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Autore: Danielle83    28/04/2018    2 recensioni
«Ricorda Killendör: nessuno deve sapere che i suoi poteri derivano dalla Gemma della Realtà.» Enuncia Odino, Re degli Dei.
«Siamo sicuri che questo sia l'unico modo per salvarla?» Domanda Killendör, Re degli Angeli Asgardiani.
«Non è solo per salvarla, è anche per prepararla alla Guerra di tutte le guerre.» Risponde Odino, prendendo tra le braccia la principessa Khloe, sua figlia appena nata, mentre i suoi alleati riportano ciò che rimane della Gemma della Realtà nascondendola nuovamente nel "Mondo Oscuro".
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Questa è la storia di Khloe, figlia di Odino.
La vedremo affianco agli Avengers nelle loro vicende fino a diventarne protagonista, interpretando un amore impensabile ed un amore folle non corrisposto; interpretare i suoi conflitti contro la Gemma dentro di lei che potrebbe prendere, da un momento all'altro, il pieno possesso del suo corpo fino a farla diventare un Dio guerriero.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Thor
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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THE AVENGERS: KHLOE, FIGLIA DI ODINO.
Capitolo 1; Asgard



 
 
 
   
 
In principio,
esisteva solo il nulla ed il vuoto fino alla nascita di due mondi, creatosi agli angoli estremi dell'universo ancora spoglio che, crescendo sempre di più, plasma e genera Bor. Costui, insieme alla moglie e gigantessa Bestla, generano i primi Asi: ovvero i primi Dei, tra cui Odino.
Odino, insieme ai suoi fratelli, creano un regno in cui stabilirsi con la loro discendenza; tale regno prende il nome di Asgard e viene posizionato esattamente al di sopra della Terra, a cui è collegato tramite il Ponte dell'Arcobaleno.
Passano i millenni e su Asgard
 s'imbatte un terribile Buco Nero che, pian piano distorce il tempo e modella il tempo il Regno. Odino, per evitare la distorsione totale, costruisce un pianeta dalle sembianze di un satellite naturale, un pianeta che copra e comprima il Buco Nero. Quel pianeta è Unfkrõs, chiamato dagli asgardiani "Satellite del veloce tempo.".  Il Nucleo di Unfkrõs è, appunto, il Buco Nero e, per tale motivo, il tempo sul satellite è differente da quello asgardiano: otto anni su Unfkrös equivalgono a solo due giorni su Asgard. 
Passeranno altri 4 millenni prima che Unfkrõs ottenga degli abitanti e venga considerato pianeta abitabile.
Odino donerà il satellite al suo fedele guardiano del Bifrost, Gabriel, lì prima dell'arrivo di Heimdall, e sarà il primo abitante.
Insieme alla moglie Luna, Gabriel, darà inizio alla prima generazione che a sua voltà proseguirà con altre generazioni. 
Tuttavia, Unkrõs subirà un tentativo di conquista. Nonostante arriveranno dei guardiani, fedeli di Odino, provenienti da altri mondi per aiutarli, Luna perderà la vita. Gabriel, insieme ai guardiani dall'aspetto angelico, vincerà la battaglia e cambierà il nome dal satellite da Unkrõs a Lunakrõs, in onore della sua amata.
I guardiani angelici rimarrano sul pianeta, generando e modificando nuove generazioni più forti e più prodigiose.




 
965 d.C. 

