Serie TV > Teen Wolf
Segui la storia  |       
Autore: carrion    08/05/2018    4 recensioni
Dopo aver sconfitto l'Anuk-ite e i cacciatori, Liam aveva bisogno di una pausa;
lui e Theo decidono quindi di partire per un viaggio on the road.
[90.2k ]
*
Questa ff è la traduzione di 'Airplanes' di Captainmintyfresh.
vi lascio il Link della storia originale, se mai voleste leggerla :').
http://archiveofourown.org/works/12165924/chapters/27611925
Genere: Avventura, Fluff, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Liam, Liam Dunbar, Theo Raeken
Note: Lime, Movieverse, Traduzione | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

“Stiamo camminando da ore." Sbuffò Liam e la testa di Theo scattò indietro in un grugnito silenzioso. “Siamo quasi arrivati?” Liam strizzò gli occhi per vedere se oltre agli alberi ricoperti di muschio riuscisse a vedere una casa così avrebbero finalmente potuto smettere di camminare.

“No Liam” sospirò Theo. “Per la milionesima volta, non siamo quasi arrivati.”

“Ma abbiamo-“

“Camminato per ore. Si, lo so. Sono stato con te tutto il tempo, ascoltandoti mentre continuavi a rompere il cazzo.” disse scocciato Theo. “Sai, forse, se mettessi più impegno nel camminare piuttosto che nel lamentarti forse saremmo già arrivati, no?”

“Vuol dire che siamo vicini?” suggerì Liam. Il grugnito di Theo questa volta fu molto più evidente e si sentì attraverso la foresta. Un uccello prese il volo dall’albero sopra di loro, stridendo indignato mentre volava via. “Stavo solo chiedendo-“

“Lo vedi quel ramo?” disse Theo, indicando un ramo mezzo rotto davanti a loro. Liam annuì divertito. “Ti picchierò a morte con quello se mi chiederai ancora se siamo vicini.” disse Theo, con una voce dolce come lo zucchero.

“Volevo solo una stima approssimativa di quanto-“

“Ancora un paio di ore rompi coglioni!”

“Ore?!” urlò Liam.

“Sì. Liam. Ore. Vedi questo punto-“ Theo mise la mappa sotto il naso di Liam, un piccolo puntino rosso indicava un punto in mezzo al nulla dell’Idaho. “Qui è dove stiamo andando e qui-“ indicò un punto in fondo alla mappa. “E’ dove siamo.”

“Bè, non sembra poi così lontano.” disse Liam, una bolla di speranza si iniziò a formare nel suo petto. Theo rise senza entusiasmo.

“Qui è dove abbiamo iniziato a camminare.”  mosse il dito, di nemmeno un centimetro dove la macchia verde di alberi diventava grigia, per indicare, almeno Liam suppose, un parcheggio.

“Ma questo.. questo significa che siamo a metà strada.”

“Penso anche un po’ di meno onestamente.” disse calmo Theo. Liam si lasciò scappare un lamento, lasciandosi cadere seduto su un tronco caduto.

“Sai cosa, picchiami a morte. Sarebbe più facile che camminare fino a-“ Theo non lo lasciò finire, lo prese per il collo e lo tirò in piedi. Liam si lasciò trascinare da Theo, con la testa chinata e il broncio.

*

“Sai. Sto iniziando a chiedermi se lì ci sia davvero qualcuno.” Theo sbuffò, guardando verso il sole mentre il sudore gli imperlava la fronte. Non faceva poi così caldo, ma dopo ore di camminata in salita attraverso un sentiero non livellato in mezzo ad un bosco erano entrambi madidi di sudore. Theo di più, anche perché aveva trascinato Liam per un terzo della strada. Liam emise una piccola risata, sarebbe stato ridicolo se avessero dovuto camminare per ore per incontrare un branco che non era nemmeno lì.

“magari non ci sono.” disse Liam toccando la sua maglia appiccicaticcia con una smorfia. “magari ti sto solo portando in una trappola. il branco è qua e pronto per-“

“Non è divertente Liam.” disse Theo e il suo tono non ammetteva repliche.

