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Autore: Miryel e Kurecchi    12/05/2018    0 recensioni
Guidato dal consiglio della sua migliore amica Aranea, Prompto Argentum, bisognoso di denaro, decide di iniziare a fare il Cam Boy in un sito per adulti, ben sapendo che quell'avventura non avrà un futuro, a causa della sua timidezza.
Noctis, invece, ha un migliore amico sempre pronto a punzecchiarlo che, per imbarazzarlo, lo invita a frequentare qualche sito per adulti in modo che possa comprendere quanto è importante avere qualcuno vicino e sfogare le proprie frustrazioni.
A dimostrazione che non è così, Noctis decide di entrare nel sito dove Prompto ha appena iniziato una live e i due iniziano semplicemente a parlarsi, grazie anche alle molteplici cose che scoprono di avere in comune. Questo attiverà una sorta di feeling, portando i due a sentirsi ogni sera, col solo intento di passare dei momenti in compagnia a chiacchierare mentre, nel frattempo, la vita fuori dalla chat inizia a mostrare i suoi primi disagi.
[Promptis - AU - fanfiction scritta a quattro mani da Princess Kurenai e Miryel]
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Fandom: Fandom: Final Fantasy XV
Character(s): Noctis Lucis Caelum, Prompto Argentum, Gladiolus Amicitia, Ignis Scientia, Aranea Highwind, Un po' tutti
Relationship(s): M/M
Pairing: Promptis
Rating: SAFE
Warnings: Alternative Universe (AU), Modern!AU
Genere: Introspettivo, Fluff
Conteggio Parole: 4540
Capitoli: 2 su ??
Note Generali:
1. La fic è ambientata in una Eos Moderna dove non esiste la magia!
2. Noctis in questa fic NON è un Principe, ma è il figlio dell'uomo più ricco di Lucis. Regis, infatti, è il presidente della società elettrica che illumina tutta Lucis. Prompto, invece, non è frutto di esperimenti ma è un semplice ragazzo che studia fotografia e che ha parecchi problemi finanziari.
3.Per i nomi di alcuni siti/imprese/app/ecc ecc ci siamo ispirate a cose esistenti nel nostro mondo unite all'universo di Final Fantasy.
4.La fic verrà aggiornata settimanalmente. Quindi aspettatevi un nuovo capitolo ogni sabato!
5.I titoli dei capitoli sono dei clickbate. L'idea geniale è stata partorita da Kurecchi e se in un primo momento l'abbiamo presa come un gioco, alla fine è diventata una cosa superseria su cui ci siamo anche impegnate! Spero possiate apprezzare!
 

 


Capitolo 2 - Come Parlare In Una Chat Cambia La Vita Di Questo Ragazzo

Prompto aveva provato a mangiare qualcosa, prima di buttarsi in quella assurda missione di guadagnare soldi facendo il Cam Boy su un sito per adulti, ma lo stomaco gli si era chiuso dal momento in cui aveva guardato un paio di live, rimanendo sconvolto non solo dalle richieste che le persone in chat erano in grado di fare - alcune fin troppo assurde per credere potessero essere serie -, ma anche per il modo smaliziato con cui i ragazzi in cam obbedivano.

Ne aveva visti una decina, e tutti loro erano più o meno suoi coetanei; alcune si facevano vedere in viso, senza problemi ed erano quelli sicuramente con più visualizzazioni.

Altri, più discreti, si riprendevano dalla bocca in giù, oppure mettevano delle maschere o degli occhiali da sole particolarmente grandi, in modo che non potesse esserci il rischio di essere riconosciuti da qualcuno.

E Prompto, sicuramente, non voleva che una cosa del genere potesse accadere a lui.

Certo, non vantava di conoscere chissà quante persone, ma all’università c’era un sacco di gente e chi poteva assicurargli che nessuno dei suoi colleghi fosse un maniaco che frequentava assiduamente quel sito? E se fosse entrato proprio nella sua chat? E se il giorno dopo, a lezione, lo avesse riconosciuto?

Un brivido gli passò lungo la schiena, e fu felice di aver tirato fuori la mascherina gialla con sopra disegnato il becco di un chocobo che Aranea gli aveva comprato ad una fiera di fumetti alla quale era stata qualche anno prima.

Un regalo inutile che finalmente aveva trovato un modo per essere utilizzato.