I Giganti di Ghiaccio tentano di conquistare i Nove Mondi partendo dalla Terra, ma Odino li ferma e li costringe ad una tregua, privando il loro re, Laufey, privandolo sia dello "Scrigno degli Antichi Inverni", fonte del suo immenso potere, e sia di suo figlio, il neonato Loki. 
Adottandolo come proprio figlio, Odino spera che Loki possa porre fine all'ostilità delle due razze.
Loki cresce e si allena per la difesa di Asgard insieme a suo fratello Thor, Dio del Tuono, che con il tempo è destinato a possedere il potentissimo martello Mjolnir.
Oltre ai due, c'è la figlia minore Khloe, nata però in fin di vita. Odino, per non perdere la figlia che già tanto amava ed evitare il dolore alla moglie Frigga, ha chiamato Killendör, attuale Re di 
Lunakrõs, per salvarla.
Molte migliaia di anni fa il padre di Odino, Bor, ha racchiuso una delle sei Gemme dell'Infinito, la Gemma della Realtà, nel Mondo Oscuro, per evitare che finisca in mani sbagliate. Adesso quella Gemma serve ad Odino: vuole iniettarne una parte in Khloe, così che il suo potere possa rinforzare la bambina. Il Re di tutti gli Dei sa quanto sia piccola la possibilità che Khloe sopravviva, la Gemma potrebbe pure ucciderla, e se non subito, potrebbe farlo con il tempo, crescendo dentro di lei.
Ma Odino vuole provare a salvare la piccola.

Killendör, inietta la Gemma, anche detta Aether.
«Ricorda Killendör: nessuno deve sapere che i suoi poteri derivano dalla Gemma della Realtà.» Enuncia Odino, Re degli Dei.
«Siamo sicuri che questo sia l'unico modo per salvarla?» Domanda Killendör, Re degli Angeli Asgardiani.
«Non è solo per salvarla, è anche per prepararla. Userà la Gemma per difendersi se mai arriverà la guerra di tutte le guerre.» Risponde Odino, prendendo tra le braccia la principessa di Asgard.

«Devi prepararli tutti e tre, Odino.» Replica Killendör, riferendosi anche a Loki e Thor.
Odino annuisce, avvicinando la sua mano al volto di Khloe. Le accarezza i capelli, ma la sua mano lascia una lunga scia rossa quando questa entra a contatto con la piccola. Una scia quasi ipnotica. Odino la osserva, quasi incantato.
«Non lasciarti illudere dalla Gemma.» Enuncia Killendör.
Odino scuote la testa. Intanto il suo respiro non è più affannato, ben si più stabile: segno che l'Aether si sta adattando al suo nuovo corpo.
E quando il Re incrocia il primo sguardo della bambina, capisce che quella sarà la cosa che proteggerà fino alla fine dei suoi giorni, ed oltre.
«
Killendör..» Chiama Odino. L'angelo di volta. La figura di Odino è curva, intento solo a stringere a sè Khloe. «Ucciderò tutti quelli che lo verranno a sapere. Te compreso, se necessario.» Rivela.
Killendör annuisce, per poi andar via senza rispondere.
Intanto alcuni guerrieri di Lunakrõs, riportando ciò che resta della Gemma, nel nascondiglio creato da Bor, nel Mondo Oscuro.



 
Un millenio dopo
 
I tre fratelli asgardiani si stanno preparando ad uno degli eventi più importanti: la cerimonia d'incoronazione di Thor, erede al trono di Asgard.
Tutti si radunano al palazzo di Odino per assistervi. Thor entra, acclamato dalla folla, sotto lo sguardo fiero di Odino che aspetta solo di plocamarlo.
Thor s'inginocchia e rivolge subito il suo sguardo alla madre Frigga e alla sorella Khloe, mostrandogli la sua felicità ammiccando.
Anche Loki è presente, ma non mostra esattamente la loro stessa felicità.
Odino non fa in tempo ad iniziare la celebrazione: due giganti di Jotunheim si sono intromessi dentro l'impero di Asgard, disturbando ed interrompendo la celebrazione. Tuttavia il Distruttore, uno dei guardiani di Asgard, riesce a distruggere i due giganti, scampando il pericolo.
A Thor questo non basta e, preso dall'ira, si chiude nel salone reale insieme ai due fratelli e ai suoi amici: Lady Sif, Volstagg, Hogun e Fandral.
«Dovremmo attaccare e difenderci! Come fa nostro padre a non reagire?» Dice furioso mentre si avvicina alla tavola bandita.
Khloe capisce l'intento del fratello, così si avvicina più veloce di lui ed afferra due cosce di pollo succulente.
Due istanti dopo, Thor lancia in aria la pesante tavola.