“Giusto.” annuì Liam schiarendosi la voce mentre trotterellava verso Theo, che si spinse tra le foglie con maggior vigore. “Scusa, mi sa che il mio senso dell’umorismo sia stato danneggiato dal sole.” Theo sospirò lentamente, tenendo il passo di Liam mentre cercava di non sorridere.

“Dovresti avere senso dell’umorismo tanto per iniziare.”

“Hey! io sono esilarante.” disse Liam.

“Te l’ha detto tua madre?”

“Sai che nemmeno tu sei divertente vero?”

“Più di te.” lo stuzzicò Theo. Liam si pulì il sudore dalla fronte cercando di scrutare l’orizzonte ma tutto quello che riuscì a vedere furono degli alberi.

“Forse dovremmo ululare?”

“Non ne abbiamo bisogno. Abbiamo le coordinate.” disse Theo scuotendo la mappa infastidito.

“Siamo tipo vicino alle coordinate e non riesco a sentire nessuno attorno. E men che meno dei lupi mannari.” specificò Liam. “E se Scott non gli ha detto che stiamo arrivando?”

“Ha detto di averglielo detto.” sospirò Theo.

“L’ultima volta l’ho sentito dire che io sarei andato. E se non ti avesse menzionato?”

“Allora gli diremo chi sono. Il babysitter del branco di McCall.” Liam iniziò a pensare che la maggior parte del tempo che aveva passato con Theo lui aveva roteato gli occhi. “Glielo avrebbe detto. Non si fida abbastanza di me per non averli avvisati esattamente su chi sono.”

“Non gli direbbe tutto.”

“Gli avrà detto abbastanza. Dubito che avrò il più caloroso dei benvenuti.”

“Allora perché siamo qua?” sbottò Liam. “Perchè dovresti andare in mezzo a un branco di sconosciuti visto che ti aspetti già che ti odieranno?”

“Penso di amare le attenzioni.”

“Theo!” sibilò Liam. Liam sospirò con il naso.

“Un minuto fa volevi ululare per farti trovare e adesso te ne vuoi andare?”

“Bè non è che io volessi essere qua! Se non riusciamo nemmeno a trovarli non c’è bisogno di essere qua quindi potremmo anche girare i tacchi e-“

“Abbiamo detto a Scott che ci saremmo andati. Se lo scopre non potremo-“

“Allora gli diremo che ci abbiamo provato ma non siamo riusciti a trovarli. Ora che torneremo alla macchina e lo chiamerò sarà troppo tardi per ritornare qua così potremo passare la notte come volevo io-“ Theo emise uno sbuffo teatrale, passandosi una mano tra i capelli sudati.

“é un’idea meravigliosa Liam. Se non pensiamo al momento in cui tu perderai il controllo e ucciderai qualcuno.”

“Ho il controllo!” disse Liam, forzando la sua voce a rimanere ferma e tranquilla.

“per ora. Ovvio, e quando sorgerà la luna? Siamo forti quando siamo arrabbiati e una rottura di coglioni da gestire quando è il nostro giorno buono pensa che oggi sarai pure affamato di sangue. Non ho intenzione di farmi distruggere i sedili della macchina o vederti uccidere qualcuno perché volevi dimostrarmi che sei un bambino cresciuto.” sbottò Theo. Liam sentì un rametto spezzarsi, i suoi occhi si spostarono dietro a Theo.

“Theo-“

“No. Liam! Abbiamo camminato per sei cazzo di ore non giro i tacchi e torno indietro solo per far pensare a Scott che gli ho mentito, perché sappiamo entrambi che direbbe che è colpa mia-“ Liam sgranò gli occhi quando un lupo uscì dai cespugli, un manto grigio ricopriva il suo corpo.

“THEO!”

“STO PARLANDO! - Perché tu hai un problema a stare con un cazzo di branco di eremiti per una cazzo di notte-“

“BE’ STAI ZITTO PERCHè C’è UN LUPO DIETRO DI TE!” urlò Liam. Le parole di Theo gli morirono in gola. Si girò lentamente. Il lupo grigio si fermò, con gli occhi fissi su Theo.