Si strinse nelle spalle, mentre faceva scorrere distrattamente il puntatore del mouse sopra alla homepage del sito, sconfortato dal fatto che, per ora, nessuno era entrato nella sua chat per interagire con lui, fatta eccezione per qualche fugace visita durata nemmeno il tempo di leggere nickname come “AManOfNoConsequences” o, ancora più inquietante, “ImYourDaddyCaligo”, nomi sicuramente scelti da adulti fortemente soli e abbandonati, amanti dei ragazzi giovani come lui.

Aveva provato a dire loro anche solo un “ciao” nel microfono, per attirare l’attenzione, ben sapendo quanto gli uomini adulti potessero pagare, visto e considerato che la maggior parte di loro aveva un lavoro fisso e un conto in banca almeno un minimo dignitoso, ma nulla.

Sospirò, fingendo che l’attesa non lo stesse uccidendo e allo stesso tempo sconfortato perché aveva bisogno di soldi, e ne aveva bisogno il prima possibile e da quello che aveva detto Aranea, in quel modo avrebbe risolto tutti i suoi problemi in un batter d’occhio ma, come volevasi dimostrare, per lui non era facile nemmeno in quella maniera.

“Sei un totale disastro anche quando sei completamente fermo, Prompto”, si disse, prendendosi il viso tra le mani, con i gomiti poggiati sulla scrivania, sconfortato e la webcam puntata solo sul busto.

“Ma si può sapere che mi sono messo in testa di fare?”, mormorò, schioccando la lingua e, riprendendo in mano il mouse per chiudere quel tugurio e non riaprirlo mai più, si bloccò improvvisamente, quando vide entrare qualcuno. Un certo KingOfFishing.

Aveva l’avatar di base di chi si era appena iscritto al sito, ovvero la silhouette bianca di un cactuar con un cappello - simile a quelli usati al Carnevale KupòKuè da alcune mascotte secondarie -, su sfondo grigio.

Sarebbe andato via, come avevano fatto tutti gli altri, lo sapeva già.

Fissò il monitor in attesa e quando vide che quello non sembrava voler andare via ma, anzi, lesse in chat “KingOfFishing sta scrivendo”, tornò alla posizione originale e attese, col cuore a mille, sperando non fosse nessuno entrato col solo intento di prenderlo in giro.

Sembrò quasi passare un'eternità ma alla fine si sentì il rumore della notifica della chat.

- Ciao?-.

Una sola parola, come se la persona dall'altra parte dello schermo avesse scritto e cancellato ciò che voleva digitare più e più volte, trovando poi come unica soluzione quel saluto interrogativo.

Cosa? Perché quel punto interrogativo? Non gli piaccio?, pensò Prompto, andando nel panico e cercando di reprimere l’istinto di urlare qualcosa di sconnesso e chiudere tutto.

“E-ehi!”, salutò, nel microfono, cercando di risultare completamente con la situazione sotto controllo, cosa che ovviamente non era, “C-come… come va?”, chiese alzando una manina per salutare, sentendosi un idiota totale subito dopo averlo fatto.

KingOfFishing riprese a scrivere e, come la prima volta, sembrò metterci tantissimo per rispondere. Tuttavia, al contrario del messaggio precedente, sembrò essere in grado di digitare più di una parola.

- Bene. Tu? Quella è... la maschera di un chocobo?!-.

L’ha notata!, pensò Prompto, trionfante, scordandosi per un attimo di essere a petto nudo davanti ad una webcam.

“S-Sì, è un chocobo! Mi piacciono un sacco, e a te?”, chiese, dimenticando totalmente perché era lì e per cosa lo stava facendo.

- Dal nick ero certo che ti piacessero. E comunque sì, mi piacciono. Una volta ne ho anche cavalcato uno. Tu?-.

La risposta di KingOfFishing non tardò ad arrivare, nonostante fosse ben più lunga delle altre.

Prompto la lesse, spalancando gli occhi per la sorpresa, visibilmente sconvolto da quel fatto.

“Accidenti, che invidia! Io non ne ho mai avuto la possibilità, però mi piacerebbe davvero tantissimo cavalcarne uno, un giorno!”, ammise, congiungendo le mani tra loro, sognante al solo pensiero e, ricordandosi improvvisamente dove accidenti era e che stava raccontando i suoi stupidi sogni nel cassetto ad uno sconosciuto con un nickname che ancora non aveva capito se fosse ambiguo o no, si rese conto di non avere su la maglietta e che i suoi bei capezzoli - o almeno così li aveva definiti Aranea qualche ora prima - erano in mondovisione su internet.

