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Autore: amilcara95    20/05/2018    1 recensioni
Questa storia è una riscrittura degli eventi, dal secondo film in avanti, che si regge su una importante modifica: Nicole Noone è rimasta sempre al fianco di Flynn Carsen.
Seguite le avventure di Flynn e Nicole mentre saranno impegnati a salvare il mondo dalle più svariate minacce, due volte prima di venerdì, a scoprire i misteri della Biblioteca e a rivelare i segreti della famiglia Carsen.
Se la mia storia vi ha incuriositi almeno un po' siete i benvenuti; per un' introduzione più approfondita c'è il primo capitolo, la storia vera e propria inizia dal secondo ( considerato come il primo dell' elenco).
Storia in più archi narrativi:
- Capitoli 1-8: Ritorno alle Miniere di Re Salomone ( riveduto e corretto, ora è coerente con quanto scritto un anno dopo).
- Capitoli 9-14: La Maledizione del Calice di Giuda.
- Capitoli 15-34: The Librarians, prima stagione.
- Capitoli 35-54: The Librarians, seconda stagione.
- Capitoli 55-74: The Librarians, terza stagione.
- Capitoli 75-?: The Librarians, quarta stagione (dovrò capire se basarla sulla canonica quarta stagione o sullo spin-off annunciato il 18/05/2023).
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Flynn Carsen, Nicole Noone
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'The Librarian and The Guardian '
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Cinquantaquattresimo capitolo

Flynn e Nicole avevano osservato con immenso orrore Shakespeare trasformarsi in Prospero, mentre tutte le persone lì presenti si davano immediatamente alla fuga correndo in tutte le direzioni e urlando spaventati; il Bibliotecario vedendo che la situazione si metteva molto male pensò bene che fosse meglio optare per una ritirata strategica così disse serio ma con una punta di ironia, che lo contraddistingueva da sempre:" Psicopatica? Ti ho già detto di fuggire dal mago cattivo?"
La Guardiana rispose con il suo tipico tono sarcastico:" No, ma non è certo una cattiva idea!"
I due scapparono quindi di gran carriera, evitando incantesimi di Prospero che stavano trasformando gente in pietra o che facevano spuntare ad altri teste d' asino; rifugiandosi nel giardino che circondava il palco videro un uomo che veniva rapito da tre streghe, una delle quali era armata di pugnale, così Flynn fece un rapido riassunto:" Streghe e pugnale sono del Macbeth, l' asino da Sogno di una notte di mezza estate, la statua da Racconto di inverno. Prospero è espressione dell' ego di Shakespeare... Utilizza la sua immaginazione... Non si è trasformato in Prospero, è posseduto da Prospero!"
Nel frattempo lo stregone stava camminando per il giardino con passo deciso ed era stato raggiunto da uno dei suoi collaboratori che gli aveva chiesto spiegazioni per quello strano comportamento :" Maestro! Che follia è mai questa?!"
Prospero aveva risposto lucidissimo:" Non sono mai stato più fermo di pensiero. la mia mente, le mie idee volano leggere come il vento."
L' uomo aveva continuato ad insistere:" Re Giacomo sarà qui da un momento all' altro,  marcia alla testa di un' armata! Finirete schiacciato dal suo esercito!"
L' Immaginario disse assorto al sentire quell' affermazione, immaginando le conseguenze dell' idea che aveva avuto:" Giusto, il re sta venendo qui in cerca di asilo... Ma dopo averlo ucciso sarò io il re degli inglesi e di tutto il mondo."
L' altro uomo disse con un moto di ammirevole fedeltà nei confronti della Corona Britannica:" Io non rimarrò qui a guardare."
Con un leggero movimento del Bastone Prospero disse non curante e apatico:" Eccoti esaurito."
La povera vittima per tutta risposta si mise ad urlare in preda al dolore e al terrore visto che il sortilegio dello stregone lo aveva reso cieco; nessuno si era però accorto della presenza di Flynn e Nicole, nascosti fra i cespugli di rose.
Il Bibliotecario mormorò secco:" L' omicidio di Re Giacomo non fa di certo parte delle trame delle opere di Shakespeare..."
Nicole disse assorta:" Se vogliamo impedirlo abbiamo bisogno che qualcuno di faccia da diversivo... Detesto dovermi rivolgere nuovamente a lui ma credo sia l' unica soluzione possibile."
Flynn capì al volo, fece una smorfia irritata e infastidita, che lasciava trasparire alla perfezione tutta la sua frustrazione per l' idea della moglie ma non obiettò, consapevole che un diversivo era essenziale per poter attuare un buon piano. 
Nel presente invece Jenkins e i Bibliotecari avevano aperto la cassa trovata da Jacob e il cavaliere aveva commentato interessato mentre aveva estratto gli oggetti contenuti nella cassa, fra cui un manoscritto, dei fiori e la penna che aveva usato Shakespeare in passato:" Il manoscritto originale della Tempesta, scritto interamente con questa penna... Ne riconosco il legno, proviene direttamente dall' Albero della Conoscenza... E tutto questo era nascosto qui da secoli... Incredibile!"
Jacob, d' altro canto si passò fra le mani un tessuto mentre diceva perplesso:" Continuo a non capire... Dovremmo indossare questa roba? Perché?"
Fu il cavaliere a rispondere alla domanda del Bibliotecario avanzando un' ipotesi:" Prospero ha riacquisito il suo potere usando gli elementi della storia... Qui il signor Carsen ci ha fornito un' altra storia... Il manoscritto, la penna... Cosa rappresentano?"
Cassandra, che fra i tre Bibliotecari era stata sempre la più portata a comprendere la magia, capì immediatamente quale fosse il punto di quella domanda:" Shakespeare."
Jenkins quindi, sicuro di aver iniziato a far capire ai Bibliotecari come stavano le cose proseguì con le domande:" E la testa d' asino?"
Fu Ezekiel, stupendo gli altri tre a rispondere prontamente alla domanda, mentre osservava con interesse un mazzo di fiori:" Bottom, da Sogno di una notte di mezza estate. Un incantesimo gli impedisce di liberarsi del costume di scena."
Sentendosi puntati addosso gli occhi di tutti quanti il ladro si difese prontamente:" Ho visto il film!"
A quelle parole Cassandra, Jacob e Jenkins si lasciarono andare per qualche secondo a mormorii di comprensione, ora tutto era più chiaro e aveva un suo senso; Jenkins però decise che era giunto il momento di tirare le somme con gli indizi che Flynn aveva lasciato per loro:" Il travestimento... Convenzionalmente chi indossa il mantello magico interpreta Prospero."
Cassandra però ebbe un ultimo dubbio sul messaggio lasciato da Flynn, così chiese perplessa ma speranzosa al fidanzato:" E i garofani?"
Jacob non le seppe dare una risposta, limitandosi a mormorare vago:" Questo non mi torna: non si fa riferimento ai garofani in nessuna trama, per quanto in Racconto di inverno una giovane donna li descriva come un artificio che sfida le leggi di natura."
Jenkins sentendo quelle parole ne volle sapere di più così chiese interessato:" Un artificio... Perché?"
Il Bibliotecario rispose prontamente alla domanda, dimostrando tutta la sua conoscenza in materia letteraria:" Perché la varietà screziata è un innesto."
Quelle parole servirono a Cassandra a fare il collegamento necessario:" E il drammaturgo trasformato in mago è un innesto..."
Il cavaliere disse a beneficio dei Bibliotecari, facendo un quadro riassuntivo di tutta la faccenda:" La fuori non c'è solo Prospero, c'è anche Shakespeare e noi abbiamo tutti gli elementi per un esorcismo. E credo che dovremmo raccogliere la sfida e seguire il piano del signor Carsen."
