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Autore: DaisyCorbyn    10/05/2018    1 recensioni
**IN REVISIONE**
[19 anni dopo] [Next Generation]
Dopo gli avventimenti che hanno scosso Alwys alla fine del suo primo anno ad Hogwarts, la Grifondoro si troverà ad affrontare un nuovo nemico: la Luna d'Argento, un fenomeno che causa effetti oscuri ai licantropi. La soluzione sembra la Pozione Antilupo, ma è veramente ciò di cui Alwys ha bisogno?
Tra la ricerca degli ingredienti e le lezioni, Alwys dovrà anche scontrarsi contro quella figura oscura che cercherà di manipolare la sua mente.
ATTENZIONE: questo è il secondo libro della saga Alwys Dewery, il primo lo trovate nel mio account!
Genere: Avventura, Fantasy, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: Albus Severus Potter, James Sirius Potter, Nuova generazione di streghe e maghi, Nuovo personaggio, Teddy Lupin
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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10
La crudele verità


Alwys giocava pigramente con della frutta che aveva preso per colazione: nemmeno gli altri erano di molte parole, ormai si erano abituati ai suoi silenzi, e sembrava così concentrata a far rotolare quella fragola che gli altri preferirono non disturbarla.
«Come sta andando? Trasfigurazione è una materia molto complessa» chiese Dominique poggiando un calice davanti a lei e sfoderando la bacchetta.
«Certo, tu sei brava perché Teddy e Vicky ti hanno aiutato» asserì Rose.
Mentre la Grifondoro stava parlando, il calice si trasformò in un piccolo topolino, facendola urlare appena finì di parlare.
«Dai Rose, è piccolo e innocente» ma la ragazzina balzò in piedi tenendo saldamente il piatto in mano.
«Quindi hai paura dei topi…» le due gemelle si guardarono ammiccando «Interessante…»
«Molly e Lucy vi ammazzo!» strillò Rose fissando inorridita l’animaletto.
Dominique sbuffò e lo ritrasformò in un calice.
«Io non ci berrei se fossi in te» disse Rose, e in tutta risposta la cugina versò un liquido viola e bevve.
La piccola Grifondoro trattenne conati di vomito, gli altri invece si misero a ridere e applaudirono: anche Alwys finalmente sciolse la sua triste espressione.
«Andiamo! Non voglio fare tardi alla prima lezione di Teddy» disse Albus.
«Come mai oggi ti interessa?» chiese Rose con aria sospettosa «Arrivi sempre in ritardo di solito.»
«Trasfigurazione sta incominciando a piacermi!»
«Sì… certo…»
Alwys preferì estraniarsi da quella conversazione: era passata una settimana da quando aveva appreso la notizia della scomparsa di Grelyan Phelwes. I giorni erano passati lentamente, l’orologio sembrava congelato agli occhi della Grifondoro: era come se fosse passato un mese, nonostante quella terribile sensazione non fosse diminuita nemmeno un po’. I suoi amici avevano smesso di fare domande, ma si vedeva che cercavano in tutti i modi di tirarle su il morale.
«Secondo voi perché non abbiamo iniziato prima le lezioni di Trasfigurazione?» chiese Alwys risvegliandosi dai suoi pensieri.
«In girò c’è una voce su un progetto segreto che ha ideato la McGranitt e di cui Ted fa parte» disse Rose abbassando il tono della voce.
«Forse delle precauzione per ciò che è successo a Maggio» propose Albus facendo spallucce.
«E chiede ad un professore di Trasfigurazione? Mi sembra sospetto…» controbatté la rossa.
«Non farti venire frane idee in testa» disse Alwys.
Rose non rispose, limitandosi ad alzare gli occhi al cielo.
Arrivati davanti l’ampia porta dell’aula, si meravigliarono appena la videro piena di studenti: avevano letto male l’orario ed erano arrivati in ritardo? Alwys guardò verso la cattedra, dove c’era Ted con gli occhi di un giallo acceso, come quelli di un’aquila, così da poter vedere se gli studenti stessero facendo il loro lavoro.
«Mi scusi per il ritardo» disse Alwys stringendo un lembo della gonna fra le mani, invece gli altri due si scambiarono uno sguardo confuso.