Così, senza nemmeno pensarci,incrociò le braccia al petto, in modo che potesse coprire, nel modo più disinvolto possibile, i suoi pettorali asciutti.

Peccato che, quel gesto, risultò tutt’altro che naturale.

La scritta "KingOfFishing sta scrivendo" apparve subito nella chat e, poco dopo, giunse anche la notifica della sua risposta.

-Va tutto bene?-.

“Io…”, esordì, ben sapendo di essersi appena tradito con quel tono di voce così incerto e quasi pentito, poi si morse un labbro e pensando al fatto che lo stava davvero facendo per uscire fuori da una situazione disperata la quale, se non risolta, avrebbe potuto rovinargli l’esistenza, disse: “S-sei entrato qui, immagino tu voglia chiedermi di fare qualcosa in cam per te, non è così?”, domandò e si rese conto di quanto la voce gli aveva tremato solo per la paura di non sapere cosa lo aspettasse.

 

...

 

Noctis nel leggere quelle parole restò spiazzato, ricordandosi solo in quel momento di trovarsi in una chat per adulti.

Boccheggiò nervoso senza sapere esattamente cosa rispondere. Quando era entrato in quella chat e aveva visto quella maschera da chocobo aveva inizialmente pensato: "Questo è un pazzo!", ma alla fine era rimasto.

Quel ragazzo sembrava timido e nervoso, ma anche abbastanza amichevole da riuscire a intavolare con lui quella mezza conversazione sui chocobo.

"E ora che faccio?", borbottò.

Voleva davvero che quel tipo facesse qualcosa? Non ne era convinto. Non sapeva proprio come comportarsi... era lì per dare uno schiaffo morale a Gladio...

Deglutì iniziando a scrivere un "Fai quel che vuoi", che tuttavia cancellò subito perché gli sembrava un po' troppo maleducato.

Scrisse ancora, osservando come il ragazzo dall'altra parte dello schermo apparisse sempre più nervoso ad ogni secondo che trascorreva senza ricevere una risposta.

Cancellò anche il suo successivo messaggio - "Se te la senti, puoi fare qualcosa" - e alla fine decise, semplicemente, di essere sincero.

-Non lo so-.

Scrisse, premendo poi invio come per rassicurare l'altro della sua presenza lì.

- Non ho mai fatto una cosa simile, sono entrato qui per la prima volta... e non so come funziona-.

Inviò ancora, osservando il ragazzo dall'altra parte dello schermo leggere i suoi messaggi.

"Oh", fu il commento dell'altro, visibilmente preso alla sprovvista di fronte a quella rivelazione. Sembrò quasi sollevato, "Beh, è la prima volta anche per me e tu sei il mio primo spettatore, perciò...", ammise, cominciando a strofinarsi le mani sulle braccia nude, nervoso e a disagio.

"Anche per lui è la prima volta?", mormorò sorpreso, dandosi poi dello stupido perché stava effettivamente parlando da solo.

Era palese che fosse la prima volta anche per quel ragazzo, era troppo a disagio per essere... beh... un professionista. Si grattò la nuca, sentendosi però quasi rincuorato da quello. Non se la sentiva proprio di vedere altri peni oltre quelli visti nella homepage.

Iniziò quindi a digitare.

- Va bene così allora, sono entrato qui per dimostrare al mio migliore amico che non ho bisogno del sesso per stare bene... e come prova di questo ho trovato te-.

Inviò, aggiungendo poi un veloce:

- Intendo, tra tutti ho trovato una persona che era qui per la prima volta e non un maniaco pronto a denudarsi alla prima richiesta. Questo mi conferma che non ho bisogno del sesso-.

Premette di nuovo invio, senza provare imbarazzo per la sua confessione. Aveva scelto di essere sincero, aiutato anche dal fatto che quell'altro fosse uno sconosciuto. Non si conoscevano e mai si sarebbero incontrati di persona, quindi non doveva temere ritorsioni o incontri spiacevoli.

Attese quindi che l'altro ragazzo finisse di leggere la sua risposta.

RideMyChocobo69 parve sussultare sulle spalle a quella confessione forse non proprio convinto di aver capito bene, poi però rilassò le spalle fino a quel momento irrigidite.

