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Autore: _Ely_BM    30/04/2018    2 recensioni
Stacie Torres, una ragazza come tante altre di sedici anni, forse un po troppo sbadata e sempre nervosa, che ama sognare ad occhi aperti il suo principe azzurro e suo grande amore da quando ha dieci anni di nome Steven Walker, migliore amico venticinquenne di suo fratello maggiore, sperando che un giorno la veda come una donna e non più "piccolina" come l'ha sempre soprannominata lui.
Tra amori e gelosie, vedremo le vicende di Stacie e Steven, che ci faranno sognare con il loro quasi impossibile amore!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago, Scolastico
Capitoli:
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Capitolo trentadue) Un nuovo membro in famiglia!

...POV STACIE...

Un lungo mese è passato!
Olivia e Theo hanno già iniziato con i preparativi del loro matrimonio, dicono che vogliono sposarsi il prima possibile e io, da amica, sto dando loro una mano. La mia migliore amica ha pure iniziato a girare per negozi, alla ricerca del suo abito perfetto. Dice di voler un abito in stile principessa e io credo che sarebbe perfetto per lei, invece Theo, desidera vederla con in dosso un abito a sirena, simile all'abito che ha scelto lui per la loro festa di fidanzamento, dice che con un abito simile sarebbe sexy, ma Olivia non vuole dirgli niente del suo abito, nemmeno di che colore sarà e il povero Theo teme che non sarà bianco, ma ovviamente lo sarà.

"Come proseguono i preparativi?" -domando ad Olivia, entrambe dietro al bancone-

"Ancora c'è molto da organizzare, ma domani andremo a guardare qualche ristorante per il ricevimento." -mi risponde lei e io annuisco-

"Avete già in mente qualcosa?" -le domando, voltandomi a guardarla, mentre pulisco il bancone-

"Beh abbiamo parecchie idee e siamo molto confusi." -mi risponde e io sorrido. Sono così felice per la mia migliore amica che si sposa!
Ho sempre sognato ad occhi aperti il mio matrimonio. Ho già tutto organizzato fin da quando ero bambina.
Mi piacerebbe sposarmi con il mio principe azzurro in spiaggia. Farmi trainare su una carrozza da quattro cavalli bianchi. E ho sempre sognato il mio abito da sposa in stile sirena.
È sempre stato questo il mio sogno. 
Chissà se si realizzerà mai!?-

"Sorellina mi prepari un thè alla pesca per la signora al tavolo sette?" -mi domanda mio fratello, raggiungendo un altro tavolo-

"Arriva subito!" -esclamo, ma nel voltarmi velocemente verso la macchina apposita, barcollo un'attimo a causa di un giramento di testa e portando una mano sulla mia fronte, mi appoggio al bancone-

"Stacie ti senti bene?" -mi domanda Olivia preoccupata, affiancandomi-

"Ho solo avuto un capo giro." -le rispondo per rassicurarla-

"Vieni, andiamo un attimo fuori, così prendi una boccata d'aria fresca." -mi consiglia e con il suo aiuto raggiungiamo l'uscita e subito dopo essere uscite dal locale, mi metto seduta sulla panchina davanti al bar- "Ti porto un bicchiere d'acqua!" -esclama, rientrando e io annuisco, chiudendo un attimo gli occhi. È da qualche giorno che ho continui giramenti di testa e alla mattina capita spesso che ho perfino la nausea. E come se non bastasse ho perfino un ritardo di quasi due settimane.
Se credo di essere incinta? Sì, lo credo vivamente!
Se ho fatto una visita ginecologica o un test di gravidanza? No, non ho fatto ne la visita, ne il test!
Perché? Perché ho paura di scoprire di aspettare un bambino. Un bambino da Steven! E questo non può succedere, non ora che tra noi due le cose vanno male e sono parecchio complicate.
La situazione, tra noi, sta diventando sempre più difficile!- "Come ti senti?" -mi domanda, accarezzandomi la schiena-

"Meglio, è passato!" -le rispondo, guardandola negli occhi-

"Non è meglio se vai da un medico? Hai giramenti di testa troppo spesso, Stacie." -esclama lei preoccupata-

"Credo di sapere già il motivo." -le dico e poco dopo sospiro-

"Vuoi parlarmene?" -mi domanda, accarezzandomi la coscia-

"Credo di essere incinta." -le rispondo, voltandomi a guardarla e lei spalanca gli occhi-