«Abbiamo iniziato prima, potete sedervi» indicò loro i posti liberi: due in terza fila, uno in prima, proprio davanti a Ted.
Albus e Rose cominciarono a camminare in fretta verso i banchi più lontani dalla cattedra: Alwys non aveva voglia di litigare con nessuno, quindi si limitò ad andare direttamente verso quello solitario della prima.
«Pagina 183.»
Distrattamente Ted le sfiorò il braccio con la mano, facendola sussultare leggermente. Da quando erano iniziate le lezioni, le stava sempre intorno, sia perché non si fidava di Damien, e quindi la voleva tenere al sicuro, sia perché si sentiva in colpa per ciò che aveva detto al Ministero sui lupi Mannari: ormai Alwys non ci pensava più, soprattutto perché le aveva chiesto scusa.
«Quest’anno ci spingeremo oltre» disse il professor Lupin passeggiando fra i banchi «Sarà richiesto più impegno, più determinazione… non ci limiteremo a trasformare un fiammifero in un ago.»
Gli alunni erano completamente catturati da quella presentazione enigmatica.
«Trasformeremo animali in oggetti.»
Un flebile chiacchiericcio si appropriò dell’aula, ma fu subito acquietato dai colpi di tosse di Ted.
«Incominciamo con…» dopo aver ruotato il polso con un colpo secco, apparirono tante piccole boccette di vetro sopra i banchi degli alunni «…uno scarafaggio. Lo dovete trasfigurare in un bottone.»
Sembrava un’impresa più che impossibile ed Alwys non aveva brillato durante l’esame del primo anno: sbuffò sonoramente, ma cercò di non farsi vedere scoraggiata agli occhi degli altri.
«Mano ferma, movimenti decisi e dite ad alta voce-»
«Professore!» una Corvonero, con folti capelli neri, interruppe Ted alzando la mano.
«Sì?»
«Ho già anticipato qualche pagina del Manuale di Trasfigurazione» disse con tono orgoglioso «E mi è sorta una domanda riguardo la trasformazione di animali in oggetti.»
«La ascolto.»
«Perché gli animali possono essere trasformati in oggetti, ma gli oggetti non possono essere trasformati in animali?»
Ted sbatté più volte le palpebre, come se stesse cercando di elaborare e decodificare quella bizzarra domanda.
«Perché gli oggetti sono inanimati, non hanno vita, e noi maghi non abbiamo così tanto potere da creare la vita: quando trasfiguriamo un pezzo di carta in un animale di carta non gli stiamo dando la vita, stiamo incantando quel pezzo di carta affinché prenda le sembianze di un animale.»
«E per i Lupi Mannari?»
A quella domanda, Alwys alzò di scatto la testa.
«Perché non esiste un incantesimo per farli tornare umani quando si trasformano?» continuò la studentessa.
«La Licantropia è diversa… è una vera e propria infezione a livello biologico» disse con tono sbrigativo «Invece è possibile obbligare un Animagus a tornare alla propria forma umana.»
«Capito… la ringrazio.»
Alwys tenne il viso incollato verso il banco, come se avesse paura di incontrare lo sguardo accusatorio di qualche studente: per un attimo l’osservazione della Corvonero le aveva dato qualche speranza, ma la risposta di Ted l’aveva stroncata sul nascere. Si rese conto di sapere davvero poco sulla sua specie: tutto ciò che conosceva glielo avevano spiegato i suoi genitori…. Babbani.
«Forse dovresti provare a fare qualche ricerca, è una cosa che fa parte di te.»
La frase che le aveva detto Louis, qualche giorno prima, le rimbombò nella mente: si trovava ad Hogwarts, una scuola di magia, ed aveva a disposizione un’immensa biblioteca piena di libri. Dopo la lezione di Ted avrebbe avuto un’ora di pausa, perfetta per rifugiarsi lì.
Passate quelle interminabili due ore – durante le quali Alwys aveva sbagliato in continuazione l’incantesimo perché troppo distratta – si alzò dal banco per andare verso i suoi due amici che, invece, erano ancora seduti.
«Adeline mi ha mandato un biglietto durante la lezione, vado con lei alla serra» mentì.
«Va bene…» rispose Albus sbuffando.
