
dormitorio i due cadaveri colpiti contemporaneamente da un fascio di luce verde
pronunciato da loro stessi .
E mentre le urla dei bambini svegliavano la capitale
russa , una nube nerastra si elevò da
sopra il famoso orfanotrofio St. Basilio il Benedetto
.
E per chi per primo accorse , un effetto ottico costò a
tutti la perdita di un battito quando nelle fiamme che avevano inghiottito il
secondo piano della casa videro una
piccola figura sedere sul letto inglobato dalle lingue di fuoco scarlatte
.
Una piccola figura della quale si riuscirono a scorgere
solo due grandi occhi dorati che nel buio della notte fecero da guida ai bambini
che in quello sguardo trovarono la loro casa .
La loro gelida e dolce Snegurocka corsa per l’ennesima
volta in loro aiuto .
C’era un costruzione fatta interamente di mattoni rossi
a Mosca .
Un edificio che il ministero russo , divenutone
finalmente unico proprietario , non senza lamentele da parte della gemella
inglese , ricostruì dopo l’incendio nel quale si dice
morirono i tre tutori del vecchio orfanotrofio .
L’unico spazio che sopravvisse al disastroso incendio fu
una piccola stanza , utilizzata forse come archivio dei dati dei bambini .
Solo quelle quattro pareti riuscirono a scampare al
disastro .
Lo scandalo che però sconvolse l’intero mondo magico , e
non solo quello russo , fu l’uccisione proprio da parte dei tutori di una
piccola bambina mezzosangue di nome Angelique di provenienza e nazionalità
sconosciuta.
Il ministero russo , già insofferente a qualsiasi
presenza straniera nella propria terra additò immediatamente
il
ministero della magia inglese data la nazionalità dei tre tutori ,per
l’appunto inglese .
Non ci fu risposta dalla controparte che si chiuse in un
mutismo che guastò i rapporti tra le due compagini .
Fu ancora più sconvolgente vedere come le adozioni
fioccarono non appena furono aperti i cancelli del vecchio orfanotrofio
che divenne
un centro ricreativo per i
bambini di tutta
99 degli orfani furono adottati complessivamente in 7 anni , non per mancanza di richieste , ma
per un particolare che molti genitori adottivi trovarono bizzarro .
Infatti furono dichiarate da fonti certe che ai colloqui
con il ministro della magia russo
, egli stesso divenuto genitore adottivo di un bambino di nome
Sergej,
era sempre
presente una bambina dagli impressionanti e strani occhi dorati .
Secondo alcune indiscrezioni era proprio lei a ritenere idonei o meno i genitori che
venivano presentati
e per questo servirono ben 7 anni per rilasciare tutti e 99 i bambini
orfani ,
sotto
permesso di quella curiosa bimba che tutti i bambini di
Mosca chiamavano Snegurocka
, la principessa di Russia .
Riuniti attorno ad una piccola lapide di marmo bianco
100 bambini depositavano fiori di ogni colore e profumo sulla tomba della loro
defunta compagna .
Vestiti di nero gli ormai cresciuti ragazzini sfilavano
assieme ai loro nuovi genitori nel cimitero di Mosca ,
mentre una leggera pioggerellina bagnava il capo
riccioluto dell’unica figura non
accompagnata .
< Ti vendicheremo Angelique , questa è una promessa
>
una ragazzina di appena tredici anni dai folti boccoli
biondi accarezzò con la mano pallida la lapide della bambina perita 7
anni fa .
< Ora che faremo ? Non ci vedremo più ? > la voce
squillante della piccola Mira trillò nel cimitero oramai deserto
.
Solo loro erano ancora lì
sotto la pioggia ,
immobili ,
quasi
stessero aspettando qualcosa .
La parola di qualcuno .
Quel qualcuno di 10 anni che sedeva sull’unico gradino
che portava alla tomba della bambina che non riuscì a salvare
.
L’incubo che durante ogni temporale torturava la piccola
Snegurocka .
<
Qui oggi
faremo un patto infrangibile .
Sempre uniti , sempre insieme , sempre fedeli tra di noi > con voce solenne e
melodica la bambina dagli occhi d’oro , portate le mani sull’erba appena
tagliata recitò un antico incantesimo che aveva trovato su uno dei mille libri che aveva letto in tutti quegli anni di libertà .
Subito i 100 bambini si presero per mano , invitando con
un sorriso la loro preziosa Snegurocka ad unirsi al cerchio attorno alla lapide
.