Ironico. Siamo qui entrambi a causa dei nostri migliori amici. Anche se la mia situazione è decisamente diversa dalla tua”, disse, alzando un braccio forse per grattarsi la nuca, ma sparì al margine della ripresa della webcam, puntata ancora dalla maschera in giù, “Ah! Ti dispiace se metto su qualcosa per coprirmi? Non sono proprio a mio agio, con la mercanzia in bella vista”, ridacchiò, forse per alleggerire un po’ la tensione.

Noctis non poté non accennare un sorriso, digitando subito una risposta affermativa.

-Certo-.

A quel punto non vedeva niente di male, quindi attese paziente le mosse dell'altro ragazzo.

Dall'altra parte, il giovane si allungò verso la sua destra, recuperando una maglietta verde acido con stampata sopra la versione chibi di Toby, uno dei personaggi giocabili di King's Knight, la indossò e poi incrociò le braccia sulla scrivania e disse: "Insomma... sei qui per colpa del tuo migliore amico. È uno di quelli che pensa che il sesso sia la risposta a tutti i problemi della vita?", chiese, poi parve agitarsi e aggiunse, lapidario: "Se sono troppo invadente, dimmelo per favore!"

Noctis tuttavia non lo trovò assolutamente invadente. La sua mente si era fermata alla sola vista della maglietta di King's Knight che si sposava perfettamente con la sua di Ray Jack.
Il che lo spinse come prima cosa a puntualizzare quel piccolo ma importante fattore.

- Ti piace King's Knight? Io lo adoro! Il mio avatar è Ray Jack! Magari abbiamo anche fatto qualche co-op insieme!-.

Inviò senza pensarci, rendendosi conto solo in quel momento di essersi comportato in modo un po' troppo esaltato.

- Comunque... non sei invadente. Non quanto mio padre che vuole farmi fidanzare per forza-.

Sbuffò e attese impaziente la risposta dell'altro.

“Mitico! Piace anche a te! All’inizio ero indeciso se scegliere anche io Ray Jack, ma è troppo fiero per rappresentarmi e comunque alla fine mi  sono affezionato a Toby”, rise, poi tossì e riprese più serio: “E così tuo padre vuole vederti sistemato? La cosa ti turba? Non… non ti senti pronto?”.

La voce del ragazzo, seppur coperta dalla maschera, era allegra e più rilassata. Quasi contagiosa pure per Noctis che iniziò pure a scrivere.

-Toby con le sue skills è un ottimo alleato!-, digitò divertito, quasi sollevato dall'aver trovato qualcuno con cui parlare del suo videogame preferito.

- Comunque... non è che non mi senta pronto. Non voglio cambiare la mia vita per qualcun'altro. E tutti insistono nel dire che stare soli è brutto, che la mia vita sarà completa solo con qualcuno al mio fianco. Ma non ne sento il bisogno. So che mio padre vuole solo vedermi felice, ma lo sono-.

“Ti capisco. Che rottura quando la gente pensa di sapere esattamente cosa vuoi e invece non sa un bel niente. Ne so qualcosa”, commentò l’altro, in tono amareggiato. “Hai provato a spiegarglielo?”.

Noctis annuì, rendendosi poi ovviamente conto solo dopo aver compiuto quel gesto che l'altro non avrebbe mai potuto vederlo al contrario suo. Quindi rimise le mani sulla tastiera, digitando velocemente la sua risposta.

- Ci ho provato, ma puntualmente se ne esce con dei: "un giorno potresti uscire con lei""è proprio una brava persona" "ho sentito che si è lasciata con il suo ragazzo"... cose che neanche una vecchia pettegola dovrebbe sapere!-.

"Tuo padre tiene la posta del cuore su qualche rivista? Sembra saperne davvero molto", rispose l'altro divertito, poi poggiò un gomito sulla scrivania e si prese la testa tra la mano, in una posa decisamente più naturale davanti ad un PC, "Magari cerca di dirgli che non vuoi che capiti e basta, dopotutto trovare qualcuno adatto non è una cosa da poco e se davvero vuole che tu sia felice, dovrebbe rispettare i tuoi spazi e le tue idee. Non credi?".

Nel sentire quella pronta risposta, Noctis non poté fare a meno si sospirare.

- Trovo incredibile che tu, uno sconosciuto, sia in grado di capirmi meglio di chiunque altro-.

Scrisse sincero. Generalmente era Ignis quello in grado di capirlo al volo, ma il suo amico era anche il primo a cercare di 'cambiarlo', non facendolo per male ma per aiutarlo.