"Incinta? Ma sei sicura?" -mi domanda sorpresa-

"Non posso esserne sicura al cento per cento perché non ho fatto ne il test, ne una visita, ma i sintomi sono quelli. Ho perfino un ritardo di quasi due settimane e alla mattina capita spesso che ho la nausea. Non sopporto l'odore del caffè e sono tutti sintomi che ho avuto anche quando aspettavo Jaxon." -le rispondo, osservandola-

"Allora che aspetti a comprare un test di gravidanza?" -mi domanda perplessa-

"Ho paura, Olivia. E se aspettassi un bambino? Se il test risultasse positivo?" -le domando, guardandola dritto negli occhi-

"Non lo vorresti?" -mi domanda, ricambiando il mio sguardo-

"Certo che lo vorrei, non è questo il problema." -le rispondo, abbassando lo sguardo sulle mie gambe-

"E allora qual'è il problema?" -mi domanda confusa e io ritorno a guardarla negli occhi-

"Il problema è che con Steven è tutto complicato. Tra noi le cose non vanno bene, Olivia." -le rispondo con occhi lucidi e lei sospira, mentre mi accarezza il braccio. Con Steven va più che male!
È da un mese che siamo distanti anni luce, parliamo e ci vediamo solo per Jaxon e quando nostro figlio non centra niente, non ci rivolgiamo nemmeno uno sguardo. Ed era quello che volevo da lui, che mi ignorasse, che si mettesse da parte e lui l'ha fatto. 
Questa gravidanza non ci voleva, non perché non mi piacerebbe avere un altro bambino da Steven, ma perché tra noi le cose non vanno un granchè bene al momento. 
Lui aspetta un bambino anche da Meredith, cosa succederà quando gli dirò di aspettare un bambino? Sempre se lo aspetto, perché finchè non faccio il test non posso esserne certa!-

"Buongiorno!" -saluta Meredith, varcando l'entrata del bar-ristorante, con quel sorriso da schiaffi. Solo lei ci mancava! Che diavolo è venuta a fare? Ma è chiaro Stacie, è venuta solo per darti fastidio!
Ormai è diventato il suo passatempo. Viene qui solo per sbattermi in faccia, ogni santo giorno, che presto avranno un bambino, ma io ormai non ci bado più a lei. La ignoro totalmente. È come se non esistesse e non ci fosse nessuna Meredith!-

"Ragazzi.." -ci richiama Rosie e ha uno strano tono di voce, mentre tiene lo sguardo fisso per terra-

"Che succede, amore?" -le domanda Lance, mentre tutti quanti la osserviamo-

"Oh cavolo!" -sussurro io, avendo capito ogni cosa, mentre decido di raggiungerla velocemente-

"Ragazzi mi si sono rotte le acque!" -esclama lei, appoggiandosi al bancone e cattura l'attenzione anche di tutti i clienti, che iniziano a parlottare tra di loro-

"Cosa? Proprio adesso? È presto, dovrebbe nascere la prossima settimana." -dice questo mio fratello ed è già entrato nel panico più totale-

"Cosa vuoi che ti dica?? Nostra figlia ha deciso di nascere adesso, non l'ho mica deciso io!" -sbotta nervosamente Rosie, fulminandolo- "Ti vuoi dare una mossa? Non voglio dare alla luce mia figlia nel pavimento del locale!" -quasi gli urla contro e subito dopo inizia a fare grossi respiri-

"Io.." -sussurra mio fratello, appoggiandosi al bancone-

"Lance.." -cerco di dirgli di darsi una svegliata, ma..-

"Ragazzi non mi sento bene!" -esclama lui e poco dopo cade a terra.. Svenuto!-

"Oh mio Dio, Lance!" -lo richiamo preoccupata, mentre lo raggiungono Olivia e Luke-

"Che idiota! Svenire ora, nel bel mezzo del travaglio!" -sbotta Rosie nervosissima e poco dopo urla per una contrazione-

"Dobbiamo correre in ospedale!" -esclamo, aiutando Rosie a camminare verso l'uscita del locale-

"Senti, ti vedo preoccupata per Lance, facciamo così: in ospedale la porto io, tu pensa a tuo fratello." -mi dice questo Steve, raggiungendomi e io mi volto a guardarlo negli occhi-