Flynn e Nicole avevano raggiunto Moriarty e il Bibliotecario aveva constatato che la visione della sua nemesi personale rinchiusa in una gogna era decisamente appagante, rimpiangeva solo di non avere della frutta marcia ta potergli tirare addosso... Quello sì che sarebbe stato un divertimento...
Il Bibliotecario però decise di lasciar perdere e spiegare a grandi linee a Moriarty il piano che lui e Nicole avevano escogitato, appoggiato con noncuranza a uno dei pali di sostegno della gogna; per tutta risposta l' Immaginario aveva esclamato convinto e frustrato:" Non avremo alcuna speranza!"
Flynn d' altro canto disse sarcastico e divertito:" Beh, tu no di certo, visto il tuo innato talento a metterti nei guai."
Rivolgendosi poi alla moglie disse con un mezzo sorriso di scherno:" Se non fosse essenziale avere un magnete* ti inviterei a riflettere sull' utilità di inserire nella squadra un uomo alla gogna."
Nicole rispose con lo stesso tono usato dal newyorkese:" Beh, a qualcuno spetterà pure il ruolo, e onestamente meglio lui di noi."
L' immaginario cercò di ignorare le parole di Bibliotecario e Guardiana per pensare ad una questione più urgente:" Quindi Shakespeare ha invocato Prospero, se lo avessimo ucciso..."
La bionda disse secca, stufa di ripetere sempre le stesse cose:" No, Shakespeare è stato posseduto da Prospero. Ucciderlo non avrebbe fatto altro che modificare permanentemente il corso della storia, mandando al diavolo secoli di relazioni di causa ed effetto che hanno portato alla nostra e alla tua esistenza. Genio."
Flynn, che si divertiva a tergiversare e a tenere sulle spine l' Immaginario colse l' occasione per esibirsi in un' attenta analisi di critica letteraria:" La possessione in realtà spiega anche il piano di Prospero o di Shakespeare... Mmm credo sia più corretto Shakespeare... Per il futuro. Shakespeare era ossessionato dai boschi, dalla loro purezza, dalla loro quiete..."
Il Bibliotecario solo in quel momento liberò Moriarty, tergiversare era stato divertente ma c'era il mondo da salvare; l' Immaginario una volta libero disse sprezzante:" Immagino abbiate in mente qualche assurdo piano che coinvolga i viaggi nel tempo e che non prendiate affatto in considerazione la mia proposta di eliminare lo stregone ora."
Nicole disse secca:" No, nessun viaggio nel tempo. Il piano è molto più semplice: useremo Excalibur per spezzare il Bastone, così rispetteremo gli eventi."
Moriarty per contro disse sprezzante:" Eliminarlo sarebbe molto più logico e poi, sentiamo, come farete a recuperare ed usare una spada leggendaria? Nessuno di voi è re Artù."
Flynn a quel punto con un rapidissimo movimento estrasse Excalibur dal fodero che portava allacciato alla vita e con un abile gesto puntò l' arma ad un paio di centimetri dal collo dell' Immaginario, disse poi freddo e sprezzante:" Moriarty, credi che io non fossi già preparato? Credi che non avessi già recuperato Excalibur? Non sottovalutare mai un Pendragon, potrebbe essere l' ultima cosa che farai."
Dopo una breve pausa ad effetto il Bibliotecario disse anche più minaccioso:" Non sarò il mio antenato ma ti posso assicurare che non è mai una mossa intelligente credere che solo Artù fosse abbastanza potente da poter controllare la magia di Excalibur."
Sentendo quella frase, complice la minaccia della lama, l' Immaginario impallidì per poi dire con un filo di voce, carico come al solito di astio:" Antenato..."
Flynn vedendo quella reazione ebbe un moto di soddisfazione, aggiunse poi divertito ma al contempo minaccioso:" Il tuo padrone non ti aveva avvisato? Comunque sia Moriarty hai due possibilità: o ci aiuterai o ti farò svanire in una nuvola di inchiostro. Io e Nicole dobbiamo salvare il mondo, non ci servono ulteriori ostacoli o complicazioni."
Moriarty dopo aver sentito quelle parole disse a denti stretti:" Qual è il piano?"
Nicole prese parola e fece una rapida analisi della situazione:" La storia finisce con il libro sommerso e il Bastone spezzato. Noi per sconfiggere Prospero faremo esattamente così."   
Il terzetto improvvisato si mise quindi in cammino e, dopo qualche minuto, raggiunse il piccolo terrazzo da cui Prospero osservava il paesaggio circostante; a quel punto Moriarty si separò da Flynn e Nicole per andare dallo stregone e agire da diversivo, il Bibliotecario e la Guardiana invece decisero di nascondersi fra i profumatissimi cespugli di rose che si trovavano sotto lo stregone e aspettare il momento giusto per rubare sia il libro che il Bastone.
In un sussurro Nicole chiese al marito:" Secchione, non mi fido per nulla di quell' Immaginario... Abbiamo il piano B?"
Il newyorkese rispose con un tono tirato:" Psicopatica il piano B non è altro che il nostro solito piano B: improvvisare al momento con quello che ci viene in mente... Abbiamo Excalibur, anche se ha quattro secoli in meno Cal è sempre una delle armi magiche più potenti... Inoltre mal che vada c' è sempre la profezia dei Pendragon."
Bibliotecario e Guardiana a quel punto dissero in coro, conoscevano a memoria quelle parole che ai più erano sembrate profetiche per il ritorno di Artù:" Quando Albion sarà in pericolo chi ha brandito Excalibur in passato lo farà anche in futuro per salvare il regno."
La Guardiana stava per commentare incerta, realizzando un dettaglio decisamente interessante; venne però interrotta dalla voce di Prospero, che notando l' arrivo di Moriarty, chiese minaccioso:" Chi è là?!"
L' Immaginario rispose mentre si inginocchiava, mettendo nel gesto tutta la falsa reverenza di cui era capace, e usando il tono più viscido e servile del suo repertorio:" Io, mio signore. Il vostro autore mi conosceva." Prospero disse confuso e incerto da quella frase:" Io... Io... Non rammento... Ciò che fece o vide l' autore... La mia mente è confusa!"
Moriarty decise di cavalcare quell' onda così disse con una certa dose di teatralità, spalancando le braccia per avere anche più enfasi:" Io vi porto un immenso dono."
Prospero a quel punto si mise a ridere sprezzante, cosa mai poteva portare in dono un misero uomo al più grande stregone che si fosse mai visto sulla faccia della terra?
Disse poi sprezzante, tanto per enfatizzare al meglio il concetto all' uomo che aveva osato mettersi al suo cospetto:" Sono il mago più potente dell' universo! Di quale dono farfugliate?"
Rimettendosi in piedi Moriarty disse con sicurezza:" Io vengo dal tempo futuro, inviato da voi stesso, signore. Conosco i volti di tutti i vostri nemici e conosco il destino che vi attende. Il vostro destino, il vostro glorioso destino."
Prospero disse immediatamente interessato, con un avido scintillio negli occhi:" Mostratemelo."
L' altro Immaginario si allontanò, seguito dallo stregone che lasciò incustodito il libro; Nicole non ebbe quindi difficoltà ad arrampicarsi, nonostante il poco pratico abito che indossava, sul terrazzo e a lanciare l' oggetto lasciato incustodito al marito, perché lo affogasse nella fontana lì vicina.
Il Bibliotecario prese al volo il libro ma la Guardiana non fece in tempo a iniziare la sua discesa dato che venne colpita da un incantesimo di prospero che la fece atterrare dolorante fra i cespugli sottostanti; quello fu il primo grosso errore di Prospero: vedendo la scena Flynn venne pervaso da una rabbia che aveva provato solo poche altre volte nella sua vita, nessuno poteva permettersi di fare del male a Nicole.