Quello alzò le spalle, sbuffando divertito: "Forse non siamo così diversi, dopotutto. Chi può saperlo e comunque sono sensazioni fin troppo familiari!".

- Hai ragione-, digitò, sentendosi incredibilmente rilassato e anche più incline a chiacchierare con lui.

-Tu invece? Hai detto che sei qui per la prima volta... cosa ti ha portato qui?-.

 

 

Prompto si sentì le guance andare in fiamme, letteralmente.

Dopo quella chiacchierata dove quel tipo, KingOfFishing, si era un po’ aperto con lui, dimostrando di essere anche abbastanza in sintonia con i suoi gusti e i suoi pensieri, aveva completamente dimenticato le motivazioni che lo avevano spinto a prendere quella drastica decisione di vendersi in quel modo meschino e, deglutendo un groppone a vuoto, si grattò la testa, fissando il monitor a disagio, come se quello potesse uscir fuori da lì e giudicarlo, da un momento all’altro.

Rifletté un secondo sul fatto che stavano parlando come due semplici estranei che si erano incontrati per caso e che, inaspettatamente, si erano scoperti affini così si sentì un po’ più risoluto e decise che avrebbe raccontato la sua storia, tanto più in basso di così non poteva cadere.

“Oh, beh… è una lunga storia. Sai, non sono mai andato molto d’accordo con i miei genitori, quindi sono andato via di casa non appena ne ho avuto la possibilità, guadagnandomi da vivere con lavoretti saltuari, la maggior parte delle volte pagati in nero e, quando finalmente avevo trovato un buon lavoro con cui riuscivo a pagarmi sia l’affitto che l’università mi hanno…”, si bloccò e abbassò lo sguardo, vergognandosi nel fare quella confessione, “mi hanno licenziato”, concluse a bassa voce.

Nella chat apparve subito l'ormai familiare dicitura "KingOfFishing sta scrivendo" e in rapida successione arrivarono due messaggi. Il primo riportava un semplice:

- Quindi... lo stai facendo per pagarti da vivere?-.

Mentre il secondo, leggermente più lungo, mostrava la solidarietà di quell'unico spettatore.

- Mi dispiace... deve essere un casino. Soprattutto se sei qui ora... magari ti sto pure facendo perdere tempo...-.

Prompto annuì, quando arrivò il primo messaggio, incapace di dirlo a voce, dato che ammetterlo di nuovo sarebbe stato imbarazzante; il che rendeva quella situazione ancora più deprimente, perché se era arrivato a una conclusione del genere era un po’ per necessità e un po’ per orgoglio.

Non si sarebbe mai abbassato a chiedere un prestito a nessuno, men che meno ai suoi genitori che oltretutto, molto probabilmente, non avrebbero mai accettato di dargli soldi o di aiutarlo in alcun modo. Aveva sempre avuto l’impressione che, andandosene di casa, aveva fatto più un favore a loro che a lui.

Il secondo messaggio, invece, lo spiazzò leggermente, lasciando che la mente si sentisse per un attimo lontana da quelle preoccupazioni e avesse trovato un minimo di supporto in quelle parole, così sorrise sebbene quel gesto rimase nascosto dietro la maschera.

“Non mi stai disturbando, anzi. Mi hai salvato la serata, giochi persino a King’s Knight”, rise, poi tornò serio, sebbene il suo tono continuò a mantenere quel timbro rilassato e a suo agio: “Ho capito che questa cosa non fa per me, soprattutto grazie a te. Se fosse entrato qualcun altro, e mi avesse chiesto di fare delle cose probabilmente avrei chiuso il portatile e avrei cercato di dimenticare questa storia. Sono timido, non ho mai avuto una relazione con nessuno. Non ho assolutamente alcuna esperienza in materia, quindi probabilmente sarei risultato solo molto goffo, nulla di più… magari questo nostro incontro mi è servito a capire qual è la strada che devo intraprendere e, decisamente non è quella del camboy”, rise, sentendosi sollevato per aver un po’ sfogato la sua frustrazione e aver messo a nudo i problemi che un po’ lo affliggevano.

Era vero che Aranea era sempre pronta ad ascoltarlo e la ragazza gli voleva un gran bene, ma a volte aveva paura di tediarla, così finiva a pensare che alcune cose poteva anche non dirle e finiva per chiudersi, persino con lei.

L'utente dall'altra parte dello schermo continuò a scrivere e, dopo qualche momento, giunse il rumore della notifica.

