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Autore: fanny6    03/07/2009    1 recensioni
L'era dei Malandrini è nel suo splendore, ma il tempo passa anche per loro, l'ultimo anno è arrivato.... "Ah, il tempo. Il tempo è una cosa potente, può cambiare tutto..." "Insomma Lunastorta, smettiamola con queste cose noiose...! Oh guarda! C'è la Evans, devo farmi bello!" Inoltre, l'arrivo di due nuove studentesse darà all'anno scolastico una svolta del tutto inaspettata...
Genere: Commedia, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: I Malandrini, Lily Evans, Nuovo personaggio, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The living years'
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Le vacanze di Pasqua proseguirono più allegramente, dopo quella notte, e almeno Jane e Miriam non avevano più l'incombenza di una missione da compiere
Sirius non aveva cambiato nulla del suo modo di stare vicino a Jane, ma ora aveva una consapevolezza dirversa, che in qualche modo lo aveva reso più serio nei suoi confronti.
Miriam e James avevano svolto alla perfezione il loro ruolo, ascoltando le confessioni degli amici dopo la notte trascorsa, e anche grazie al temperamento maturo di Remus e Lily era tornato a stabilirsi un certo equilibrio dopo gli avvenimenti di quella notte.
Naturalmente c'era qualcuno che non vedeva l'ora di distruggerlo.
Bellatrix Black e il suo codazzo di Serpeverde sembravano particolarmente in vena negli ultimi giorni
Sarà stata l'allegria delle vacanze e quindi degli studenti, sarà stato l'esame imminente, sarà stata la boria delle notizie sull'avanzata di Voldemort, ma Bellatrix quel pomeriggio nuvolo andò dritta dritta verso di loro, in giardino.
Aveva un aspetto che incuteva un certo timore, qualcosa di spaventoso nello sguardo e nei modi di fare.
-Cugino!-
Sirius, che stava seduto sotto un albero accanto a Jane da una parte e a James e Lily dall'altra, si gelò all'istante
-Cosa vuoi, Bellatrix?-
Bellatrix sorrideva, beffarda -Ma come? Ti sembra il modo di rivolgerti a un tuo familiare?-
-Bellatrix...che cosa vuoi?- fece lui, di nuovo, la voce simile ad un ringhio
Quella sogghignò -Ma come, non li leggi i giornali, cugino?-
-Bellatrix, se hai qualcosa da dire dimmelo, se no vattene-
-Oh, insomma cugino! Si riconoscono proprio le pecore nere delle famiglie! Lontano un miglio!- sghignazzò quella, mentre avanzava lentamente verso di lui
Sirius scattò in piedi, pronto.
-Oh, oh, oh...hai paura cugino? Guarda che vengo in pace!- disse lei, facendo strani gorgheggi con la voce
-E allora tanto valeva non venire- sibilò lui
Bellatrix fece tremare il labbro inferiore, offesa -Ma come! E io che ero venuta a metterti in guardia! Che ingratitudine...-
-Non mi interessa quello che hai da dire, Bellatrix!- esclamò Sirius, quasi urlando
Quella assunse nuovamente l'espressione seria ed inquietante di qualche istante prima -Il fatto è, cugino, che noi siamo preoccupati. Sta arrivando il momento in cui il mondo dei maghi dovrà scegliere da che parte stare, e noi abbiamo paura che a furia di fare l'eroe non farai che scegliere la parte sbagliata!-
Jane alzò improvvisamente la testa. Sentir dire certe cose da lei, la sua futura assassina, metteva i brividi!
Bellatrix colse quel movimento improvviso, e distolse l'attenzione da Sirius per lanciare un’occhiata incenerente a quella ragazza.