Nel presente invece Jenkins aveva radunato su un palco tutti gli elementi che Flynn aveva fatto arrivare loro dal passato e una volta ultimati i preparativi per l' esorcismo aveva iniziato un rituale di evocazione:" Con il libro e la penna un tempo a te cari io ti invoco qui, grande Prospero."
Non passarono che pochi secondi prima che l' Immaginario che si era impossessato del suo autore comparisse in uno scoppio di energia azzurra, afferrando poi il manoscritto della Tempesta e la penna fatta con il legno della corteccia dell' Albero della Conoscenza; gli elementi dell' esorcismo iniziarono a brillare ma l' attenzione dello stregone era rivolta a Jenkins, dato che gli disse superbo:" Sono stato ingannato! Sciocco cavaliere, credete che non mi avveda della debolezza della vostra magia?"
La testa d' asino, i garofani e il mantello si illuminarono ancora una volta e rinchiusero Prospero in una prigione triangolare, lo stregone però ebbro del suo potere non sembrò rendersi conto del pericolo dato che continuò a parlare:" Ah! Vorreste intrappolarmi? Dopo aver consegnato il Bastone nelle mie mani?"
Mentre arrivavano Jacob, Cassandra ed Ezekiel, Jenkins disse sicuro di sé, convinto della sua vittoria:" Intrappolarti no di certo. Voglio espellerti piuttosto."
Osservando i tre Bibliotecari posti ai vertici del triangolo lo stregone chiese perplesso:" Cosa significa?"
Jenkins rispose impassibile, anche se vedere prospero agitato come un animale in gabbia era in un qualche modo soddisfacente:" Abbiamo tutti gli elementi per un esorcismo. Tutto il mondo è teatro e uomini e donne non sono altro che attori."
Nel 1611 Flynn per prima cosa aveva aiutato Nicole a rialzarsi e dopo essersi assicurato delle sue condizioni le diede il libro, perché lo annegasse mentre lui avrebbe pensato a Prospero e al Bastone; sguainando Excalibur il discendente di Artù si preparò ad affrontare il mago che si era impossessato del suo stesso autore.
Prospero inizialmente non riconobbe la spada che il suo avversario aveva fra le mani così non pensò minimamente di essere in pericolo, la sua sicurezza di poter sconfiggere qualunque nemico era decisamente maggiore; lo stregone quindi lanciò contro il Bibliotecario una scarica di fulmini, che lui però non ebbe difficoltà a parare con la lama della spada.
Osservando quella scena lo stregone commentò perplesso:" Non so che sortilegio abbiate usato per la vostra arma ma sappiate che non vi servirà. La vostra arma sarà potente ma voi avete una debolezza ben più grande, che mi avete indicato voi stesso. Mi dispiace rovinare un così bel fiore ma la mia ascesa non potrà essere ostacolata in alcun modo."
Prospero stava per colpire Nicole, che nel frattempo era arrivata alla fontana e stava cercando di affogare il libro magico dello stregone; l' intervento repentino di Moriarty, che si era frapposto fra la Guardiana e lo stregone fece sì che solo l' Immaginario venne colpito.
Questi finì a terra, solo per essere colpito nuovamente da una successiva scarica di fulmini magici; Flynn, ripresosi dallo shock iniziale di vedere Moriarty che si sacrificava per salvare Nicole, decise di intervenire e diede una violenta spallata a Prospero, che perse l' equilibrio e cadde a terra.
Il Bibliotecario si avvicinò alla sua nemesi personale per controllare il suo stato di salute; notando che dalle sue ferite scaturivano nuvole di inchiostro al posto del sangue il newyorkese disse con un insolito tono empatico e rassicurante:" Non temere, questa non è la fine della tua storia. Tornerai nel tuo libro e sarà come se nulla di tutto questo fosse mai successo."
Moriarty dopo aver guardato Nicole, impotente e scossa, si rivolse al Bibliotecario e disse con fatica:" Flynn... Il Bastone... Spezza il bastone e potrai riscrivere la sua storia..."
Detto questo, senza che avesse tempo di aggiungere altro l' Immaginario svanì in una nuvola di fumo nero, simile ad inchiostro; dopo quella scena Flynn si alzò nuovamente in piedi con tutta calma, si spazzolò lievemente i vestiti con un rapido cenno della mano sinistra e si rivolse a prospero con un tono tanto calmo quanto freddo:" Sai, non mi stava affatto simpatico, a dirla tutta non mi andava proprio a genio, fra noi c' era odio reciproco soprattutto perché si era invaghito di mia moglie... Moriarty però non meritava di fare una fine del genere e per quanto mi faccia senso dirlo merita di essere vendicato."
Lo stregone sentendo quelle parole gli disse beffardo:" Voi volete spezzare il bastone? E con quale arma siete venuto? Il coltello o il pugno di ferro? Io sono il più grande mago dell' universo e voi siete venuto ad affrontarmi con una spada."
Nicole, terminata la sua opera si alzò in piedi e disse sprezzante:" Qui ti sbagli. E parecchio. Per prima cosa sappi che è Merlino il mago più potente, non tu. E come seconda cosa quella che ha in mano mio marito non è una semplice spada: è Excalibur!"
Sentendo il nome dell' arma Prospero impallidì per poi dire incredulo:" Excalibur? Ma non siete Artù! Egli è l' unico ad aver mai toccato Excalibur!"
Flynn disse con un sorrisetto di superiorità, sentendo tutta la magia contenuta nel suo sangue Pendragon scorrergli impetuosa e potente nelle vene:" Eppure eccomi qua: non sono Artù Pendragon eppure maneggio Excalibur come hanno fatto tutti i miei antenati prima di me e come ha fatto per primo Artù. Tutti tendono a credere estinta la famiglia Pendragon, nel mondo soprannaturale però tutti sanno che non è così... Prospero avresti dovuto informarti meglio."
Finito di parlare il Bibliotecario partì all' assalto ed impegnando Prospero in uno scambio di fendenti serrato e veloce, dando dimostrazione della sua abilità di spadaccino; Flynn dovette ammettere a sé stesso che anche prospero non se la cavava male in un duello corpo a corpo, anche se andava detto che per difendersi dai fendenti non era in grado di usare incantesimi.
In un momento di stallo lo stregone disse furente:" Avevate già brandito Excalibur! Non è possibile che uno straniero abbia una simile maestria! Quando è stato!?"
Flynn rispose con un sorrisetto sarcastico:" Nel futuro, ma non capiresti i viaggi nel tempo!"  
Nel presente invece i Bibliotecari erano pronti a compiere l' esorcismo che avrebbe liberato Shakespeare dall' influenza di Prospero, la prima a cominciare fu Cassandra dato che iniziò a leggere da un libro mentre faceva un passo avanti e riducendo il triangolo che teneva imprigionato lo stregone, pensando all' ironia che c'era nel far leggere a loro tre esattamente quei passaggi:" Di tante meraviglie che ho veduto io stimo la più strana che l' uomo debba temere la morte, visto che essa è una fine necessaria e che essa verrà quando vorrà venire. Perché solo ricusando il potere della morte essa non avrà potere su di me."
Successivamente fu il turno di Jacob fare un paio di passi in avanti e iniziare a leggere:" So serbare un onesto segreto, montare a cavallo, guastare una storia e riferire un semplice messaggio com'è, senza infiorarlo. Questo sa fare un uomo comune, questo faccio io. Sono capace di farlo e il meglio di me è la precisione. Perché per essere dobbiamo sapere chi siamo."