Adesso Thor è un uomo, fisico imponente e forza bruta. Lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri. Affascinante, intrepido ma molto, molto vanitoso ed individualista. Non abbandona mai il suo leggendario martello Mjolnir, strumento usato per colpire mostri e nemici. Loki, invece, ha sempre mantenuto un profilo basso ed anonimo: capelli neri e occhi verdi, alto e magrolino e dai lineamenti delicati. Molto gentile ed garbato, anch'esso coraggioso. Il suo potere è l'illusione, insegnatogli dalla madre Frigga. Khloe, invece, è considerata una delle più belle Dee di Asgard, accompagnata dal suo spirito guerriero e il suo amore per la patria asgardiana. Nobile di cuore ed affascinante, Khloe accompagna spesso i suoi fratelli anche nelle lotte più impetuose. Lunghi capelli biondi e grandi occhi azzurri, formosa ed allenata di fisico, viene considerata lo specchio di Thor, essendo molto simili. Il suo reale potere rimane la Gemma della Realtà, a lei sconosciuta anche grazie al sigillo che Odino le ha piazzato in corpo, per cui la sua fedele arma è una spada forgiata dai migliori Mastri di Lunakrõs, il pianeta dove viene maggiormente acclamata per via della sua bellezza angelica somigliante alla genealogia del satellite.

«Se può consolarti io dico che hai ragione, riguardo ai Giganti di Ghiaccio: Se hanno trovato il modo di penetrare le difese di Asgard già una volta, chi dice che non riproveranno, con un esercito magari.» Enuncia Khloe, condividendo le cosce di pollo con Volstagg.
Thor annuisce, cercando l'approvazione di Loki, ma questa non arriva.
«Non c'è nulla che tu possa fare senza disobbedire nostro padre.» Dice Loki, sedendosi pensieroso.
«Qualcosa c'è...» Risponde il Dio del Tuono.
Lancia uno sguardo ai suoi due fratelli, mentre Loki si mostra contrario, Khloe ha già preso la sua spada.
Così, Thor e i suoi alleati vanno a Jotunheim, grazie anche all'aiuto di Heimdall, guardiano del Bifrost.
Una volta giunti su Jotunheim, si rendono conto di quanto questo mondo sia il contrario di Asgard: solo freddo e neve. Nessuna casa ma delle grotte ghiacciate.
Una distesa di ghiaccio apparentemente deserta.
«E' una follia, se questi giganti non ci uccideranno, stai pur certo che ci penserà nostro padre.» Dice Loki, sempre più ansioso.
«Allora torna a casa, così sarai salvo.» Risponde ironicamente Hogun.
Gli altri lo deridono. Proseguono il loro cammino, finchè Khloe non punta la sua spada alla gola, proprio la gola di Hogun.
«Ti fai beffa di mio fratello, Hogun?» Dice, seriamente.
Hogun deglutisce con fatica, tenendo lo sguardo su Khloe.
Un istante durato quasi un'eternità, ed una spada che sembra strozzare sempre di più. La supplica con lo sguardo, lei non ditoglie, spinge ed insiste.
«Hai paura? Forse dovresti tornare a casa.» Sussurra Loki, all'orecchio di Hogun.
I due fratelli si guardando, cominciando a ridere insieme.
Hogun tira un sospiro di sollievo ma per lui è stato uno scherzo di pessimo gusto.
Il momento viene interrotto dall'arrivo dei giganti. Uno, due, tre..sempre più giganti intorno a loro. I guerrieri si guardano intorno, affrontano la dura realtà di essere in minoranza ma non si arrendono.
Infine li raggiunge anche Laufey, Re di Jotunheim.

