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Autore: credo_nei_sogni    04/05/2018    1 recensioni
Perché Harry aveva capito cosa fosse accaduto non appena era entrata nella stanza col volto rigato di lacrime. Aveva capito tutto non appena la ragazza gli aveva buttato le braccia al collo e aveva pianto appoggiandosi sul suo petto, come faceva da bambina.
E per un attimo, al Salvatore del mondo magico, parve possibile cancellare gli ultimi mesi. Ma una voce sempre più insistente gli ricordava che per nessun motivo avrebbe riportato indietro il tempo. Nonostante tutto, non avrebbe voluto mai altro. Se non lei.
[...]
Hermione respirava a fatica, mentre tutti i suoni scomparivano e venivano sostituiti dal martellare incessante del suo cuore. Draco era lì, diverso dal giovane ragazzo che aveva conosciuto. Anni prima aveva sognato quella scena, in cui lei lo avrebbe stretto forte. Ma in quel momento, non poteva fare altro che starsene in silenzio, ad osservarlo. I suoi occhi di ghiaccio sembravano lanciare fulmini, tanta la rabbia che provava dentro. E la donna fu quasi presa dai sensi di colpa, prima di scuotere la testa e ritrovare la compostezza. Lei non doveva più nulla a Draco Malfoy. L'uomo che le aveva spezzato il cuore. L'uomo che odiava più di tutti.
Genere: Drammatico, Erotico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, Crack Pairing | Personaggi: Draco Malfoy, Famiglia Potter, Hermione Granger, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Da Epilogo alternativo, Più contesti
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The love's stone

Alice era nella Sala Comune, in attesa di Camille. 
Decise a raggiungere insieme il luogo della festa, la giovane Marshall stava facendo spazientire non poco l'amica: era in ritardo di quasi quindici minuti.
Se ne stava quindi, sola e terribilmente annoiata, circondata dal chiacchiericcio dei suoi compagni di casa, quando James scese le scale del dormitorio femminile.
Aveva cambiato il suo maglione rosso per una semplice camicia azzurra a cui aveva abbinato la cravatta, entusiasta dell'idea di Andrew del party per Rose.
Quando si trovò davanti Alice, sgranò gli occhi per lo stupore: i capelli castani erano legati in una crocchia disordinata, gli occhi scuri delineati dal trucco dorato e le labbra di un color prugna - Alice Paciock truccata era un avvenimento meno probabile del volare degli asini -, un vestito color sabbia senza spalline, aderente in vita e più largo nella gonna, che le conferiva un'aura di sensualità facendola apparire più adulta dei suoi quattordici anni, era abbianato a delle calze fascianti nere e, ai piedi -si compiacque il ragazzo con un sorrisetto- delle semplici All Stars.
<< Wow >> si lasciò sfuggire, guadagnandosi uno sguardo curioso dalla ragazza.
<< Allora sei davvero una ragazza! >> la prese in giro con i suoi soliti modi di fare, facendole alzare gli occhi al cielo e ricevendo una piccola spinta.
<< Spiritoso! >> fece lei a tono, fermandolo per un braccio avendolo notato avvicinarsi al ritratto della Signora Grassa.
<< Fammi compagnia, devo aspettare Camille >> si giustificò, osservando lo sguardo confuso dell'amico.
<< Solo perché sono un cavaliere, Hugo mi aspetta..>> 
Le guance di Alice si fecero di un rosso intenso, al pensiero di Hugo.
James, notando la reazione, le rise apertamente in faccia, spostandosi il ciuffo dalla fronte e sedendosi sulla poltrona.
<< Ti piace ancora Hugo? >> le chiese, continuando a ridere sommessamente e tirandola a sedere sul bracciolo accanto a sé.
<< Ma... Che dici James! Ancora con questa storia?! >> fece Alice, negando spudoratamente.
Tutta l'estate il giovane Potter l'aveva presa in giro perché "guardava Hugo con una faccia da pasce lesso", e lei non riusciva a trovare un modo per dissuaderlo.
Era imbarazzante sapere che James fosse a conoscenza dei suoi sentimenti e poi lui era il migliore amico del giovane Weasley, se gli avesse raccontato qualcosa?
La conversazione fu interrotta da una Camille in un abito rosa cipria, lungo fino al ginocchio e i lunghi capelli legati in una treccia laterale.
<< Scusami Alis, ho fatto tardissimo, ma ho perso la cognizione del tempo >> si scusò con fare supplichevole, guardando i due amici seduti d'innanzi a lei.
<< Non fa niente Cami, non preoccuparti >> la rassicurò la giovane Paciock, alzandosi e colpendo per sbaglio James col gomito, piantandoglielo nel bel mezzo dello stomaco.
Il ragazzo trattenne il respiro, inveendo mentalmente contro Godric Grifondoro e rivolgendole uno sguardo assassino.
<< Se devi ammazzarmi, quanto meno usa l'anatema che uccide >> scherzò poi, alzandosi e mettendosi una mano sul punto dolente con fare teatrale.
<< Non mettermi in testa queste idee Potter, potrei metterle in pratica >> lo stuzzicò lei, sotto lo sguardo divertito di Camille.
<< Ti mancherei troppo, Paciock >> le sussurrò, piegandosi vicino al suo orecchio per poi afferrare entrambe le ragazze per il braccio e uscire dalla Sala.