“Quindi eccoci.” mormorò Theo delicatamente. Il Lupo si trasformò, le sue ossa scrocchiarono mentre diventava una donna sulla quarantina. I suoi occhi marroni diventarono rossi. “Sei Sammy o stiamo per combattere?” La donna sorrise in un modo che fece sperare a Liam che lei fosse l’alpha che stava cercando.

“Ciao.” disse Liam, alzando la mano per accennare un saluto. Gli occhi della donna si spostarono su di lui, chinò la testa lentamente come se fosse un robot.

“Tu devi essere Liam.” disse, Liam fu felicemente sorpreso che lei non parlasse come C3PO, invece la sua voce era dolce e calma.

“Devi avere freddo.” mormorò Theo guardando Liam. Liam corrucciò le sopracciglia confuso. Non aveva fatto nulla.

“Il che fa di te Theo.” disse lei, Liam poteva anche credere che lei non avesse sentito il commento di Theo se non fosse per le rughettine che si erano create ai lati dei suoi occhi. “Temo di aver interrotto una conversazione. Cosa stavi dicendo riguardo al ‘cazzo di branco di eremiti?’ non ti volevo interrompere.” Liam sbarrò gli occhi ma Theo si limitò a ridere.

“Mi scuserei ma sono abbastanza sicuro che Scott non ti ha promesso che sarei stato educato quando ti ha detto che sarei venuto anche io.” mormorò, facendo spallucce. Liam si aspettava un litigio, o almeno un ringhio, non si aspettava di certo il sorriso della donna, che invece allungò una mano.

“Il mio nome è Sammy. Siamo grati che abbiate scelto di rimanere con noi nel vostro viaggio.” Theo prese la sua mano e la strinse velocemente. Liam si avvicinò lentamente e la accettò allo stesso modo stringendola imbarazzato.

“Cosa sei un motel?” rise Theo.

“preferisco pensare che siamo una sorta di casa di accoglienza.” Sammy disse arricciando ancora il naso mentre sorrideva mentre faceva un passo indietro, verso gli alberi.

“Bè Theo avrebbe trovarsi bene allora.”

“Cosa ti ho detto prima riguardo al fatto che non sei simpatico?”

“Ragazzi” li richiamò, attirando la loro attenzione. “Seguitemi. Sembra che abbiate bisogno di sedervi un attimo” Liam guardò i suoi vestiti sudati e appiccicaticci e non poté far a meno che essere d’accordo. “Cercate di stare al passo ok?” mormorò Sammy. Liam la guardò mentre si ritrasformava in un lupo e si incamminò. Liam incrociò lo sguardo di Theo prima di iniziare a rincorrerla.

*

La ‘casa di accoglienza’ si rivelò essere uno spiazzo con tende e sacchi a  pelo. C’erano anche un paio di sedie da campeggio blu messe in cerchio e fin troppi refrigeratori per poterli contare. Liam si fermò alla linea degli alberi guardando la piccola folla di persone che erano nell’area. La maggior parte di loro sembrava impegnata a montare le tende che mancavano ma un uomo vecchio era seduto accovacciato su una sedia da campeggio mezzo addormentato mentre dei bambini piccoli stavano impilando delle foglie sul suo grembo e cercavano di soffocare le loro risate.

“Dai” disse Theo, notando il modo in cui Liam si era fermato e si mosse per trascinarlo per le maniche. Sammy passò accanto ad un uomo, solo un po’ più grande di loro, che aveva una folta barba nera e un sorriso meschino. Fece un piccolo cenno a Sammy prima di avvicinarsi a loro due. Liam guardò Sammy che scompariva in un tepee, giuro su dio.

