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Autore: ryuga hideki    23/04/2018    1 recensioni
-Ecco la mia risposta...- gli lanciò il foglio in bianco per poi scandire per bene un: “vaffanculo” con la freddezza tipica di un russo. Sasori lo guardò negli occhi, si alzò. Lo prese per le spalle e lo fece sbattere contro il banco da cui si era alzato. Deidara si morse il labbro, il cuore prese a battergli all'impazzata. Erano così vicini da poter sentire uno il respiro dell'altro. Avrebbe tanto voluto che tutto questo sfociasse in qualcosa di più.
AU ambientata in Giappone. Coppie: SasoDei, KisaIta, SasuHina, NaruSaku.
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: Akasuna no Sasori, Deidara, Itachi, Kisame Hoshigaki, Naruto Uzumaki | Coppie: Hinata/Sasuke, Itachi/Kisame, Naruto/Sakura, Sasori/Deidara
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nessun contesto
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PACE INTERIORE





 

-Scusa, Sakura-chan...-
-Si può sapere che ti prende?-
-Ecco...-
-Naruto, così mi preoccupi.-
-A mio padre gli hanno chiesto di assumere la carica di Ministro degli Esteri dell'Australia.-

 

-Sakura-chan...- sussurrò, guardando fuori dal finestrino dell'autobus. -Quel tuo sguardo così perso e terrorizzato, non riesco a togliermelo dalla testa...- 

 

-Mi spiace, Sakura-chan...Non so cosa fare...-
-Tranquillo. È importante anche per il tuo futuro no?-
-Sì, però...-
-Godiamoci questi ultimi mesi, ok?-

 

 

-Ogni volta che inizia il mese di marzo, mi torni in mente, Sakura-chan... Vorrei tanto che tu fossi qui.- si morse le labbra. Aveva come la sensazione che la bocca della ragazza si fosse posata sulla sua come accadde quel giorno di due anni fa. Sospirò e scese dal bus, giunto ormai a destinazione. S'incamminò verso l'ingresso dell'università, salì le scale facendosi largo tra gli altri studenti ed entrò. La sessione di esami era già finita da circa un mese, facendo ripartire le lezioni.
La giornata si preannunciava leggermente pesante, con ore di materie alquanto complesse e noiose. Sapeva che sarebbe stato arduo arrivare a fine giornata.
-Vorrei tanto essere in un parco in questo momento...- pensò tra sé e sé, guardando fuori dalla finestra. Non appena la lezione si concluse, uscì dall'aula e si diresse verso la segreteria al piano terra per dare uno sguardo agli annunci della bacheca. -E neanche oggi c'è qualcosa d'interessante...- pensò sconsolato, si voltò con la testa ancora tra le nuvole e andò a sbattere contro una ragazza a cui fece cadere tutti i libri per terra. -Oddio, scusami! Ero distratto!- s'inginocchiò per aiutarla.
-Grazie per l'aiuto.- la giovane alzò lo sguardo incrociando gli occhi celesti di Naruto che rimase incredulo. La ragazza perse un battito. -Na...ru...to...- sussurrò la giovane.
-Oddio...non ci credo...- gli occhi gli diventarono lucidi. -Dev'essere un sogno, non puoi essere davvero qui.- si portò una mano sulla bocca, mentre avvicinò l'altra verso la sua mano con timore. La ragazza abbassò lo sguardo, una lacrima le rigò il viso. -Sakura!- il biondo l'abbracciò calorosamente, cogliendola di sorpresa.
-Naruto...- lo strinse forte, aggrappandosi alla sua camicia. -È bello vederti.- si staccarono e si guardarono per un'istante negli occhi sorridendosi. Naruto si alzò, aiutandola.
-Cosa ci fai qui a Sydney?- domandò con estrema curiosità e gli occhi illuminati dalla gioia.
-Sto partecipando ad un erasmus per perfezionare l'indirizzo di medicina, che sto affrontando, con corsi integrativi che nella mia università non ci sono.-
-Ma sei qui da poco, vero?-
-Sì, diciamo di sì. Sono arrivata due settimane fa.- abbassò lo sguardo.
-Perché non mi hai avvisato? Perché non mi hai detto che saresti venuta qui a Sydney?- chiese un po' dispiaciuto. Era un po' terrorizzato nel sentire la risposta. La sua testa già fantasticava su possibili nuovi fidanzati super gelosi.
-Ma come? Non te lo ricordi più?- lo guardò un po' perplessa, sentendo l'irritazione crescergli a vista d'occhio. Il biondo sorrise imbarazzato, portandosi una mano dietro la testa.
-A dire il vero...no.-
-Sei sempre il solito!- la ragazza scosse la testa, sospirando. -Avevi detto che non ci saremmo distratti fino a che non avremmo raggiunto il nostro obiettivo. Ci eravamo promessi di dare il meglio di noi stessi, senza intralciarci in qualche modo.-
-Certo! Ora ricordo! Avevo anche detto che se era destino ci saremmo ritrovati anche a distanza di anni.- la guardò negli occhi teneramente. -E ora eccoci qua. Dobbiamo assolutamente festeggiare! Domani sera ti porto fuori a cena!-
-Ma io...- Sakura si sentì un tantino in imbarazzo, ma allo stesso tempo felice. In quei due anni Naruto non era cambiato quasi per niente, si era fatto più alto e leggermente più muscoloso ma di carattere sembrava essere rimasto uguale a prima.
-Non accetto obbiezioni!- le sorrise radioso.
-E va bene, dopotutto sono da sola.- sorrise teneramente.
-Grande!!!- gli occhi del biondo s'infuocarono di eccitazione. -Ah, stasera vieni pure a cena a casa mia! Ai miei fa sempre piacere avere ospiti!-
-Grazie, ma non vorrei essere di disturbo...-
-Ma va, figurati. Nessun problema.- la campanella suonò, indicando l'inizio di una nuova lezione. -Ora ti lascio andare a lezione, ci vediamo fuori dall'istituto intorno alle sei, ok?-
-Ok, va bene e grazie.- gli sorrise. -A dopo.- si salutarono e si divisero.


