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Autore: Yurha    18/05/2018    1 recensioni
DAL TESTO:
" [...] Connie chiuse gli occhi, non voleva e non poteva pensare a quelle cose, ma non ci fu nulla da fare.
“Perchè mi sento così?! Perchè ho voglia di baciarlo, perchè vorrei che mi abbracciasse in quel modo, perchè diavolo ho l’impulso di dirgli che lo voglio?!.. Oh dannazione.. Io amo quest’uomo..” realizzò con stupore. [...] "
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Mike Cutter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 6
 

Mike col fiato corto, finalmente si buttò, fregandosene delle conseguenze. «Ho bisogno di dirtelo, anzi devo, prima che tu te ne vada e faccia finta di nulla.»
«Cosa devi dirmi?»
«Io.. Io..» sospirò e chiuse gli occhi per prendere il coraggio necessario per finire la frase. «.. Ti amo. Connie Rubirosa, ti amo e non mi pentirò mai, neanche un solo secondo, di averti baciata. Questo è certo.»
Restò con gli occhi sbarrati, senza parole. “Oddio, che cosa ho fatto..” pensò portandosi le dita di una mano sulla fronte, come se fosse in imbarazzo.
«Mike io.. Non ne avevo idea. Ti ho illuso per un mio capriccio. Perdonami, davvero, non avrei mai dovuto..»
Okay. La cosa era andata decisamente peggio di quanto Michael Cutter avesse mai potuto pensare e quel ripensamento lo distrusse.
«Ah.. Allora le cose stanno così..» cominciò a dire, guardandola allibito. «Te ne vai in giro a baciare tutti gli uomini che ti capitano a tiro e se qualcuno ti confessa il suo amore tu lo respingi e ritratti?!» disse Mike alzando la voce furioso e con il cuore a pezzi.
«No.. No Mike hai capito male. Io volevo baciarti, lo desideravo dal profondo, solo che non avrei mai immaginato che tu potessi avere dei sentimenti così forti per me, pensavo che fosse solo amicizia ciò che c'era tra noi e quel bacio avrebbe dovuto confermarlo. Credimi Mike, ti supplico.»
Mike, con le mani appoggiate ai fianchi e lo sguardo rivolto ai suoi piedi, sospirò sorridendo e scuotendo la testa nervosamente, poi la interruppe.
«Andiamo Connie, basta con le stronzate. Siamo adulti e non devi cercare delle scuse. Ciò che provo per te era una delle tante possibilità, avresti dovuto aspettartelo. Ogni uomo che non sia cieco e sordo si innamorerebbe di te, comunque, ci vediamo lunedì. Puoi stare a casa per i prossimi giorni, me la caverò bene anche da solo come ho sempre fatto per tutta la mia schifosa vita.» disse sempre più furioso e tornandosene con passo veloce nel suo ufficio.

