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Autore: Everytimeilookforu    14/05/2018    0 recensioni
Arabella Styles, 17 anni, non sopporta dover vivere nella stessa città di Luke Hemmings -alto e per certi sensi strano ragazzo- dopo il suo trasferimento. La sua migliore amica Jo ed il suo fidanzato Calum proveranno in tutti i modi a farle risultare Luke quantomeno simpatico. Ma Arabella, testarda e riservata, cercherà di allontanarlo in tutti i modi dalla sua vita, non volendolo intromettere in certe questioni personali. L'arrivo di Collin, dal fascino misterioso, scombussolerà sicuramente la situazione tra i due, facendo affezionare Arabella platonicamente. Cosa succederà?
QUASTA STORIA È PRESENTE SUL MIO PROFILO WATTPAD, con lo stesso nome. (@everytimeilookforu)
Genere: Drammatico, Satirico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Alcuni mesi dopo.

 

Cammino per i corridoi del liceo, incenerendo con il mio solo sguardo chiunque punti i propri occhi nei miei. Non mi sono mai considerata la persona più socievole di questo mondo, né la più gentile. Ciò può essere compreso anche dal fatto che la mia migliore amica ed io abbiamo capito di essere perfette l'una per l'altra quando all'asilo, spinta dalla voglia irrefrenabile di creare danni, spinsi a terra una bambina avvicinandomi a lei con un paio di forbici giganti per tagliarle ciocca dopo ciocca quella orribile chioma bionda che già allora mi sapeva di Barbie, viziata ed oca. Si chiamava Kylie Roberts (attuale capo cheerlider e tutto ciò che ho detto prima, nonché mia prima acerrima nemica e rivale) e non voleva stare per niente al mondo ferma. Sorrisi quando due manine si premettero sulle spalle rosee di quell'ochetta, permettendomi di privarle di un gran quantitativo di ciocche di capelli. Mi meravigliai molto nel momento in cui, alzanto lo sguardo, puntai i miei occhi compiaciuti e furbi in altri grossi ed azzurrissimi, aveva capelli color miele ed un visino dolce. L'adoravo già. Quei sentimenti col passare del tempo si intensificarono, fino a quando non diventai un tutt'uno con quella persona ed adesso è proprio lì che mi sto dirigendo, da lei.

 

«Jo!» urlo, correndo quando intravedo la mia migliore amica seduta ad un tavolo della mensa scolastica. 

«Come stai?» chiedo abbracciandola prima di sedermi al suo stesso tavolo, rubando alcune patatine dal suo vassoio. 

 

«Piuttosto bene se tu non continuassi a mangiucchiare il mio cibo. Vatti a prendere da mangiare, stupida barbona.» si lamenta lei indicandomi con la forchetta il bancone della mensa. 

 

Roteo gli occhi prima di alzarmi per mettermi in fila dietro due persone.

 

«Derek, quante volte ti ho detto di sparire?» sbuffo, girandomi verso il ragazzo dai capelli neri e la pelle scura che mi ha appena poggiato una mano sulla spalla. 

«abbastanza volte da scomparire dalla faccia della terra, credo. Ma non è questo il motivo per cui ti ho fermata! Infatti volevo invitarti alla fes-»

 

«Ciao Derek» lo interrompo prendendo il mio vassoio stracolmo di patatine, dirigendomi, poi, al tavolo dove la mia amica adesso sta addentando una mela rossa.

 

Mi spiace trattare così Derek, probabilmente non abbastanza da cambiare il mio atteggiamento nei suoi confronti, ma è da quasi mezzo anno che ci prova con me, dal giorno in cui, troppo ubriaca e abbastanza annebbiata, lo scambiai per un giocatore di football per cui, in quel periodo, andavo dietro, finendoci - purtroppo - a letto. Non era stato neanche male, il ragazzo era abbastanza dotato e sapeva quel che faceva, ma era pur sempre Derek, ed io non sopporto Derek.

 

«Cosa mi racconti di nuovo?» mi siedo nuovamente sulla panca parallela a quella della mia amica che, sentendo la mia voce, sbanda, facendo cadere il telefono con cui stava armeggiando fino a poco fa sulla lastra di laminato lucida e rossa.