Rose era tornata in camera stanca, ma felice della giornata appena trascorsa. Avere Harry ad Hogwarts si era rivelata una cosa fantastica, e non perchè aveva potuto passare il suo compleanno fuori dal castello
. Da piccola, sebbene si fosse sempre sentita diversa e avesse sempre sognato il ritorno del re biondo protagonista delle sue fantasie, non aveva mai sentito la mancanza concreta di una figura paterna. E questo, lo doveva solo a lui.
Era solo delusa di non aver incrociato Andrew, temendo in cuor suo che il ragazzo avesse dimenticato il suo compleanno, ma scosse la testa come a dirsi che non era poi così importante.
Pensò di trascorrere quello che restava della giornata nel dormitorio, assieme a Milah e alle sue compagne, ma, non appena varcò la porta, si accorse che solo la Gold era in camera. Milah se ne stava davanti lo specchio, intenta ad ammirarsi in una tuta aderente blu notte con una scollatura tutt'altro che indifferente e nei sandali argento.
<< A cosa devo questo look mozzafiato? >> chiese Rose, buttandosi a peso morto sul letto.
<< Sto bene? Ho un appuntamento >> fece l'amica, puntandosi la bacchetta alla tempia e cercando di acconciare i suoi capelli neri come la pece.
<< Chi è questo fortunato pretendente? >> esclamò la Granger, mettendosi a sedere di scatto. 
<< Marcus Fitzgerald >> buttò lì Milah, con fare disinteressato.
<< Marcus Fitz... Quel Marco Fitzgerald? Il ragazzo di Grifondoro, stra-carino, stra-dolce, stra-simpatico e stra-principe di Monaco? >> quasi urlò Rose.
Non poteva credere che la sua migliore amica avesse davvero un appuntamento col nipote del Re di Monaco, prossimo nella linea di successione. Marcus era un ragazzo molto alla mano, simpatico e per niente con la puzza sotto il naso, ma mai nessuno gli si era mai completamente avvicinato in sette anni di scuola per via del suo titolo.
<< Esatto...quindi, mi chiedevo se per favore potresti venire con me. Ha detto che c'è un suo amico e, sai, non vorrei che la serata fosse piena d'imbarazzo >> la pregò la Serpeverde, rivolgendole uno sguardo implorante.
<< Ma..io in realtà non sono interessat.. >>
<< Niente ma Granger >> la inerruppe Milah, agitando la bacchetta verso l'amica che in un secondo si ritrovò vestita, truccata e acconciata di tutto punto.
Rose sospirò rassegnata, prima di esser trascinata dall'amica fuori dal dormitorio.


Le due camminarono silenziosamente per la scuola, fino a raggiungere il settimo piano.
<< Perchè vi siete dati appuntamento quissù? >> chiese senza fiato, appoggiandosi al muro.
Prima che Milah potesse rispondere Marcus fece la sua comparsa, sorridendo calorosamente ad entrambe prima di baciare dolcemente la Gold sulla guancia.
<< Siete entrambe bellissime >> disse e, sebbene usasse il plurale, non aveva staccato gli occhi neanche per un secondo dalla sua accompagnatrice, che lo ringraziò arrossendo leggermente.
<< Mi dispiace Rose, ma il mio amico non è potuto venire...saremo noi tre >> ruppe il silenzio il ragazzo, rivolgendosi alla bionda.
La ragazza si sforzò di sorridere, anche se era non poco infastidita. Okay che la propria migliore amica avesse completamente dimenticato il suo compleanno e che lei non fosse certo interessata a fare nuove conoscenze da quel punto di vista, ma che avesse dovuto passare la serata a fare da terzo incomodo le sembrava decisamente il colmo.
Milah le sorrise a mo' di scuse, mentre afferava il braccio di Marcus, intento a far comparire la porta della Stanza delle Necessità.
Non appena i tre entrarono furono investiti da una folla di allievi che, dopo l'urlo "SORPRESA", fecero a gara ad abbracciare e ad augurare buon compleanno ad un'incredula Rose.
<< Pensavi davvero ci fossimo dimenticati del tuo diciassettesimo compleanno? >> fece Milah, stringendo forte l'amica assieme a Teddy Lupin.
L'intera stanza richiamava una discoteca babbana, dalle luci colorate, al vapore, ai divanetti in pelle bianca, fino all'angolo bar.
<< Siete i migliori amici del mondo! >> esclamò, seriamente commossa.
<< Non siamo stati noi ad organizzare questa fantastica festa >> le disse Teddy, spostandosi per lasciarle osservare Andrew appena arrivato.
Indossava una camicia nera, aperta quasi fino allo stomaco e dei jeans neri aderenti, semplice e bello da morire.
E se Rose non riusciva a fare altro che guardarlo, Andrew non poteva che mangiarla con gli occhi: il vestito che Milah aveva scelto per l'amica era un semplice tubino corto nero, con le maniche in pizzo trasparente e la schiena completamente scoperta.
Era bellissima la sua Rose. Le andò vicino e, prima che la ragazza potesse parlare, la baciò. Fu un bacio lento, ma deciso. Un bacio vero, non come gli altri che si erano scambiati.
Quando si staccarono lui sorrise, poi la afferrò per la vita e la trascinò dolcemente con sè verso la pista da ballo.