- Sono felice di esserti stato utile, anche per me è stato piacevole potermi confrontare con te. Neanche io credo che sarei in grado di... fare una cosa simile. Però... questo non risolve il tuo problema finanziario. Non hai nessun'altra possibilità?-.

Prompto lesse il messaggio e scosse il capo: “Purtroppo altri lavori che pagano immediatamente non ci sono e tra il cercare un impiego, trovarlo e aspettare la paga, finirei per accumulare troppi debiti e non voglio né essere cacciato di casa né tantomeno dovermi ritirare dall’università. Lo so, devo sembrarti patetico, vero?”, disse, ridendo senza alcun entusiasmo e con amarezza.

 

 

Noctis nel sentire quelle parole non poté non provare una sorta di groppo allo stomaco. Lui non aveva mai avuto problemi finanziari, la casa dove viveva era sua e non era in affitto e anche se faceva un lavoretto part-time, poteva permettersi di lasciarlo come e quando voleva perché avrebbe sempre avuto il supporto di suo padre e della compagnia.

Quel ragazzo invece era disperato a tal punto da iscriversi in quel sito... chissà quanti altri avevano fatto quella stessa scelta. E gente come Gladio frequentava quel genere di siti per divertimento! Senza sapere le storie dietro quelle scelte!

Sbuffò e cercò subito di rassicurare il ragazzo.

- No no! Per me sei coraggioso! Scegliere di fare una cosa simile non è da tutti!-.

Scrisse, rapidamente, sperando in quel modo di risollevare l'umore del ragazzo dietro quello schermo.

"L-lo... lo pensi davvero?", rispose l'altro giovane, con un tono decisamente rassicurato. "Ed io che credevo di essere solo tanto stupido ad aver accettato il consiglio della mia amica di iscrivermi qua sopra...", aggiunse, leggermente divertito sebbene quella punta di malinconia nella voce, che aveva palesato fino a quel momento, non era sparita del tutto.

- Io non ne avrei avuto il coraggio!-.

Rispose rapidamente, tentando di continuare a rassicurarlo. Fino a qualche minuto prima era stato quel ragazzo ad aiutarlo e ascoltarlo, come se i suoi problemi non fossero importanti... e non era così. Erano molto più importanti i problemi di RideMyChocobo69 che i suoi e... si sentiva davvero in colpa. Voleva fare qualcosa per aiutarlo.

Il ragazzo con la mascherina tirò una specie di sospiro di sollievo, poi rispose: "Grazie mille! Non sai quanto mi solleva il morale questa cosa. Mi sento di aver agito per una giusta causa, almeno", poi poi abbassò lo sguardo nella parte bassa del monitor e continuò: "Mmh, credo si stia facendo davvero tardi e domani avrei lezione. Forse è meglio che stacchi e vada, oltretutto non mi va di rubarti del tempo chiacchierando delle mie turbe mentali e del fatto che sono un disperato", rise.

Noctis non poté non agitarsi perché non aveva ancora trovato una soluzione per aiutarlo. Cercò di pensare rapidamente e lo sguardo gli cadde immancabilmente sulla barra delle donazioni.

- Anche io avrei lezione domani... quindi, penso di doverti salutare anche io. Magari ci vediamo alla prossima live-.

Scrisse imbarazzato, senza sapere realmente come salutarlo per davvero.

 

...

 

Prompto si sentì straordinariamente stupido, quando rimase a fissare il monitor, rileggendo quelle parole, mentre quel “magari ci vediamo alla prossima live” gli rimbombava in testa alternato a dei pensieri come “Gli sto simpatico” e, più calcato, “Ho… un appuntamento in chat?”.

Cercò di rimanere immobile, perché era talmente agitato quando era in quelle condizioni che solo col linguaggio del corpo si poteva leggere meglio di un libro aperto, così assimilò quelle parole e rispose, cercando di utilizzare un tono quantomeno normale: “Se ti fa piacere, domani alla stessa ora mi trovi qui. Magari possiamo scambiarci qualche consiglio su King’s Knight”, e si complimentò per aver trovato una scusa plausibile per poter tornare il giorno dopo in quel posto indecente dove, invece, aveva incontrato una persona assai piacevole con cui scambiare qualche battuta.

Era ironico che, mentre altri giovani come lui erano impegnati a spogliarsi in cam o peggio obbedire a degli ordini dettati da persone senza volto, lui era lì a chiacchierare con uno sconosciuto il cui fine era sempre stato solo quello di non pensare ai problemi che lo attanagliavano. Fu felice di aver dimenticato anche lui, per un attimo, i casini che stava vivendo.

