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Autore: LDstories    03/05/2018    1 recensioni
Prologo: E' pomeriggio, un ragazzo ed una ragazza passeggiano per la città, mano per la mano. Lei 14 anni, lui 16.
E' sera e lei sta piangendo, davanti al computer. Lui le ha scritto che si è fidanzato, ma che non vuole perderla...
Così inizia "Miss Simpatia". Una ragazza, Sofia, che rivive metà della sua storia attraverso Elisa, una ragazza che incontra e in cui, probabilmente, si rivede.
Elisa vivrà, quindi, da ragazza timida nei primi tempi, ma poi avrà le sue esperienze, anche quelle sopra le righe. Non si preoccuperà delle sue bravate, ma queste comporteranno un cambiamento nella sua reputazione. Sia al nord, sia al sud, dove va per una o due settimane, una volta all'anno.
Lì, a un certo punto vedremo Sofia incontrare Mario, con cui avrà una storia passionale e coinvolgente, ma poi? Quando tornerà a casa?
A seguito degli avvenimenti, il suo carattere ridiventerà chiuso, tanto da farle valere un soprannome: Miss Simpatia.
E questo Mario, continuerà, più di Matteo, in assenza e in presenza, a condizionarle la vita, fino a momenti forti e decisioni drastiche.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Capitolo 15

Sofia sul suo blog, riguardo il primo giorno di vacanza:

“GIORNO PARTENZA/ARRIVO:
Ovviamente dovevamo partire alle otto e ci mancava poco non facessimo invece le dieci.
Il viaggio è stato abbastanza noioso,fra il cd delle canzoni del Settecento di mio padre e il mio cercare di non ascoltare leggendomi per la 38495 volta il libro "Destinazione ignota" della Christie,che è uno dei pochi libri che non ho riletto milioni di volte,anche se ormai sapevo già a memoria le parole lo stesso.
Quando ci siamo fermati in autogrill è stato molto bello vedere un enorme cacca di cane,roba che ho detto:sicuramente,qualcuno della mia famiglia la calpesterà,idioti come sono.
Infatti,tornati in macchina questa sottospecie di Eau de Toilet si sparge in tutta la macchina.Chi può essere quell'idiota ad averla calpestata?Io.
Del resto nulla,solo che mentre stavamo andando avanti per l'autostrada,fermandoci in un altro autogrill abbiamo visto tipo 5 o 6 furgoncini fermi lì,di quelli che trasportano carcerati,io mi aspettavo una scena da film,tipo:poliziotti fighissimi che scendono,furgoncini che si aprono con relativa fuga dei carcerati,sparatoie ecc...
Invece ovviamente scendono poliziotti panzuti e di età avanzata e non succede nulla.

Appena arrivata esco subito con mio cugino (lui è venuto qui già da un po') e chi vedo subbbito subbbito subbbito?!Rocco,Rocchinoo! (dovete sapere che anche se l'anno scorso non son venuta qui,ci sono già stata 3 e due anni fa,con sto ragazzo (bello e anche un po' vanitoso,ma bravissimo) ci sono uscita una sera (ed ho fato anche grandissime figure di merda,ero pur sempre un appena quindicenne))

Comunque si lo vedo,identico straspiccicato a com'era prima e lo saluto con indifferenza,perchè era insieme ad una ragazza,ma in definitiva a valutarlo in queste due sere non ci dovrebbe stare insieme,quindi bieeen,bien,muyy bien!

PRIMA SERA (SEMPRE QUELLA DELLA PARTENZA/ARRIVO):
A dir poco noiosissima,ora capisco perchè a 15 e 16 anni,tutte le sere mi andavo a brillare/ubriacare con una ragazza del posto che quest'anno non ho ancora visto.Una noia mortale,cammini di qua di là,saluti e basta.Poi mi sono resa conto che uscire con mio cugino non è una buona idea,chi non ci conosce e non sa che siam cugini,può pensarci immmmorosati.
Ho visto Alessandro. (uno che mi veniva assai dietro) che fra un po' neanche mi riconosceva per il nuovo taglio di capelli,dio mio quando migliora di anno in anno *-*

Per quanto riguarda Erik dico solo che la sera prima di partire l'ho sognato,ho sognato che ci ricercavamo tutti e due e fra le lacrime reciproche riniziavamo insieme e,proprio a dirla tutta,stamattina l'ho pensato un bel po'.
Cazzo.