Ultimate le lezioni Naruto si precipitò di corsa fuori dall'edificio, non voleva far aspettare Sakura il più del dovuto o magari arrivare in anticipo per almeno una volta.
Giunto fuori si guardò intorno per cercarla, ma non la vide. Si sedette su di un gradino e aspettò.
-Per una volta non la faccio attendere.- pensò tra sé e sé soddisfatto.
-Naruto!- sentì la sua voce giungergli dalle spalle, si voltò e la vide avvicinarsi. Si alzò salutandola. -Scusami il ritardo, mi sono fermata a parlare con un prof.-
-Tranquilla, sono appena arrivato anche io.- le sorrise per rincuorarla. -Andiamo?- la ragazza annuì. Naruto le prese la mano, facendola arrossire leggermente, e s'incamminarono verso la fermata dell'autobus.
-Come stanno andando gli studi?- domandò Sakura, salendo sul bus.
-Bene, ce la sto mettendo tutta per finire prima, sempre se riesco... Mio padre di tanto in tanto mi porta a qualche riunione, ovviamente non quelle importantissime, ma mi fa partecipare quando può. È bello mettersi in gioco, insomma è meglio la parte pratica della teoria.- ridacchiò. -Se si potesse vivere senza dover apprendere certi mattoni colmi di diritti e codici civili e quant'altro...sarebbe tutto molto più semplice. So che il mio sogno è abbastanza complesso da raggiungere, ma lavorerò sodo per realizzarlo! Costi quel che costi!- aveva lo sguardo leggermente malinconico rivolto verso il finestrino. La ragazza si stupì di vedere quegli occhi così diversi da un tempo. Due anni prima li avrebbe visti infuocarsi di determinazione parlando del suo obiettivo, invece in quel momento...
-Naruto...- sussurrò con un filo di voce. Il biondo si voltò verso di lei sorridendole.
-A te come sta andando?-
-Bene. Anche il mio indirizzo è abbastanza tosto, ma non impossibile. Vorrei laurearmi il prima possibile per aiutare la gente, ma so che è meglio non avere troppa fretta e fare le cose per bene e con calma piuttosto che rischiare di far del male a qualcuno per la mia mancanza di pazienza.-
-L'importante è giungere al traguardo, senza premura. Oh, siamo arrivati, dobbiamo scendere.- scesi dal veicolo, Sakura si guardò intorno con aria meravigliata. -Benvenuta a Double Bay! Qui è dove sono cresciuto e dov'è nato e cresciuto mio padre e mio nonno prima di lui, insomma qui è dove parte della mia famiglia ha vissuto per generazioni.-
-Wow... Non credevo che saresti tornato a vivere nel tuo vecchio quartiere.-
-Beh, mio padre e mia madre sono molto legati alle loro origini, quindi hanno deciso di non cedere le nostre proprietà sia questa che quella a Tokyo. Non era facile prima, ma con il nuovo stipendio dei miei è tutto molto più semplice. E questa è casa mia!- aprì il cancelletto, mostrandole una piccola villetta di due piani circondata dal verde.
-Davvero molto bella, è proprio una tipica casa di mare ed è anche di un bel colore caldo e rassicurante.-
-Dai, vieni! Ti faccio conoscere i miei!- le prese la mano e corsero in casa. -Sono a casa!- Kushina lo raggiunse.
-Bentornato! Oh...lei dev'essere Sakura, vero?- accennò un piccolo e tenero sorriso.
-Esattamente. Sakura, lei è mia madre Kushina Uzumaki!-
-Piacere di conoscerla.- fece un piccolo inchino.
-Papà non è ancora a casa?-
-No, dovrebbe tornare a momenti, ma intanto che aspettiamo fai fare un giro per la casa a Sakura e falla rinfrescare un po'.-
-Certo, subito. Vieni, Sakura-chan.-