Toccò ad Ezekiel concludere l' esorcismo:" Io peccherò in modo da fare del peccato un' arte, riscattando il tempo quando nessuno crederà che lo avrei fatto. Perché essere un' eroe è più dolce quando nessuno ti crede tale."
Prospero ora era rinchiuso in un triangolo di circa un metro per lato ed era caduto in ginocchio e mentre si reggeva la testa aveva esclamato sofferente, per poi iniziare ad agitarsi come un animale ferito:" Le sue parole! Sono le sue parole! No! No! No! Che diabolico sortilegio è questo!?"
Jenkins si era avvicinato e dopo aver guardato Prospero con aria di compatimento spiegò all' Immaginario come stavano le cose:" La penna. Essa vi ha trasformato mentre narravate la storia di Prospero. Ora avete in mano il libro e la penna e avete udito le sue parole, questo è Shakespeare, questa è la sua storia."
Nel momento esatto in cui Flynn con un fendente ben assestato spezzò il Bastone di Prospero anche l' esorcismo ebbe effetto e davanti ai Bibliotecari e a Jenkins ora c'era William Shakespeare in persona e non più Prospero l' Immaginario, che si guardava attorno con aria spaesata ed incredula.
Mentre gli effetti dell' incantesimo di Prospero sparivano Jenkins disse con una punta di divertimento nella voce:" Il signor Shakespeare presumo."
Nel 1611 invece Flynn e Nicole ebbero il tempo di abbracciarsi e scambiarsi un bacio carico di sollievo e felicità per il buon esito della missione, i due subito dopo si guardarono e anche se nessuno aprì bocca era chiaro stessero pensando alla stessa cosa: come tornare nel presente dato che la loro macchina nel tempo era andata distrutta.
Era vero che la lettera ricevuta un anno prima li rassicurava sul fatto che avrebbero trovato una soluzione ma in quel preciso momento il Bibliotecario e la Guardiana non avevano idee; l' apparizione di un portale da cui si vedevano i Bibliotecari e Jenkins distrasse i due, che si avvicinarono per vedere se era possibile comunicare attraverso i secoli.
Quando furono a portata d' orecchio la prima a parlare fu Cassandra che esclamò sollevata:" Siete vivi!"
Nicole sorrise prima di rispondere alla rossa con il suo tipico sorrisetto divertito e leggermente sarcastico:" Sì Cass, ci vuole ben altro per farci fuori."
D' altro canto Shakespeare riconoscendo Flynn e Nicole disse gioviale:" Vi saluto da un luogo lontano quattro secoli."
La Guardiana disse ironica:" Nulla di strano, quello è il nostro tempo... Beata ignoranza di chi non è coinvolto nel soprannaturale o non è un impiegato della Biblioteca!"
Flynn invece, mentre assicurava Excalibur nuovamente nel fodero commentò interessato lo strano fenomeno a cui stavano assistendo:" Un varco spazio temporale. Lo spazio tempo si sta ricomponendo e tornando alla normalità... Shakespeare deve tornare nel suo presente e nel nostro passato, deve vivere in questo secolo, come prevede la storia."
Ezekiel disse pratico rivolto a Nicole:" Perfetto. Lui passa dalla vostra parte e voi tornate nel presente. Problema del viaggio di ritorno risolto. Ezekiel Jones 1, viaggio nel tempo 0."
Jenkins però non condivideva lo stesso tono ottimista e speranzoso del ladro, dato che decise di far presente ai Bibliotecari come funzionavano davvero i viaggi nel tempo; l' uomo disse infatti con espressione seria e anche triste e rassegnata:" Purtroppo mi duole avvisarvi che le cose non sono così semplici. Quando Shakespeare tornerà nel suo secolo il paradosso primario sarà risolto, il nesso causale richiede solo che lui torni nel suo tempo e non che i signori Carsen facciano ritorno... L' artefatto con cui i signori Carsen sono giunti nel passato si è poi rotto..."
Ezekiel esclamò immediatamente contrariato:" Non è giusto!"
Jacob d' altro canto, mentre distoglieva lo sguardo da Flynn e Nicole disse teso e con un tono strano, quasi come se cercasse di reprimere tutte le sue emozioni e risultare foste agli occhi di tutti gli altri ed essere di supporto soprattutto per Cassandra:" Nessuno ha mai detto che lo sarebbe stato."
La rossa invece disse agitata e preoccupata per il destino di Flynn e Nicole, quasi sull' orlo delle lacrime:" E ora che facciamo?"    
Jenkins le rispose teso:" Loro lo hanno già capito signorina Cillian."
Jacob a quel punto abbracciò Cassandra per darle un minimo di conforto in quella situazione tremenda, si rivolse anche a Flynn e Nicole dicendo con un tono abbattuto:" Credo che sia giunto il momento dei saluti... Vorrei che si potesse fare qualcosa per aiutarvi ma al momento l' unica cosa che mi viene in mente è cercare di mantenere viva la vostra eredità e far finta che le parole che ci avete detto in Biblioteca saranno il nostro ultimo saluto... Mi mancherete davvero tanto e spero sappiate che sono grato per quello che avete fatto per me in questi due anni... Abbiate cura di voi." Anche Ezekiel volle salutare Bibliotecario e Guardiana a modo suo, disse infatti con il suo solito sorriso beffardo ma senza la spavalderia nella voce, sostituita dalla tristezza:" Rubate qualche gioiello e lasciatelo dove mi sia facile trovarlo."
Nicole sentendo quella frase disse con un mezzo sussurro divertito, nonostante tutto:" Non cambiare mai Zeke."
Il ladro disse con un sorriso tirato:" E perché dovrei?"
Dopo qualche secondo di pausa si rivolse direttamente a Flynn dicendogli senza giri di parole:" Ah, ancora non mi vai a genio."
Flynn d' altro canto rispose immediatamente per le rime a quella piccola provocazione:" La cosa è ricambiata, evita di traviare i miei figli. Ti chiedo solo questo."
Cassandra invece sciolse l' abbraccio di Jacob per poi provare a passare il varco e raggiungere Flynn e Nicole, esclamando con convinzione disperata e un tono che rasentava il pianto:" Troverò una soluzione! Troverò il modo di riportarvi indietro! Non potete rimanere bloccati nel passato! Voi avete troppo da perdere!"
Jacob e Jenkins afferrarono la rossa impedendole di combinare una sciocchezza, Flynn d' altro canto tranquillizzò la Bibliotecaria:" Cassandra, non devi farlo. A trovare un modo per tornare nel presente penseremo io e Nicole. Tu devi pensare a vivere la tua vita e a goderti appieno il tuo futuro. Hai un grande cuore, so che sei preoccupata per noi e per Al, As e Reg. Loro hanno sempre saputo che un' eventualità del genere sarebbe potuta capitare, ci metteranno un po' ad accettarlo ma lo faranno. Lo dovrete fare anche voi tre: siete la nuova generazione e non potremmo essere più fieri di voi."
Dopo aver sentito quelle parole anche Jenkins volle dire qualcosa per salutare Bibliotecario e Guardiana, decise di iniziare rivolgendosi al discendente del suo vecchio amico:" Colui che ha brandito Excalibur in passato lo farà anche in futuro e salverà il regno. Signor Carsen lei ha brandito Excalibur in passato e lo ha fatto anche nel futuro. Davvero ben fatto signore, sono più che sicuro che Artù sarebbe fiero di lei."
Flynn ricambiò quelle parole con un sorriso e un cenno del capo, il cavaliere si rivolse poi a Nicole:" Signora Carsen è stato un piacere. Inizialmente non credevo che avrei tollerato i suoi atteggiamenti ma con il passare del tempo ho conosciuto la persona straordinaria che è e posso ammettere in tutta onestà che è stato un onore lavorare al suo fianco in questi anni."