Anche Rose non era molto convinta, ma era troppo presa da un pettegolezzo che Emeraude, seduta accanto a lei, doveva assolutamente raccontarle. Emeraude era un tipo che proprio non piaceva ad Alwys: ricci neri, labbra carnose ed una pelle ambrata, facevano sembrare quella ragazzina la più carina del secondo anno, infatti passava il tempo solo con gli studenti più influenti della scuola. Come, appunto, Rose. Ma ad Alwys poco importava perché, fin quando non l’avesse attaccata personalmente, come Breanne, era uguale a tutte le altre studentesse.
In quel momento una cosa le premeva: andare in biblioteca e cercare tutto ciò che poteva trovare sui Lupi Mannari. Salutò i due amici e, sistematasi la tracolla, si diresse verso il terzo piano, dove c’era la biblioteca: fortunatamente non era molto affollata e c’era una scrivania completamente isolata che faceva proprio al caso suo. Sfrecciò fra gli scaffali pieni di libri che volavano qua e là, per trovare il loro posto, cercando la sezione che le interessava: Animali. Fece scorrere il dito fra i libri dei primi due scaffali, poi dovette accontentarsi di farlo solo con gli occhi, poiché era troppo bassa per arrivarci con la mano.
«Cosa cerchi?» la voce di Madama Pince le fece trasalire.
Madama Pince, la bibliotecaria, era una donna molto magra curvata leggermente in avanti, come se nella sua vita avesse passato più tempo a leggere libri che a camminare, e con varie rughe che le segnavano il volto scarno e appuntito. Aveva lo sguardo di un’aquila attenta a cui non sfuggiva nulla. In quel momento, però, quello sguardo era seguito da un dolce sorriso.
«Un libro sui lupi mannari» spiegò Alwys notando un certo smarrimento negli occhi della donna «Mi hanno da sempre incuriosito.»
Alwys era davvero un disastro nell’inventare delle scuse, ma tanto non stava facendo nulla di illegale, quindi non c’erano problemi.
«Qualche titolo in particolare?» chiese come se la volesse mettere alla prova.
La ragazzina in tutta risposta scosse energicamente la testa.
«Allora avrai un bel po’ di lavoro» disse indicando con il dito il terzultimo scaffale «Lì ci sono i volumi che contengono tutte le informazioni fino ad ora conosciute sui Lupi Mannari. Sono in ordine alfabetico.»
Alwys seguì con lo sguardo cosa stava indicando la donna e quasi le venne il mal di testa guardando tutti quei volumi.
«Basta che tendi la mano verso lo scaffale e dici il volume che ti interessa» spiegò la donna continuando a guardare sospettosa la studentessa.
«Grazie mille» disse Alwys accennando il sorriso più innocente che avesse nel suo repertorio.
Madama Pince fece un cenno con la testa e si allontanò, dirigendosi verso il bancone pieno di libri e scartoffie, dove di solito stava.
Muso peloso, cuore umano, autore sconosciuto.
Come sopravvivere ad un Lupo Mannaro (Manuale teorico), di Fannick Wrobuth.
Umanità dietro gli artigli – un AUTENTICO manuale sui Lupi Mannari, di Aura A. Lurian.
L’unico che la convinse fu l’ultimo, quindi optò per quello: si girò verso lo scaffale e tese la mano come le aveva detto Madama Pince.
«Umanità dietro gli artigli» disse cercando di non farsi sentire dagli altri studenti, nonostante in quella sezione ci fossero solo una Corvonero e un Grifondoro, che sembrava troppo occupato a farle la corte.
Il libro che aveva chiesto uscì da solo dallo scaffale e scese lentamente verso la mano di Alwys, come se fosse trasportato da una carrucola invisibile. Appena lo prese, non aspettò nemmeno un minuto e andò a sedersi in quella scrivania isolata: prese carta e piuma e lo aprì. La dedica scritta nella prima pagina le strinse il cuore.
A Remus Lupin,
un lupo mannaro che mi ha dimostrato
di avere un cuore più puro di quello
di molti altri maghi.

Accarezzò dolcemente la pagina e continuò a sfogliare: si fermò appena vide l’indice.
