Capitolo 6:
-CHE
COSA???ti ho mandato per uccidere quelle due mocciose, non per perdere tempo
con altre persone …aaaaaaaaaaaah…sospettavo che fossero ancora in vita,
maledette loro, ma adesso che ne ho la certezza vengo a sapere che un demone
–stupido, incapace e tonto- se l’è fatte scappare!!!Che devo fare con te,
sudicio mostriciattolo insignificante???????????!DIMMELOOOOOOOO!- e il Conte
scagliò un paio di pugnali contro il demone, che cercava di nascondersi come si
sarebbe nascosto un bambino di fronte alla madre arrabbiata, facendosi
minuscolo.
-Io ho
cercato di fare del mio meglio, signor Conte…-
-Ma ti
stai sentendo, lurida feccia insignificante???Non si cerca di fare del proprio
meglio, si deve fare e basta…!Non voglio scuse, tontolone di un demone, brutto
mostriciattolo da quattro soldi; ti disintegro, ti squarto,
ti…ti…AMMAZZO!!!!fra tutte le orde dempniache che ci sono proprio te mi doveva
capitare?è meglio che esci di qui entro tre secondi o farai una seria brutta
fine…UNO!...DUE…E TRE…- lanciò un altro pugnale, che si conficcò nella porta
della camera, chiusa appena in tempo dal povero demone.
Il Conte
era veramente nervoso, arrabbiato come non mai. Il verme schifoso s’era
lasciato sfuggire quelle ragazzine, e chissà se erano arrivate da Melek. No
pensò, Melek è troppo furbo per farle venire da lui. Le farà nascondere da
qualche parte.
-DEMONEEE;
torna subito qui!!!ho un altro incarico da darti…e non deludermi questa volta…-
***
-Allora
vecchio? Parla- chiese in tono supplichevole Roy –sono impaziente di sapere
tutto-
-Sicuro?-
domandò Melek.
-Certo,
sì!-
-Ok. Ma
per favore devi stare calmo-
-va bene-
- Allora.
Ti ho detto che le tue sorelle erano scomparse con il mio libro magico e non se
ne era saputo più niente?-
-Certo che
me l’hai detto!-
-Ti ho
detto che il libro crea delle specifiche onde particolarmente forti che
rivelano dove si trovano lui e le principesse?-
-Credo che
tu mi abbia detto anche questo…ma cosa c’entra?-
-Ecco…c’entra.-
fece un profondo respiro: sapeva che Roy avrebbe avuto una reazione non certo
calma, ma doveva essere lui per primo ad avercela.
- Perché
loro due- e indicò le due ragazze con un cenno della mano -avevano il libro, e
le onde particolarmente forti mi sono proprio l’altro giorno mentre loro stavano
aprendo il libro-
Ci fu
un’imbarazzante pausa di silenzio, molto imbarazzante. Ashan era perplesso,
Nihal e Shiran tenevano gli ochi bassi, Roy stava fulminando Melek con lo
sguardo. La sua voce ruppe l’incantesimo in modo molto brusco.
-Ma sei
impazzito per caso????NO dico sei impazzito???? Mi vorresti dire che per dieci
anni mi hai raccontato balle, cioè che le mie sorelle erano scomparse chissà
dove sicuramente per non tornare – che poi la hai fatte scomparire te- e ora
sono davanti a me, sedute tranquillamente in fondo al tuo lettino e parlano
pacificamente con noi????- la rabbia dentro Roy cresceva visibilmente.
-Roy, non
ti scaldare…posso spiegarti-
-Non ti
scaldare?io mi scaldo eccome.-la sua voce cresceva di volume.
-Scusa,
io…senti Roy non avrei voluto farti questo, ma in realtà non ero affatto sicuro
di…-
-Non eri
affatto sicuro di che cosa??Non eri affatto sicuro di che???Eh?dimmelo!-
-In realtà
io credevo di averle catapultate nel mondo parallelo, ma non sapevo che fine
avessero fatto. Pensavo fossero morte o chissà quali altre sciagure!-
-Io non ti
capisco. E ti lamenti di Ashan che non ti vuol dire che gli hanno fatto. E ti
lamenti di me, anche. Perché?-
-Senti
Roy, lo so. Avrei dovuto parlare, ma capisci, non volevo darti…-
-…speranze
vane???meglio vane speranze che niente!-
-Invece
no, Roy, ci saresti rimasto ancora peggio!-
-No, non
ci sarei rimasto un bel niente. Pensavo che come mio Custode valessi qualcosa
per te. Parecchio. Ma mi sono letteralmente illuso per più di vent’anni.
