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Autore: Sakkaku    17/05/2018    1 recensioni
Qualche tempo fa Kim_Sunshine mi ha lanciato la sfida di pubblicare le storie scritte quando ero piccola, come fa lei nella sua raccolta "Scritti trash di una pseudo-infanzia problematica". Ora, dopo aver riesumato dalla cantina un paio di testi scritti quando ero giovane e semianalfabeta, eccomi qui a pubblicarli. Siete fortunati, perché non ne ho trovati molti... per ora.
Un consiglio: tenetevi alla larga da questa raccolta, perché non solo sarà piena di errori (è il senso della raccolta non correggerli e trascrivere i testi così come sono stati scritti in passato), ma vi porterà in un delirante turbine di demenza. Vi ho avvisato.
Genere: Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Nonsense, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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20. Parte X
 

Alla mattina venne a svegliarci Suor Lucy, che ci scosse dolcemente dicendoci – Ragazze, svegliatevi dobbiamo andare a prendere l’aereo. Sù non fate le pigrone! - . I ragazzi vennero svegliati bruscamente da Thomas e Roger che urlarono a tutto fiato – Pancia in dentro! Petto in fuori! Giù dalla branda, soldati scansafatiche! Siete degli uomini o siete delle femminuccie? - . Facemmo una colazione a velocità supersonica. Anche gli animali, cioé Cedrina, Max, Spoletta, Ondula e persino Cilà non volevano quasi andarsene, ma una volta convinti partimmo veloci come il vento a prendere il bus che ci avrebbe accompagnati all’aeroporto. Il viaggio di ritorno sembrò durare un infinito, quando scendemmo dal aereo non ci sembrava vero di essere ritornate ad Oxford.
Davanti all’AP ci aspettava Matematica che con un sorriso ci disse – Bentornate ragazze! Spero che vi siate divertite e che non abbiate fatto dei casini, in questo caso prenderò provvedimenti – l’ultima frase la disse guardando Polly che fece finta di niente, alzò solo gli occhi al cielo come a suo solito. Suor Lucy le rispose subito – No, Signora Direttrice Professoressa Matematica, si sono comportate da vere signore - , soddisfatta della risposta data si spostò per farci entrare. Il giorno seguente fu davvero difficile per noi ricominciare gli studi dopo due settimane di relax, per così dire. E per di più il primo turno della spesa toccò a Polly, anche se praticamente fu costretta, che era di umore nero, visto che se faceva qualcosa di sbagliato o rispondeva a modo suo l’avrebbero buttata fuori, cosa che lei non voleva affatto. Così quando Danielle gli disse – Polly perché non vai tu al mio posto a fare la spesa? Dopotutto è l’unica cosa che ti si addice! – mia sorella non batté ciglio gli prese dalle mani la lista della spesa e il borsellino e uscì.
Una volta finita la spesa uscì dal Market ed andò a sbattere contro, niente poco di meno di Mark che era in compagnia di Puck. Quest’ultimo la salutò aiutandola a raccogliere le poche cose cadute dal sacchetto della spesa, mentre il primo la ignorò completamente, non gli chiese neanche scusa ed entrò dentro il Market. Puck gli domandò – Anche tu a fare provviste per la mensa? – Polly annuì e ringraziandolo gli disse – Grazie, ma cosa ha Mark? Non ho fatto mica apposta ad andargli addosso! - - Non ti preoccupare ha ricevuto una lettera da parte di Emy ed è ancora scosso – gli rispose Puck che aggiunse – Tu sei sempre qui al lunedì? Perché se è così ci possiamo incontrare, se hai voglia – sorridendogli Polly disse – Certamente, sarò di turno per questa settimana, poi di nuovo il mese prossimo, perché dobbiamo recuperare i turni persi. Charlo invece viene nella seconda settimana del mese, dillo a Tom, così le farà una bella sorpresa! Ciao allora ci vediamo domani a quest’ora! - - Ci conto! – disse il ragazzo di rimando. Quando tornò, Berta si accorse che era più allegra del solito e gli domandò – Dimmi la verità ti sei innamorata, Polly? - - Ma che dici Berta??? Non è affatto vero! Ti sbagli! Bhé scusa ma ora devo andare a fare i compiti – disse di rimando Polly, deviando l’affermazione e domanda di Berta. Ma sebbene lo volesse ammettere anche noi notammo che non ci nominava più Mark, ma bensì Puck. L’infatuazione per Mark le era finita? Chi lo sapeva? Neppure lei lo sapeva.
