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Autore: Violetta_    14/04/2018    2 recensioni
(Commedia, comico, giallo, introspettivo, slice of life)
Le mirabolanti avventure di una povera ragazza alle prese con la vita di tutti i giorni... o quasi.
***
(Dal capitolo 1)
Sono perseguitata dalla sfiga, dovrei perdere cinque o sei chili, dovrei reiscrivermi in palestra e questa volta frequentarla in modo serio, dovrei ammettere a me stessa che gelato, cereali al miele e nesquik non sostituisce una cena bilanciata e il mio armadio sembra la porta per Narnia.
Ho un incubo: il mio capo.
***
Avvertenze: abbattimento della quarta parete, presenza di parti comiche (alle volte demenziali) e colpi di scena.
Genere: Comico, Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Kankuro, Matsuri, Nuovo Personaggio, Sabaku no Gaara | Coppie: Shikamaru/Temari
Note: AU, Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Of AU and new characters -Sumire-'
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<< T'ao nonna >>
<< Ciao piccolo mio >>
<< Che fai? Io sto imparando gli scacchi con papà >>
<< Ma che bravo il mio angioletto >>

Sorrido portandomi una mano sulla guancia.

Karura è seduta sulla poltrona del salotto di casa sua. Parla con dolcezza ed allegria ma ha le lacrime agli occhi.
Le tremano le mani anche se le ha strette a pugno sopra le gambe.

<< Io sono a casa con zio Kankuro, che ti manda un bacione grande grande >>
<< Anche io mando un bacio allo zio >>

Karura non vede Shikadai da un paio d'anni.
Temari si limita a farle una telefonata di tanto in tanto e a passarglielo però il bambino saluta, dice poche frasi, poi si annoia e si allontana con una scusa.
Lei non è un tipo che si lamenta, di solito si tiene tutto dentro e cela il suo stato d'animo dietro un dolce sorriso per cui è difficile sapere cosa le passa per la testa, però ci rimane male.
Sperava di poter giocare con lui durante le vacanze di natale ma per via dei suoi problemi di salute non ha potuto trascorrere le vacanze in famiglia e quindi non ha avuto occasione di rivederlo. Questo ha peggiorato notevolmente il suo umore.

Ci abbiamo impiegato un po' a capirlo.

Kankuro ha deciso di ovviare al problema organizzando un'intera giornata con lei e attivando una videochiamata dal suo pc.

L'ho trovato davvero un bel gesto.

Lo guardo con la coda dell'occhio: è in cucina intento a preparare una tisana.

Sorrido raddolcita. Per quanto possa essere stronzo, il ragazzo sa essere un vero tesoro.

Esco fuori, non mi va di stare lì, mi sento un po' a disagio.
Mi porto una sigaretta alle labbra e l'accendo guardandomi intorno: non fa caldo però c'è un'aria frizzantina che non dispiace e gli alberi in fiore preannunciano l'arrivo della primavera.

Praticamente i miei giorni di ferie stanno per finire e contemporaneamente il clima sembra riscaldarsi giorno dopo giorno. Perché la cosa non mi sorprende?

Sono a metà sigaretta quando vedo Kankuro con la cosa dell'occhio.

<< Come sta andando? >> domando incuriosita.
<< Sta parlando con Temari. Preferisco lasciarle sole >>
<< Si, ho pensato la stessa cosa >>

Il ragazzo si accende una sigaretta.

<< Shikadai parla meglio quando è al telefono >>
<< Si ho notato >> mi scappa un sorriso << Scommetto che questo dettaglio non è sfuggito nemmeno a Temari >>

Kankuro rotea gli occhi seccato.

<< Dovrebbe smetterla di stressarlo. Tanto Shika è come suo padre. Più si costringe a svolgere un'attività più entra in modalità stand-by >>

Mi scappa una risata.

<< Oddio mi sembra di sentire tua sorella >>

Lui arriccia il naso.

<< No grazie >> tira una boccata di fumo << Sai... Stavo pensando di regalarle un ipad >>
<< A Temari? >>
<< No a mia madre >>

Inclino la testa di lato poco convinta da quell'idea.

<< Karura non è molto interessata dalla tecnologia, non so quanto lo userebbe >>
<< Così sarebbe più facile per lei poter comunicare con chi vuole. Te la sentiresti di spiegarle le basi? >>

Alzo la testa. Spiegarle come fare una semplice videochiamata non è una roba impossibile e poi vedere Karura così felice mi riempie di gioia.

<< Ma certo. Con molto piacere >>





*





<< Mamma tutto ok? >>
<< Si tesoro, sono solo un po' stanca >>

Pochi minuti dopo aver terminato la videochiamata Karura è impallidita di colpo e riesce a malapena a tenere gli occhi aperti.
Forse rivedere suo nipote e sua figlia l'ha emozionata fin troppo.

Kankuo si è avvicinato prontamente e l'ha presa delicatamente per le spalle.