Mancava poco a mezzanotte, quando Andrew si avvicinò a Rose, intenta a chiacchierare con Alice ad Hugo, per reclamarla.
<< E' il momento del mio regalo... >> le disse, in risposta allo sguardo confuso della ragazza.
Lasciarono la festa e, lentamente, raggiunsero la Torre di Astronomia, dove Zabini aveva steso una tovaglia da pic-nic su cui vi erano delle semplici candele profumate un mazzo di rose blu.
<< Le mie preferite... >> sussurrò Rose, sedendosi e annusando quella magnifica composizione.
<< Mi sono preparato un discorso, quindi ti prego di non interrompermi >> esordì il ragazzo, sedendosi accanto a lei e fissandola negli occhi. La ragazza rise leggermente, prima di annuire e mettersi in ascolto.
<< Siamo amici da quando ci siamo conosciuti e Dio solo sa Rose quanto tengo alla nostra amicizia, solo che a me non basta più. Mi piaci, mi piaci da impazzire, credo sia la prima volta in cui sento di tenere così tanto a qualcuno. E so di piacere anche a te, vedo come mi guardi, come io guardo te. Ho pensato per giorni a cosa regalarti, ma mi sono reso conto che c'era solo una cosa che potessi donarti. >>
Detto questo, il ragazzo mise davanti alla ragazza un piccolo pacchetto, contenente una sorta di pietra trasparente, grande quanto il palmo di una mano.
<< Cos'è? >> chiese la Granger,  cercando di non piangere per le bellissime parole da lui appena pronunciate.
<< E' una pietra di Luna, conosciuta anche come Pietra dell'Amore. E' magica. Si dice che se qualcuno poggia questa pietra sul cuore di un altro ed essa si illumina, colui che l'ha ricevuta sia innamorato del donatore. >> spiegò Andrew, non lasciando lo sguardo di Rose nemmeno per un secondo.
La ragazza afferrò l'oggetto con le mani tremanti e, sotto gli occhi attenti di Andrew, poggiò la pietra sul cuore palpitante del moro, lasciando che una luminosa sfumatura azzurra si sostituisse all'ordinaria trasparenza.
<< Con questa pietra ti sto donando il mio cuore Rose. E' tuo. Ora, mi daresti la possibilità di essere il tuo ragazzo, di vivere con te questa nuova e bellissima situazione per entrambi? >>
La ragazza gli si sedette a cavalcioni sul petto, prima di baciarlo con tutta la passione che aveva.
<< Avevi qualche dubbio, Zabini? >> gli fece sarcastica, prima di baciarlo nuovamente e di stendersi sul suo petto.
E restarono così, abbracciati e innamorati, ad osservar le stelle.


Spazio autrice:
Dopo una lunga assenza rieccomi, a sperare che ci si aancora qualcuno interessato a seguire questa vecchia storia.
Questo capitolo è molto semplice dal punto di vista del contenuto, ho voluto concentrarmi su Rose, sul suo compleanno e sulla sua storia con Andrew. Piaciuta la dichiarazione del ragazzo? Vorrei tanto un Zabini nella mia vita.
All'inizio piccola parte su Alice e James, cosa ne pensate?
Il prossimo capitolo sarà probabilmente un flashback, quindi tenetevi connessi.
Un bacio

Alessia HS Foglia



   
 
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