Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja
Segui la storia  |       
Autore: emmelestrange    13/04/2018    4 recensioni
« Il Ninjustu dev'essere insegnato ad altre persone » concluse il maestro.
«Beh, carina l’idea di voler aprire una scuola di Ninja » commentò Mikey « certo, un po’ incoerente con il dogma dell’invisibilità, però potrebbe essere car… Ahia! Ma che c’è? »
« Scusa, la forza dell’abitudine » rispose Raffaello che aveva colpito nuovamente il fratello minore sulla testa.
«Michelangelo, fammi finire. Sono settimane che ci penso. Ho deciso che voi quattro insegnerete il Ninjutsu a quattro adolescenti ».
I fratelli si guardarono e scoppiarono a ridere.
« Con tutto il rispetto Sensei » disse Donatello « forse hai dimenticato la nostra piccola peculiarità…»
« E cioè? » chiese un disattento Mikey, facendo esasperare Raph.
« Siamo mutanti, Mikey! » sbottò il rosso.
«Ah, già... »
***
Dopo otto anni dalla morte di Shredder, il Clan del Piede è tornato a New York.
E se Shredder non fosse morto?
E se ci fosse qualcun altro a guidare il Clan dopo così tanto tempo in silenzio?
Splinter ha fatto la sua scelta: insegnare a quattro giovani ragazzi il segreto del ninjutsu.
E se i quattro adolescenti fossero da sempre legati alle sorti delle Tartarughe? Se la scelta del Sensei non fosse casuale?
Genere: Azione, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Donatello Hamato, Leonardo Hamato, Michelangelo Hamato, Nuovo personaggio, Raphael Hamato/ Raffaello
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO II



E anche quella dannata mattina, Seth Turner, era dannatamente in ritardo.
Non che la cosa lo toccasse, sia chiaro.
Col suo solito passo lento e trascinato faceva ingresso alla Hunter College High School di New York.
Alto e piazzato, capelli neri e occhi verdi. Tutte lo fissavano costantemente.
Odiava quel posto e odiava quelle persone: al quarto ed ultimo anno di liceo non aveva fatto amicizia con nessuno.
L’unica ragazza con cui aveva sostenuto un dialogo, era quella tizia da cui prendeva ripetizioni di fisica, Nefti Evans.
Avete presente la classica sfigata? Ecco.  Alta e magra, con i capelli ricci biondi, sempre spettinati. Gli occhi? Beh, Seth non ci aveva mai fatto caso, datosi che la Evans stava sempre con lo sguardo rivolto per terra.
Ovviamente al ragazzo non interessava nulla delle ripetizioni: era stato costretto a prenderle da quell’incapace che insegnava, per l’appunto, fisica e matematica.
Il professor Murphy, la reincarnazione ancora più antipatica del pinguino di Batman.
E, anche quella mattina, Seth stava facendo tardi proprio alla lezione di matematica.
« Non ci pensare proprio, Turner » disse con tono piatto il professor Murphy, mentre scriveva col gesso alla lavagna « non ti azzardare a mettere un piede nella mia classe ».
Come aveva fatto a sentirlo arrivare, Seth non riusciva nemmeno ad immaginarlo.
« Professore, la prego » fece Seth, fintamente pentito « è l’ultima volta che… »
« Turner, le lezioni sono iniziate da un mese e tu, ogni giorno, ti presenti con mezz’ora di ritardo. Sono stanco delle tue scuse, esci dalla classe e chiudi la porta ».
« Non posso permettermi un’altra assenza! Il preside chiamerebbe mia mad...»
« E a me cosa interessa? » chiese Murphy girandosi verso di lui « almeno saprà del tuo comportamento. Ehhh, non ci sono più le madri brave di una volta ».
O no. Il professore aveva toccato il nervo scoperto del ragazzo.
« Non si azzardi a insultare mia madre » sibilò il ragazzo, socchiudendo in due fessure gli occhi verde smeraldo.
« Mi minacci, Turner? » lo derise il professore.
« La prego, professore » supplicò una voce femminile in classe « La prego, non lo faccia sospendere. È il nostro ultimo anno e… »
« Proprio per questo, Evans! » tagliò il pinguino girandosi verso la classe «  dovete imparare ad essere più disciplinati ».
« Sì, ma… »
« Niente “ma”, Evans. Però hai ragione » proseguì il professore guardando Seth, facendogli segno con la mano per entrare « una sospensione sarebbe troppo nociva. Però, una sessione extra di esercizi di matematica non vi farebbe affatto male ».
Dopo aver preso posto accanto ad Evans (l’unico posto vacante, sia chiaro!), Seth mostrò il suo solito ghigno malizioso.
« Professore, non c’è bisogno che lei mi dia del voi ».
« Ah, quanto sei sciocco Turner. La punizione di matematica è sia per te che per Evans; così la signorina eviterà di contraddirmi la prossima volta ».
Seth la vide: con la coda dell’occhio notò che la sua compagna aveva gli occhi castani arrossati.
Mentre Nefti cercava di ricacciare indietro le lacrime, con la manica del suo maglione bianco, una voce dall’ultimo banco si alzò.
« Professore, però non è giusto. Evans non è stata maleducata ».
La voce apparteneva a Key Cooper e, per guardarlo, tutta la classe si girò.
Il ragazzo si era alzato in piedi: capelli castano chiaro, leggermente più basso e magro di Seth. I suoi occhi azzurri erano fermi sulla sagoma del professore.
« Eccolo il paladino della giustizia » borbottò Turner, roteando gli occhi.
« Siamo arrivati a tre punizioni » commentò sadico il professore « facciamo quattro dai, così svegliamo la signorina Watson che sta dormendo sul banco ».
Nel dire così, Key si girò verso la sua compagna che, come al solito, si appisolava durante tutte le lezioni: Rea.
Sentendo pronunciare il suo cognome, la ragazza si svegliò di fronte alle risatine dei suo compagni.
« Complimenti, genio » le fece Key, guardandola « ti sei procurata un biglietto per l’esercitazione extra di matematica ».
Rea lo guardò con i suoi grossi occhi ambrati gonfi di sonno. Dopo di ché, si girò dall’altra parte e continuò a dormire.

