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Autore: ailyn    29/04/2018    1 recensioni
Cosa succederebbe se tutto ciò che è successo fosse stato pianificato, architettato e niente è come sembra? Se tutti, Minato e Kushina compresi, non fossero morti ma stessero aspettando il momento giusto per tornare? E se Madara avesse una figlia cresciuta insieme a Itachi e Sasuke, che insieme a Naruto salverà il clan Uchiha e veglierà sui due fratelli?
Spero di avervi incuriositi... Non vi rimane che leggere per sapere come andrà!
Genere: Guerra, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Crack Pairing | Personaggi: Akatsuki, Itachi, Naruto Uzumaki, Nuovo Personaggio, Sasuke Uchiha | Coppie: Minato/Kushina, Naruto/Sasuke
Note: Lime | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Più contesti
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Capitolo 13

 

Puzza di morte si sprigionava dal campo di battaglia dove, oramai, giacevano i corpi dei valorosi combattenti che avevano sacrificato la propria vita per difendere la loro terra e le proprie famiglie. Dopo anni spesi a combattersi e a odiarsi i vari villaggi ninja avevano stretto un’alleanza e creato un unico esercito per combattere i Zetsu bianchi e sconfiggere Obito e Madara Uchiha che ottenendo il potere dello Yin e dello Yang lanciò lo Tsukuyomi Infinito sul mondo.

Ma nessuno si sarebbe aspettato che si sarebbe manifestato un potere nemico ancora maggiore e infinitamente più pericoloso. Madara venne tradito dallo Zetsu nero che lo trafisse per liberare la coscienza della sua vera padrona, Kaguya Ōtsutsuki, che prese il controllo del corpo di Madara facendolo suo e assorbì il chakra di tutte le persone sotto l'influsso dello Tsukuyomi Infinito.

Altri guerrieri si sacrificarono per il bene del proprio Paese facendo tutto ciò che potevano per cercare di dare un contributo alla sconfitta della potentissima Kaguya e innumerevoli sforzi vennero fatti anche da Naruto e Sasuke che insieme a Kakashi, Sakura e Obito vennero catapultati dalla rivale nella sua dimensione dando così inizio ad una battaglia fino all’ultimo respiro che portò alla morte di Obito che, in prima di disintegrarsi, diede a Kakashi anche l’altro occhio contenente lo Sharingan.

Dopo innumerevoli sforzi finalmente Naruto e Sasuke riuscirono a sigillare Kaguya e Zetsu Nero e portando così alla liberazione dei cercoteri e di Madara che, però, essendo divenuto una forza portante ed essendo stato privato del demone contenuto, morì.

Finalmente la guerra era finita e i ninja potevano piangere i loro morti e ricostruire i loro villaggi. I corpi vennero raccolti e seppelliti e di chi non venne trovato il cadavere venne comunque predisposta una tomba nel cimitero dei martiri di guerra e i nomi di tutti loro entrarono nella storia venendo associati a coraggio, fedeltà e devozione.

La pace finalmente era raggiunta e i ninja cercarono di tornare ad una vita per quanto possibile normale, mentre uno in particolare venne acclamato come eroe e gli vennero assegnati i testi da studiare per coronare il suo sogno di divenire Hokage: Naruto Uzumaki era riuscito a conquistare l’affetto degli abitanti di tutte le terre ninja e non vedeva l’ora di fare quanto in suo potere per mantenere la pace e la serenità raggiunti dopo molto, troppo tempo.

Era una serata serena e il cielo scuro era tempestato di stelle. Si respirava un’aria fresca e leggera mentre una leggera brezza accarezzava la pelle dei giovani ragazzi seduti uno di fronte all’altro in una radura verde.

- Siamo stati dei grandi! – esclamò Naruto con un sorriso a trentadue denti mentre si rilassava in compagnia dell’altro ragazzo

- Lo saremmo stati ancor di più se tu fossi stato il vero Naruto – disse atono Sasuke provocando lo stupore dell’altro

- Cosa? Ma tu come..