Una volta fatto il giro della casa, andarono fuori in giardino ad aspettare l'ora di cena.
-Come stanno Hinata e Sasuke? Stanno ancora assieme?- si sedette sulla panca di legno che vi era appena fuori sotto il porticato.
-Sì, stanno ancora assieme e stanno bene. Sasuke sta studiando per diventare detective, alla fine ha convinto suo padre, mentre Hinata sta più o meno affrontando i miei stessi studi.-
-Vorrei tanto vedere Sasuke fare il detective!- scoppiò a ridere, immaginandoselo in azione. -Dev'essere davvero spassoso.- Sakura si sedette accanto a lui e lo guardò intensamente, cercando di capire cosa nascondesse. Sentiva che c'era qualcosa che non andava e aveva intensione di scoprirlo.
-Cos'hai, Naruto?- chiese senza troppi giri di parole. Il ragazzo si sorprese della domanda così spontanea e la guardò un po' spiazzato.
-Cosa intendi dire? Non ho nulla...- sorrise a stento, cercando di mascherare il suo vero stato d'animo.
-Stai mentendo. C'è qualcosa che ti turba, l'ho notato prima mentre eravamo sull'autobus. È come se non credessi più in quello che vuoi fare, ma perché?- rivelò con un tono di voce calmo e gentile. Il biondo abbassò lo sguardo.
-Beh, ecco... è dura voler realizzare un sogno rinunciando a molte cose che vorresti tenerti stretto nella tua vita.- Sakura rimase ad ascoltarlo con attenzione, senza proferire alcuna parola. -Non è stato facile tornare qui a Sydney. Amo questo paese, su questo non ho dubbi e sì, ho degli amici anche qui, ma quello che ho vissuto a Tokyo, anche se per poco, è stato il periodo più bello della mia vita fin ora.- alzò gli occhi verso il cielo. -Per la prima volta mi sono sentito davvero accettato per come sono. Quando mio padre mi ha detto che dovevamo tornare in Australia mi sono sentito diviso in due. Sarei voluto rimanere a Tokyo con te e allo stesso tempo seguire i miei qui... . Insomma...- la guardò accennando un sorriso. -Ho capito che non è così semplice rinunciare a tutto pur di realizzare un sogno, come si suol dire: “tra il dire e il fare c'è di mezzo il mare”.-
-Hai ragione...- gli prese la mano e gliela strinse.
-Ragazzi, è pronto!!!- li chiamò Kushina dalla sala da pranzo.
-Sarà meglio entrare prima che mia madre si arrabbi.- rise, immaginandosi la scena.