E' che non era mai successo,anche quando avevo lasciato il sospeso la questione Gianlù (ragazzo dello scooter) ed ero andata in vacanza,perdio lui m ipiaceva,ma ero riuscita a vivere la vacanza come un mondo a parte,quest'anno invece,un po' meno...”

Sofia sul suo blog, riguardo l' ultimo giorno di vacanza:
 

“Blblblblbl siamo al giorno prima del ritorno...
sono abbastanza giù.

Alla fine con Alessandro c'è stato un pomeriggio un po' intenso (alla faccia del ragazzo che doveva essere solo di bacini,rischiavo mi saltasse addosso) ed è finito tragicamente quando ho scoperto che è fidanzato.COSA?MA SEI S*RONZO?viaviavia. E il bello è che poi non è che mi ha ricercata per chiedermi scusa o robe del genere mi ha pulsata continuamente per convincermi a uscire di nuovo con lui,ditemi voi se è normale.

Rocchino l'ho visto giusto un altro paio di volte e ieri l'ho salutato un po' meglio.

Mario...Mario...Mario.L'ho visto la sera stessa del pomeriggio passato con Alessandro e da lì...l'ho visto tutti i pomeriggi e tutte le sere...com'è che l'avevo definito?Una grandissima scopata?Di quelle ne abbiamo avute tante,ma non c'è stato solo quello.
Alla fine lui si è affezionato tantissimo a me e anche io un po' a lui...
Sia chiaro,ci fossimo incontrati in una situazione normale l'avrei trattato come ogni altro ragazzo,solo che ti trovi qui,già sapendo che ci sarà una fine,magari all'inizio ci esci così spesso solo perchè lui te lo propone e tu non sai che fare poi invece alla fine glielo inizi a proporre tu...
Diciamo che ho capito che ci si può affezionare un po' a una persona,soprattutto se non si pensa a difetti reali o immaginari (del tipo:è troppo buono,lo farei soffrire ecc).
Poi non so,so solo che ieri dopo aver fatto l'ennesima volta l'amore son scoppiata a piangere.Che destino bastardo.La cosa che più mi rode è più che altro sapere che è probabile non ci vedremmo più...gli odio gli addii...Lui ieri mi ha regalato un puffo che aveva da piccolo (mi chiama puffetta) e io la sera invece gli ho dato l'accendino col micino.
Che carino che è lui,mi ha detto e mi dice sempre un sacco di cose carine,rinuncia alle serate in discoteca (e a lui piace molto andarci) per stare con me,mi difende...
Io gli ho detto che se abitassi qui forse uscirei con lui con quelle intenzioni serie,lui di risposta ha detto che se io abitassi qui di sicuro avrebbe fatto di tutto per stare con me.
Blblblbl,quanto sono smilelosa,troppo?Nah,non vi preoccupate,ho visto che comunque i miei occhi sono continuati a posarsi su altri anche mentre ero con lui,alla fine è che gli voglio bene più che altro.
Oggi quando vado a casa sua gli lascio un post-it da qualche parte prima di uscire...glieli ne ho fottuti un paio ieri,era pensando a quel che volevo fare che poi son scoppiata a piangere.Quiiindi oggi quando lui andrà in bagno prima di accompagnarmi via,glielo attacco da qualche parte,poi lo obbligo a non mettere a posto il casino che faremo così domani dovrà tornare (lui sta spesso dai suoi più che altro) e appena entrato,mentre metterà a posto si ritroverà un bel post it da qualche parte con scritto "Sometimes when you're doing simple things around the house,maybe you'll think of me and smile.
You know I'm tied to you like the buttons on your blose,

Keep me in your heart for while. "


 

(ero indecisa se togliere la seconda frase perchè è troppo "esagerata",ma mi sa che alla fine metto anche quella)
....cazzo non ci posso far niente solo pensar a sto gesto mi fa bruciacchiare gli occhi.
.....sopprimetemi.

Blblblblblblbl fatto sta che domani probabilmente torno.E che dopodomani probabilmente esco subito con Simone.Sarà un rompicogl*oni ma forse capirete perchè voglio uscirci subito.

Un bacione...”