« Avete fatto molta strada per morire, asgardiani.» Enuncia Laufey.
«Io sono Thor, figlio di Odino!»
«Sappiano chi sei.» Risponde a sua volta.
«Come ha fatto la tua gente ad entrare ad Asgard?» Domanda Khloe, facendosi avanti.
« La casa di Odino è colma di traditori.» Ribatte Laufey.
« Non disonorare con le tue bugie il nome di mio padre!» Risponde Thor, alzando il Mjolnir.
I Giganti di Ghiaccio circondano Thor e i suoi compagni. Thor spinge la sorella dietro di lui, ed anche Loki prende posizione davanti a lei. 
Quest'ultimo, così vicino a Thor, ne approfitta per farlo ragionare un'ultima volta:
«Thor, fermati e rifletti! Siamo inferiori numericamente.»
«Non sai cosa potrebbero scatenare le tue azioni. Io si. Andate, finché ancora ve lo consento.» Enuncia Laufey.
«Accetteremo questa tua gentile offerta. Andiamo, fratello!» Risponde Loki.
Thor si convince ad andar via, ma prima che possano voltare tutti le spalle, uno degli Jotunn si prende gioco di lui:
«Torna a casa, principessina!»

Thor lo colpisce con forza e ira.
«Appunto.» Sussurra Loki.
Adesso sono costretti a combattere e rispondere agli attacchi. Khloe si arma della sua spada e comincia a far a pezzetti quanti più Jotunn possibili.
Un Jotunn, però, le tocca la spalla e lei cade a terra congelata. Quel misero tocco le ha bruciato la spalla dal congelamento. Interviene Loki al quale viene preservato lo stesso trattamento, ma su di lui non ha nessun effetto. Il ghiaccio non lo penetra neanche di sfioro. Uccide lo Jotunn e soccorre la sorella.
«Come diavolo hai fatto?» Domanda, ancora sofferente.
Loki scuote la testa sconvolto. Ma prima che la guerra vada per le lunghe, s'intromette Odino.

«Padre! Insieme li stermineremo!!!» Enuncia glorioso Thor.
«Silenzio!» Il suono della voce di Odino rimbomba su ogni grotta di Jotunheim. «Laufey, adesso finiamola.» Dice poi, guardando Laufey.
«È stato tuo figlio a volerlo.»
«È vero... e sono le azioni di un infante, considerale tali. Poniamo fine alla cosa, qui e ora. Prima di spargere altro sangue.» Risponde ancora, il padre degli Dei.
Uno degli Jotunn si fa avanti, ma Laufey lo blocca: ha perso quasi la metà dei suoi uomini per 7 piccoli esserini. Come potrebbe essere combattere contro Odino ed il resto di Asgard? Laufey si ritira, lasciando Thor libero di essere punito da suo padre, che intanto ringrazia con lo sguardo.


Giunti ad Asgard, Lady Sif e gli altri portano Khloe dai Maestri della Cura di Asgard. Loki si allontana e Thor rimane con Odino. Quest'ultimo, irritato dal comportamento immaturo e irresponsabile del figlio, decide di punirlo, e di bandirlo dal regno di Asgard, abbandonandolo su Midgard, la Terra.
Spogliandolo anche della potenza di cui è dotato;
Qualche ora dopo Loki, agitato, prende in mano lo Scrigno dei Giganti di Ghiaccio: la sua pelle diventa blu e i suoi occhi rossi. Sembrano i poteri di un Gigante di Ghiaccio che su Khloe hanno avuto un effetto diverso. Odino lo blocca:
«Sono maledetto?» Domanda Loki, preoccupato.
«No.» Risponde Odino, avvicinandosi piano.
« Che cosa sono?» Chiede ancora Loki.
Il Re rimane in silenzio. Loki si gira e va verso Odino mentre torna normale.
«Lo Scrigno non è stata l'unica cosa che hai portato via da Jötunheim quel giorno, vero?» Domanda atterrito.
«No, al termine della battaglia sono andato nel tempio e ho trovato un bambino.Troppo minuto per essere il figlio di un Gigante, lasciato li, sofferente, solo a morire, il figlio di Laufey.» Rivela Odino, cercando di avvicinarsi a Loki.
«Il figlio di Laufey!?» Loki prende le distanze, poi realizza e comincia a piangere. 
«Perché!? Eri fino alle ginocchia nel sangue degli Jötunn, perche mi hai preso!?» Domanda sconvolto.
«Eri un bambino innocente.» Risponde sofferente Odino.
«No, mi hai preso per un motivo, qual'era? DIMMELO!!!» Loki insiste, alzando il tono di voce.
«Pensavo che avremo potuto unire i nostri popoli, un giorno, costituire un'alleanza, creare una pace durevole, attraverso te. Ma quei piani non hanno più importanza.» Confessa il Re.
«Allora io non sono niente più che un'altra reliquia rubata, relegata quassù fino a quando non potrò esserti utile!?» Chiede ancora Loki, sempre più dolente.
« Perché deformi le mie parole?» Odino comincia a sentir un male fisico, fa fatica a respirare.
« Avresti potuto dirmi cos'ero fin dal principio, perché non l'hai fatto!?» 
« Tu sei mio figlio, ho cercato di proteggerti dalla verità.»
«Perché!? Perché i-io sono il mostro da cui i genitori mettono in guardia i propri figli la notte!?» Loki continua, trovando sempre più spiegazioni a ciò che è successo nel corso della sua vita. «Bene, tutto ha senso ora, perché hai sempre preferito Thor in tutti questi anni, perché nonostante tu affermi di amarmi...»

