Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: Susanna_Scrive    01/05/2018    1 recensioni
Stati Uniti d'America, anno 2000.
Da quando l'ho conosciuto non mi sono mai sentita giudicata, la sua spontaneità, la sua dolcezza e il suo altruismo mi hanno fatto cambiare completamente la visione delle cose. Però ho l'impressione che ci sia un tassello mancante nella sua vita, c'è qualcosa che solo attraverso i suoi occhi si può vedere ma che è difficile da interpretare. Possibile che ha capito il mio bisogno di aiuto?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Michael Jackson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 38

 
Ci siamo lasciati così..
 
《Io non riesco a distogliere lo sguardo dal bambino di fronte a me che tiene quel fazzoletto a un palmo dal mio viso. Delicatamente lo scopre e da esso appare una piccola coroncina fatta di fiori bianchi un pochino schiacciati visto li teneva sulla maglietta. Senza darmi il tempo di chiedergli spiegazioni lo vedo che la posa in testa per poi accarezzare le ciocche lunghe che incorniciano il mio viso. Il mio stupore si amplifica quando si sporge verso di me abbracciandomi per poi lasciarmi un bacio sulla guancia che mi fa commuovere, si allontana leggermente da me senza però interrompere quel dolce contatto.

- Buon natale -》


~~~


I miei occhi si fanno inevitabilmente lucidi, questo corpicino è troppo piccolo per contenere tanta dolcezza.

- Grazie tesoro, buon natale anche a te - riesco a dire con un filo di voce sopraffatta dall'emozione.

Lo avvicino a me posandogli un dolce bacio sulla nuca per poi stringerlo in un abbraccio. Le sue braccine cicciottelle circondano il mio collo e si distende completamente sul mio ventre ma ciò non mi preoccupa affatto. Alcune lacrime scendono dai i miei occhi e per nascondere il mio viso dal signor Jackson, che nel frattempo si è avvicinato al letto sedendosi su una sedia, do una serie di baci sulla guancia a Prince facendolo ridacchiare.

- I tuoi capelli mi fanno il solletico - esclama contorcendosi leggermente.

Mi lascio sfuggire anche io una risata mentre il piccolo si allontana sedendosi a cavalcioni sulle mie gambe. Il mio pancione sta tra noi e anche la bambina sembra divertirsi visto che ha preso a scalciare. Il bambino avvicina le manine ai lati del mio viso prendendo alcune ciocche dei miei capelli senza tirarli.

- Sai che hai i capelli simili ai miei? - dichiara il bambino guardando le ciocche con occhi curiosi.
- Davvero? - domando sorpresa e con un sorriso sulle labbra, sto al gioco perché infondo è un bambino.
- Si si, però i miei sono più chiari e corti dei tuoi - continua.

Intenerita avvicino una mano alla sua nuca scompigliandogli giocosamente i capelli facendolo ridacchiare nuovamente.

- I tuoi capelli sono bellissimi Prince - commento sincera mentre gli accarezzo la nuca constatando la morbidezza dei suoi capelli biondissimi.

Lui arrossisce leggermente distogliendo lo sguardo, sicuramente è uno di quei bambini che si sente già grande. Non mi sono neanche accorta che il signor Jackson si avvicinato al mio capezzale per poi sedersi sul materasso lasciando libera la piccola Paris. La vedo gattonare verso di me per poi sedersi iniziando a guardarmi incuriosita. Con il ciuccio in bocca è ancora più tenera. Il suo sguardo si posa sulla coroncina di fiori sulla mia testa per poi indicarla con il dito. Io mi limito a toglierla dalla mia testa per poi posarla su di lei che risulta talmente grande da essere una collana. La piccola inizia a scrutarla toccandola lievemente mentre continua a succhiare il ciuccio, la cosa più tenera del mondo insomma. Senza preavviso lei ritorna a gattonare avvicinandosi ulteriormente a me per poi picchiettare lievemente la sua manina paffuta sul mio ventre gonfio.

- Paris piano - la rimprovera il signor Jackson senza cattiveria.

La bambina punta lo sguardo sul padre per pochi secondi per poi guardare la mia pancia compiendo delle carezze. In questo momento potrei commuovermi, è adorabile. Con lentezza allontano il braccio dal mio corpo mettendolo dietro la schiena della bambina per evitare che potesse cadere, lei mi guarda incuriosita per poi fare una cosa che non mi sarei mai aspettata. La vedo cambiare posizione per poi sdraiarsi con la testa sul mio petto e una mano sulla mia pancia mentre continua a succhiare il ciuccio. Da una parte ho Prince e dall'altra Paris, credo di non poter stare meglio di così. Il mio sguardo si posa sulla figura del signor Jackson al mio fianco che si è adagiato sul materasso scrutando la scena intenerito. La mia commozione traspare dai miei occhi e percepisco una piccola lacrima rigarmi una guancia. L'uomo avvicina una mano al mio viso facendomi racchiudere gli occhi mentre compie una leggera carezza mentre raccoglie quella piccola gocciolina salata.  Non riuscendo a sostenere il suo sguardo abbasso il mio puntandolo sulla mano che sta sorreggendo il corpicino di Prince per tenerlo vicino a me.

- È una cosa abbastanza strana - riesco a dire interrompendo l'attimo di silenzio che si è creato.
- In che senso strana? - domanda il signor Jackson mentre accarezza i miei capelli.

Arrossisco un istante per poi puntare lo sguardo prima sulla piccola Paris per poi sul visino dolce di Prince.

- È esattamente così che immaginavo la mia vita tra qualche anno - continuo mentre scruto i lineamenti dolci del viso del biondino tra le mie braccia.
- Spiegati meglio - chiede il signor Jackson con una voce talmente decisa che mi fa arrossire.
- Così, con i miei futuri figli accoccolati sul divano e..- comincio per poi interrompermi improvvisamente.
- E? - chiede il signor Jackson.

Non riesco a guardarlo e uno strano senso d'ansia mi sta assalendo, che cosa volevo dire? Che cosa stavo per insinuare? Sento dei movimenti accanto a me ma io sto cercando di concentrarmi su i movimenti che Paris compie mentre succhia il ciuccio. Percepisco la mano del signor Jackson sul mio mento e come mi volta verso di lui lo trovo a pochi centimetri di distanza. Dire che i miei occhi sono spalancati è un eufemismo, il mio colorito sarà cambiato un centinaio di volte nella frazione di un secondo. Il suo sguardo è molto intenso e i suoi occhi scuri bruciano sulla mia pelle e le mie labbra che ha iniziato a fissare.

- Madeleine, ti prego, ho bisogno che tu lo dica per favore.. - sussurra mentre si avvicina ulteriormente a me trovandoci fronte contro fronte.
- So cosa stavi per dire, ti prego ho bisogno che tu lo dica..- continua ad un soffio dalle mie labbra.

Deglutisco rumorosamente e il mio cervello sta andando in tilt. I suoi occhi ora sono fissi sulle mie labbra mentre il suo respiro, come il mio, è affannato e leggermente accelerato.

- Ecco.. io.. -
   
 
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