Giunti in sala, Naruto presentò Sakura al padre, che era rientrato da poco, nel mentre si accomodavano attorno al tavolo.
-Finalmente io e mia moglie possiamo conoscerti. Naruto non faceva altro che parlare di te.- sorrise Minato. La ragazza ricambiò il sorriso un po' con imbarazzo.
-Papà, smettila!- si mise una mano sul viso, sentendosi alquanto a disagio.
-Beh, ma è vero. Dicci, Sakura, che cosa studi? E cosa ti porta qui a Sydney?- chiese Minato, iniziando a mangiare.
-Frequento la facoltà di medicina all'università di Tokyo e sono qui per un periodo di erasmus.-
-Devo dire che sei stato fortunato, Naruto, a ritrovarla proprio nella tua università.- commentò Kushina. -Anche a me sarebbe piaciuto diventare un medico, ma alla fine i miei progetti sono cambiati quando ho conosciuto Minato.- sorrise teneramente.
-Cosa fa lei?-
-Io lavoro in un ente benefico per la protezione ambientale. Molto spesso i problemi che riscontriamo nel paese o in tutto il mondo vengono risolti grazie all'intervento di Minato con la sua influenza in politica.-
-Ora capisco perché Naruto vuole diventare il Ministro dell'ambiente.- sorrise.
La serata proseguì estremamente bene facendo sentire la ragazza come se fosse a casa propria. Dopo aver finito la cena e parlato ancora un po' con i genitori di Naruto, giunse l'ora di separarsi.
-Sarà meglio che vada, non vorrei rincasare troppo tardi.- si alzò e fece un piccolo inchino. -Vi ringrazio per la bellissima serata.-
-Torna quando vuoi!- le suggerì Minato.
-Aspetta, ti accompagno con la macchina.- disse il biondo, alzandosi dalla sedia.
-Ma no, non disturbarti troppo.- rispose imbarazzata.
-Non è di alcun disturbo. Lo faccio con enorme piacere!- le sorrise. La ragazza sospirò ed accettò. -Ci vediamo fra poco.- salutò i suoi genitori ed uscirono. Presero l'auto dal garage e si diressero verso casa della ragazza.
-Certo che per essere autunno fa caldo. Devo ancora abituarmi che qui a Marzo non è primavera. È abbastanza strano...- commentò Sakura.
-Sì, fa sempre abbastanza caldo e capisco come ti senti, a me faceva strano compiere gli anni in autunno, ero abituato a festeggiarli al parco in primavera!- rise. -Ma comunque ti abituerai presto.- nel giro di mezz'ora, giunsero sotto casa dell'Haruno. -Eccoti arrivata. Riposa bene, ci si vede all'università.- le sorrise teneramente.
-Grazie.- gli accennò un piccolo sorriso. -A domani.-
-Ah, domani sera ti porto fuori a cena, ricordatelo.-
-Sì, tranquillo e grazie ancora.- scese dall'auto e s'incamminò verso la porta d'ingresso del palazzo. Non si voltò, ma sentiva il suo cuore battergli forte e un senso di serenità ritrovata dopo tanto tempo.

 

 