Quando la sua settimana di turno fu concluso, ed iniziò quello di Charlotte, le disse prima di uscisse – Perché non ti fai una bella coda? Mi pare che hai i capelli unti, così non si noterà, altrimenti Matematica ti darà una punizione per non aver tenuto in ordine i capelli. E poi non si sa mai che può succedere al Market – Charlo alzò le spalle e fece quello che Polly le aveva consigliato, non voleva compiti extra da Matematica, gli bastavano già quelli che aveva.
Una volta di ritorno ci disse contenta e sorpresa allo stesso tempo – Sapete chi ho visto al Market? Tom, che mi ha detto che anche lui è di turno questa settimana, non lo trovate strano? - - Eccome! – gli fece eco Chelsy, aggiungendo – Qui gatta ci cova, vero Polly? Non è che per caso sei tu questa gatta? - fischiettando Polly le rispose – Colpita e affondata, complimenti Chelsy - . Passarono i due mesi, sia Polly che Charlo incontravano rispettivamente Puck e Tom.
Un sabato entrambe dopo che Matematica era passata per augurarci la buona notte, si rivestirono e ci dissero – Noi usciamo ad incontrarci con i ragazzi, nel parco dell’AP naturalmente. Se entra per caso Suor Margaret ditele che forse siamo uscite a prendere una boccata d’aria, perché non riuscivamo a dormire. In questo caso ci dovrete avvertire, così i ragazzi si potranno allontanare in tempo. Grazie e buona notte a tutte! – con queste parole conclusero e uscirono dalla finestra. Per fortuna eravamo al pianterreno, altrimenti avrebbero dovuto fare un bel salto. La prima che parlò fu Mery – Ma che gli è saltato in mente a quelle due? Se le beccano sono a dir poco fregate, Charlo si potrebbe ancora salvare. Ma Polly verrà espulsa immediatamente! - . – Hai ragione Mery, ma che ci vuoi fare? In quel caso escogiteremo qualcosa per tirarla fuori dai guai. Facciamo quello che ci hanno detto, dormiamo e speriamo in bene – disse saggiamente Chelsy. Io però non fui d’accordo e mi opposi dicendo – No, andiamo anche noi di fuori. Se Suor Margaret vede che sono sparite solo loro due si insospettirà, ma se siamo tutte fuori, non penserà niente di male. Solo che siamo tutte molto insonne e che abbiamo bisogno di una camomilla - . Ma appena saltammo fuori dal letto le nostre amiche rientrarono dalla finestra ridendo divertite e fingendosi arrabbiata Sally disse – Ma la piantate di ridere? Qui c’è gente che cerca di dormire! - . Ci dissero che i ragazzi avevano in mente qualcosa di speciale per il prossimo week-end, una cosa ideata con l’aiuto di Thomas che avrebbe provveduto a parlare sia con la nostra Direttrice sia con il loro Direttore per darci il permesso di stare fuori. Nessuno di noi ci credette, ma passò ancora una settimana, le ragazze non erano più di turno e non avevano avuto nessuna notizia.
Matematica passò nel nostro dormitorio come d’abitudine, ma non ci disse «buona notte» come al solito. – Ragazze, ho parlato con la nonna di Chelsy vuole conoscere le amiche della sua nipotina, quindi rivestitevi in modo decente per favore, non fatemi fare delle brutte figure, che avete solo dei vestiti malandati. Ha aggiunto che dormirete lì, quindi prendetevi dietro una borsa con dentro il pigiama. Vi verrà a prendere una macchina che vi accompagnerà a casa di Chelsy. Buona serata ragazze, mi raccomando educazione! - - Grazie mille, Signora Direttrice Professoressa Matematica. Buona notte – dicemmo noi in coro, fingendoci stupite della notizia appena ricevuta. Allora quello che avevano detto Tom e Puck era vero!. Fuori dall’AP c’era un furgoncino, alla guida c’era Toby che ci disse appena raggiunto il veicolo – Ciao ragazze, salite salite. Prima vi porto a casa di Chelsy per depositare le borse, poi vi porterò alla meta - .