Sirius mosse un passo avanti -Non provare neanche a guardarla, Bella- la minacciò
-Forse è lei che non dovrebbe provare a guardarmi- ribattè quella
-Bella, sentimi bene: non ti permettere di guardarla, toccarla, parlarle...sta semplicemente lontana da lei-
Bellatrix colse un eccessivo fervore in quelle parole -Oh-oh, ho capito...c'è, come si dice, del tenero!- esclamò con un ghigno terribile
Remus e James guardavano la scena, pronti a scattare. Conoscevano troppo bene Bellatrix
-Allora è vero quello che si dice di te...- continuò Bellatrix, imperterrita - Persino qualche stupida ragazzetta di Serpeverde si è invaghita di te, caro cugino...e tu, cosa fai? Ne approfitti come un animale! Se tua madre sapesse...-
Sirius stava per esplodere, la mano serrata sulla bacchetta. Trasse un respiro profondo -Vattene- le voltò le spalle
Bellatrix rimase delusa da quell'inaudito contegno -Allora non c'è speranza, cugino?-
-Non sarò mai uno di voi, non sono Regulus!-
-Sarebbe meglio per te imparare un po' da lui, invece di disprezzarlo come fai con tutti noi!-
-Vai a leccare le scarpe al tuo caro Voldy-
Bellatrix divenne furiosa, lo sguardo folle e penetrante -COME OSI PARLARE IN QUESTO MODO?!- gridò, estraendo la bacchetta
-Oh! Anche tu hai preso una cotta per qualcuno, a quanto pare!- fece Sirius, pungente
Bellatrix fece per lanciargli contro un incantesimo, ma l'Expelliarmus di James fu più veloce.
La bacchetta volò tra le mani di Jane, che la strinse più forte che poteva. Voleva spezzarla, impedirle di compiere i crimini orrendi che avrebbe fatto, guardò Miriam che osservava Alice e Frank, con aria triste.
-RIDAMMI LA BACCHETTA, RAGAZZA!- sbraitò Bellatrix, mentre le si avventava contro
Jane affondò le dita sul braccio bianco di Bellatrix -NO!-
Quella lanciò un grido e iniziò a cercare in tutti i modi di riavere la sua bacchetta, spintonando e graffiando.
Jane si difese da quella furia meglio che poteva lasciando cadere la bacchetta tra le mani di Miriam e proseguendo nel rispondere ai graffi e alle spinte.
Miriam si alzò in fretta, ma prima che Bellatrix potesse correrle dietro, Sirius la bloccò.
-Adesso vattene- urlò, spingendola per le spalle e lanciandole dietro la bacchetta -VATTENE-
Jane rimase impietrita quando si accorse che era stato proprio lui a riconsegnargliela.
Si controllò il collo, dove le unghie di Bellatrix avevano lasciato un segno.
Quella intanto correva verso il castello, la bacchetta stretta in pugno, lo sguardo folle di sempre.
Sirius si voltò verso la comitiva seduta sotto l'albero -Mi dispiace, ragazzi-
-Lascia stare, Sirius. Sappiamo che non è colpa tua- intervenne James, prontamente
-Hei, grazie dell'intervento Ramoso-
-Dovere, Felpato, dovere-
Miriam era intanto corsa da Jane -Stai bene?-
-Si, è solo un graffio....ma Bellatrix è..è...è completamente pazza!-
Sirius si sedette accanto a lei, preoccupato -Mi dispiace, Jane, mi dispiace! Lo so che è fuori di testa, ma ce l'aveva con me, non con te! E poi dà a me dell'animale...-
-No, ma lo so...so com'è-
-Lo sai?-
-...Si-
Sirius annuì, senza aggiungere altro né indagare oltre.
-Bene- fece James -E dopo questa ventata di allegria propongo di fare qualcosa-
-Io sono più che disponibile!- esclamò Sirius
-Cosa proponete?- domandò Lily, chiudendo il libro
-Potremmo fare una gara di tuffi nel lago! L'avevamo fatto l'anno scorso, vi ricordate? Remus era il giudice imparziale, E AVEVO VINTO IO!- disse James, gasato.