Avrebbe voluto davvero ringraziarlo per aver reso quella serata decisamente migliore di quanto si aspettasse.

Il messaggio di KingOfFishing ritardò ad arrivare, ma dopo un po' finalmente uscì la scritta che avvisava che stava digitando qualcosa.

- Volentieri, è sempre un piacere parlare di King's Knight! Quindi ci sentiamo domani! Stessa ora!-.

"Sì!", esclamò Prompto, poi ripeté, più tranquillo, quando si rese conto di averlo detto con fin troppo entusiasmo: "Sì, a domani allora. Buonanotte!", disse, alzando una manina in un gesto distratto e agitandola.

- A domani-.

La scritta apparve subito insieme al "KingOfFishing si è disconnesso", seguita poco dopo da una seconda notifica, ben diversa dalle altre: "KingOfFishing ha donato 7000 guil".

Scese il silenzio più totale, fatta eccezione per il battito del suo cuore accelerato che non accennava a diminuire e si ritrovò immobile come uno stoccafisso a guardare quella chat, da dove il suo unico spettatore di quella sera era appena uscito.

Prompto lesse tante volte, la frase che era comparsa dopo l’avviso che l’ospite si era disconnesso e quando si rese conto che quella era una donazione di otto volte lo stipendio che prendeva mensilmente alle Eos Mail, si tirò via la mascherina dalla faccia e si coprì il viso con le mani, incredulo.

“Non ci credo. N-non può essere successo davvero… io sto sicuramente sognando, perché non può essere vero”, si disse, mentre il suo tono di voce si faceva sempre più alto, incapace di trattenere la sorpresa ma allo stesso tempo lo shock lo aveva scosso fin troppo.

Tolse le mani dalla faccia e lesse di nuovo, solo per essere sicuro di non aver visto male dato che non aveva su nemmeno gli occhiali da riposo e la cifra di settemila guil era ancora lì, e non era cambiata.

“Come può una cosa del genere essere realistica, santo cielo? Mi sono addirittura rivestito e lui mi ha… mi ha donato… un sacco di soldi!”, esclamò e si posò una mano sullo sterno, incapace di credere che il suo cuore stesse battendo ancora, dopo quella notizia.

Chiuse il portatile, con un gesto secco e recuperò il cellulare che aveva distrattamente buttato sul letto e digitò velocemente il numero di telefono della sua migliore amica, senza la minima premura del fatto che fossero quasi le due del mattino.

Squillò per un po’, ma non mise giù e quando sentì la voce impastata di Aranea mormorare qualcosa tra un “pronto?” e un “mi auguro tu abbia un buon motivo”, non la fece nemmeno finire di parlare, che esplose.

“Nea! Non ci crederai mai! Ero in chat, non entrava nessuno però poi è entrato uno, non mi ha chiesto di fare nulla di nulla e abbiamo chiacchierato di stupidaggini, lui mi ha raccontato delle cose. Gioca anche a King’s Knight e io pure ci gioco, no? E alla fine mi ha donato settemila guil! Settemila guil! Aranea, hai idea di quanti soldi sono? Non credo di averli nemmeno mai visti in fotografia! Sto impazzendo, penso addirittura che sia tutto un sogno, pensa un po’!”, disse, tutto d’un fiato, senza dare modo alla donna di rispondere a niente, euforico com’era, sveglio come se fosse stato mezzogiorno in punto.

Dall'altra parte della linea vi fu una sorta di lungo silenzio.

"... pensa quanti te ne darà quando gli farai vedere il tuo bel sedere...", rispose Aranea, con tono mezzo addormentato, troppo stanca anche per arrabbiarsi per davvero.

Prompto boccheggiò, imbarazzato all’idea che potesse succedere una cosa del genere, specie dopo la serata appena passata dove il sesso e l’erotismo in generale erano stati quasi argomento tabù, in quella chat.

“S-sei… la solita perversa che cerca di imbarazzarmi, ma stavolta è diverso, non ci riuscirai! Capito che non ci riuscirai?”, le disse, con un tono vergognosamente poco arrabbiato, anche se avrebbe voluto uscisse tale.

Aranea mugugnò qualcosa di non meglio definito, che alla fine si trasformò in un: "... Prompto, domani devi... ricordarmi una cosa".

"Mh, che cosa?", chiese curioso.