La bionda rispose con un sorriso:" Dal mio punto di vista è tutto reciproco Galahad, all' inizio credevo ti avrei strangolato alla prima occasione ma ora posso dire che senza di te non ce l' avremmo mai fatta ad affrontare tutto quello che ci è capitato e uscirne vivi. Ti prego di continuare a fare quello che hai fatto fino ad ora anche pr le prossime generazioni."
Essendo finito il tempo dei saluti Shakespeare attraversò il portale spazio temporale, chiudendolo dato che il paradosso era finalmente stato risolto; Jenkins e i Bibliotecari osservarono inermi le figure di Flynn e Nicole dissolversi fra le nebbie del tempo.
Cassandra a quel punto iniziò a piangere mentre Ezekiel chiese incerto:" E ora come diremo a Margie e ai loro figli quello che è successo?"
Fu Jacob, impegnato a rassicurare Cassandra al meglio delle sue possibilità, a dare una risposta all' amico:" Non sarà facile ma dovremo dire loro la verità, se la meritano... Spero solo che dicessero la verità quando hanno detto che sarebbero tornati e che non lo abbiano detto solo per alimentare false speranze."
Fu incredibilmente Jenkins a rivestire il ruolo di ottimista del caso, per una volta:" Se c'è una cosa che ho imparato dai signori Carsen è che loro non si tirano mai indietro nel cercare di mantenere la parola data. Sono convinto che se esista un modo per tornare loro lo scopriranno."
Con quella fievole speranza il quartetto tornò in Biblioteca, pronto ad affrontare Margie, Alastair, Regan e Astrea Carsen non appena ci sarebbe stata l' occasione; quando qualche ora dopo il rientro del quartetto arrivarono i famigliari di Flynn e Nicole tutti i presenti si guardarono negli occhi a disagio, fu Jenkins a rompere il ghiaccio vedendo lo sguardo piuttosto esplicito di Margie e la confusione sui volti dei figli di Bibliotecario e Guardiana.
Il cavaliere decise di assumersi l' onere delle spiegazioni così esordì con un tono mesto e serio:" Mi sembra inutile stare qui a fingere che vada tutto bene e che l' assenza dei signori Carsen sia solo momentanea e perfettamente spiegabile. Credo sia più onorevole e decoroso per tutti dire la verità, vi meritate di sapere come stanno le cose e quello che Flynn e Nicole hanno fatto e perché lo hanno fatto. Per fermare Prospero hanno deciso di tornare nel 1611, solo che sfortunatamente la reliquia che hanno usato si è rotta immediatamente dopo... Sono tremendamente dispiaciuto ma Flynn e Nicole sono intrappolati nel passato e non so se riusciranno mai a tornare. Prima di partire ci avevano chiesto di spiegarvi il perché abbiano preso una simile decisione... Credo lo sappiate già tutti e quattro... La cosa che mi preme dire è che mi spiace che siamo stati noi ad avere la possibilità di dargli un ultimo saluto e non voi, che siete la loro famiglia."
La prima a dire qualcosa fu Margie, che disse con una certa arrabbiatura nella voce mentre riprendeva il cavaliere:" Non dirlo nemmeno per scherzo Galahad! Siete anche voi la nostra famiglia!"
Dopo una pausa aggiunse con tono più calmo ma anche più sofferente, era palese che si stesse chiedendo quanti altre persone care avrebbe perso prima della fine dei suoi giorni:" Poi capisco il perché della scelta di mio figlio: come al solito lui e Nicole hanno preso la decisione più difficile per poter garantire a tutti noi un futuro migliore... È il senso di sacrificio dei Carsen... Posso dire che ero preparata, che sapevo che prima o poi sarebbe successo e che questa cosa non mi faccia male... Mentirei. Ho appena perso mio figlio e mia nuora... Sono però fiduciosa bei loro mezzi: sono bloccati nel passato, non sono morti."
Fu Regan a quel punto a intervenire nel discorso di sua nonna, con tutto l' entusiasmo e la fiducia che un bambino poteva avere:" Stiamo parlando di mamma e papà! Di sicuro sono già all' opera per trovare una soluzione che li riporti al presente! Hanno sconfitto Prospero! Non si lasceranno certo fermare da un ostacolo! Inoltre se non dovessero riuscire da soli avrebbero il nostro supporto e quello dello zio Martin! Stiamo parlando del mago più potente del mondo! Lui di sicuro potrà aiutarci."
Alastair d' altro canto, pur condividendo la speranza del fratello minore era più teso, chiese infatti con una serietà che si discostava molto dai suoi dieci anni:" A proposito, dov'è?"
Fu Jacob a rispondere alla domanda, con tono piatto e distante:" Non lo sappiamo. È sparito non appena Flynn e Nicole sono tornati nel passato. Ci ha lasciato solo un biglietto in cui diceva che avrebbe trovato una soluzione."
Nessuno aggiunse altro per qualche minuto e solo allora gli adulti si accorsero dell' assenza di Astrea; Cassandra chiese immediatamente preoccupata alla nonna della bambina:" Un momento! Che fine ha fatto Astrea?"
Margie rispose con un sospiro:" Se conosco bene mia nipote, e credo proprio di sì, sono pronta a scommettere che si è rifugiata in Biblioteca per stare da sola... Quella bambina è uguale a suo padre, anche lui aveva cercato la solitudine quando è morto suo padre... Sarà combattuta fra la speranza e il realismo. L' unico consiglio che posso darvi è quello di lasciarla da sola... Quando se la sentirà sarà lei stessa a farsi vedere di nuovo e ad aprirsi con noi... Al, Reg voi preferite cercare vostra sorella, rimanere qui o fare altro?"
Il maggiore rispose quasi in trance alla nonna, aveva molto a cui pensare e parlare con Astrea poteva essergli d' aiuto ma d'altro canto sapeva che la sorella aveva bisogno dei suoi spazi:" Rimarrò nell' ufficio finché non si deciderà cosa fare per salvare mamma e papà."
Regan d' altro canto si diresse verso la Biblioteca dicendo convinto:" Vado a cercare qualcosa da leggere. Chiamatemi quando sarà pronta la cena."
Sia la serata che i due giorni successivi trascorsero pressoché nello stesso identico modo: Alastair aveva deciso di rimanere nell' ufficio e allontanarsi solo per esigenze essenziali, Regan aveva deciso di leggere qualunque cosa lo distraesse, Astrea invece era praticamente sparita e diventata una sorta di fantasma che infestava la Biblioteca, Margie invece era andata alla ricerca di Merlino con l' intenzione di farsi aiutare in modo serio e infine Jenkins e i Bibliotecari si erano gettati a capofitto nel lavoro, anche loro in cerca di qualunque cosa li potesse distrarre ed evitare di pensare all' assenza di Flynn e Nicole.
Il pomeriggio del terzo giorno nell' ufficio della Biblioteca erano presenti solo Jenkins e Jacob, il cavaliere ad un certo punto aveva commentato con tono vago e distante, ancora in lutto come tutti lì in Biblioteca:" La ringrazio per il suo aiuto signor Stone, è importante assicurarsi che la Biblioteca sia in perfetto ordine."
Il bibliotecario rispose con lo stesso tono usato da Jenkins. nemmeno lui aveva ancora superato l' assenza di Flynn e Nicole:" Si figuri... Anzi, lavorare mi aiuta a non pensare. Anzi, capisco perché Alastair sia qui a leggere qualunque carta e che addirittura Regan si sia messo a leggere: lavorare e essere impegnati aiuta a distrarsi e a non pensare... Anche per me è così a dirla tutta."