  • INTRODUZIONE
    -Biografia dell’autore
    -Note ed edizioni
    -Definizione di Lupo Mannaro
    -Pericolosità
    -Clausola 73
  • 1. SERVIZI DEL MINISTERO DELLA MAGIA
    -Unità di cattura
    -Ufficio di sostegno ai Lupi Mannari
    -Sezione Esseri e Sezione Animali
  • 2. CODICE DI CONDOTTA DEI LUPI MANNARI
    -Storia
    -Modifiche
  • 3. STORIA DEI LUPI MANNARI NEL MONDO MAGICO
    -Excursus dalle origini
    -Lupi Mannari e società magica
  • 4. ASPETTO FISICO
    -Caratteristiche
    -Distinguere un lupo ed un Lupo Mannaro
    -Particolarità
  • 5. INFEZIONE
    -Definizione
    -Tipi di trasmissione
    -Note
  • 6. TRASFORMAZIONE
    -Clausola del Codice di Condotta
    -Incantesimi
  • 7. CURE E RIMEDI
    -Evitare l’infezione
    -Curare l’infezione
    -Alleviare i sintomi
  • 8. BRANCO
    -Caratteristiche
    -Componenti 
    -Diritti
    -Imprinting
  • 9. GLI STUDI DI MARLOWE FORFANG
    -Breve biografia
    -Studi
    -Note personali
  • 10. LUPI MANNARI CONOSCIUTI
  • RINGRAZIAMENTI
Alwys preferì saltare quell’indice infinito e dettagliato, andando direttamente al capitolo che le interessava.
«Quinto capitolo: infezione» lesse ad alta voce «Da pagina 165.»
Bagnò un dito con le labbra e incominciò a voltare le pagine, fino ad arrivare a quel capitolo, che incominciò a leggere interessata.
«La Licantropia è ritenuta un’infezione trasmissibile da un soggetto infetto ad uno sano o per eredità genetica. In base alla modalità di contagio, possono essere distinti:
1. Soggetti contagiati tramite morso o ferita profonda inflitti da un Lupo Mannaro durante la luna piena.»
Come Remus Lupin… chissà Damien com’ è diventato Lupo Mannaro.
«NOTA: se il soggetto viene morso o ferito, non durante la luna piena, presenterà caratteristiche lupine, senza trasformarsi completamente, come il bisogno di carne cruda e mutamento dell’umore durante il periodo della luna piena.»
Bill Weasley… il suo viso è terribilmente marchiato da quelle cicatrici… chissà come è successo...
Alwys girò la pagina e notò che qualcuno aveva fatto degli scarabocchi con su scritto “mostri” e vari insulti che si rifiutò di leggere. Finalmente arrivò la parte che le interessava: prese un bel respiro e tuffò il naso fra le pagine.
«2. La Licantropia può essere trasmessa alla prole, ma bisogna operare ulteriori distinzioni:
-Soggetto sano e soggetto contagiato hanno il 50% di probabilità di trasmettere il carattere infetto alla prole, i figli che non hanno ereditato il carattere infetto, non lo trasmetteranno alla prole, a differenza dei figli che lo hanno ereditato;
-Due soggetti infetti hanno il 99% di probabilità di trasmettere il carattere infetto alla prole.»
Con un tonfo chiuse il libro e si guardò intorno: com’era possibile? E suo nonno? I suoi genitori stavano mentendo? Suo padre o sua madre era un Lupo Mannaro?
Troppe domande incominciarono a sovraccaricare la sua mente e la sua vista cominciò ad annebbiarsi a causa delle lacrime. Non sapeva cosa pensare, cosa dire e, soprattutto, quale domanda porre per prima e a chi. Doveva inviare un gufo ai suoi genitori? Chiedere a Ted? Ma la paura della risposta la tenne incollata alla sedia.
«Mamma… papà…»


Angolo autrice
Perdonate queste pubblicazioni saltuarie e senza senso, ma la sessione estiva sta per cominciare e io sono nel panico!
Comunque non vi abbandono, promesso <3
Finalmente Alwys affronterà questa crudele verità: ma come? cosa diranno i suoi genitori?
Lo scoprirete nel prossimo capitolo!
Nel frattempo fatemi sapere cosa vi è piaciuto di questo capitolo e se vi ha incuriosito qualcosa scritta nell'indice del libro, non è un caso il fatto che è stato scritto tutto ;)
Un bacio a tutti, specialmente a Tenmary <3

P.S. Ricordate il profilo instagram @alwysdewery, vi aspetto in molti!!!

 
   
 
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