"Fate come vi pare, basta che mi portiate in quel maledetto ospedale!" -sbotta Rosie, afferrando la mano di Steven-

"Ok, grazie." -gli sorrido, guardando quegli occhi che amo tanto e lui mi sorride-

"Figurati. Va da tuo fratello." -mi dice, aiutando Rosie a camminare-

"Amore, io vengo con te!" -esclama Meredith, correndogli dietro, mentre io raggiungo mio fratello, ancora a terra-

"Come sta?" -domando a Luke, inginocchiandomi a terra, a fianco di Lance-

"Non si riprende. Olivia è andata a prendere un bicchiere d'acqua." -mi risponde e io annuisco, dando dei colpetti sulle guance di mio fratello-

"Fatemi spazio!" -esclama Olivia e Luke subito si posta e sotto il nostro sguardo, butta l'acqua dritta-dritta nella faccia di Lance e lui subito si riprende-

"Alicia!" -sussurra lui il nome di sua figlia- "Rosie.. Dov'è Rosie?" -ci domanda, mentre lo aiutiamo a rialzarsi-

"Steven l'ha portata in ospedale." -gli rispondo, osservandolo-

"Devo andare da lei." -esclama, raggiungendo l'uscita del locale-

"Tu va con lui, Stacie. Ci pensiamo io e Olivia al locale." -mi dice Luke e io annuisco-

"Ok, grazie." -esclamo, correndo dietro a mio fratello-

"Tienici informati!" -mi urla la mia migliore amica, sentendo il suo sguardo addosso-

"Va bene!" -le rispondo- "Lance credo che sia meglio se guido io." -dico a mio fratello, togliendogli le chiavi della sua macchina dalla mano e lui annuisce-

"Sì, ok. È meglio se guidi tu." -mi risponde lui, raggiungendo la portiera, facendo il giro della sua auto. Nessuno di noi si aspettava tutto questo.
La nascita della piccola Alicia era prevista per la prossima settimana, invece, la biricchina, vuole venire al mondo prima del previsto!
Sono molto emozionata, devo ammetterlo. Non vedo l'ora di poter prendere tra le mie braccia la mia nipotina e di riempirla di baci!-

...POV STEVEN...

Ancora non riesco a crederci che Lance sia svenuto! 
Il mio migliore amico si fa prendere troppo dall'ansia e dall'agitazione. Spero che non capiti anche a me, quando arriverà il mio turno di portare Meredith in ospedale.

"Sverrai anche tu quando dovremmo correre in ospedale?" -mi domanda Meredith come se mi avesse letto nel pensiero, seduta accanto a me-

"Spero di no!" -le rispondo, voltandomi a guardarla negli occhi e lei sorride-

"Lo spero anch'io." -esclama, lasciandomi una dolce carezza sul viso e io le sorrido-

"Steve!" -sento richiamarmi dalla voce di Lance, così mi volto e lo noto correre verso di me, con al suo fianco Stacie-

"Ehi, ti sei ripreso!" -esclamo divertito, alzandomi in piedi-

"Non scherzare! Rosie?" -mi domanda in pensiero-

"L'hanno portata in sala parto." -gli rispondo, dandogli una pacca sulla spalla e lui annuisce- "Credo che puoi raggiungerla se vuoi." -gli dico, rimettendomi seduto e lui fa lo stesso-

"Avevo provato ad assistere al parto di Garret, ma sono svenuto subito, quindi credo che sia meglio se rimango qui." -mi risponde lui e io scoppio a ridere. Il mio migliore amico è un caso perso!
A me sarebbe sempre piaciuto assistere al parto di mio figlio, peccato mi sia perso quello di Jaxon!
Chissà com'è stato, se Stacie ha avuto qualche complicazione o sia andato tutto bene. Mi sarebbe piaciuto stare al suo fianco a stringerle la mano, beh forse sarebbe stato al contrario. Sarebbe stata lei a stringermi la mano, quasi a spaccarmi le ossa.-

"Papà!" -sentendo la dolce voce di mio figlio eccheggiare nell'aria, mi volto e lo noto mano nella mano con Olivia, che tiene per mano anche Garret-