-Si ma era Giugno- osservò l'imparziale
-Si ma intanto avevo vinto...e va bene, facci una saggia proposta!-
-Non saprei...Miriam?- fece lui, che intuiva che la ragazza ne sapesse più di lui sul divertimento
Miriam passò velocemente in rassegna i vari giochi che conosceva, e alla fine decise di optare per un classico -Che ne dite di obbligo o verità?-
Tutti si dichiararono d'accordo.
-Perfetto, allora comincio io a domandare, andiamo in senso orario...JANE! Obbligo o verità?-
Conoscendo gli obblighi che Miriam poteva imporle, deglutì e disse -Verità-
Miriam ridacchiò -Bene, bene, allora dimmi...l'ultima volta che avresti desiderato sprofondare sottoterra per non riemergere più-
-...L'ultima volta che abbiamo giocato a obbligo o verità e TU hai fatto la domanda-
Miriam ripensò alla scena e non riuscì a trattenere le risate -E' vero! In effetti era una domanda mooolto imbarazzante!-
Jane la guardò torva -Mi sento male ancora adesso-
-Eh no! Adesso la vogliamo sapere!- intervenne James, tutto orecchie
-Nono! No e poi no!- Jane era diventata così rossa che eguagliava quasi i capelli di Lily, e quando James glielo fece notare peggiorò la situazione
Fortunatamente Lily, che aveva a cuore la salute fisica e mentale di Jane, riuscì a calmare l’agitazione di James offrendogli la possibilità di fare la domanda successiva.
-Oh si! Jane! Obbligo o verità?- domandò allora, con l'ovvio intento di scoprire cosa l'aveva fatta sentire tanto in imbarazzo
Ma Jane scosse il capo, decisa -Obbligo-
James assunse un ghigno di quelli diabolici, scambiando occhiate coi malandrini.
-Allora che dite? Una nuotata nel laghetto, un incantesimo immobilizzante...Naturalmente, Jane, sei sempre in tempo a scegliere "verità"!-
-Non sceglierò mai verità- dichiarò lei, stoica
-D'accordo, d'accordo, allora...- James si guardò attorno, per scrutare la situazione nei paraggi. Alcuni ragazzini del primo anno passeggiavano in riva al lago, chiacchierando tra di loro.
-…che ne dici di quelli?-
-Quelli...cosa?- fece Jane, terrorizzata
-Hai due possibilità: o sceglierti il più abbordabile e baciarlo appassionatamente, oppure scegliere il più piccolo e minacciarlo di denunciarlo a Silente se si farà ancora vedere da queste parti- concesse magnanimo
-No aspetta..non posso minacciare un bambino! E nemmeno baciarlo!-
-Baciarlo proprio no...- commentò Sirius con fare eloquente
-Devo....proprio?-
-Puoi sempre scegliere verità...- ricordò James, speranzoso
-Mai- e con uno sguardo di sfida, Jane si alzò in piedi. Raggiunse la riva del lago, si avvicinò a uno dei ragazzini e gli disse, timidamente -Hem...potresti fare finta di essere spaventato?-
Il ragazzino si guardò attorno, incerto -Parli con me?-
-Si...ascolta, ho davvero bisogno che tu ti finga spaventato, che ti alzi e che ti allontani...basta per due minuti...per favore!- lo pregò
-Ehm...d'accordo- disse quello
Grazie mille!- lo ringraziò, prima di puntare le mani sui fianchi e girarsi, decisa, per tornare dagli altri
Il ragazzino intanto si alzò, lanciando occhiate perplesse ai suoi amici, e si allontanò di qualche metro.
-Fatto- dichiarò Jane
Naturalmente tutti sapevano che lei non aveva davvero minacciato il ragazzino.