“Yo come va?” disse l’uomo fermandosi di fronte a loro. “La gente sta ancora arrivando e Marc è arrivato con le tende solo.. mezz’ora fa tipo quindi nessuno le ha ancora messe in piedi il che probabilmente significa che ci dovremmo allontanare prima che qualcuno ci chieda una mano. Vi va bene un piccolo tour?” disse girandosi verso il campo. Non dando loro nemmeno il tempo di rispondere si incamminò. Theo lo seguì, Liam venne trascinato come un cane al guinzaglio.  “bene, quindi, qui è dove dormiamo, mangiamo e usciamo con gli adulti.” disse facendo un cenno verso la massa di tende e tepee attorno a loro. “il bagno è in quegli alberi, camminate fino a che trovate il buco.”indicando con il pollice verso la sinistra del campo. “camminate verso sud dalla parte di Dodo per tipo mezzo miglio e c’è un lago che è dove andremo noi. Per il resto, sono solo alberi. Questo conclude il nostro tour. Domande?”

“Si. chi sei?” chiese Theo.

“Sono Eric. Sono il figlio di Sammy.” disse Eric.

“Cos’è Dodo?” chiese Liam. Eric indicò l’uomo sulla sedia, non si riusciva neancora a contare quante foglie avessero impilato sulle sue gambe.

“Sarò sincero con voi. Probabilmente ci sarà un momento in cui penserete che è morto-“ Liam alzò le sopracciglia. “-ma non vi preoccupate, non lo è mai. E’ solo stupidamente vecchio, per questo il suo soprannome è ‘Dodo’”.

“E non gli interessa?” chiese Liam.

“Ci ha fatto l’abitudine. Mi ha perfino detto di non chiamarlo più nonno. Ora andiamo, veloci prima che qualcuno capisca che ce ne stiamo andando.” Eric si incamminò correndo e i due ragazzi lo seguirono.    

Il lago, quando ci arrivarono, era una cosa come fastidiosamente bello, si allungava sul versante della montagna fino ad arrivare a una piccola scogliera, dove una piccola cascata si riversava nell’acqua rivelando una piccola insenatura dove c’era un gruppo di ragazzi, le loro voci erano ovattate dal rumore dell’acqua e  un piccolo fuoco scoppiettava illuminando la parete grigia di roccia attorno alla quale erano seduti. Eric si incamminò seguendo la riva finché arrivò vicino alla scogliera prima che saltasse su un sasso ricoperto di muschio che sbucava dall’acqua. I due lo guardarono saltare su altre rocce prima di entrare attraverso un buco della cascata. Liam fece cenno a Theo di andare per primo. Non si sarebbe mai fidato di andare prima di Theo perché era sicuro che lo avrebbe spinto. Theo rise, come se sapesse perché Liam era stato così gentile ma non disse nulla e replicò i movimenti di Eric, saltando sulle rocce. Liam lo seguì.

Il secondo in cui Liam mise il piede sul pavimento di roccia della piccola insenatura una birra gli fu messa in mano.

“Ragazzi questi sono Theo e Liam. Ragazzi, loro sono gli altri.” disse Eric, indicando con un cenno i ragazzi che li stavano guardando.

“Scommetto che ora è come se ci conoscessero.” disse una ragazza ridendo, portò una birra alla bocca, lo sguardo di Liam cadde sul tatuaggio di un serpente che aveva sul braccio, che si attorcigliava prima di scomparire sotto la manica. “Io sono Sara. Quello è Moe-“ disse indicando un ragazzo che aveva una sigaretta che dondolava tra le sue labbra. “Guns-“ la ragazza accanto a Moe mosse le dita in segno di saluto. “Maria-“ la ragazza che sembrava essere la più giovane di tutti loro, con delle guance piene e un sorriso nervoso. “E’ la prima volta  a casa de cool anche per lei-”  spiegò.

“casa de cool?” rise Theo.

“Colpa della mamma, ha dato lei questo nome.” disse Eric, lasciandosi cadere accanto a Moe e prendendo una sigaretta. “Sedetevi.” Liam si lasciò cadere obbediente. Il suono della cascata scorreva nelle sue orecchie mentre Theo si sedeva accanto a lui. Il gruppo continuò a fissarli anche dopo che si furono seduti, gli occhi sgranati come se si aspettassero dell’altro. Liam si tenne impegnato aprendo la birra che gli era stato dato prima e prenderne un lungo sorso. Quando lo abbassò li stavano ancora fissando, Theo stava ticchettando con le dita sul pavimento.