Connie aspettò Mike al freddo, fuori dall’edificio della Procura Distrettuale di Manhattan per circa tre ore.
«Hey Mike!» disse andandogli incontro ma lui la ignorò deliberatamente, facendo come se non esistesse.
«Michael ti prego, ascoltami!» disse ancora riuscendo a fermarlo bloccandolo per un braccio mentre le passava accanto.
Connie aveva proprio una gran presa, era una donna davvero forte fisicamente, anche se non lo sembrava affatto e tutto grazie ai suoi fratelli.
Finalmente si girò e la guardò negli occhi.
Era ancora furioso ed il suo sguardo lo testimoniava.
«Ti prego Mike, perdonami, non avrei dovuto spezzarti il cuore in quel modo. È stata una cosa vile, me ne rendo perfettamente conto.» disse mettendogli un braccio attorno al collo e trascinandolo in un forte abbraccio non corrisposto.
Anche se voleva fare il duro, in quel momento Mike chiuse gli occhi, appoggiando la fronte sulla sua spalla e si lasciò andare tra le sue braccia, facendo un lungo sospiro.
Poteva essere freddo e distaccato con chiunque ma non con lei e ogni volta che ci provava, Connie trovava sempre un modo per aggirare le sue difese.
Mike girò leggermente la testa. «Non voglio che questa situazione diventi più complicata di quanto non lo sia già, ti prego, lascia perdere.» sussurrò al suo orecchio.
Ma quelle parole vennero portate via dalla leggera brezza umida e fredda della sera.
Anche attraverso gli strati di vestiti, Mike risultava così caldo e aveva un profumo così buono..
Connie si maledisse più e più volte.
“Perchè diavolo ho detto tutte quelle cattiverie?! Forse lui è l’unico uomo al mondo che non si merita quel trattamento.” pensò stringendolo di più.
La notte prima, Mike avrebbe voluto farla stare meglio con un abbraccio come quello che gli stava regalando, invece, in quel momento lei si trovava in quella stessa situazione ed anche lei sapeva cosa comportava quel gesto.
Avrebbe dovuto baciarlo di nuovo e non voleva confonderlo di più, così decise lasciarlo andare.
Mike la guardò con uno sguardo compassionevole, poi riprese a camminare verso la sua macchina.
Connie si girò nella sua direzione e decise di confessare tutto ciò che pensò dalla mattina fino al momento prima che lo baciasse, magari avrebbe attenuato un pò il suo dolore.
«Mike, prima che te ne vada, lascia che ti dica una cosa.»
Sentendo la sua voce si fermò, sospirò creando una nuvoletta di condensa e si girò.
«Quei sogni non sono tutto quello che avevo in mente. Ho pensato molto anche a te, il Michael Cutter reale, l’uomo che ho davanti ai miei occhi ogni secondo di ogni giorno. Prima che ti baciassi ho fantasticato molto su come poteva essere e a cosa avessi provato una volta fatto ed alla fine ho ceduto alla curiosità. Credimi, non era assolutamente mia intenzione ferirti in quel modo, ho scelto male le parole e ti chiedo profondamente scusa per averti spezzato il cuore in un modo tanto brutale, è che ho avuto paura e tu non lo meriti, nè da me nè da nessun’altra persona.»
Mike continuava solo a guardarla.
Era immobile, non lasciava trasparire nessun tipo di emozione o espressione ma Connie si aspettava almeno un piccolo segno.
Niente, assolutamente niente ma ad un certo punto, prese a camminare verso di lei. «Quindi stai cercando forse di dirmi che vuoi riprovare?»
Connie fece per rispondere ma Mike lasciò cadere la sua ventiquattrore rossa, le prese il volto tra le mani e la baciò con una passione che sicuramente non era presente nei baci precedenti.
Rimase sorpresa, guardandolo mentre si godeva a pieno quel lungo, intenso e passionale bacio.
Connie si sentì improvvisamente rassicurata, voluta, rivendicata, posseduta.. amata..
Era sua, era sempre stata sua e lei lo realizzò in quell’esatto infinito istante in cui Michael Cutter la baciò.
Era spaventoso ed eccitante nello stesso momento, sentiva quanto fossero realmente potenti i sentimenti di Mike per lei e sentiva che ne aveva un estremo bisogno di tutto quello.
Realizzò anche di non essere mai stata amata così intensamente da un uomo che, per i bene di entrambi, ha tenuto tutto nascosto per così tanto tempo.
Mike non avrebbe mai più voluto lasciarla andare ma purtroppo doveva.
La guardò. Aveva gli occhi chiusi ed era così dannatamente bella.
«Mi raccomando Michael Cutter, non facciamo diventare le cose più complicate di quanto non siano già.» disse sussurrando senza respiro.
Lui fece mezzo sorriso. «D’accordo, mia regina.» rispose baciandole dolcemente la fronte.
Dopo che si separarono per andare alle rispettive automobili, Connie si rese conto che sul suo volto v’era stampato un grande e solare sorriso.
Ebbe la fulminante consapevolezza che lei e Mike si erano appena fidanzati.
Il suo capo, il suo migliore amico, il suo confidente, la sua metà..
Dopo il bacio tanto appassionato sulle scale dell’edificio della Procura Distrettuale, Connie finalmente sapeva quanto realmente amasse quell’uomo e a quel pensiero, sorrise ancora di più.
Sentì il suo Blackberry vibrare nella tasca del giaccone, lo prese e vide che il display segnava il nome di Mike.
«Ci siamo appena divisi e già ti manco?» chiese scherzosa e sorridente.
Sentì che lui scoppiò in una risata.
Non rideva mai in quel modo quando era in ufficio e la cosa le piaceva molto.
«Certo che mi manchi ed è sempre stato così sin dall’inizio, però, già che ne ho l’occasione, volevo solo dirti alte milioni di volte quanto ti amo ma voglio dirtelo guardandoti nei tuoi splendidi occhi. Girati.» rispose con voce bassa.
Lei si voltò e lo vide appoggiato alla portiera della sua auto, sorrideva con un’espressione dolce.
«Ti amo Connie Rubirosa e non smetterò mai di dirtelo.»
Sorrise. «Ti amo mio dolce Michael Cutter.»
«È un sogno sentirtelo dire, sai?»
«Senti Mike, che ne diresti di cenare insieme? Magari dopo.. Chissà, potrebbe anche succedere qualcosa..» disse maliziosa con voce calda.
Il cuore di Mike sussultò.
«D'accordo ma prima devo assicurarmi che non mi sia addormentato sul divano in ufficio e che non sia un altro dei miei sogni..»
Connie chiuse di nuovo l’auto e si avviò verso di lui.
«Posso aiutarti io, se vuoi..»

Era innegabile, quella linea era stata ufficialmente oltrepassata, non si poteva più tornare indietro..
Ma infondo, andava benissimo tutto così com’era..

  
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