Era la prima volta che vedevamo l’abitazione di Chelsy dopo sei lunghi anni le fece uno strano effetto, appena entrata corse a salutare la nonna e subito dei maggiordomi e delle cameriere ci presero le borse e le misero in una stanza. Rimanemmo stupite del fatto che salutarono Chelsy con un inchino, dopo che avemmo salutato la nonna della nostra amica, rientrammo in macchina dirette chissà dove. – Eccoci arrivati! Prego, scendete pure signorine, lieto di avervi servito. Spero che richiamerete il vostro autista personale un'altra volta, mi raccomando avvertite il mio capo che ho guidato con prudenza, così mi darà una promozione – ci disse scherzando Toby. – Ci puoi scommettere! Grazie ancora del passaggio! – gli rispose per tutte Polly facendogli un sorriso, al che lui ribatté – Se mi avessi fatto quel sorriso anni fa penso che sarebbe stato meglio che tirarmi un pugno! Ma fa niente, però forse in quel caso invece di correre a casa piangendo ti avrei baciata! - . Lei lo fissò dispiaciuta e quando lo vide che se la rideva gli tirò una pacca sul braccio e gli disse – Sai che ti dico? Te lo sei proprio meritato quel pugno! Sei un maleducato! - - Mi perdoni, Milady – dicendo ciò le baciò la mano in segno di scusa. Scoppiammo a ridere, poi lo salutammo e scendemmo dall’auto. Ci guardammo intorno, eravamo vicini al lago. Ci fissammo senza capire, poi vedemmo delle luci e ci avvicinammo lentamente. – Bu! – urlarono i ragazzi quando ci fummo avvicinate, tutte noi saltammo spaventate, a parte Polly ovviamente, che si era preparata in una delle sue mosse di difesa.
I ragazzi scoppiarono a ridere divertiti, poi sentii la voce di Kiry che disse – Non dirmi che ti sei spaventata Lisbet! – mi girai a guardarlo e forse arrossii perché subito dopo aggiunse – Non pensavo che ti fossi fatta un solarium, sei come un pomodoro, anzi come un peperone! Non hai forse po esagerato a stare sotto le lampade? Sto scherzando Lisbet, non ti arrabbiare! - . – Avanti, prego signore la festa è da questa parte, spero che vi divertirete – disse Thomas allegro come a suo solito, quasi per interrompere una specie di monologo che si stava creando tra me e Kiry. Seguimmo mio fratello e quando i nostri occhi videro ciò che ci trovammo davanti agli occhi, quasi nessuna credette che fosse una cosa vera. C’era un enorme tavolo con una tovaglia rosa, dove vi erano disegnati tanti fiorellini era apparecchiata molto bene. Sulla tovaglia potevi trovarci un sacco di patatine e salatini e ovviamente bevande non alcoliche. “Chissà quanto ci hanno messo per far tutto questo!” pensò Sally entusiasta, all’AP era proibito mangiare quel genere di schifezze per modo di dire. Nick la fissava come ipnotizzato, non capimmo se era sorpreso per il modo in cui si ingozzava o per il suo vestito cremisi con sfumature rosee che gli stava divinamente. In realtà ci eravamo vestite con la divisa dell’AP, quella che usavamo solo per le manifestazioni o cose del genere, la divisa era uguale per ognuna di noi solo che i colori variavano. Infatti Tom ci disse in modo scherzoso – Insieme sembrate un arcobaleno! Con tutti questi colori, noi invece sembriamo che stiamo andando a un funerale! - i ragazzi erano in giacca e cravatta, nonostante tutto molto eleganti.
Finite le provviste di patatine, Nick chiese – Perché non fai un gioco di prestigio Lisbet? Ho sentito dire che sei molto brava – guardai Mery che alzò le spalle, non poteva cancellargli del tutto la memoria per questo motivo gliel’aveva in qualche modo modificata. Non potei rifiutare, dopotutto mi divertivo a far apparire le cose, così dissi sorridendo – Allora, guardate bene le mie mani, non vedete niente. Ora guardate mio fratello, vedete l’orologio al suo polso? Bene - . Poi mi concentrai, lo feci diventare invisibile dicendo nel frattempo – Sparisci! Vieni qui nella mia mano destra! - , fu un vero gioco da ragazzi, lo