La sera seguente giunse in fretta. Naruto era emozionato per l'appuntamento. Aveva deciso di portarla in un bel ristorante giapponese, il migliore della città, per festeggiare il suo compleanno. La passò a prendere in macchina sotto casa, le fece uno squillo sul cellulare e l'aspettò.
-Stai calmo, Naruto, andrà tutto bene. Fai respiri profondi.- chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi ma nella sua mente vi era solo il viso sorridente di Sakura che lo faceva agitare ancora di più. Il rumore della porta che si apriva gli giunse alle orecchie, costringendolo ad aprire gli occhi e voltarsi di scatto verso di lei.
-Eccomi, scusa l'attesa.-
-Tranquilla. Ti trovo davvero bene.- le sorrise a trentadue denti, sentendo il cuore esplodergli nel petto.
-Grazie. Anche tu stai bene vestito così.- ricambiò il sorriso. Il biondo sorrise ancora di più, poi scosse la testa e mise in moto la macchina. -Dove andiamo?-
-In un bel posto per un giorno speciale.-
Una volta arrivati nei pressi del locale, posteggiò la macchina e si diressero al ristorante.
-Eccoci al giapponese più buono di Sydney!- gli occhi della ragazza s'illuminarono. Il posto dava proprio la sensazione di essere in Giappone. Ogni arredo e decorazione sprigionava un'essenza orientale.
-Sembra di essere a casa...- sorrise dolcemente.
-Sono felice che ti piaccia! E non ti credere che poi finisca qui.- Sakura lo guardò un po' confusa. -C'è una piccola sorpresa per dopo.-
-Cosa?-
-Lo scoprirai dopo.- le sorrise con malizia, rendendola ancora più confusa.
Cenarono immergendosi nei tipici sapori orientali, tra risate e spensieratezza. Quando ebbero finito, Naruto la portò in spiaggia bendandole gli occhi.
-Allora, siamo arrivati?-
-Sì!- le liberò la vista. Davanti a loro vi era una piccola baita tutta illuminata. Sakura si avvicinò alla struttura e vide l'interno tutto addobbato con lucine e finti petali di fiori di pesco. Entrando si udivano persino il cinguettare degli uccelli, sembrava proprio di essere in piena primavera.
-Buon compleanno, Sakura-chan.- la ragazza si voltò verso di lui sorpresa.
-Te...te lo sei ricordato...-
-Non potrei mai scordarmelo. Anche gli ultimi due anni passati separati mi ricordavo sempre del tuo compleanno e ogni giorno andavo sul balcone con un piccolo muffin. Accendevo la candela e ti facevo gli auguri esprimendo anche un desiderio.- accennò un piccolo sorriso.
-Cosa chiedevi?- Naruto guardò altrove sentendosi un poco in imbarazzo.
-Qualcosa che si è realizzato.- si voltò verso di lei sorridendo a trentadue denti. -Ovvero te.- Sakura perse un battito, le guance le si tinsero tutte di rosso e gli occhi si fecero lucidi. Istintivamente lo abbracciò, stringendosi saldamente al suo maglione. -È stato straziante stare lontano da te, Sakura-chan. Vorrei che tu rimanessi qui per sempre...- si staccarono e si guardarono negli occhi.
-Ti amo, Naruto.- Sakura si alzò leggermente in punta dei piedi e lo baciò. Dopo due anni riuscirono a colmare quel desiderio di potersi ritoccare e stringersi come un tempo.

 

 

 

 

 