- Come faccio a saperlo? – sorrise sarcastico il moro – diciamo che dopo aver ucciso Orochimaru, ho ricevuto la visita di tre ninja che mi hanno sbloccato i ricordi e mi hanno spiegato come stavano le cose

- ma ora dimmi- continuò mentre il sorriso si spegneva – dov’è il vero Naruto? E, soprattutto, perché non ha partecipato alla guerra?

Il biondo sospirò e alzò lo sguardo verso il cielo – Il vero me stesso è stato bloccato nell’ultimo tempio – svelò sottovoce

-Cosa? – Sasuke era esterrefatto e spaventato non metabolizzando ciò che l’alto gli aveva svelato

- il tempio della potenza è il più insidioso dei tre. Per riuscire a controllare il potere che gli è stato dato ci ha messo più tempo del previsto, ma comunque lui sapeva che ce l’avremmo fatta.

Il moro rimase sbigottito – e… e Kay -  sussurrò poi

- Non si chiama più Kay ma Yami- rivelò l’altro guardando il compagno che ricambiò uno sguardo pieno di stupore mentre ascoltava la copia che gli raccontava dell’allenamento della sorella

- Cosa? Ma tu… tu come fai a sapere queste cose?

- il primo templio visitato è stato quello della Conoscenza e ciò che il corpo originale ha appreso mi è stato trasmesso. Come so che i miei genitori sono ancora vivi così come la madre di Yami.

- Non. Chiamarla. Yami- sillabò il moro infuriato

Naruto lo guardò con tristezza e si alzò – purtroppo devo contraddirti, Sasuke. Il suo nome ora è Yami e dopo tutto ciò che ha passato non possiamo permetterci di chiamarla come un tempo.

- Naruto. Ho bisogno di più spiegazioni

- Vai al tempiio della Potenza, Sasuke. Hai la scusa del viaggio di redenzione. Recati lì e troverai il vero me che per l’ora del tuo arrivo sarà riuscito a liberarsi. Dopodiché andrete da Yami perché io più di quello che ti ho detto non posso rivelarti altro

Sasuke annuì e puntando lo Sharingan negli occhi del compagno riuscì a focalizzare la posizione del templio decidendo di mettersi in viaggio l’indomani.

Il mattino seguente di buonora salutò l’Hokage e Sakura e partì alla volta del tempio della Potenza. Il suo viaggio durò una settimana in cui sentimenti contrastanti si facevano spazio nel suo animo e si chiedeva cosa sarebbe successo d’ora in poi sia con Kay che con Naruto. E poi Minato, Kushina, Eli e la sua famiglia… come avrebbero fatto a reintegrarli a Konoha? Come avrebbe reagito la gente?

Era metà mattina quando raggiunse la sua meta e non ci mise molto a trovare un ragazzo biondo che gli dava le spalle che indossava dei pantaloni di tuta neri e una maglietta a maniche corte bianca con motivi rossi. I capelli erano più lunghi di quelli portati dalla copia ed erano raccolti in un piccolo codino

- Naruto?- sussurrò stupito Sasuke richiamando l’attenzione del ragazzo che si voltò verso di lui sorridente lasciando il moro come ammaliato. Il viso del biondo, infatti, era più marcato e asciutto di quello della copia e gli occhi erano talmente profondi che più Sasuke li guardava e più gli sembrava di annegarci. Naruto era bello… molto bello. E questa consapevolezza fece stringere lo stomaco all’Uchiha che non riusciva a staccargli gli occhi di dosso.

- Sasuke! Ti stavo aspettando – rispose il ragazzo precipitandosi verso l’amico e abbracciandolo di slancio – scusami, Sasuke. Scusami se non ci sono stato. Ho rischiato di rimanere bloccato in quel temptoio per l’eternità – continuò aggrappandosi al moro che rimaneva di un paio di centimetri più alto.