Sentendo quelle parole Jenkins chiese con sincero e preoccupato interesse:" Quanto agli altri?"
Stone rispose anche a quella domanda:" Astrea è un' ombra, sembra uno spettro se la si guarda in faccia, la signora Carsen invece ha deciso di andare ad Avalon per cercare risposte, Ezekiel finge di stare bene e Cassandra non ci prova nemmeno."
Dopo un istante di pausa Stone decise di cambiare discorso, parlare delle emozioni di tutti era anche più deprimente perché in quei giorni la negatività collettiva non aveva fatto altro che crescere e autoalimentarsi: tutti avevano iniziato a parlare il meno possibile e a stare in compagnia degli amici solo lo stretto necessario; lui poi aveva anche consolato Cassandra, che in quelle notti faceva sempre una tremenda fatica ad addormentarsi a causa delle lacrime** e quando ci riusciva dormiva solo poche ore.
Il Bibliotecario disse quindi la prima cosa che gli era passata per la testa:" La Biblioteca quando si è rimescolata ha combinato un disastro: alcune sale erano sottosopra, tre avevano cambiato colore, una sala era rovesciata come un calzino..."
Sentendo quelle ultime parole Jenkins stava per fare una domanda ma Jacob fu più veloce ad impedirglielo dicendo quasi spazientito:" Niente domande, la prego. Per la sala chiusa invece mi sa spiegare perché sembrerebbe che tutti noi abbiamo idea di come entrare quando in realtà nessuno di noi ha mai capito come si apra?"
Jenkins rispose perplesso:" Non si può aprire, non ci sono chiavi... Quella stanza è chiusa da sempre, io e il signor Carsen abbiamo provato ad entrarci parecchie volte ma non ci siamo mai riusciti."
Sentendo quelle parole Jacob disse anche più perplesso:" Un' iscrizione sulla porta dice che tutti noi, inclusi i figli di Flynn e Nicole ci possiamo entrare."
La questione si stava dimostrando sempre più strana e misteriosa; Jenkins non ci stava nemmeno capendo più molto, per lui era decisamente frustrante però doveva riconoscere che la situazione meritava di essere risolta; fece presente al Bibliotecario, con la sua migliore espressione confusa e perplessa che quello che stava dicendo non aveva alcun senso:" Come... Come dice? Non ci sono iscrizioni sulla porta."
Jacob a quel punto decise che era meglio ricorrere alla terapia d' urto: un vecchio detto non diceva forse vedere per credere?
Stone pensò bene di radunare anche gli altri Bibliotecari e Alastair, Regan e Astrea; vedere in che condizioni era la bambina lasciò gli adulti decisamente scossi: il colorito anche più pallido del solito faceva risaltare in modo inquietante le occhiaie violacee che incorniciavano gli occhi castani della bambina, di solito pieni di vita e di curiosità ma ora stanchi e arrossati per il pianto; anche i suoi lunghi capelli biondi ne risentivano: di solito erano lucidi e di un liscio ordinato mentre ora erano tutti scarmigliati.
Solo Alastair ebbe il mezzo pensiero di rimproverare la sorella minore ma poi vedendo che bene o male tutti mostravano gli stessi sintomi, anche se meno evidenti, decise che non era il caso di risultare ipocrita; decise di cingere la sorellina in un abbraccio per farle capire che non era sola e che su di lui avrebbe potuto sempre contare.
Regan d' altro canto vedendo lo stato d' animo dei fratelli provò a rassicurarli con un minimo di ottimismo nella voce, ben lontano dalla convinzione e dalla sincerità che aveva dimostrato il primo giorno:" Ho la sensazione che sia tutta opera di mamma e papà, questo secondo me non è altro che il loro ritorno in grande stile. Sennò perché far venire anche noi?"
Nessuno rispose a Regan, sia per non infrangere le sue speranze che le proprie.
Quando Jacob arrivò a destinazione i sette si ritrovarono in un corridoio formato da due librerie alla cui fine c' era una porta in metallo senza una serratura ma con solo una maniglia.
Arrivati a destinazione i tre Bibliotecari, i tre bambini e Jenkins si fermarono ad osservare la porta misteriosa mentre Jacob diceva convinto:" Eccola."
Jenkins d' altro canto si avvicinò e passò la mano sull' iscrizione in eleganti lettere gotiche mentre commentava interessato:" A Jenkins, Jacob, Ezekiel, Cassandra, Alastair, Regan e Astrea: la chiave è nei nostri nomi. Non è mai stata visibile prima d' ora."
Jacob commentò sicuro di quanto aveva già osservato in precedenza:" Sembrerebbe un intarsio in rame..."
Mentre sul viso di Regan Antares Carsen compariva un sorriso di vittoria Cassandra non potè fare a meno di dare una spiegazione scientifica al fenomeno:" Beh, è l' ossidazione che rende verde il rame. La Statua della Libertà ad esempio prima era bella lucida prima che si ossidasse!"
Ezekiel concluse il ragionamento iniziato dalla rossa, mentre anche in Astrea e Alastair iniziava a diffondersi l' ottimismo del fratello:" Se per scrivere usi il rame, sapendo che si confonderà con il metallo circostante, è perché vuoi che sia leggibile solo una volta ossidato. Un bel trucchetto! Una crittografia metallurgica a tempo!"
Stone commentò riflessivo:" Un tempo infinito... La Statua della Libertà ha impiegato anni ad ossidarsi... Qui stiamo parlando di..."
Furono i tre bambini a completare la frase in coro:" Di secoli."
Regan aggiunse poi con l' aria compiaciuta che era tipica anche di Flynn quando aveva ragione:" Io ve lo avevo detto. Questo è di sicuro il modo che mamma e papà hanno scelto per tornare in grande stile! Non per dire io ve lo avevo detto ma io ve lo avevo detto!"
Jenkins annuì, concordava con il pensiero di Regan ma decise di esporre il suo punto di vista con tono più pacato e senza perdere le sue buone maniere da perfetto lord:" Concordo con lei signorino Carsen. Questo è un messaggio dal passato, segreto. Non leggibile fino a questo preciso momento. Senza dubbio questa è la firma del signor Carsen."
Cassandra allora chiese curiosa e ottimista, come non lo era da giorni:" A Jenkins, Jacob, Ezekiel, Cassandra, Alastair, Regan e Astrea: la chiave è nei nostri nomi... Che cosa significa?"
Il Cavaliere del Graal rispose con sicurezza:" Credo sia molto semplice: Flynn Carsen e Nicole Noone."
A quel punto l' uomo provò ad aprire la porta ma non successe nulla, era lì sigillata come lo era stata per secoli; Jones osservando la scena chiese incerto ma con un' inconfondibile punta di divertimento nella voce nel vedere la perplessità di Jenkins:" Come mai non succede niente? Jenkins è sicuro di aver capito la richiesta?"
Per tutta risposta il Custode disse con una notevole dose di fastidio e sarcasmo:" Certamente. Come crede si chiamino i signori Carsen?"
Cassandra decise di intervenire con un suggerimento sia per cercare di risolvere il mistero sia per placare gli animi:" Non potrebbero intendere i loro nomi completi? So che Flynn quando è in missione diplomatica a volte si fa chiamare con il nome esteso che è Flynn Alexander Pendragon Carsen... Per Nicole non saprei invece... Ragazzi, vostra madre ha per caso un secondo nome?"
Ad un cenno negativo di Astrea, Cassandra concluse:" E Nicole Noone in Carsen."