Era in biblioteca intento a studiare per il prossimo esame. La maggior parte del suo tempo lo impiegava nello studio per potersi laureare il prima possibile e dimostrare a suo padre quanto valesse. Ma con l'arrivo del caldo gli era sempre più arduo rimanere concentrato sui libri.
-Sono venti minuti che rileggo la stessa frase, non riesco a concentrarmi.- pensò tra sé e sé. Aveva il cervello completamente fuso. Si sentiva spossato ed estremamente bollente in viso. Si mise una mano sugli occhi per riposarsi un tantino, ma non servì a molto.
-Sasuke-kun...- una voce gentile e calma lo chiamò dalle sue spalle. Si voltò e vide Hinata tendergli una bottiglia fresca di acqua, sorridendogli.
-Hinata cosa ci fai qui?- prese l'acqua e iniziò a berne qualche sorso sentendosi sempre meglio.
-Sono venuta a farti compagnia. Tu da quanto sei qua dentro?-
-Dalle otto di questa mattina, perché che ore sono?- domandò un po' spaesato. La ragazza scosse la testa.
-Direi che è l'ora della pausa, visto che sono le quattro del pomeriggio.-
-Cosa? Di già???- chiese incredulo, capendo come mai si sentisse così fiacco. -Mi sa che dovrei proprio fare una pausa...- si alzò e si sgranchì la schiena e le gambe.
-So cosa potrebbe aiutarti.- Sasuke la guardò con aria interrogativa. -Ti porto al centro della mia famiglia.- gli sorrise dolcemente, prendendogli la mano.
-Oh, ok. Fammi sistemare la roba.- ripose i libri nella borsa per poi farsi accompagnare dalla ragazza nel luogo stabilito.
Poco più di mezz'ora dopo giunsero presso il centro Hyuga. L'edificio aveva l'aria tradizionale e si riusciva a percepire un energia positiva e rigenerante avvolgere chiunque entrasse.
-Cosa hai detto che fate qui?- chiese Sasuke, incamminandosi verso l'entrata.
-Tengono corsi di yoga, meditazione e spirituali, ma la gente può anche venire qui per meditare e rigenerarsi un po'.-
-Quello che serve a me...- sussurrò il moro. Una volta dentro si guardò intorno. La struttura era rilassante e rassicurante, oltre che ad essere fresca senza l'ausilio del climatizzatore.
-Hinata, cosa ci fai qua?- una voce sopraggiunse alle loro spalle, costringendoli a voltarsi.
-Ciao, Neji. Sono venuta qui con Sasuke per fargli recuperare un po' di energie.-
-E così tu sei il fidanzato di mia cugina...-
-Piacere di conoscerti.- disse Sasuke con tono pacato per poi fare un piccolo inchino.
-Scommetto che è la prima volta che fai qualcosa del genere.-
-Sì, diciamo di sì.-
-Immaginavo.- si voltò verso la cugina. -Allora vi lascio la sala D, ci pensi tu a lui vero?-
-Sì, tranquillo.- Neji gli diede un piccolo mazzo di chiavi.
-Bene, buona meditazione.-
Si diressero verso la sala D che si trovava nell'ala di destra dell'edificio. Entrati nella stanza, Sasuke poté avvertire una piacevole sensazione di freschezza e rilassamento. In sottofondo vi era una piacevole musica distensiva e nell'aria vi era anche l'odore di lavanda che aiutava ancora di più a tranquillizzare l'animo.
-Bene, siediti su di uno di quei cuscinetti. Trova la posizione che ti è più comoda e poi chiudi gli occhi.- il moro fece come gli era stato detto, mentre la ragazza si sedette di fronte a lui. -Fai dei respiri profondi e concentrati sulla musica, cercando di non pensare a nulla. Non avere paura di nulla, di ciò che sentirai dentro di te e di come ti risveglierai non appena avrai riaperto gli occhi.- Sasuke annuì per poi cercare di concentrarsi sulle note in sottofondo. -Rilassati soltanto...- la stessa cosa fece anche Hinata.
La mente di Sasuke a poco a poco si calmò, lasciando fuori ogni pensiero. Più si distendeva e più la sua mente e il suo corpo si facevano leggeri, quasi fossero privi di gravità. Avvertiva il cervello risanarsi, abbandonando la stanchezza di qualche ora prima. Poco dopo vide una luce chiara e rassicurante avvolgerlo. Si sentì spogliato da ogni fatica, affanno e dolore procurandogli tanto benessere. Provò una piacevole sensazione di calore nel petto espandersi sempre di più in ogni cellula del corpo, lo stesso tepore che provava quando vedeva Hinata sorridere. Gli sembrava di essere finito nel paradiso e non aveva alcuna intensione di riaprire gli occhi e tornare alla realtà. Aveva visto i suoi sentimenti, era riuscito a renderli più chiari e vividi dentro di sé. Era riuscito a comprendere qualcosa che fino a quel momento gli era nascosto.
-Sasuke...- sussurrò Hinata. Era passata un ora e mezza e senza che se ne resero conto era giunto il momento di abbandonare la sala. -Sasuke-kun è ora di tornare alla realtà e riaprire gli occhi.- continuò a chiamarlo con un tono di voce calmo e flebile. Poco dopo il moro aprì lentamente gli occhi e la guardò. Si sentiva così rilassato che quasi gli sembrava di aver dormito, anche se la sua testa era attiva ed energica.
-Hinata...- sussurrò, sorridendole.
-Tutto ok?-
-Sì...- l'abbracciò cogliendola di sorpresa e facendola arrossire. -Grazie, è stato davvero utile.-
-Sono felice che ti sia servito.- accennò un piccolo sorriso.
-Ti amo tanto...- aggiunse senza rendersene conto. Hinata arrossì vistosamente, sentendo il cuore battergli all'impazzata.
-A...anche io.- lo strinse forte. In quel momento Sasuke si rese conto di ciò che aveva detto e si stupì di essere riuscito a liberarsi dei suoi sentimenti con estrema facilità.
Fare meditazione gli era servito parecchio e doveva ammettere che non gli sarebbe dispiaciuto continuare a praticarla e conoscere a fondo il culto degli Hyuga. Aveva intensione di andare a fondo e magari scoprire un lato di sé che ancora non conosceva.





 


Ciao a tutti. So che non è martedì e che sono in ritardo ma ho avuto poco tempo. Il prossimo capitolo non so quando avrò il momento di scriverlo ma probabilmente ci si vede a maggio inoltrato. Scusate per gli eventuali errori e per il finale un po' meh. Spero comunque che vi sia piaciuto.
Grazie a tutti quelli che seguono e leggono, fatemi sapere che ne pensate.

Buone vacanze a tutti.

Ryuga Hideki

   
 
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