-Bene!- sorrise lei -Adesso a chi tocca?-
Accanto a lei c'era Sirius
-Vediamo…James! Obbligo o verità?-
-Verità!- esclamò lui con fare coraggioso
-Oho! Bene! Allora dicci, qual è la cosa più stupida che hai fatto per Lily?-
James ripercorse con un sorriso ebete gli ultimi 5 anni della sua vita -Dunque, vediamo....non la volta che ho fatto inciampare Alice per poi soccorrerla e sembrare un eroe...-
Lily spalancò gli occhi -CHE COSA?-
-Ma tanto non ha funzionato! Mi hai dato dell'idiota e pure dell’imbranato!-
-Che altro?- fece Sirius –Qual è stata la più stupida?-
-Mmm… quando ho cercato di far capire alla McGranitt che avevo un urgente bisogno di un tutor per farmi assegnare lei...-
-Ma...non è la più stupida- indovinò Remus
-No, infatti. Ecco, forse è stato quel giorno che era quasi un mese che mi evitava e così ho deciso di chiudere due bambini in una stanza della torre Ovest perché lei venisse almeno a urlarmi di tutto- ridacchiò James
-JAMES POTTER!- urlò Lily -ERI STATO TU?-
-E certo che ero stato io...ripensandoci è stata davvero una cosa stupida- dovette ammettere il ragazzo
-Si che lo è stata...e spero la più stupida-
-Che mi venga in mente ora sì...anche se l'idea di leggerti una lettera d'amore durante Trasfigurazione all'inizio dell'anno è stata niente male- sorrise lui
-Che imbarazzo...- ricordò lei
-Ma ora penso che non avrò più bisogno di inventarmi altre idiozie...-
-Bene! Adesso è il turno di Rem!-
-D'accordo, allora...Sirius- attaccò il ragazzo -Obbligo o Verità?-
-Verità, verità!-
-Vediamo...dimmi esattamente cos'hai pensato la prima volta che hai visto James-
-Ho pensato che fosse un'idiota viziato- rispose Sirius disinvolto -E che avesse un pessimo senso dell'umorismo-
James assunse un'espressione ferita e spintonò l'amico -Cosa?!? Hei, vuoi sapere cos'ho pensato io la prima volta che ti ho visto?!?-
-Non te l'ho chiesto ma di pure-
-Beh io ho pensato che te la tirassi in modo stratosferico! Te ne stavi lì, tutto sbragato con aria ribelle...- rispose James, lanciandosi in un'ottima imitazione dell'amico
Sirius scoppiò a ridere di gusto -Complimenti, Ramoso, questa ti è uscita bene!-
-Ah, lo so, lo so...-
-Tocca a Pete- osservò poi Remus
Il ragazzo si guardò attorno, poi scelse proprio il suo vicino -Remus, Obbligo o Verità?-
-Verità- dichiarò lui, sorridendo
Peter perse subito tutto l'entusiasmo: non gli veniva mai in mente una domanda la cui risposta potesse essere interessante o divertente per chi ascoltava.
-Oh, ehm...non so...tipo...-
-Si?- domandò Remus, pazientemente
Peter sudava freddo -Boh, non so...-
Miriam intervenne, colta da un lampo d'ispirazione -Oh, lo so io! Sei mai stato innamorato?- chiese, con tutta la sua naturale curiosità
Remus rise, divertito, prima di rispondere -Ma certo!-
James si slanciò improvvisamente contro l'amico, divenendo un tutt'uno con l'erba -NONONONO! COSA ODONO LE MIE ORECCHIE?! PERCHE' NON ME L'HAI MAI DETTO?!?!-
-Beh..perché no!-
-Ma noi siamo i tuoi migliori amici!!- insistette James, indicando gli altri due malandrini
-Si però solo tu gli rompi le palle- osservò Sirius, pacato
James lo scrutò, sospettoso -Aspetta, aspetta...tu non me la conti giusta. Tu lo sapevi, non è vero?-
Sirius alzò le spalle -E' il turno di Lily fare domande!-
-Ma non puoi liquidarmi così! Ok, Lily, tesoro, chiedigli se lui lo sapeva!-
-Scordatelo!- esclamò lei -Ho la mia domanda e me la tengo!-
James sfoderò la sua espressione da cane bastonato, ma non attaccò.