"Ehi, campione." -lo saluto sorridendo, alzandomi in piedi-

"La zia Olivia mi ha detto che sta per nascere la mia sorellina, è vero?" -mi domanda Garret e io mi volto a guardarlo-

"La zia Olivia ha detto la verità." -gli rispondo, sorridendogli e lui, tutto felice per la notizia, corre in contro al suo papà che non fa altro che camminare avanti e indietro- "Grazie per essere andata a prenderli all'asilo. Ci sarei andato io, ma non volevo lasciare solo Lance." -dico ad Olivia, mentre si accomoda in una delle tante sedie e io faccio lo stesso, mettendomi al fianco di Meredith-

"Figurati, non c'è problema." -mi sorride lei, lasciando una carezza sulla testolina di Jaxon, seduto accanto a me-

"Papà, la mamma dov'è?" -mi domanda mio figlio, voltandosi a guardarmi negli occhi-

"Al fianco della zia Rosie." -gli rispondo, accarezzando i suoi capelli castani e lui annuisce. Stacie ha deciso di non lasciare sola Rosie, così l'ha raggiunta per stare al suo fianco durante il parto.-

"Ehi, hai avuto difficoltà a trovare parcheggio?" -domanda Olivia e io, non capendo con chi stia parlando, mi volto e noto Luke raggiungerci. Pure lui qua? Che nervi!-

"Un po', ma alla fine sono riuscito a trovarne uno." -le risponde lui, mettendosi seduto al suo fianco-

"Ma il bar?" -domando, osservandoli entrambi-

"Lance mi ha inviato un messaggio dicendomi di chiudere il bar alle quattro e di raggiungerci in ospedale con i bambini." -mi risponde Olivia e io annuisco capendo-

"Ma Stacie?" -domanda il damerino-

"È con Rosie." -gli risponde Olivia e lui annuisce capendo-

"Ma tu devi sempre cercare la mia mamma?" -gli domanda antipatico Jaxon e il coglione si volta a guardarlo-

"Sì, perché voglio molto bene alla tua mamma." -gli risponde il coglione, sorridendo-

"Perché non sposi la strega? Siete fatti l'uno per l'altra, entrambi di troppo!" -sbotta mio figlio, fulminandolo con lo sguardo e io cerco di trattenere una risata. Mio figlio detesta sia Luke, che Meredith. Li considera entrambi di troppo, come dice spesso lui.
Il suo sogno è quello di vedere i suoi genitori insieme, di vivere tutti e tre, sotto lo stesso tetto. Ma tutto questo, per Stacie, è impossibile e io ormai ci ho rinunciato.
È da un lungo mese che non ci parliamo più, le uniche volte che ci scambiamo qualche parola è quando l'argomento riguarda nostro figlio, per il resto evitiamo di parlare.
È stato davvero un mese infernale per me. Mi manca così tanto e a volte mi manca più del dovuto. Ora più che mai rimpiango di essere fuggito cinque anni fa, di averla lasciata senza lottare per lei. Se tutto questo non fosse accaduto, a quest'ora saremmo ancora una coppia, probabilmente sposati e felici!-

"Ragazzi.." -ci richiama Stacie e tutti noi ci voltiamo a guardarla-

"Sorellina..!" -la richiama Lance, raggiungendola velocemente-

"È nata!" -esclama lei felice e Lance scoppia a piangere, abbracciando la sorella- "Lance." -lo richiama lei intenerita, mentre ricambia il suo abbraccio-

"Sono così contento!" -esclama lui, asciugandosi le lacrime- "Come stanno? Com'è andato il parto?" -le domanda, guardandola negli occhi-

"Il parto non è mai una passeggiata, ma è andato tutto bene." -gli risponde lei, sorridendogli- "Stanno bene fratellone, aspettano soltanto il papà." -gli dice sorridendo-

"Vado da loro." -esclama lui e dopo averle baciato la fronte, si incammina verso la camera di Rosie-

"Papà aspettami, vengo con te!" -quasi urla Garret, correndo dietro a suo padre, che lo osserva sorridendo-

"Non vedo l'ora di vederla!" -esclama Olivia con occhi a cuoricino-

"Come sta Rosie? E la piccola?" - domando a Stacie, osservandola-

"Stanno entrambe bene." -mi risponde lei, non guardandomi nemmeno negli occhi e io annuisco. E se devo ammetterlo ci sono rimasto davvero di merda. 
Odio questa distanza tra noi.
Odio sentirla così fredda nei miei confronti.
Odio quando evita di guardarmi negli occhi.
Odio tutto questo!-

...POV STACIE...