Odino si accascia al suolo ed espira un ultimo «Ascoltami.» 
«...non potresti mai accettare un Gigante di Ghiaccio sul trono di Asgard!!!» Urla Loki.
Il Padre degli Dei si sente male e cade nel "sonno di Odino". Loki chiama le guardie che repentinamente lo portano via.


 

Qualche ora più tardi, i Maestri della Cura hanno rimesso in piedi la principessa Khloe che è già in cerca dei suoi fratelli ma trova soltanto Loki seduto sul trono.
Frigga gli ha dato l'ordine e l'affidamento di Asgard fino all'arrivo di Thor o il risveglio di Odino.
Khloe si guarda intorno confusa, non trovando altri oltre Loki, parla con lui.
«Dov'è padre? » Domanda, diffidente nei confronti del fratello seduto nel trono che egli stesso tanto desiderava.
«Padre è caduto nel Sonno di Odino, Madre teme che possa non risvegliarsi più.
» Rivela Loki, fingendo di esser dispiaciuto.
Khloe chiude gli occhi sofferente, prende un respiro profondo. Poi, con un nodo alla gola, domanda ancora:
«Thor? Dov'è nostro fratello?» 
Loki si disgusta per queste parole ma non lascia trapelare nessun dettaglio riguardando la vicenda.

«Esiliato sulla Terra, cara Khloe.» Risponde, quasi come se questa cosa dispiacesse anche lui.
Khloe risponde incredula alle affermazioni del fratello.
«Io vado a parlare con nostra madre per chiederle di riportarlo qui.»
Loki si avvicina a Khloe, e accarezzandole i capelli le risponde:
«Si rifiuta di abbandonare il capezzale di Padre. Puoi rivolgere la questione urgente a me... 
» la fissa dritto negli occhi «.. il tuo Re.»
Khloe si scansa disgustata.
«Cosa stai aspettando per riportare Thor qui su Asgard, allora? Padre ha bisogno di noi tre insieme e tu stai qui a giocare?» Chiede la principessa, cominciando ad irritarsi.
«Il mio primo ordine non può contrapporre l'ultimo del Padre degli Dei.» Loki gira intorno a Khloe, sussurrandole queste parole. «Il nostro popolo necessita di un senso di continuità, per sentirsi al sicuro, in questi tempi difficili. Dobbiamo restare uniti, per il bene di Asgard.» Le sposta un ciuffo e lo porta dietro l'orecchio, poi le sorride.
Khloe è ancora interdetta e, non sapendo  della vicenda passata, si allontana in silenzio con un solo intento: riprendere Thor da sola.
Mentre si allontana, Loki la scruta e con commozione, confessa tra sè e sè:
«Tornerai da me..»
  
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