-Uhm....Frank! Obbligo o verità?-
-Verità- scelse, sicuro di non avere nulla di compromettente da nascondere, soprattutto ad Alice
-Bene bene bene....racconta ad Alice come mai ci hai messo due anni prima di chiederle di uscire-
Mah, che devo dire...non c'è una ragione precisa...- fece quello, improvvisamente meno sicuro
-Io mi ricordo che tu eri sicuro che lei fosse innamorata di un altro...-
-Ah, davvero? E di chi?- chiese Alice, curiosa
-Hem...no ma non è...cioè....perché...e va bene, ero convinta che ti piacesse Sirius-
Alice scoppiò a ridere -Ma va! Sirius?! Non sei molto originale, Frank!-
Lui borbottò qualcosa, prima di fare una domanda a Peter, che scelse obbligo e fu costretto a tentare di salire sull'albero, con scarsi risultati.
Poi fu il turno di Jane -Mmmh... - pensò
-E dai, fagliela 'sta domanda!- esclamò James, evidentemente riferendosi al suo migliore amico
Jane sorrise -Va bene allora vediamo...Obbligo o verità?-
-Verità-
-Va bene. Dunque, cos'hai pensato la prima volta che hai provato a baciarmi, quando mi sono girata dall'altra parte?- domandò, candidamente
Sirius sogghignò -Vuoi sapere l'esatta esclamazione?-
Jane annuì.
-Beh, dapprima ho pensato "cazzo!"- rispose quello, tranquillo -...subito dopo ho pensato che non dovevi essere del tutto normale...e alla fine mi sono detto "Eh, no, a Sirius Black non si dice di no così"-
Jane scoppiò a ridere, sinceramente divertita, così come tutti gli altri.
-Comunque vedi che alla fine ce l'ho fatta-
-Ma se non fossi stato me stesso, non sarebbe finita così...-
-Lascia perdere e fai la tua domanda-
-D'accordo, d'accordo...Lily, obbligo o verità?-
Lily lo guardò spiazzata -verità- rispose, incerta
Sirius ridacchiò in modo inquietante -Quand'è che ti sei accorta che il belloccio qui presente ti attraeva in modo sconvolgente?- chiese, indicando James
Lily si indignò -Sirius! Non puoi fare queste domande!-
-Hai scelto verità...-
-Privata, privata...comunque ormai state insieme!- insistette
-Beh..quando ha smesso di fare il cretino con te, e di lanciare incantesimi a casaccio nei corridoi! Specialmente a Severus!- esclamò lei
-No, no, no...ma il momento preciso in cui l'hai guardato e hai detto...-
-Non ho detto proprio un bel niente, e se non la pianti stavolta saranno le tue, di mutande messe all'aria-
Sirius scoppiò a ridere -Lily Evans! Non vorrai aizzare una folla di ragazzine del primo anno!-
Lily gli fece il verso 'tronfiamente' -Sono così figo!-
Sirius alzò le spalle: che poteva farci?
Il gioco proseguì ancora, con James costretto da Remus e Sirius a farsi colorare i capelli di rosa shocking, e Miriam che fece capitolare Sirius, che dovette andare a chiedere alla professoressa McGranitt
-Le va di uscire con me?- con un gaio sorriso
Naturalmente quella scena rimase impressa nella mente di tutti molto a lungo, specialmente per James che fece notare a tutti quanto lui avesse sempre caldamente sostenuto la coppia Sirius Black- Minerva McGranitt
Lei arrossì fino alla punta del cappello -Signor Black!- esclamò, fingendosi irata
E quella sera, in Sala Comune, Sirius fu costretto a raccontare per la mille e mille volte il suo tentativo.