Anche questo tentativo fu fallimentare dato che la porta non diede cenno di volersi aprire; anche Jacob volle provare a dare il suo contributo, dopo aversi riflettuto infatti disse convinto:" Non dobbiamo dimenticarci chi sono davvero, sono Flynn e Nicole! Sono quelli che sono durati di più in questo lavoro! Sono il Capo Bibliotecario e la Guardiana!"
Nemmeno l' idea di Stone parve funzionare, Ezekiel iniziava a divertirsi nel vedere la frustrazione sui volti di Jacob e Jenkins, stava anche per essere rimproverato malamente dal cavaliere quando ad Alastair venne in mente un dettaglio fondamentale, che non esitò ad esporre a tutti i presenti:" Un momento. Se tutto questo è stato organizzato da mio padre perché lo scoprissimo al momento opportuno è utile tener presente che con buone probabilità serviranno anche nomi che non sono usati spesso. Voglio dire, se per caso qualcuno avesse detto Guardiana o Capo Bibliotecario due secoli fa sarebbe stato un problema, non trovate? Lo stesso vale per Flynn Carsen e Nicole Noone: qualcuno avrebbe potuto scoprire qualcosa che non doveva con dieci anni di anticipo... No, i nomi che aprono la porta devono essere un qualcosa che non sarebbe stato detto per caso nel corso dei secoli ma anche di facile intuizione per noi, che li conosciamo così bene."
Astrea capì immediatamente dove volesse arrivare il fratello maggiore dato che proseguì con il suo tipico entusiasmo e una ritrovata luce negli occhi:" Dovrebbe essere un qualcosa di importante e conosciuto comunque, come i loro soprannomi."
Fu Regan a concludere con un sorriso eccitato, il bambino non vedeva l' ora di poter rivedere i genitori:" E cosa dicono sempre? Che alla fine, tolti i loro ruoli, i loro nomi, i loro titoli non sono altro che una Psicopatica e un Secchione innamorati."
A quell' ultima frase la porta emise i tipici suoni di una serratura che si apriva, facendo capire che i tre Carsen avevano avuto l' intuizione vincente; Jenkins aprì quindi la porta e i sette entrarono immediatamente nella sala misteriosa.
Quello che si trovarono di fronte li deluse: era solo una grande sala in penombra, il cui unico contenuto era nascosto da un telo bianco.
Avvicinandosi Jenkins rimosse il telo e quello che tutti poterono vedere fu la statua di un uomo e una donna, vestiti in abiti moderni, che si baciavano e soprattutto che erano incredibilmente ed inquietantemente identici a Flynn e Nicole; l' uomo teneva la mano destra sul fianco della donna e la sinistra sul suo viso, lei invece con la sinistra teneva la cravatta che lui indossava per tirarlo alla sua altezza e con la destra aveva afferrato la sua spalla.
Tutti si avvicinarono per osservare meglio i dettagli e poterono notare con ammirazione sia il realismo nei particolari sia la capacità dello scultore di cogliere le espressioni innamorate e incredibilmente fedeli alla realtà che quelle due statue dimostravano di possedere e che, anzi, sembravano essere proprio quelle del Bibliotecario e della Guardiana originali.
Vedendo quella scultura Cassandra commentò ammirata:" Wow... incredibile! Come..." 
La Bibliotecaria non finì mai la sia domanda dato che non appena ebbe pronunciato le prime parole la statua si sgretolò e al posto di due copie di pietra davanti a Jenkins, i Bibliotecari e i tre bambini comparvero i veri Flynn e Nicole che si staccarono dal loro bacio e salutarono i presenti con una calda risata di felicità e sollievo.
Tutti gli altri ricambiarono la felicità dei due con più o meno visibilità: i tre uomini si limitarono a dei sorrisi, Cassandra rise felice mentre Alastair, Regan e Astrea corsero ad abbracciare i genitori, che vennero leggermente sbilanciati a causa dei secoli passati fermi sotto forma di statue.
Vedendo quel ricongiungimento famigliare tutti pensarono bene di lasciare ai cinque Carsen del tempo per loro così fu solo dopo una decina di minuti, in cui Nicole aveva squadrato i figli da ogni angolazione e aveva constatato anche che purtroppo sembrava che i tre avessero reagito come lei e Flynn avevano supposto, il Capo Bibliotecario disse con un sorriso allegro:" Vi siamo mancati?"
La prima a dire qualcosa fu Cassandra, che disse allegra e sollevata:" Avete viaggiato nel tempo facendo il giro lungo!"
Anche Jenkins commentò quel piano:" Brillante, davvero molto brillante."
Nicole invece propose una cosa che era decisamente molto più pratica:" Perché non raggiungiamo l' ufficio, ci mettiamo a sedere comodi e vi raccontiamo tutto quanto? Perché sono sicura che vogliate sapere tutto nei minimi dettagli."
Ricevendo cenni di assenso tutti misero in pratica la proposta della Guardiana, che fu anche la prima a riprendere parola quando, soprattutto Regan, iniziarono a far domande:" Per prima cosa ci vorremmo scusare per non aver detto fino all' ultimo del fatto che sapessimo del viaggio nel tempo... Però spero che capiate che le relazioni di causa ed effetto che servono a preservare la linea temporale siano più importanti. Tolto che sapevamo di dover tornare nel 1611 non sapevamo molto altro comunque, solo che sarebbe servito tornare per la strada lunga. Una volta che il paradosso si è risolto abbiamo riflettuto su come fare ma poi abbiamo avuto un idea: con merlino dalla nostra parte bastava chiedere un piccolo aiuto alla Biblioteca e tutto si sarebbe risolto."
A quel punto fu Flynn a prendere parola e dire con il suo tipico tono da professore:" Già appena arrivati nel 1611 avevamo ottenuto l' aiuto di zio Martin per camuffarci e portare con noi Excalibur, Cal infatti ci dava la sicurezza di poter spezzare il bastone di Prospero senza difficoltà, quindi chiedere nuovamente aiuto a lui non è stato difficile. A proposito, se non avete visto zio Martin in giro è perché era rintanato in una grotta non ho ben capito dove per poter usare indisturbato un incantesimo che gli ha permesso di viaggiare con la sua coscienza indietro nel tempo... Cosa stavo dicendo? Ah sì: dopo aver salutato Shakespeare ed essere tornati da Merlino creammo l' incantesimo che avrebbe permesso di aprire la porta e creammo l' iscrizione che ci avrebbe liberati al momento opportuno. Nascondemmo poi tutti gli indizi che vi avrebbero fatto capire la vera natura di Prospero e tutti gli elementi necessari ad esorcizzarlo; scrissi poi i biglietti che il me di un anno fa ha trovato e che ci hanno permesso di avere le prime informazioni su Prospero e sul Bastone. Infine io, Nicole e Merlino andammo in Biblioteca per chiedere aiuto a Judson e Charlene... Fortunatamente conoscendo Charlene da più di dieci anni sapevamo come trattare con lei e ce la siamo cavata... Arrivati in Biblioteca spiegammo a grandi linee la nostra situazione e con l' aiuto di zio Martin non ci volle molto per conquistare la fiducia di Charlene e di Judson e farci aiutare; va anche detto che aver consegnato Excalibur in Biblioteca e aver stretto l' alleanza fra le due fazioni che dura da allora ha aiutato parecchio. Mi era infatti venuto il dubbio che potesse essere stata opera mia quando scoprimmo del nostro viaggio nel tempo; la parte più difficile è però stata convincere i Pendragon del 1611... Alla fine riuscimmo ad attuare tutto così Judson ci mise a disposizione la sala dove ci avete ritrovati, Merlino ci trasformò in una statua e come condizione per liberarci impose la presenza di tutti nella sala e che qualcuno pronunciasse una qualsiasi frase. Quindi cara Cassandra, si può dire che tu sia l' ultimo anello di questa catena causale."