È stato bellissimo poter assistere al parto e veder nascere la mia bellissima nipotina.
È stato così emozionante, sia per me che per Rosie, sentir piangere Alicia una volta nata. Ci siamo messe a piangere come due sceme, ma la felicità, la gioia, di vederla finalmente al mondo è stata troppo forte.

"Ok, a più tardi!" -esclamo e poco dopo attacco la chiamata. Ho appena chiamato Mitch per informarlo che Alicia è nata e lui mi ha risposto che si precipiterà qui, con Leah!-

"Fammi indovinare: Mitch sta correndo qui?!" -esclama convinta Olivia e io annuisco-

"Già." -confermo, mettendo in borsa il mio cellulare-

"Com'è Alicia?" -mi domanda lei, non smettendo di sorridere-

"È stupenda! Ha due occhietti grigi e due guanciotte rosse da mordicchiare teneramente." -le rispondo sorridendo e lei sorride pure-

"A chi assomiglia? Alla mamma o al papà?" -mi domanda Luke, guardandomi negli occhi-

"Secondo me assomiglia molto alla mamma, ma Rosie dice che assomiglia a Lance." -gli rispondo e lui annuisce, sorridendo-

"Ehi ragazzi!" -ci saluta Theo, raggiungendoci con il suo camice bianco da medico- 

"Ciao amore." -gli sorride Olivia e appena gli è vicino, gli stampa un bacio sulle labbra-

"Come sta Rosie? E Alicia?" -ci domanda, osservando un po' tutti-

"Stanno bene entrambe." -gli rispondo sorridendo e lui annuisce-

"Bene, sono contento." -esclama lui con il sorriso- 

"Dottor Harris." -lo richiama una dottoressa e Theo si volta subito a guardarla- "Un paziente chiede di lei." -lo informa e lui annuisce-

"Va bene, arrivo subito." -le risponde lui e poco dopo si volta a guardarci- "Adesso devo andare, passerò a vedere la piccola finito il turno." -ci dice e noi annuiamo- "Noi ci vediamo a casa." -saluta Olivia e lei annuisce, sorridendo- "Ti amo." -sussurra e lei, non smettendo di sorridere, lo bacia a fior di labbra- 

"Anch'io." -gli sorride e lui le bacia la fronte-

"Dite a Rosie che passo più tardi." -esclama, raggiungendo la dottoressa che lo aspetta poco lontana da noi-

"Glielo dirò." -gli rispondo sorridendo e lui, salutandoci con un gesto della mano, ci da le spalle-

"È arrivato lo zio migliore del mondo! Dov'è la mia nipotina?" -domanda Mitch tutto entusiasta, raggiungendoci velocemente con Leah-

"Già qui?" -gli domando sorpresa. L'ho chiamo pochi minuti fa!-

"Eravamo nei paraggi." -mi risponde Leah, sorridendo e io annuisco capendo-

"Allora? Dov'è la mia nipotina? Spero che non assomigli al padre!" -esclama Mitch scherzando, facendo ridere tutti-

"Ehi rosso, guarda che ti ho sentito!" -esclama Lance e noi ci voltiamo subito, dove lo notiamo tutto sorridente, tenere tra le sue braccia un piccolo fagottino-

"Oh cavolo!" -esclama Steve sorridendo, raggiungendolo velocemente-

"Fatemela vedere!" -esclama un Mitch emozionato, raggiungendo Lance quasi di corsa-

"Sembra che non abbia mai visto un bambino!" -dice Olivia e sia io che Leah ridacchiamo- "Andiamo anche noi!" -sorride e tutte insieme raggiungiamo mio fratello che mostra tutto sorridente la piccola Alicia- "Oddio, ma è tenerissima." -esclama Olivia, guardandola intenerita-

"È stupenda! Avete fatto un capolavoro!" -commenta Leah, accarezzando la guanciotta rossa di Alicia-

"È identica alla sua mamma." -sorride Lance, osservando sua figlia con occhi innamorati e poco dopo le dà un piccolo bacio sulla testolina- "Tieni sorellina, prendila in braccio. Vado un attimo da Rosie." -esclama lui e io, delicatamente, prendo tra le mie braccia la piccola Alicia-

