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Autore: MagiaOscura    02/05/2018    4 recensioni
In questa mia storia analizzo più epoche. Parto dagli ultimi mesi di vita di James e Lily Potter per poi toccare l'anno di presidenza di Piton fino ad arrivare alla nuova generazione: un vero e proprio Ciclo. Spero che questa mia idea sarà di vostro gradimento.
Genere: Avventura, Drammatico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger, Lily Evans, Rose Weasley, Scorpius Malfoy, Severus Piton | Coppie: James/Lily, Lucius/Narcissa, Ron/Hermione, Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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L'atmosfera a Villa Malfoy era piuttosto tesa. Una giovane Narcissa Malfoy era particolarmente irascibile, e non per la gravidanza appena scoperta. 

“NON È POSSIBILE CHE SIA COSÌ STUPIDO DA UNIRSI A LORO!” urlò la donna.

Abraxas Malfoy non aveva paura di nulla se non di perdere il proprio patrimonio ma col tempo aveva imparato a capire quando bisognava lasciare Narcissa Malfoy sfogarsi senza infastidirla.

Per questo l'uomo continuò a leggere indisturbato il giornale, come se la nuora non stesse urlando.

“Lucius! Tua moglie ha una crisi di nervi!” disse l'uomo ad alta voce quando Narcissa Malfoy cominciò a rompere le posate.

“Cissy, calmati!” 

“NON MI CALMO! REGULUS È DIVENTATO UN MANGIAMORTE!” 

“Anche io lo sono e quindi?” 

“So benissimo perché stai dalla sua parte, ma Regulus…lui non è in grado di fare del male nemmeno a una mosca” disse la donna in lacrime.

“Stai tranquilla Cissy, ci penso io a lui…”

“C'è Bellatrix, sai quanto sia invasata quella squilibrata, lei è capace di decapitarlo se non vede abbastanza entusiasmo”

“A quella ci penso io…ultimamente è molto nervosa perché Severus riscuote molto gradimento presso Riddle…si strappa letteralmente i capelli per ogni complimento che non riceve da Riddle” disse Lucius Malfoy ridendo senza aver ottenuto tuttavia l'effetto di rallegrare la moglie.

Narcissa Malfoy nel complesso si considerava una donna fortunata: aveva un marito che la amava, un suocero che la rispettava ed era in attesa di un bambino.

Aveva praticamente tagliato tutti i ponti con la propria famiglia d'origine, i Black. Odiava sua madre che non l'aveva mai considerata, se non per opporsi al matrimonio con Lucius Malfoy perché aveva parenti babbani, odiava sua sorella maggiore Bellatrix perché quando erano bambine Narcissa era il suo bersaglio preferito.

Proprio quest’ ultima quando aveva 9 anni per puro divertimento, uccise il coniglio di Narcissa e si incollò le orecchie della povera bestiola alle tempie. Ciò generò in Narcissa un astio ancora esistente verso tutta la famiglia.

Solo la sorella rinnegata Andromeda e Regulus godevano del suo affetto. 

La prima era sempre stata affettuosa con Narcissa e l'aveva sempre consolata e difesa da Bellatrix. Quando Andromeda fu ripudiata per aver sposato un tale Ted Tonks, nato babbano, Narcissa ebbe una crisi di nervi. 

Narcissa continuava a frequentare Andromeda anche se di nascosto, per non venire ripudiata. L’eredità dei Black era l'unica cosa che a Narcissa importasse della famiglia d'origine perché lei considerava l'eredità come un compenso per i danni subiti da Bellatrix e l'essere stata sempre messa da parte in quanto figlia più piccola.

Anche i rapporti con i cugini non erano migliori, soprattutto con Sirius. Narcissa odiava quest'ultimo tanto quanto Bellatrix e il suo sogno era di vederli uccidersi a vicenda.

Sirius quando era più piccolo, per scherzo, incendiò il guardaroba della donna. Per una serie di circostanze quella punita fu Narcissa per aver esagerato nel protestare visto che Sirius era il fiore all’ occhiello della famiglia Black ed erede designato. 

Evan Rosier nemmeno era molto amato da Narcissa Malfoy, tanto che lei lo definiva ‘topo di fogna’ per il suo aspetto perennemente trascurato.

Solo Regulus Black era amato dalla donna. I due erano simili: entrambi figli minori, entrambi trascurati e questo li unì molto, nonostante la differenza d'età.

“Ti ho detto di stare tranquilla, ci penso io a tuo cugino e nel caso non riuscisse a superare le missioni di Riddle ci penso io a tenerlo fuori dai guai” disse Lucius alla moglie, asciugandole le lacrime con il suo guanto di tessuto costoso.

“Dobby…cucina qualcosa alla padrona, non vedi che è giù di morale?” 

Un povero elfo vestito con un sudicio straccio comparve al cospetto dei Malfoy.

“La padrona cosa desidera che Dobby cucini?” chiese con voce acuta e intimorita l’elfo a Narcissa.