-...E allora lei mi ha detto che ero irrispettoso e che dovevo solo provare a fare un'altra battuta così che mi avrebbe spedito con Gazza per un mese- rise divertito
-Ammetti che sono stata geniale!- saltellò Miriam, prima di proporre come idea per una prossima penitenza quella di chiedere proprio a Gazza un appuntamento romantico
-Però dovremmo far uscire insieme la McGranitt e Silente- osservò Jane
-Sì, certo, metti al sicuro il tuo Sirius!- sghignazzò James
Jane lo guardò, incenerendolo -Fai poco lo spiritoso Potter- rispose minacciosa
-Io faccio sempre lo spiritoso- rispose lui, ancora ridente
Jane gli lanciò un cuscino
-Hei!- esclamò James, stupito -Non ti facevo tanto violenta!-
-Beh ora lo sai- rispose Jane soddisfatta -E poi ti dovevo una cuscinata, a inizio anno mi hai fatta cadere dalla sedia!-
-E' vero, ma se non l'avessi fatto, non ti saresti innamorata...-
-Ma cosa dici?!?- arrossì lei
James si sbragò meglio sul divano -Cosa dico, cosa dico...dico sempre il giusto-
-Ma sentitelo- sbuffò lei, ironica
Lily scosse il capo -Non farci troppo caso, il suo ego prende sempre il sopravvento...-
James tirò fuori un boccino dalla tasca -Guardate un po' qui- ghignò -Mi mancava il mio vecchio passatempo-
Sirius allungò una mano verso di lui, provando stancamente ad afferrarlo -Oh, riecco il tuo vecchio amico-
James lo lasciava andare e lo riprendeva, lo lasciava andare e lo riprendeva ad una velocità imbarazzante per gli altri
Peter rimase come al solito ipnotizzato dalla destrezza di riflessi di James.
Il top però fu raggiunto quando James, per riacchiapparlo prima che fosse tardi, colpì Lily in piena faccia col gomito
La ragazza lanciò un urlo di dolore, portandosi le mani sul viso
Sirius non riusciva a smettere di ridere, mentre Remus andò subito a controllare: James sembrava terrorizzato
Lily aveva le lacrime agli occhi per il dolore, e non degnava della benché minima attenzione James che cercava in tutti i modi di accertarsi dei danni.
-Tu e quello stupido boccino....PENSAVO L'AVESSI SMESSA UNA VOLTA PER TUTTE!- gli urlò poi contro
-Ma io non volevo, davvero, mi dispiace, cercavo di fare attenzione solo che...- farfugliò lui
-...Sta zitto James!- esclamò, furiosa
L'espressione di Remus fece capire al ragazzo che era meglio evitare di aggiungere altre parole, così James rimase per i successivi 10 minuti con un muso lungo tanto da toccare terra.
-Ma io non volevo...-
-Non dovevi prendere il boccino, caro il mio Ramoso- gongolava Sirius
-Ma tu da che parte stai, Felpato? Dovresti dirmi: sì, è vero, non volevi!-
-Hem...si, certo...- Sirius stava per scoppiare a ridere così Jane gli tappò la bocca con la mano
Qualche minuto dopo, Remus tornò da James, informandolo che Lily si era tranquillizzata.
James corse da lei, inginocchiandosi davanti al divano ed evocando una rosa rossa ("accio rosa rossa" aveva funzionato!)
