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Autore: Lau33    09/05/2018    2 recensioni
Una breve lettera, dedicata al mio caro zio.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao zio, 

mi dispiace che per comunicare con te io debba scriverti, non immagini quanto avrei voluto rivederti e parlarti di persona.

La verità è che non so come iniziare, non so nemmeno che cosa dire di preciso. È strano come in questi casi la mente sia affollata da pensieri concitati che poi, quando si fa per esprimerli, rimangono confinati lì, senza che nessuno possa toccarli o raggiungerli. Perdonami se farò dei giri di parole.

Beh, comincerò col dirti che sento realmente il bisogno di parlare con te, di dirti quello che penso e che provo. Forse sai già quanto sia difficile farlo, visto che non ho nemmeno realizzato perfettamente il fatto che tu non ci sia più. Ho solo diciotto anni, eppure la vita mi sembra già così strana e... ingiusta. Mi rattrista il fatto che, più di tutti, lo abbia capito anche tu, quando eri qui.

Sei stato un uomo buono, gentile e amorevole con me e con tutte le persone a cui volevi bene. Ricordo quanto da piccola tu mi abbia fatto giocare, ricordo quanto tu mi abbia fatto divertire con le tue battute e ridere con le tue grandi mani che mi facevano sempre il solletico. Anche se non ci vedevamo spesso, quelle sparute volte ero così contenta che ci fossi anche tu a Natale o Pasqua che fosse; eravamo davvero una famiglia in quei momenti, ed io non potevo essere più felice. Spero lo sia stato anche tu. 

A dirti la verità, in un primo momento, non ho nemmeno pensato che tutto ciò fosse vero; mi sono sentita un grande peso nel cuore e, soprattutto, un grande senso di vuoto, incolmabile. Eppure, non sentivo la necessità di piangere. Ho solo pensato “è uno scherzo, un terribile scherzo del destino” oppure “non è possibile, non mi sono ancora svegliata”. 

Purtroppo, non era la verità.

Ora, a distanza di qualche giorno, mi sembra tutto diverso, è come se avessi finalmente capito che disgrazie del genere non capitino solamente nelle famiglie degli altri; è come se avessi capito che sono reali, che possono accadere davvero. È come se avessi capito che tutto ciò che si è costruito in una vita, breve o lunga che sia, può finire e svanire in un secondo, senza che tu possa impedirlo.

Ora sto piangendo.

Forse perché ho ripensato alla tua vita così difficile e sfortunata, a ciò che hai dovuto affrontare e a ciò che non hai potuto continuare, o forse è a causa di un pensiero che mi attanaglia. Non lo avevo mai realizzato. Non credo di avere paura più soffocante di questa.

Ho paura di dimenticare. Il tuo aspetto, il tuo profumo, ciò che mi hai detto, i momenti trascorsi insieme e, soprattutto, il suono della tua voce.

Mentre scrivo, mi tremano le mani. Ho paura di dimenticarti.

E anche se so che non è possibile dimenticarsi completamente di qualcuno, il fatto di non ricordare anche solo un singolo particolare mi distrugge. È come se stessi scomparendo. È come se non fossi davvero più qui.

Spero che sarai tu a fare in modo che la mia mente non dimentichi, per mantenere viva la tua memoria. È l'unica richiesta che ti faccio.

Mi manchi molto, quasi non riesco a sopportare l'idea che dovrò vivere una vita intera senza rivederti. L'unica cosa che mi fa sorridere è che la tua perdita mi aiuterà molto, ad essere forte, per me e per gli altri.

Ci tenevo a dirti un grazie per tutto ciò che hai fatto per me.

Grazie, zio, che te ne sei volato via così presto; spero tu riveda la nonna, abbracciala anche da parte mia, la penso ogni giorno.

Grazie zio per avermi sempre ascoltata mentre suonavo il mio pianoforte; non vorrei mai dimenticare la nostra immagine: tu seduto sulla sedia dietro di me ed io, proprio davanti, sul mio sgabello. Non voglio dimenticare la tua espressione e le parole d'affetto che mi dicevi dopo aver sentito la mia musica. Grazie per avermi dedicato anche solo pochi minuti del tuo tempo, grazie per i sorrisi che mi hai mostrato. Grazie per avermi incoraggiato a proseguire il mio sogno, grazie per avermi dato fiducia.

Ogni volta che suonerò, penserò a te. Mi piace pensare che rimarrai vivo nelle mie note.

Spero che le mie parole, scritte in questa lettera, ti possano raggiungere, ovunque tu sia.
Ti voglio bene, anche tu non dimenticarti di me. 



La tua nipotina

  
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