 

«Niente di che, con Calum va tutto bene, l'unica cosa che ci rovina è la distanza, ma vabbè, sapremo venirci incontro.» posa la mela (non prima di averle assestato un altro morso deciso) nel vassoio e sotto il mio sguardo disgustato morde una patatina. Ma che schifezza è?

Stralunata dal modo bizzarro di accostare le cose della ragazza non faccio nemmeno caso a ciò che chiede fino a quando non sento pronunciare quel nome dalle sue labbra. 

 

Con orrore la guardo.

«Lukey? Dio, quel soprannome è diabolico.» 

 

Purtroppo, alcuni giorni dopo quella fantomatica festa a Bowral si è scoperto che Luke era uno degli amici più stretti di Calum. Ed io che speravo di non vederlo mai più. Di fatto, un giorno mi sono svegliata ed ho trovato questo improponibile messaggio da uno sconosciuto che recitava: "la compagnia post-vomito migliore che potessi ricevere", chi poteva essere se non lui. Ed ora sono mesi che """parliamo""", cioè, lui mi scrive, ma io gli rispondo quando mi ricordo. Non capisco il perchè di questa fissa proprio per me.

 

«Mmh... Sei tu a chiamarlo così, o mi sbaglio?» mi canzona riportandomi in mente il nomignolo che uso spesso con il ragazzo quando voglio prenderlo in giro, ovvero sempre. 

 

«Ma sai anche bene che lo uso solo per prenderlo in giro, o mi sbaglio?» prendo la sua mela, lasciandole un morso sul lato integro.

 

«Sì, certo, come no. Abbiamo capito tanto che ti piace, è palese Ar.»

 

Sbuffo roteando gli occhi, perché tutti devono pensare che mi piaccia? Perché mai questa visione distorta della realtà?

«Senti, okay, è davvero un bel ragazzo e tutto ma sai come la penso su questa cose: gli uomini sono utili solo a portare avanti la specie e sinceramente a me l'umanità fa cagare, quindi non ho neanche intenzione di far proseguire la sopravvivenza della specie; perciò, oggi, 3 Maggio 2016, l'argomento "OH MIO DIO, LUKE TI PIACE!" si chiude qui. D'accordo?» punto i miei occhi annoiati nei suoi vispi (come sempre) minacciandola con la forchetta di plastica mancante di un dente. 

 

«Sì, okay. Ma cont-Oohw! Lo amo così tanto, che carino, leggi!» Josie fa strani versi addolcendo lo sguardo mentre mi passa il telefono aperto sulla conversazione tra lei e Calum. Ovvio.

 

Sotto decine e decine di cuori ed alcune frecciatine per nulla caste, un messaggio di ben sei righe attira la mia attenzione. 

"Quando entrambi ci addormentiamo

Sotto lo stesso cielo

Al ritrmo dei nostri cuori

Allo stesso tempo

Così vicini ma così lontani

Puoi sentirmi?"

 

«Devo ammettere che è una frase davvero carina, dove l'ha trovata?» chiedo sorridendo appena per il pensiero del ragazzo nei confronti della mia migliore amica. Avrà scavato negli archivi più tetri e remoti per trovare questa perla di Tumblr.

 

«Dice di star scrivendo una canzone per me e che questo è il secondo verso, non lo trovi altamente dolce?» sussurra lei sognante, poggiando il mento sul palmo della mano fissando, poi, un punto fisso della mensa che si rivela essere i caloriferi. È andata. 

 

Apro bocca per risponderle quando il trillare del mio telefono mi distoglie da ciò che sto per dire alla ragazza che, comunque, non mi avrebbe ascoltato. Persa com'è riuscirebbe a non udire neanche l'allarme di tre sirene anti-incendio riunite nello stesso punto.

 

Luke: Oh mia Bella, da quanto tempo!

 

Chi non muore si rivede penso prima di scuotere la testa, mettere il silenzioso e posare il telefono nella tasca della mia felpa nera. Maledetto colui che gli ha dato il mio numero di telefono.

Deve starmi alla larga quel tipo.

 
   
 
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