"È così piccola!" -commenta Meredith, ma io non le do troppa considerazione, osservo soltanto Alicia, sorridendo- "Non vedo l'ora che nasca il nostro bambino." -esclama, portando la mano di Steven sulla sua pancia e io li osservo per un secondo, notanto il suo sguardo cattivo su di me-

"Stronza." -sussurro, allontanandomi da loro, avviandomi verso la camera di Rosie-

"Devi smetterla di comportarti così!" -sento Steven riproverare la sua ragazza-

"Che avrei fatto, scusa?" -domanda lei con quel tono di voce fintamente ingenuo e da innoccentina- "Vado un momento al bagno." -sento dirle, mentre varco la porta della stanza della mia cognatina-

"Ehi." -sorrido a mio fratello e lui si volta a guardarmi, mentre osservo Rosie addormentata- "Tutto bene?" -gli domando, osservandolo e lui annuisce-

"Si è appena addormentata. Era davvero sfinita." -mi risponde a bassa voce e io sorrido, mettendomi seduta sulla poltroncina- "Dorme anche lei?" -mi domanda riferendosi alla figlia e io annuisco, mentre lui mi raggiunge- "Sono così felice sorellina." -sussurra, accarezzando teneramente la figlia-

"Lo so, lo vedo." -gli dico, guardandolo negli occhi e lui sorride-

"Ehi!" -esclama Steve, raggiungendoci nella stanza con Jaxon e Garret-

"Amico." -gli sorride Lance-

"La mamma dorme?" -domanda Garret, osservando Rosie-

"Sì, era tanto stanca." -gli risponde Lance, mentre io osservo mio figlio guardare a bocca aperta la sua cuginetta-

"Mi dispiace per prima. Meredith esagera sempre." -sussurra Steve e io mi volto a guardarlo, mentre nostro figlio accarezza delicatamente Alicia-

"È una vera stronza, Steven! Lo fa a posta, perché sa che dicendo certe cose mi ferisce profondamente." -gli dico con occhi lucidi e lui mi osserva dispiaciuto- 

"Anche io ne voglio una!" -esclama Jaxon all'improvviso e io mi volto a guardarlo, cercando di trattenere le lacrime. Ho davvero il cuore distrutto. Ogni volta che quella stronza apre bocca lo fa solo per sputare veleno e ferirmi. La detesto. La detesto con tutto il cuore!- 

"Lei è mia!" -esclama Garret, allontanando la mano di Jaxon dalla sorellina- 

"Mammina!" -piagnucola mio figlio e io sospiro-

"Amore non piangere." -gli dico dolcemente e lui tira su col naso, voltandosi a guardare male il cuginetto che dà piccoli bacetti alla sorellina-

"Anche io voglio una sorellina!" -esclama mio figlio, geloso e invidisioso di Garret-

"Oh, ma presto avrai una sorellina o un fratellino!" -esclama Meredith, raggiungendoci nella stanza-

"Io non lo voglio da te!" -quasi urla mio figlio, con le lacrime agli occhi-

"Jaxon non urlare che la zia Rosie e la cuginetta dormono." -lo rimprovero e lui si volta a guardarmi negli occhi-

"Meredith prendi le chiavi e va a casa." -le dice duramente Steve, passandole le chiavi della sua auto-

"Mi stai mandando via?" -gli domanda lei sconcertata-

"Sì." -le risponde lui e lei, dopo aver afferrato malamente le chiavi, va via furente-

"Mammina io non voglio un fratellino dalla strega." -piange mio figlio e io lo osservo e non so davvero che cosa dirgli-

"Amore.." -sussurro dispiaciuta nel vederlo così triste, accarezzandogli i capelli e Steve lo osserva, chinato al mio fianco-

"Non puoi togliere il semino dalla pancia della strega e metterlo nella pancia della mamma?" -domanda nostro figlio ingenuamente al suo papà-

"Non è così semplice, campione." -gli risponde lui, lasciandogli una carezza tra i capelli e lui tira su col naso-

"Vuoi tenere in braccio la cuginetta?" -gli domando per cambiare argomento e lui si volta a guardarmi e subito annuisce, asciugandosi le lacrime con la manina-