avvicinai alla mia mano e lo feci tornare visibile. Gli altri si fingevano anche loro stupiti nel vedere Thomas senza orologio, che quando lentamente aprii la mano era lì. Ad essere sinceri solo Kiry e Nick erano quelli più sorpresi della mia bravata di prestigio. Però vidi lo sguardo di Kiry, prima sorpreso poi scrollando le spalle mi lanciò uno sguardo fulmineo come una saetta, ma nella sua occhiata non c’era odio o amore o altro, forse in quel momento capì come ero riuscita a buttarlo nel lago. Guardò anche le mie sorelle con uno sguardo indagatore. Mentalmente Chelsy ci disse “Ragazze non mi piace il modo in cui vi sta guardando mi sa che ha capito tutto” “Hai ragione anch’io ho avuto la stessa impressione” disse Mery “Non siate pessimiste ragazze, si starà spremendo le meningi per capire come ci sono riuscita” dissi cercando di calmarle. – Posso parlarti un momento in privato Lisbet? Non ti preoccupare non ho intenzione di farti del male, devo solo farti una domanda e non voglio che tutti quanti la sentano – mi disse Kiry annuendo lo seguii, sapendo bene che Thomas non mi avrebbe perso di vista e neanche le ragazze. – Tu e le tue sorelle per caso avete delle specie di poteri? Ti prego, rispondimi sinceramente, poi ti dirò il vero motivo per il quale sono tornato – disse il mio vecchio amico, nei suoi occhi lessi disperazione ma anche determinazione e un filo di speranza. – Hai ragione. Ma non sappiamo come ci siano venuti. Io muovo gli oggetti facendoli diventare invisibili se voglio o farli apparire se sono in un altro luogo non troppo lontano da me, Polly riesce a guarire chiunque mentre Mery avverte il pericolo e riesce a calmare qualsiasi persona con il suo dolce e sensibile sorriso angelico come fa Thomas, ma lei in più può anche modificare la memoria altrui, quest’ultima cosa però non la sa fare molto bene, come hai potuto notare da Nick è la prima persona con cui a provato a modificare la memoria, la verità è nel fondo della sua memoria, nascosto dietro altri ricordi – e con queste parole terminai. – Proprio come pensavo. Ora sono io che ti devo dire la verità. Sono partito da Simsim per trovare i tre leggendari guerrieri che hanno delle capacità soprannaturali. Per spiegarti meglio, anni fa, quindici anni per l’esattezza. Noi avevamo a quel tempo due anni. Comunque quindici anni fa, ma anche recentemente, ci sono guerre furiose a Simsim a causa di tritoni e sirene comandati dalla Stella Marina Nera la sirena che quando il Re rifiutò di sposare, lei per vendetta studiò il modo per vendicarsi con la magia nera. Voleva in tutti i modi impossessarsi delle tre pietra leggendarie, che tutti sanno donano straordinari poteri. Queste tre pietre sono: Ametista, Rubino e Lapislazzuli. Il Re però venne avvertito in anticipo del progetto della Stella Marina Nera, così la Regina, sua moglie con un incantesimo spedì le tre pietre qui sulla terra ferma, alla ricerca di tre valorosi guerrieri che una volta sviluppati i poteri sprigionati dalle tre pietre sarebbero andati a salvare il mondo acquatico dalla cattiveria senza scrupoli della Stella Marina Nera. Io avevo il compito di trovare i tre cavalieri, che dopo quindici anni avrebbero dovuto essere già giunti a salvare il popolo di Simsim ed essendo l’unico a poter uscire dall’acqua, mi mandarono alla ricerca. Ma non avrei mai immaginato che i guerrieri leggendari in realtà sarebbero state delle ragazze, senza offesa ovviamente. Come ormai avrai capito mi sto riferendo a te e alle tue sorelle – disse Kiry con una voce quasi teatrale, ma seria. Rimasi in silenzio, non avrei mai immaginato che io e le mie sorelle saremmo diventate delle guerriere. Dopo sentii la voce di Charlo esclamare con stupore e meraviglia – Che carino, un delfino! Oh, è ferito!Polly vieni subito! – mia sorella accorse al richiamo della nostra amica, ed anche io e Kiry raggiungemmo Charlotte.