<< Dai vieni... ti porto a letto >>
<< Grazie tesoro mio >> dice la donna con tono molto basso.

Abbasso lo sguardo: da fuori sembra il ritratto della salute ed invece basta un niente per farla crollare.

Mentre loro sono al piano di sopra ne approfitto per sistemare un po' il salotto e puntualmente mi ritrovo a sbattere contro il bordo del tavolino.

<< Ma porc... ahi >>



Autrice? Hai finito ti tirarmi sfiga?
Voi no dite niente? Ah ridete. Bravi... davvero bravi...



Mi siedo sulla poltrona e mi massaggio la gamba quando in quel momento si attiva lo screen saver del pc.
Sono una serie di immagini che scorrono a caso, non è la prima volta che vedo quelle fotografie: alcune in ufficio, altre al mare e altre in diversi bar, ci sono diverse ragazze ma una in particolare spunta sempre.
Ino, la sua collega.

Mi avvicino incuriosita.

Le foto sono decisamente intime: in alcune sono persino sulla spiaggia abbracciati, in un'altra la ragazza lo sta baciando sulla guancia mentre è in braccio sulle sue gambe.

Con la coda dell'occhio vedo Kankuro scendere le scale, guarda verso la mia direzione e si irrigidisce all'istante.

Torno a fissare lo schermo.



Mi assale un dubbio tremendo.



Come avrete capito non sono esattamente detective Conan però un dettaglio non mi sfugge: molte di quelle foto risalgono a cinque mesi prima.

<< Kankuro >> dico con tono serio, piatto, lapidario << … Ino è la tua ragazza? >>
<< No... >> dice lui velocemente. Forse fin troppo.

Mi giro e lo fisso dritto negli occhi.
Lui distoglie lo sguardo incrociando le braccia al petto.E' nervoso e sembra anche parecchio a disagio.

<< Kankuro >>
<< Ok... va bene è la mia fidanzata... ma è una storia finita da tempo non c'è più niente tra... >>
<< Vattene >>

Non so nemmeno da dove mi è uscita quella parola, razionalmente non avrei nemmeno il diritto di dirla, però diciamo che in quel momento di razionale in me c'è davvero ben poco.

<< No Sumy lasciami spiegare >>
<< Vattene >>

Kankuro parla a bassa voce cercando di mantenere la calma, tuttavia sembra in preda al panico.

<< Mi ha tradito pochi giorni dopo la mia partenza. Con un pittore... Un coglione... >>

Faccio velocemente due più due.



Quando ci siamo conosciuti Kankuro era arrivato in città solo da pochi giorni.



<< Quindi quella sera al ricevimento sono stata una ripicca? >>

Lo vedo distogliere nuovamente lo sguardo.

<< Rispondimi Kankuro >>

<< Solo quella notte. Solo per quella notte >>

Annuisco ed incrocio le braccia al petto.

<< Ah certo è così: volevi spassartela con l'assistente di tuo fratello... Però poi hai scoperto che ero la tua futura cognata e che ero anche l'amica di tua madre, la piccola pequena, e ti sei sentito una merda. È per questo che mi hai cercata dopo: per lavarti la coscienza >>

Lui si gratta la nuca e alza gli occhi guardando un punto indefinito e questo mi manda letteralmente in bestia.
Tuttavia non urlo, non mi agito nemmeno.
Qualcosa mi spinge a stare insolitamente calma.

<< Oh certo immagino che quel muro sia molto interessante. Sai che ti dico? Ok finisce qui >> dico alzandomi di scatto << Gli ultimi mesi non sono mai esistiti e quella notte è stata solo quello che è stato... >>

<< No. Sumire ... >> dice avvicinandosi ulteriormente.

Mi allontano di un paio di passi.

<< Che poi posso capire tutto.... Ma comportarsi in quel modo... il modo in cui mi hai trattata in questi mesi... Perché ti sei comportato cosi? >>

Mi guarda dritta negli occhi serio, molto serio.

<< Ti ho già risposto quella notte a capodanno >>

Vacillo per qualche istante.




Credevo di essermele sognate quelle parole.




Scuoto la testa.



No. Non può succedere di nuovo. Non mi farò raggirare come una cretina.

Ma che problema ho io coi ragazzi? Seriamente. Qualcuno mi ha tirato la macumba?



<< Vattene >>
<< Sumy... >>



Perché mi sta succedendo di nuovo? Non credo di meritarmelo.



<< Che imbecille. Che cretina >> soffio portandomi una mano sulla fronte.
<< Sumire parliamone ti prego >>

Sento gli occhi pizzicare ma mi rifiuto di dargli questa soddisfazione.

<< Ok me ne vado io >>
<< No. Sumire! >>

Esco di casa sbattendo la porta. Ho bisogno di restare sola.

Mentre corro sul marciapiede la prima lacrima mi scorre sul viso.
Serro gli occhi digrignando i i denti.



C'è un limite anche alle ferite.
   
 
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