Tutti i presenti avevano ascoltato attentamente tutta la storia decisamente interessati e meravigliati, alla fine Flynn e Nicole se l' erano cavata egregiamente ed avevano trovato il modo per ingannare un paradosso temporale grazie ad un paradosso temporale vivente come Merlino, avevano poi instaurato l' alleanza fra Pendragon e Biblioteca e cosa più importante erano tornati a casa, nel presente.
Nicole a quel punto propose di ottimo umore:" Perché non ci aggiornate su quello che potrebbe essere cambiato negli ultimi quattro secoli davanti ad una pizza? Io e Flynn non mangiamo da quattrocento anni e abbiamo una voglia tremenda di tornare alle nostre solite e care abitudini. Va anche avvisata Margie, anche se credo che in questo momento sia stata avvisata da Merlino e lo stia insultando pesantemente per non averle detto nulla e averla fatta preoccupare."
Tutti accettarono di buon grado la proposta della Guardiana e così mentre Jenkins impostava la Porta sul Retro e mentre Flynn cercava di contattare sua madre, Cassandra si era avvicinata alla bionda e le aveva detto cercando di rimanere il più seria possibile:" Beh Nicole, ci sarebbe una cosa che dovete sapere immediatamente. Sono tornati i dinosauri."
La bionda scrutò con occhio critico la Bibliotecaria per poi scoppiare a ridere divertita e dirle fra le risate:" Ci hai provato Cass, per due secondi ti avevo quasi creduto! Stai diventando brava a mantenere la faccia da poker!"
Il giorno successivo tutto in Biblioteca era tornato alla normalità e ognuno aveva ripreso i suoi compiti ordinari, non essendoci state segnalazioni del Libro dei Ritagli Flynn e Nicole avevano lasciato carta bianca ai Bibliotecari per sfruttare stanze della Biblioteca ormai in disuso che si erano ritrovate ad essere molto più vicine all' ufficio e quindi più pratiche.
Il Capo Bibliotecario e la Guardiana avevano iniziato a distribuire dei fascicoli ai tre Bibliotecari, mentre Nicole aveva spiegato le proposte di ripartizione che avevano discusso con Jenkins una mezz' ora prima:" Dato che ormai siete Bibliotecari abbastanza esperti e capaci credo sia giunto il momento che anche voi abbiate degli spazi solo per voi che vi serviranno per potervi dedicare a situazioni specifiche. Abbiamo pensato anche ad una suddivisione dei compiti: a Zeke i crimini di magia; a Jake arte, leggende, storia e creature della notte; a Cass scienza, fisica e matematica applicate alla magia."
La rossa esclamò divertita:" Matemagica!"
Flynn prese parola e disse con un sorriso carico di fiducia:" So di poter contare su di voi, per questo avete piena autonomia. Forza, al lavoro. Io e Nicole invece dobbiamo controllare assieme a Jenkins un paio di cose sulle tre armi di Artù... Ora che Cal ha ritrovato le sue sorelle sembra essere diventata anche più potente."
Flynn e Nicole andarono quindi al piano superiore dell' ufficio a prendere dei testi che Jenkins aveva espressamente indicato come necessari e fondamentali, lasciando Jacob, Cassandra ed Ezekiel a discutere sulle loro nuove mansioni; la rossa prese immediatamente parola, eccitata da quel nuovo incarico:" Beh, prima di poter iniziare con i nostri incarichi personalizzati sono convinta che sia meglio pensare alle stanze che non abbiamo ancora controllato. Io suggerirei di usare questa stanza come base per noi, mentre questa qui la vorrei per il mio laboratorio."
Ezekiel d' altro canto disse divertito e allettato dalla prospettiva:" Finalmente. Il premesso di rubare come e quanto voglio."
Stone invece gli disse con il solito tono di rimprovero rassegnato che usava ormai da parecchio tempo con il ladro:" Quindi dal discorso di Nicole e Flynn hai recepito solo questo?"
il ladro rispose con il suo tipico sorrisetto di vittoria stampato in volto mentre dava una pacca amichevole sul braccio di Stone:" Sotto testo bello."  
Flynn e Nicole avevano osservato la scena dall' alto, il Bibliotecario aveva poi detto con un tono sereno e tranquillo:" Mi era mancato tutto questo." La bionda annuì per poi commentare, mentre osservava i bisticci fra Jacob ed Ezekiel:" Sì ci credo, sono quattro secoli che non vediamo tutto questo... Inoltre ora dobbiamo decidere se siamo quarantenni o quattrocentoquarantenni."
Flynn ridacchiò per poi rispondere assorto:" Non saprei, non avendoli vissuti non credo contino... Comunque sia credo che se non ci avessero mai trovati passare l' eternità a baciarti non mi sarebbe dispiaciuto."
La guardiana sorrise, mentre notava che in quel preciso momento entravano nell' ufficio anche Jenkins e i figli, disse poi con un tono affettuoso:" La nostra Biblioteca... Ci credi che saremmo riusciti a costruire tutto questo? Al nostro primo incontro avrei riso in faccia a chiunque lo avesse detto." Flynn annuì per poi commentare vago:" Sai una cosa Nicole? La nostra avventura con i Pendragon mi ha fatto venire un dubbio... Non credi che in questo ufficio il tavolo dovrebbe essere rotondo?"
Nicole rise per poi baciare il marito, guardandosi bene dall' ammettere che non era affatto una cattiva idea.  

Note:

* è un modo come un altro per definire un esca, usatissimo nella serie Chuck ora che ci rifletto

** forse ho esagerato nel rendere la reazione di Cass, a mio avviso però è un personaggio duale: è tanto forte quanto fragile, in questo caso ho deciso di enfatizzare la sua fragilità.

Note dell' autrice:

Anche la seconda stagione è finita. Wow.
Ho appena realizzato di essere a circa metà strada con the Librarians.
Essendo il giro di Boa innanzi tutto voglio cogliere l' occasione per ringraziare Dirce e shino59 per le loro recensioni, alliearthur e Samantha Laufeyson per aver messo la storia fra le seguite e Vale_nikki e nuovamente shino59 per aver messo la storia fra le seguite.
Passando al capitolo devo dire di essere soddisfatta: in questa occasione ho chiuso molti punti che avevo lasciato in sospeso nel corso dei vari capitoli e soprattutto ho dato un senso logico e connotazioni arturiane maggiori all' episodio rispetto all' originale.
Ho poi cercato di approfondire decisamente di più i sentimenti dei personaggi che sono stati testimoni del momentaneo addio di Flynn e Nicole dato che nella serie questo aspetto per me importante è stato trascurato malamente; ho forse esagerato con le emozioni ma spero che vi piaccia questa mia interpretazione... Credo infatti che dei bambini reagirebbero come hanno reagito Alastair, Regan e Astrea, e che gli adulti si sarebbero comportati in quel modo.
Per ciò che riguarda quello che è successo nel 1611 ho intenzione di scrivere una oneshot di approfondimento, non ho infatti inserito qui tutto quello che mi è venuto in mente per non rendere il capitolo chilometrico... Perché sappiate che c'è davvero molto che andrebbe detto e che riguarda soprattutto il rapporto della Biblioteca con i Pendragon e le implicazioni che la loro alleanza ha rappresentato per tutti quanti.
Avrei voluto anche inserire Judson ma lui avrà spazio nella one shot dedicata al 1611
Credo di aver detto tutto quindi alla prossima! vi anticipo che dopo aver abbandonato gli stregoni toccherà affrontare antiche divinità e il governo :P
Al prossimo capitolo Librarians:)
  
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