“Quindi-“ disse Theo, dopo che il silenzio era diventato insopportabilmente imbarazzante. “ vi state tutti nascondendo dai vostri doveri?”

“Circa.” mormorò Sara, appoggiandosi ai gomiti guardando Theo, dopo un momento passò lo sguardo su Liam, lo scansionò lentamente come se stesse cercando di analizzare la sua anima.

“C’è qualche problema o siete sempre così strani?” sbuffò Theo.

“Chi dei due è un assassino e chi ha i problemi di rabbia ?” chiese Guns. Le dita di Theo si fermarono all’istante.

“Cristo Guns, non hai mai sentito parlare del tatto? Non ti avevo detto di non dire nulla?” sbottò sara.

“In sua difesa.” mormorò Moe, passando la sigaretta a Eric. “Non avresti dovuto dircelo se non avessi voluto che lei glielo chiedesse. Lo sai che lei è-“

“Cosa avete sentito su di noi?” chiese Theo, gli occhi di Sara scattarono nuovamente su di lui mentre fece leggermente spallucce

“Quello che la mamma ci ha detto-“ disse.

“- che un paio di ragazzi sarebbero venuti alla festa della luna piena e che avevano una macchina pieno di bagagli. Che uno aveva dei problemi di rabbia e che l’altro avrei solo dovuto ‘tenerlo d’occhio’. E questa cosa significa solo assassino qui.”

“Ci sono molti assassini che stanno qua con voi?”

“Direi che un terzo di noi ha gli occhi blu.” disse Sara con un’alzata di spalle come se stessero discutendo del tempo.

“Sembra sicuro.” mormorò Liam. Theo rise, a bassa voce. Sara assottigliò le labbra.

“Molti branchi sono pronti a cacciarti se hai gli occhi blu, altri non ti accettando nemmeno.” sbottò lei. “Mamma sa che a volte delle cose possono accadere, specialmente quando un lupo è appena stato morso e deve imparare a controllare la sua trasformazione. Dovresti pensare, dato che uno di voi due è un assassino, di giudicare un po’ meno.” Liam indietreggiò sentendosi colpevole. “chiunque non voglia far del male al branco è benvenuto qua. Se hai dei problemi con questo allora-“

“Rilassati-“ rise Theo. “é un piccolo lupo nel branco di un vero alpha. Gli occhi blu lo spaventano.”

“Non mi spaventano” sibilò Liam.

“Quindi questo significa che sei tu l’assassino?” chiese Guns, puntando gli occhi su Theo.

“Cosa ho appena detto riguardo a-“

“Lo sono.” disse Theo. “chiedi sempre ai tuoi ospiti delle domande così personali la prima volta che li incontri?”

“Oh decisamente.” disse Eric con un cenno del capo. “rompe il ghiaccio, sai?”

“Significa che vi possiamo chiedere strane domande personali?”

“No.” canticchiò Moe, sbuffando il fumo. “Quindi cucciolo arr-“ Theo rise al nomignolo. Liam roteò gli occhi. “Quand’è l’ultima volta che te la sei fatta addosso?” Liam spalancò la bocca e si lasciò scappare un verso soffocato prima che Moe iniziasse a ridere. “Ti sto solo prendendo in giro. Quindi, questa è la tua prima volta in Idaho?”

La conversazione divenne scorrevole dopo l’intoppo iniziale, i due raccontarono il loro viaggio fino a quel momento o almeno Liam cercava di parlare mentre Theo si introduceva nella frasi e rompeva i coglioni. Altri ragazzi arrivano nella caverna nelle ore seguenti.

Liam appoggiò la schiena contro la parete della caverna guardando attraverso il buco nella cascata verso i ragazzi che stavano giocando nell’acqua, Maria era sulle spalle di Eric e stavano facendo la lotta contro Sara e un ragazzo di nome Jesus. Guns stava galleggiando sulla schiena, sputando acqua come una fontana. Theo diede un calcetto al piede di Liam con la sua scarpa.

“Vedi, non è così male.” mormorò.

“Avrei preferito comunque stare in macchina” disse Liam. “Non avevo bisogno di venire.”