Quell'anno, per Sofia, fu una vacanza diversa dal solito. Alessandro insisteva per vederla, ma ormai gliel'aveva detto, era fidanzato, ed Elisa non se la sentiva.
Le era andata bene, invece, con quel Mario. Aveva semplicemente detto a suo cugino che era un ragazzo carino e lui aveva fatto in modo che l'accompagnasse da solo a casa. Si erano fermati in un parchetto e lei gli aveva raccontato delle cose più recenti della sua vita, non della sua prima volta, ma del bacio col barista. A quel punto lui le aveva detto: “Io non sono un barista, ma...” l'aveva presa e baciata. Un bacio appassionato.
Si erano visti nei pomeriggi e nelle sere successive in maniera soft, qualche toccata, qualche “Non andiamo da un'altra parte che non sai cosa ti faccio”, le chiacchierate, le lattine di coca cola vuote lasciate sulle scalinate lunghe, la sera, quelle di cui Sofia avrebbe avuto paura, molti anni dopo.
Poi arrivò il sesso. Di pomeriggio, nella seconda casetta del ragazzo. Arrivò lo: “Scopami”, coi vestiti di Sofia tolti in fretta e furia, dopo essere stata sbattuta alla porta, poi lui era entrato, su e giù e lei aveva goduto.
Era arrivata anche la gelosia, verso il ragazzo che a Sofia aveva regalato il suo primo vero bacio, ma lei la accettò. Accettò di allontanarsi da questo una sera e andare a vedere come stava Mario, che la ignorava e lui gliel'aveva spiegato e gli aveva detto che sapeva e che sapeva anche della sua pessima reputazione, che si era messo contro tutti i suoi amici, per stare con lei. Ma che non doveva pesarle e che quelli, in fondo, non erano i suoi veri amici.
Si era ingelosito anche, quando, passeggiando di pomeriggio, un ragazzo l'aveva fissata e lui aveva urlato: “C' 'cazz s' mir? Non lo vede che sto con te?” (“Che cazzo guarda a fare? Non lo vede che sono con te?”) e lei aveva detto: “Ma lascia stare, che era pure carino.” e aveva dovuto trattenerlo, per non farlo andare via.
L'ultimo pomeriggio, dopo il sesso, dopo le lattine che avevano quasi completato la scalinata, disposte ognuna su un gradino diverso, lei lo aveva aspettato, come sempre, sulle panchine vicine a casa di lui e lo aveva visto rientrare in macchina. Dopo un suo scatto, a sua volta, di gelosia, lui le aveva riferito delle cose rinunciate agli amici, per stare con lei.
Dopo aver avuto almeno tre rapporti quel pomeriggio, Sofia aveva scritto il post-it, ma gliel'aveva dato subito, lui lesse: “Sometimes when you're doing simple things around the house,maybe you'll think of me and smile.
You know I'm tied to you like the buttons on your blose,

Keep me in your heart for while. "
E non capì, così lei, che già piangeva, ne prese un altro e scrisse:
“Qualche volta, quando starai compiendo gesti semplici in casa,

magari penserai a me e sorriderai,

sai che sono attaccata a te come il tuo bottoncino nella camicetta,

tienimi nel cuore per un po'.”
E anche lui, il non piangente, era scoppiato in singhiozzi, si erano abbracciati, poi le aveva regalato un puffo della sua infanzia.
Avevano passato la sera a piangere e scattarsi foto, Sofia aveva anche sforato l'orario di ritorno dato dai suoi genitori e per l'ultimo saluto, lui l'aveva accompagnata baciandola all'interno del portone.
Quella sera lei gli aveva anche detto: "Sai che se abitassi qui, forse avrei intenzioni serie con te?"
E lui le aveva risposto: "Se abitassi qui, saresti già mia.
Ma pure che abiti... lasciamo stare..."
Dopo essersi presa il rimprovero per il ritardo da parte di sua madre, la mattina dopo, nel viaggio di ritorno ebbe l'illusione di vederlo accanto lei, abbracciarla e consolarla.
Le mandò un messaggio la sera: Aveva messo lui l'ultima lattina nella scalinata, per completarla e l'aveva fatto da commosso.

Nota dell'autrice: Questo è uno dei capitoli che considero fra i più importanti di questa storia. Non è uscito come avrei voluto, come tutto, del resto. Ma ci ho provato e spero che non sia troppo lontano, almeno, dalla decenza. Un saluto e buona lettura a tutti! Mi scuso per eventuali errori.
   
 
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