Polly si avvicinò al delfino e vide la ferita, gli disse dolcemente – Stai tranquillo, adesso ci penso io a te. Stai fermo un attimo – e in un secondo gli guarì il taglio. Nick le disse – Ma allora sei una strega! – il fratello scuotendo la testa gli disse – Vieni con me Nick, ora ti spiego tutto - - Tutto che cosa Puck? – disse di rimando Nick seguendo Puck lontano dagli altri. Nel frattempo il delfino continuava a fare dei salti stupendi, poi Charlo disse – É il suo modo di ringraziarti, ha detto che ora è in debito con te Polly, lui ti deve la vita e se tu avrai bisogno di lui basta che lo chiami. Si chiama Giocherello - . Polly sorrise dolcemente all’animale dicendogli – Farò come hai detto Giocherello - . “É strano che sia così sorridente e poi è la prima volta che la vedo sorridere in modo dolce” pensò sorpreso Mark che continuava a fissare Polly, notando che il fratello non muoveva lo sguardo da lei Trevor gli disse scherzoso – Non è che stai dimenticando che hai già la ragazza, fratello? O forse l’hai dimenticata perché in fondo ti interessa di più Polly che Emy? O forse hai ballato con Emy per far ingelosire Polly? - . – Stai zitto Trevor! – rispose in modo brusco Mark. Dissi a Thomas – Puoi portare gli altri lontano da qui? Devo dire una cosa a Polly e a Mery con l’aiuto di Kiry. Ti dirò tutto poi anche a te, non ti preoccupare! – lui annuì dicendomi – Lo sò già, mi pare proprio giusto che lo sappiamo prima le nostre sorelle che le ragazze e ragazzi, racconterò io tutto agli altri, non ti preoccupare sò anche che succederà dopo. Quindi staremo lontani per non disturbarvi, ma mi raccomando non state via per troppo tempo! – l’ultima frase la disse con una voce velata di preoccupazione. – Non ti preoccupare Thomas, andrà tutto bene, qualsiasi cosa succederà – dissi per tranquillizzarlo un attimo. Allontanati tutti, dissi - Diglielo tu Kiry – e lentamente Kiry disse alle mie sorelle ciò che aveva detto a me. – Ma allora perché non andiamo subito a dare una mano agli abitanti di Simsim? O almeno a vedere come è la situazione – propose Mery – Tanto abbiamo tempo - . Sorridendo Kiry disse – Thomas mi aveva detto che avresti reagito in questo modo, per questo motivo mi ha detto che sareste potute venire a vedere Simsim, solo a dare un occhiata, poi si vedrà se potrete aiutare il popolo di Simsim - . Vedendo che ci stavamo guardando in modo leggermente preoccupato disse per rassicurarci – Non vi preoccupate, le tre pietre leggendarie vi faranno diventare delle sirene, basta che pensiate «Voglio aiutare il popolo di Simsim» e il resto verrà da sé, credetemi, non farei mai niente che vi possa mettere in qualche modo in pericolo. Quando siete pronte per andare ditemelo, vi avverto che potrete parlare se vorrete, l’unica cosa che dovrete fare è seguirmi - . – Noi siamo pronte! – disse Mery rispondendo anche per me e Polly. – Come preferite allora al tre tuffiamoci nel lago – disse allegro Kiry, - Va bene se io nuoto all’indietro? – domandò Polly con un filo di voce. – Certamente, basta che di tanto in tanto guardi dove stiamo andando – gli rispose un pò confuso Kiry, ma non fece domande del motivo di quella domanda. – Giocherello, puoi nuotare da parte a mia sorella all’indietro? Grazie mille, ora stai sdebitando il tuo debito! – disse sussurrando Polly al delfino che in qualche modo annuì, però nessuno di noi la sentì. – Uno, due e tre! – disse Mery e subito ci tuffammo nel lago. Appena toccammo l’acqua gelida, sentii un formicolio alle gambe che furono sostituite da una coda ricoperta di squame violacee, mentre quelle di Mery erano rossicce e quelle di Polly un blu quasi grigio mi pareva. Seguimmo per non so quanto tempo Kiry, nuotavo con estrema facilità e mi guardavo di continuo intorno. Non avrei mai immaginato che ci fossero dei coralli sotto il nostro lago, stupendi pesci e stelle marine.


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Salve a tutti! Dopo mesi sono tornata ad aggiornare questa raccolta trash, di sicuro non avete sentito la sua mancanza, ma una volta che inizio qualcosa devo portarla a termine, ovviamente spetta a voi decidere se continuare a leggere oppure no. In caso contrario sappiate che vi capisco, è un suicidio per i neuroni ahahaha
Continuavo a usare “gli” al posto del “le”! Perché?? Quanto cavolo ero analfabeta, aiutooooo!!! ç___ç
Cosa diamine è “uno sguardo fulmineo come una saetta?” Vi prego aiutatemi a capire...
Questa cosa dei guerrieri e delle pietre per una guerra di sirene? Mi chiedo se forse non avessi mangiato qualcosa di avariato quel giorno ed ero in preda a un delirio, perché altrimenti non mi so spiegare come cavolo mi fosse venuta in mente un'idea tanto demente e terribile.
Giocherello? Che razza nome è?? Fantasia = Zero
Per oggi è tutto, nei prossimi giorni continuerò ad aggiornare, grazie a chiunque avrà il coraggio di leggere questa trashata! =)

 

  
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