< Fratelli e sorelle di sangue sempre saremo . Mai
divisi , mai soli , mai abbandonati > e la voce bassa e carezzevole di
Snegurocka fu
accompagnata da un coro di voci che strinsero il loro patto di sangue , mentre
una catena argentata si avvolgeva sulle mani unite di tutti e 100 i bambini
.
< E per
sempre saremo legati cuore ed anima
. Troveremo la città invisibile e la faremo nostra .
Noi i ribelli .
Noi i bambini perduti .
Noi mezzosangue>
Prima che però il cerchio si sciogliesse prese parola
Sergej , che con voce graffiante e calda come quella di un ragazzo di 18
qual’era
aggiunse le parole che fecero della loro
Snegurocka
la loro casa,
la loro speranza ,
la loro vita .
< E lei sarà in eterno la nostra guida , colei per la
quale daremo la nostra vita .
La bambina che ci salvò dal dolore .
La ragazzina che ci diede una casa .
La futura donna che noi ameremo e proteggeremo per sempre >
E uno schiocco , come di una chiusura e di una serratura e di un tintinnio di
manette
risuonò per
il cimitero ,
mentre i
bambini ,
i ragazzi
si abbracciavano ancora una volta prima di tornare dai loro genitori
.
Prima di lasciare alle loro spalle la loro preziosa
Snegurocka.
< Troverò la città Angelique ,e starai per sempre con me > e il
sussurro della bambina dagli occhi d’oro si perse nel vento , insieme al pianto
di donna che la fece voltare .
E un sorriso dolce curvò le labbra carminio della
piccola
che baciato
la lapide corse verso la signora vestita di blu e dal bizzarro capellino bianco
che piangeva disperata sotto un albero poco lontano .
E fu in quel giorno che i mezzosangue
,
i bambini perduti ,
i
ribelli
promisero
di trovare la leggendaria città invisibile per costruire un loro mondo .
Fu in quel giorno che i bambini perduti promisero di
difendere colei che tutti aveva e avrebbe protetto .
Fu in quel giorno che anche
Fu in quel giorno che la bambina della Russia diede un
caldo arrivederci alla città che
l’aveva adottata
per
trasferirsi assieme all’acquisita madre in una tranquilla zona .
In una delle tante case all’indirizzo di Privet Drive , dove
la casa ,
la speranza ,
la vita ,
del bambino più famoso di tutti i tempi .
Harry James Potter .
Fu in quel giorno che la famosa Snegurocka
,
la bambina
dallo sguardo di ghiaccio ,
divenne consapevole alla tenera età di 10 anni dell’immenso potere oscuro che in lei dimorava .
Lo stesso potere che fece di un uomo il mago più temuto
del mondo magico
E che avrebbe fatto di lei il terrore e il tesoro di
coloro che presto avrebbe incontrato ..
CONTINUA…
ED
ORA PASSO AI RINGRAZIAMENTI
X
palli93: grazie di cuore , sia per essere stata la prima sia per il bellissimo
commento che hai lasciato , sono contenta che la storia ti sia piaciuta così
tanto e spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto . Grazie di cuore al
prox aggiornamento baci
X
Amanda Malfoy : Grazie per il commento , anche se non ho ben capito se ti è
piaciuto , ma c’è qualcosa che non va XD . Grazie davvero , spero commenterai
anche questo baci
X
semplicementeme : Grazie davvero per i complimenti e per il consiglio , sono
aperta a tutti i consigli che potrai darmi per migliorare ancora di più . Spero
che anche questo capitolo ti sia piaciuta e che la lunghezza non annoi , perché
i prossimi capitoli saranno altrettanto lunghi e forse anche un po’ di più Xd .
Grazie ancora baci
X
Troue_xxx : Si , la bambina con gli occhi ambrati è Hermione , come accennato
nell’introduzione alla storia Hermione sarà un personaggio essenziale ed
importante della storia , come Harry e Draco , mentre attorno a loro ruoteranno
alcuni personaggi di mia invenzione che spero vi piaceranno .
Spero che anche questo capitolo ti sia piaciuto baci
baci
Bene per concludere vi informo che data la lunghezza dei
capitoli ci vorrà un po’ per
postare , e dato che la settimana prox forse scenderò a casa a mare
probabilmente sarà il penultimo che
posterò per un bel po’.
Spero davvero che abbiate pazienza e vi prometto il 3
capitolo prima che scenda a mare .
Grazie di cuore a tutti spero
commentiate
Baci baci …gold eyes
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