***

Alle tre spaccate, mentre i loro compagni uscivano al suono della campanella, i quattro  si presentarono di fronte l’aula delle punizioni.
« Non è giusto, per colpa di quell’idiota devo saltare l’allenamento » si lamentava Key.
« Quanto sei pesante, Cooper » lo derise Rea, passandosi una mano tra i capelli, un caschetto spettinato castano scuro.
« Forse è meglio presentarsi, io sono Key Cooper » disse il ragazzo sorridendo a Nefti.
Quest’ultima abbassò lo sguardo. « Veramente è il quarto anno che seguiamo la stessa classe di matematica e fisica ».
Rea scoppiò in una fragorosa risata: nonostante il momento imbarazzante, lei aveva l’abilità di ridere quando non doveva farlo.
« Ah, sì, scusa… ma non abbiamo mai parlato » cercò di recuperare il ragazzo, completamente bordeaux, colore che faceva contrasto con la felpa blu della squadra di football.
« Che cosa ridicola » commentò Seth guardando gli altri « comunque, io già ti ho parlato, Watson ».
« Come vi conoscete? » chiese stupito Key, guardando l’amica mora.
« Non è meglio entrare? » fece l’ultima distratta, mentre Seth la fissava in cagnesco.

***

« Gli esercizi sono stati divertentissimi! » esclamò entusiasta Nefti uscendo dall'ingresso principale del liceo.
Erano le cinque del pomeriggio e la sera stava lentamente calando su New York.
« Parla per te, secchiona » l’accusò Seth « spero di non dover rifare mai più una cosa del genere ».
« E invece ti servirebbe, scienziato! » fece la bionda guardandolo storto « almeno miglioreresti i tuoi voti! »
« Io ho fame » commentò Rea, trovandosi lo sguardo di tutti addosso « scusate, non pensavo di averlo detto ad alta voce ».
« Perché non andiamo a prenderci un gelato? » propose Key guardando Nefti. Quest’ultima arrossì.
« Sì, dai! Ne fanno uno buonissimo vicino Central Park! » esclamò Rea, gioiosa « dai Turner, non fare l’asociale e vieni! »
Per tutta risposta, Seth annuì con un grugnito.
Mentre entravano dentro Central Park, quasi completamente al buio, Key si avvicinò furtivo alla mora e ci riprovò :« mi spieghi come lo conosci? »
« Key, che cosa sono quei cosi? » chiese Rea bloccandosi di scatto.
« Smettila di sviare il discorso e rispondimi! » esclamò stizzito l'amico prima di girarsi, trovandosi di fronte quattro paia d’occhi bianchi.
Occhi che appartenevano a quattro sagome, non distinguibili al buio, che li avevano accerchiati. Dopo di che, il buio più totale.
 




Ecco a voi, il secondo capitolo!
Mi spiace che non ci siano le tartarughe, ma era necessario per presentare i quattro ragazzi.
Ringrazio in anticipo chi mi legge, sperando che la storia vi piaccia almeno un pochino! In caso ci fosse qualche recensione, secondo voi, come sarà l'assegnazione dei ragazzi?
ML-
   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > TMNT / Tartarughe Ninja / Vai alla pagina dell'autore: emmelestrange