Avresti dovuto mettere le cose in chiaro fin da subito.-
-Oh, Roy,
non puoi credere che io non ti voglia bene. Te ne voglio eccome-
-No,
bugliardo, non me ne vuoi. Sei un bugliardo, e per questo adesso io ti odio- e
con questa frase sprezzante Roy prese e andò a contrattare con la guardia fuori
dalla porta. Voleva cambiare posto. La guardia lo portò via. E per la prima
volta nella loro breve conoscenza del personaggio, Shiran e Nihal videro Melek
piangere. E non fu l’unica cosa, perchè ci fu un’altra prima volta: Nihal,
vedendo quell’uomo piangere, le mani sul viso, i capelli neri che gli
ricadevano sulla faccia, capì di essersene innamorata. Fu una sensazione
insolita, strana e quasi incomprensibile. In fondo lo conosceva da poco ed era
pure il suo Custode, ma ormai non poteva tornare indietro. Ma in fondo penso
che fosse solo una stupida allucinazione, poi era capitata in un momento che
non era proprio il massimo. Passò una mezz’ora buona prima che Melek smettesse
di piangere. Le lacrime gli avevano conferito un’aria stanca e triste che
sapeva più di umano, in confronto alla sua solita aurea che di umano aveva ben
poco.
-Ci
dispiace, non pensavamo di creare tutta questa confusione-
-No, non è
colpa vostra. È solo colpa mia. Sono uno stupido. ma ormai non posso tornare
indietro. Dovrà capire che non può sottrarsi a questa verità. Voi siete
tornate, questo è quello che ora conta. E conta che capiate che qui avrete
parecchio da affrontare. Avrete una fondamentale missione da compiere, e anche
Roy dovrà. Perciò deve capire.- Melek respirava ancora rumorosamente e si
fermò.
-C’entra
con la guerra? Con il Conte?- esordì Shiran –dovremmo affrontare ostacoli?-
-Temo
proprio di sì, volenti o nolenti sì…adesso però non posso spiegarvi, si sta
facendo tardi e le guardie si insospettiranno se state ancora per molto
dentro…meglio se andate a riposarvi; non vi sarà difficile capire la zona dove
dormono le infermiere e le altre poche donne che ci sono in questo posto.
Venite domani dopo il primo turno della mattina. Dopo quello nessuno viene fino
al pranzo e le infermiere di solito non hanno molto da fare e nessuno si
preoccupa per loro. Non a quell’ora. Ci vediamo domani-
-Ci saremo
di sicuro- fu così che la bionda e la rossa sparirono dietro i tendaggi. Fuori
era buio.
-Melek-
-Sì, Ashan?qualcosa
non va?-
-No, cioè
sì. È che non mi piace vederti così-
-Non piace
neanche a me, ma Roy…-
-Non penso
che credesse in quello che a detto. Sono sicuro che non ci credeva veramente.-
-Lo spero.
Mi dispiacerebbe tanto se io e lui non dovessimo più parlarci-
-Non dirlo
a me. Vi conosco da dieci anni, e so che Roy è duro come le pigne, ma so anche
–e lo sai anche tu- che è legato molto a te-
-Lui…-
-Andiamo,
pian piano si risolverà tutto. È solo un po’ arrabbiato. Ne sono sicuro!-
-Davvero?-
-Davvero…comunque
non ti voglio vedere con questa faccia per i prossimi dieci anni! Quanto meno
smettila di tenere questo broncio da funerale-
-Facile…adesso
buonanotte-
-Ehi, ti
ho dato forse il permesso di addormenarti. Guarda che non ho finito con te…-
-Sembri
Roy quando mi vuole convincere a fare qualcosa-
-Non
proprio-
-Cioè?-
-E’ che
prima mi ha fatto pensare-
-Ah, sono
contento di scoprire che anche tu pensi ogni tanto-
-Non
ricominciare con le tue battute sarcastiche. Penso che tu hai fatto arrabbiare
Roy perché non gli hai detto tutta la verità…neanche io l’ho fatto, ma fino ad
ora non ritenevo opportuno…forse è l’ora…ma per favore, giurami che starai muto
come un pesce…-
-Giuro-
SPAZIO AUTRICE:
grazie a tutti...per i commenti, per chi ha aggiunto questa storia tra i preferiti ecc....in realtà questo capitolo non mi piace molto, però non ho saputo fare di meglio...mmm....per i curiosi sul raccontino di Ashan...continuerò a tenervi sulle spine ancora un po'...prima o poi si saprà...XD, spero sia stata una buona lettura!!!!XDXDXD
Ciao ciao