"No, voglio tenerla io in braccio!" -esclama Garret, osservandomi-

"Il cuginetto è triste, può tenerla prima lui in braccio?" -gli domando, guardando mio nipote negli occhi e lui osserva per qualche secondo Jaxon e poco dopo annuisce-

"Va bene." -accetta lui e io, sorridendogli, mi alzo in piedi-

"Piccolo siediti sulla poltroncina." -dico a mio figlio e con l'aiuto del papà si mette seduto- "Fai attenzione a non farle la bua." -esclamo, mettendogli in braccio Alicia e lui la tiene tra le braccia sorridendo-

"È piccolina." -esclama lui, osservando incantato la cuginetta-

"Anche tu eri piccolo come lei." -gli dico dolcemente, chinandomi al suo fianco e lui sorride-

"Anche io ero piccolo come lei, zietta?" -mi domanda Garret e io mi volto a guardarlo-

"Certo, anche tu." -gli rispondo e lui sorride, osservando la sorellina- "Eravamo tutti piccoli come lei un tempo." -esclamo, allungando la mano verso il visetto di Alicia, nel momento stesso che Steven fa lo stesso e di conseguenza le nostre mani si sfiorano e immediatamente i nostri occhi si incontrano, mentre con la coda dell'occhio noto mio figlio osservarci sorridendo. E il mio cuore batte sempre così forte ogni volta che lui mi tocca, anche solo per sbaglio.
I sentimenti che provo per lui, ogni volta che i nostri occhi si incontrano, esplodono e diventano sempre più forti.
Io mi chiedo come posso dimenticarmi di lui, se ogni volta che lo guardo, mi innamoro sempre di più. I miei sentimenti crescono e diventano più forti, giorno dopo giorno. 
Ho una certezza nella vita: non smetterò mai di amare Steven!
Per me è impossibile disinnamorarmi di lui. Ci ho provato sette anni fa, mi sono messa perfino insieme a Mitch per disinnamorarmi, ma nulla.
Credevo di esserci riuscita negli ultimi cinque anni passati, ma mi è bastato rivederlo, per capire che non l'avevo mai dimenticato.
Ci sto provando ora, ma nulla. Rimane inciso nel mio cuore.
Il mio amore per lui invece di diminuire, cresce, cresce e ancora cresce. Diventa sempre più forte, sempre più grande.
Steven Walker mi è volato dritto-dritto nel cuore e da lì non se ne andrà mai!-

...POV STEVEN...

"Sono tornato!" -esclamo, varcando l'ingresso del mio appartamento. Ho passato tutto il giorno in ospedale ed è stato una giorno speciale, soprattutto per Lance e Rosie.
Sono così felici che sia arrivata un nuovo membro nella loro famiglia e basta guardare i loro occhi per capire quanto lo siano. Brillano come due stelle quando guardano la piccola Alicia.
Ma nella mia mente c'è un'unica immagine: Stacie, che tiene tra le sue braccia la sua nipotina!
Ogni volta che la teneva in braccio, io avevo occhi solo che per lei. Non riuscivo a smettere di guardarla, di sorridere come un coglione e di immaginarla con in braccio un altro piccolo frutto del nostro amore. 
Mi sono perso tutto di Jaxon...
La sua nascita.
L'emozione che si prova nel sentirlo piangere per la prima volta.
L'emozione di tenerlo in braccio la prima volta.
I suoi primi passi.
I suoi primi dentini.
Le sue prime parole.
Il suo primo compleanno.
Tutto mi sono perso.
E con il bambino che sta per arrivare, ho intenzione di non perdermi proprio nulla. Voglio esserci sempre, in ogni piccolo e grande momento della sua vita. 
Ho già troppi rimpianti nella vita e non voglio aggiungerne degli altri!- "Meredith, stai dormendo?" -le domando, osservandola sdraiata sotto le coperte-

"No!" -mi risponde e il suo tono così duro nei miei confronti, mi fa intuire che sia arrabbiata-

"Che succede?" -le domando, sbottonando i miei jeans, nel momento stesso che mi tolgo le scarpe da ginnastica ai piedi-

"E me lo chiedi anche?" -mi domanda scioccata, mettendosi seduta velocemente, proiettando i suoi occhi azzurri su di me e io la osservo, abbassandomi i pantaloni- "Mi hai cacciata dall'ospedale come se non fossi nulla." -esclama serissima e io sospiro- 