-Lily, amore mio, ti prego di perdonarmi!-
Lei storse il naso, dolorante -Sei uno stupido-
-Lo so, e sono anche un egocentrico e un pallone gonfiato, e non avrei dovuto di nuovo sgraffignare un Boccino...- disse, sincero e meno teatrale di prima
Lily accennò ad un sorriso -Vedo che ormai sai a memoria ciò che penso di te, a volte-
-Vedi che ti ascolto...- sorrise lui, porgendole la rosa
-Ma questa da dove viene?-
-Non lo so, l'ho evocata...-
Lily parve perplessa, ma non se ne preoccupò più di tanto
Intanto, Sirius stava esasperando Jane sulla domanda del pomeriggio appena trascorso
-Comunque il merito sta da entrambe la parti-
-E' inutile che continui a dirlo, sono stata io a cedere- rispose lei, caparbia
-Ma solo perché io sono io...- insistette lui con un sorriso smagliante
Jane scosse la testa -Per favore....-
-Beh, resta pure delle tue convinzioni, tanto ho ragione io...-
Jane gli fece una linguaccia, per tutta risposta
Sirius sorrise, divertito, ma fu subito dopo investito da un senso di tristezza. Comunque fosse andata tra di loro, lei se ne sarebbe andata in ogni caso.
Jane se ne accorse subito, e gli posò due dita sugli angoli della bocca per disegnargli un sorriso -Hei....-
-Scusa, stavo pensando...e sai che è un avvenimento singolare!- tentò di sdrammatizzare Sirius, con un sorrisetto forzato
Jane gli diede un bacio sulla fronte -Non dire idiozie- sussurrò
-E' difficile-
Jane sospirò -Lo so- disse, in un sussurro -Ma...il fatto che non ci vedremo più, né sentiremo...beh...non vuol dire che smetteremo di...di volerci bene...no?- proseguì, timidamente
Sirius scosse il capo -No, certo che no! Cascasse il mondo non smetterei mai di volerti bene- disse, deciso
-E questa è una consolazione, forse..- tentò
Lui annuì, fissando lo sguardo negli occhi blu di Jane. Non era da lui abbattersi, l'unica cosa che in qualche modo lo spaventava era che dovesse essere tutto così definitivo, e questo fatto gli causava dei brutti sbalzi di umore ultimamente.
-Mi dispiace così tanto...non smetterò mai di ripeterlo, lo so, ma non volevo coinvolgerti-
-Lo so, lo so, ma adesso ammetterai che è stata anche opera mia-
-Sirius! Ma bastaa!- esclamò lei, scoppiando a ridere, alzandosi indignata
Sirius non poté non sorridere -Beh, hai visto? Alla fine vinco io, devi arrenderti!-
-Beh, vinci da solo...- ribatté lei, scuotendo il capo
Il ragazzo sospirò, cercando di ritrovare il suo umore allegro, e si alzò di fronte a lei.
-Facciamo che per stasera basta?-
-Tregua- acconsentì lei, con un sorrisetto
Sirius le diede un bacio sulle labbra -Allora va bene, tregua...oh, guarda, la McGranitt...perché sta andando da James?-
La professoressa infatti, era entrata nella sala comune come una furia -QUALCUNO- esordì guardando prima James e poi Sirius -QUALCUNO HA SRADICATO UNA DELLE MIE PREZIOSISSIME ROSE DAL GIARDINO...-
James cercò rifugio vicino al suo amico, lasciando Lily con l'arma del delitto in mano, in una situazione di vero imbarazzo.
Non appena la McGranitt individuò la rosa, le fu chiaro chi aveva compiuto il misfatto -POTTER! PER QUALE INFAUSTO MOTIVO HAI PENSATO DI DISTRUGGERMI LE PIANTE?- esclamò, gesticolando
-Io? Beh, insomma, il realtà non è stato un atto volontario- sorrise lui, innocentemente, creando attorno a sè un'atmosfera che lasciava ad intendere tutto il contrario, benché le cose fossero andate esattamente così.
-Ah no? Beh, invece è volontario il mio atto di metterti in punizione domani!- fece lei, guardando tristemente la sua rosa
Lily comprese la necessità di intervenire in difesa di James -Mi scusi, professoressa, ma questa volta James è davvero innocente. Stava cercando di...farsi perdonare una delle sue trovate e ha evocato una rosa rossa senza sapere che ne sarebbe arrivata veramente una-
La McGranitt si posò la mano sulla fronte, con fare disperato : non sarebbe cambiato mai!
  
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