L’Uchiha ricambiò la stretta e i due rimasero abbracciati l’uno all’altro per un tempo che parve infinito mentre i sentimenti a lungo dimenticati si facevano strada nei loro cuori

- mi sei mancato, dattebayo! - esclamò Naruto una volta staccatosi dando un leggero pugno all’amico

- sai combattere affiancato da una copia non è stato stimolante- sorrise il moro facendo ampliare il sorriso dell’altro ragazzo

- sapevo che ce l’avreste fatta!

- dobe! Abbiamo rischiato grosso – Sasuke cercò di assumere un’aria seria ma di nuovo si perse a contemplare il viso dell’altro ragazzo che si avvicinò di nuovo poggiandogli una mano sul volto

- sapevo ce l’avreste fatta – sussurrò il biondo

Sasuke si perse osservando il compagno mentre un calore si sprigionava all’altezza del cuore diffondendosi per tutto il suo corpo e il respiro accellerava… Naruto era bello! Naruto era suo! Naruto era tutto ciò che lui in quel momento desiderava.

Dimenticò tutto. Dimenticò le preoccupazioni che lo avevano attanagliato fino a quel momento. Dimenticò le angosce, il dolore, le speranze…c’era solo Naruto.

L’Uchiha circondò con le braccia la vita del biondino e lo attirò a sé avvicinando il suo viso a quello dell’altro che lo osservava in attesa. Un’attesa che non durò molto dato che Sasuke appoggiò le sue labbra su quelle dell’altro e cominciò ad assaggiare conscio di aver aspettato quel momento per anni. E Naruto ricambiò schiudendo le labbra e lasciando libero accesso al ragazzo dando vita ad un bacio pieno di attesa, passione e amore a lungo repressi.

Si staccarono per mancanza di fiato per poi incatenare i loro occhi e si scambiarono un dolce sorriso.

- Kay – sussurrò Sasuke, notando come gli occhi dell’altro s’incupirono al suono  di quel nome

- Yami non è più umana, Sasuke. – disse Naruto, sedendosi per terra - Ma ha raggiunto una potenza straordinaria e, anche se non te sei accorto, durante la guerra ha fatto qualcosa di incredibile assieme ai miei genitori e a sua madre.

- Cosa ha fatto?

- Nessuno ha perso la vita, Sasuke! Sono tutti vivi e sono stati portati nello stesso luogo del tuo  clan! Anche Itachi ce l’ha fatta

Il moro ammutolì e lo guardò esterrefatto. Erano tutti vivi! Nessun morto, nessuna perdita per il villaggio, nessuna vittoria per i nemici caduti

- quando ci andiamo? – sussurrò poi incapace di parlare con tono abbastanza alto

Naruto sorrise dando un altro bacio al ragazzo, intenerito dalla sua reazione – ora – rispose mentre si alzava e cominciava a comporre dei sigilli che a Sasuke parvero famigliari. E, infatti, poco dopo un varco si aprì e il biondo lo invitò a seguirlo.

Attraversandolo si ritrovarono in una valle piena di abitazioni e videro dei bambini giocare e cantare mentre gli adulti erano affaccendati nella loro routine giornaliera

- Era ora. – disse una voce femminile alle loro spalle e i ragazzi si voltarono di scatto scorgendo una ragazza bellissima con i capelli neri come la pece e due occhi azzurri come il ghiaccio che indossava dei pantaloni attillati e un top che lasciava intravedere il tatuaggio a linee ricamate che partiva dall’ombelico e saliva verso il lato sinistro del corpo fino al collo.

- Kay- sussurrò Sasuke con un groppo alla gola mentre osservava la sorella

 

ANGOLO DELL’AUTRICE

 

Ciao a tutti.

Come vedete ho deciso di arrivare direttamente alla fine della guerra preferendo accelerare i tempi di narrazione per poter focalizzarmi sul rapporto fra i ragazzi e su ciò che ho pensato di far accadere d’ora in avanti come finale alternativo del manga.

Spero vi piaccia! Fatemelo sapere, se vi va!

A presto

 

Ailyn

 

 

  
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