"Che domani ti uccido per avermi svegliata", sbottò la giovane donna dall'altra parte del telefono, prima di riattaccare bruscamente.

Prompto si staccò il telefono dall'orecchio e lo fissò intensamente, confuso, rendendosi poi conto che a volte peccava decisamente di tatto, ma non lo faceva apposta e forse era per questo che Aranea continuava ad essere sua amica.

Sorrise, e si butto sul letto, non prima di aver messo in carica il cellulare e, abbracciando un cuscino, si concesse qualche minuto di gongolamento, prima di mettersi a dormire, perché si sentiva di meritarlo un po'.

 

 


Noctis osservò il suo portatile per qualche minuto prima di avviare l’arresto del sistema e di chiuderlo con un piccolo sorriso.

Sperava che quel suo piccolo regalo avesse fatto felice quel ragazzo, magari lo avrebbe aiutato con l'affitto. Era probabile che in quel modo quell'altro non avrebbe più avuto bisogno di entrare in quel sito per adulti, e gli sarebbe anche un po' dispiaciuto... ma era una buona azione. Non solo sentiva di aver fatto la cosa giusta, ma si sentiva anche meglio con se stesso.

Infatti, si rese presto conto di non riuscire a smettere di sorridere. Era pervaso da sentimenti positivi, ben lontani dall’irritazione, ed era certo che neanche Gladio - e il suo tatto simile a quello di uno spigolo preso con il mignolo del piede - sarebbe riuscito a farlo arrabbiare.

Mise via il portatile, appoggiandolo sul comodino - facendo cadere per terra un contenitore vuoto di Cup Noodles -, e scostando le lenzuola si distese più comodamente sul suo letto... riuscendo come ogni volta ad addormentarsi quasi subito.

 



 
Disagi Finali:

Miryel: Quando io e Kurecchi abbiamo deciso di scrivere questa storia, di comune accordo (ahaha Accordo ahahah… giuro, la smetto), eravamo consapevoli dell’entusiasmo che entrambe ci avremmo messo nel portare avanti questo progetto ma, parlo anche a nome suo sapendo che la pensa come me, non credevamo potesse essere COSÌ tanto entusiasmante. Abbiamo iniziato pensando che questo potesse essere un semplice esperimento, infine abbiamo creato un mondo vero e proprio, con background ben precisi, a volte studiati sul momento che hanno reso questa fic più lunga ed elaborata di quanto potessimo credere persino noi due.
Era il lontano 16 febbraio del 2018, quando fu scritto il primo paragrafo e ad oggi, il 5 maggio, siamo pronte a pubblicare il primo capitolo con immensa gioia e DISAGIO. Sì, disagio. Sentirete questa parola più di quanto possiate credere perché questa fic fonda le sue basi sul disagio e noi ne siamo completamente consapevoli.
Era un esperimento, che ha funzionato, ci ha scoperte affini e questa fusione di stili e di idee così parallele, ha reso possibile questo progetto che noi ci auguriamo possa piacervi. Che dire, augurandomi che questo progetto vi abbia incuriositi, vi rimando al prossimo capitolo! Un baciozzo disagioso *w* *risata con voce doppia satanica*

Kurecchi: Okay! Sono emozionata! Non so esattamente cosa dire se non che spero vivamente che questa fic vi piaccia tanto quando io ho amato scriverla insieme alla mia collega. Iniziare questo progetto è stato... illuminante oltre che interessante! Mi sono divertita dalla prima all'ultima ultima battuta e so, per quanto ho sclerato insieme a Miry, che questi sentimenti sono pienamente ricambiati XD
Quindi niente, Miry ha già detto tutto quello che serve sapere** e vi auguro un buon viaggio con i prossimi capitoli!
A presto *lancia amore e disagio*

Curiosità: La storia è stata scritta interamente su una chat di Telegram e ognuna di noi ha mosso dei personaggi (Nel caso dei protagonisti, Miryel è Prompto e Kurecchi è Noctis, così giusto per buttarvela lì nel caso vi interessi XD). Veniva scritto un paragrafo da una e poi dall’altra; una perfetta catena di montaggio che ha portato, in modo ordinato, questa fic a vedere la luce ed è stato estremamente figo!

 

 
EXTRA DISAGIO!:

Qui verranno raccolte alcune cavolate fatte da Kurecchi e Miryel durante la stesura della fic. Quindi... ecco a voi l'homepage di Chatctuar.eos


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