“Vedremo. La luna non è nemmeno sorta.” Theo gli ridiede un calcio, Liam rispose al calcio.

“Se starò bene mi aspetterò delle scuse per tutte le patronali che ho dovuto ascoltare nelle ultime ventiquattro ore.” disse. “E alla prossima luna piena faremo quello che voglio io.”

“la prossima luna piena.. quanto hai intenzione di far durare questo viaggio?”

“Bè potremo andare da qualche parte anche se torneremo.” disse Liam. “Non voglio che Scott mi incateni di nuovo ad un albero.”

“Ti ha incatenato ad un albero?” chiese Theo, Liam annuì. “perverso.” Liam gli tirò un calcio più forte da farlo sibilare di dolore. “smettila di fare il bambino.” sbuffò Theo. “Almeno è carino qua. La vista è migliore di quella che avremmo avuto stando in macchina tutta la notte.”

“Non esattamente. Intendo, c’era una vista mozzafiato al grand canyon.” puntualizzò Liam.

“Vero, ma c’erano anche delle persone che avresti potuto mangiare là quindi-“

“Ci sono persone che potrei mangiare anche qui.”

“Si ma ci sono anche molti più lupi mannari che ti possono impedire di farlo.” disse Theo logicamente. Liam lo odiò. Theo si alzò dal terreno e camminò fino al margine della caverna, affacciandosi nel buco della cascata impedendo la vista a Liam. La luce del sole lo avvolgeva e si intravedeva solo l’ombra scura di Theo. Liam prese il telefono, ignorando il fatto che la sua batteria stesse per morire  scattò una foto veloce. Dopo un momento Theo si girò, affondando la mano nella sua tasca mentre camminava verso Liam. Si tolse le scarpe e ci fece cadere il telefono all’interno.

“Andiamo a nuotare” disse Theo, porgendogli una mano. Liam la prese  e si lasciò tirare su e insieme si avvicinarono all’acqua nonostante sapesse che non sarebbe entrato nel lago.

“Ho lasciato la borsa in macchina” disse Liam, l’aveva notato circa un’ora dopo che erano partiti ma non aveva voluto dire nulla. Theo rise, lasciando andare la mano di Liam e spostandosi dietro di lui, prese tra le dita il tessuto della maglietta di Liam come per non farlo muovere.

“Si, l’avevo capito.” ammise. “Era troppo tardi per tornare indietro e sicuramente non andremo a prenderla ora se è quello che stai pensando quindi dovremo arrangiarci così senza avere nessuna delle tue magliette per la notte.”

“Intendevo che non possiamo nuotare. Non abbiamo niente da mettere.”

“vero.” mormorò Theo. “Ma puzzi quindi-“ Liam non urlò nemmeno quando Theo usò la mano che era appoggiata sulla sua schiena per spingerlo in acqua, lo accettò semplicemente.

“Avrei dovuto aspettarmelo vero?” chiese Liam quando riemerse, Theo si accovacciò, abbastanza lontano perché Liam non riuscisse a restituirgli il favore.

“Probabilmente.” disse Theo.

“Ho ancora su le scarpe” borbottò Liam, gli occhi di Theo si illuminarono.

“lo so”

“Sei proprio uno stronzo.”

“Ancora, lo so.” Disse Theo piegando la testa in un piccolo inchino. Si rimise in piedi, avvicinandosi al bordo. Prima che Liam potesse sfruttare la nuova posizione a suo favore Theo si tuffò, accanto alla testa di Liam nell’acqua. Liam si girò guardandolo risalire un momento dopo, spostando i capelli dagli occhi.

“Davvero? Non hai pensato di toglierti i vestiti prima?”

“Mi stai chiedendo di spogliarmi Pumpkin?” lo stuzzicò Theo.

“Nuota e basta coglione” rise Liam, schizzandolo.


________________________________________________________________________________________

lo so questo capitolo è un po' lame, e non succede nulla di che i know ma tra poco c'è uno dei miei capitoli preferiti in assoluto e il prossimo è decisamente più corposo i swear mi farò sentire al più presto.
mi scuso per la sofferenza dell'attesa
xxx

  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: carrion