“Arrosto di tacchino con patate, il mio piatto preferito…alla svelta” disse con tono autoritario Narcissa.

“Dobby dimenticavo…punisciti” disse Lucius con un sorriso maligno.

“Dobby ha sbagliato qualcosa per doversi punire, padrone?” 

“No nulla, voglio divertirmi…eccoti il mio bastone, colpisciti” 

Dobby, con gli occhi lacrimanti, si colpì alla testa ripetutamente, generando le risate di ilarità di Narcissa Malfoy.

“È incredibile quell’ elfo quanto sappia mettermi di buon umore” disse Narcissa Malfoy, tranquillizzata dalle promesse del marito e da Dobby dolorante per i colpi che si era inflitto.

Lucius Malfoy salutò con un bacio la moglie e si materializzò presso un antico edificio, ormai disabitato, che i mangiamorte usavano come quartier generale.

Era Casa Riddle, antica abitazione un tempo sfarzosa della famiglia Riddle.

“Che pazienza che mi tocca avere a sopportare quei zozzi, cosa mi tocca fare per i doni della morte” disse disgustato tra sé Lucius Malfoy.

L'uomo entrò nell’ abitazione e nel salone trovò i mangiamorte riuniti al completo.

“Lucius, hai fatto tardi, problemi con tua moglie?” chiese Voldemort col solito tono paterno.

“No mio Signore, normali dolori di gravidanza” 

“Non ti punirò Lucius, la salute di una donna che porta in grembo un purosangue viene prima di tutto…fammi sapere ogni volta che avrai problemi così ti dispenserò dai vari lavori” 

“Si, mio Signore” rispose Lucius Malfoy prendendo immediatamente posto vicino a un ragazzo con lunghi capelli neri, che aveva massimo 18 anni.

“Come sta Cissy?” chiese il ragazzo a Lucius sottovoce.

“Con te facciamo i conti dopo, Regulus” 

Voldemort stava chiedendo a tutti i presenti se volevano farsi volontari per un compito che lo avrebbe aiutato ad essere immortale. 

Nessuno ne ebbe il coraggio e Bellatrix Lestrange che era l'unica disposta a tutto per Voldemort era assente.

“Mio Signore – disse Regulus deciso – vi offro il mio elfo domestico." 

“La nostra giovane matricola – disse Voldemort guardando sorridente il ragazzo – almeno ci hai provato ad aiutare il tuo padrone pur non avendo il coraggio di seguirmi. Grazie Regulus, ne terrò conto” 

Mentre Voldemort complottava qualche oscuro piano, Albus Silente, seduto da solo, era piuttosto preoccupato quel giorno presso il quartier Generale dell’ Ordine della fenice, che altro non era che la Stamberga Strillante.

“Professore, la vedo preoccupato” 

Era Lily Evans, ormai diventata Lily Potter.

“Lily, dolce ragazza, mi commuove il fatto che tu ti preoccupi per un vecchio stupido” disse Silente alla ragazza.

“Lei non è un vecchio stupido, Signore, è il più grande mago che esista”

“Mi lusinghi, Lily. Come mai non sei con James e i suoi amici?” 

“Stanno giocando a scacchi magici e io ho pensato di venire qua per sapere se ci sono novità” 

“Nessuna, per fortuna – disse Silente con tono amareggiato – non immagini quanto io sia frustrato”

“Perché?” 

“Voldemort è sempre più potente e temo che abbia numerosi infiltrati nell’ ordine e nel ministero…noi invece non abbiamo neppure una spia credibile. Quelli coraggiosi sono noti a tutti, mentre gli altri hanno troppa paura” disse Silente battendo col pugno sul tavolo.

“Signore – disse Lily al mago con dolcezza – vedrà che si troverà una soluzione, dubita di qualcuno?” 

“Di tutti, mia cara ragazza – rispose Silente a Lily pieno di frustrazione, anche tu potresti essere una spia” 

“Io, ma come osa! – il tono dolce di Lily era diventato d'un tratto irato e colmo di rabbia – pensavo che lei sapesse dalla parte di chi sto” 

“Tranquilla, non arrabbiarti, era per dire che il più insospettabile potrebbe essere una spia…Sirius, James, Peter, Remus ma anche Alastor…non so di chi fidarmi” 

“Signore, lei è un grande mago, vedrà che scoprirà chi è il traditore” 

“È un peccato che una ragazza buona e speciale come te sia nata in questa epoca così cupa” disse Silente a Lily guardandola con i suoi occhi lucenti e penetranti.

“Evidentemente sono nata in questo periodo per renderlo migliore”

Lily salutò Silente e se ne andò dalla Stamberga Strillante. Le parole dell’ insegnante l’avevano colpita e anche lei aveva cominciato a vedere un traditore in chiunque, però si era decisa di non pensarci nemmeno che potesse essere qualcuno tra Remus, Peter, James e Sirius.

   
 
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