"Certo che l'ho fatto, ma perché tu esageri sempre." -le dico serio, guardandola negli occhi- "Ferisci le persone con i tuoi commenti, te ne rendi conto? Hai fatto piangere mio figlio." -esclamo, osservandola-

"Forse esagero, hai ragione, ma... Ma ci sto provando ok? Sto provando a farmi accettare da tuo figlio, ma lui mi odia, mi detesta e come se non bastasse odia perfino il suo fratellino." -esclama e non so per quale motivo, ma la sua risposta mi sembra più una bugia, una scusa, che la verità-

"Prova a cambiare tattica, magari. Invece di punzecchiarlo, perché è questo quello che fai, prova iniziando a conquistarlo con, che ne so io? Un piccolo regalo per esempio. Invece di essere così scontrosa con lui, prova a fatti accettare parlandogli con più gentilezza, invece di guardarlo con freddezza. Con Jaxon ti comporti da nemica, non da amica e questo lui lo percepisce." -le dico, guardandola dritto negli occhi-

"Ci proverò, ma tuo figlio mi odia perché sto con te. Lui mi vede come la ladra che ha rubato il suo papà alla sua mamma. Mi vede come la matrigna cattiva di Cenerentola." -esclama lei, mentre mi sfilo via il maglioncino rosso, rimanendo con solo addosso un paio di boxer neri e aderenti-

"Ma tu non mi hai portato via da nessuno, dobbiamo provare a fargli capire questo. E lui ti vede come la matrigna cattiva, perché tu ti comporti in quel modo. Sbagli nei suoi confronti, sbagli tutto Meredith." -le dico, infilandomi sotto le coperte-

"Mh, forse hai ragione." -quasi sussurra lei, poggiando la sua testa sulla mia spalla- "Vorrei che la nostra famiglia fosse più unita e di questo passo il fratellino maggiore odierà a morte il fratellino minore. E anche me, beh lui già mi odia." -sospira e io la osservo-

"Vedrai che se ti fai accettare da Jaxon tutto andrà bene. Devi anche evitare di punzecchiare Stacie. Quando si tratta di lei, Jaxon se ne va su tutte le furie quando qualcuno tratta male la sua mamma." -le dico e lei sospira, alzando gli occhi al cielo-

"Si tratta di Jaxon o di te?" -mi domanda serissima, fissandomi dritto negli occhi-

"Che vuoi dire?" -le domando perplesso-

"Voglio dire che tuo figlio ha preso completamente da te. Quando si tratta di Stacie tu cambi radicalmente e te ne vai su tutte le furie." -mi risponde, serissima- "Come oggi: mi hai cacciata per lei, non è vero?" -mi domanda quasi acida-

"Esageri Meredith, per questo mi arrabbio." -le rispondo serio-

"Sì, certo!" -esclama con fin troppo sarcasmo- "Steven ma tu a me ci pensi? A noi, a nostro figlio, ci pensi?" -mi domanda, fissandomi dritto negli occhi-

"Certo che ci penso." -le rispondo, ricambiando il suo sguardo-

"Davvero? Perché a me sembra che pensi più a tutt'altro che a noi." -esclama seria e io non so davvero che cosa dire, perché lei ha ragione. Non dico che a lei, a nostro figlio non ci penso, ma alla maggior parte del tempo la mia testa, i miei pensieri sono occupati da Stacie. E lei, senza dire nient'altro, si sdraia dandomi le spalle e io, sospirando mi sdraio, proiettando i miei occhi al soffitto. Forse anche io sto sbagliando tutto con Meredith. Da quando siamo tornati qui, a Los Angeles, tutto è cambiato. Io sono cambiato, soprattutto nei suoi confronti.-
 
Spazio autrice:
 
Buongiorno a tutte! ^^
Innanzitutto vi chiedo scusa! Perdonate il mio lungo ritardo, non sono riuscita ad aggiornare in questo periodo, ma adesso eccomi qui con un nuovo capitolo!
Come vi sembra? La piccola Alicia è nata per la gioia di tutti! E Stacie? È incinta o è solo un falso allarme? Fatevi sapere le vostre opinione lasciandomi qualche recensione. 

Vi mando un bacio.
Alla prossima.
-Elisa.
   
 
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