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Autore: terryoscar    20/05/2018    12 recensioni
Questo racconto è cominciato come un one shot, ma poi gli ho dato un proseguo. Il primo capitolo in realtà è: "Semplicemente ti amo." seguito da "Primi tormenti" e "Disperazione". Sono tutti ispirati dalle puntate dell'anime; di mio ho aggiunto i pensieri e gli stati d'animo dei nostri beniamini, dando voce così a ciò che non abbiamo visto e magari avremmo voluto vedere. Grazie a tutti voi che leggerete la mia storia e buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: André Grandier, Marron Glacé, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Illusione
L’estate ormai è arrivata, fa molto caldo.
Ho ottenuto qualche giorno di licenza, sono sdraiata sul mio letto,  non ho voglia di fare niente, penso a tante cose … a cosa ne è della mia vita e a cosa poteva essere …
Sento bussare, è Andrè: “Oscar sei pronta? Dobbiamo allenarci con le armi da fuoco.”
“Si, si adesso arrivo!”

Non ho proprio voglia di andarci ma ormai è tutto pronto, è meglio che mi sbrighi.”
 
Siamo sulla collina, Andrè lancia le bottiglie, le colpisco una dopo l’altra.
Che caldo! Per fortuna che ne sono rimaste poche, così torno immediatamente a casa e mi rinchiudo nella mia stanza! ... Ecco, finalmente l’ultima, sparo, la colpisco, sono sudata, mi passo la mano sulla fronte.
Sento la voce di Andrè: “Oscar ti va?”
Alzo lo sguardo vedo Andrè lanciare una mela,tento di afferrarla, sento uno sparo, la vedo frantumare sotto i miei  occhi.
Ma chi è stato? Mi giro nella direzione dello sparo, vedo un uomo a cavallo  con una lunghissima chioma, mi domando: ma chi sarà?
L'uomo ride, dice: “Ma come, non mi riconoscete madamigella Oscar e nemmeno tu Andrè? Sono il conte Hans Axel di Fersen. Sono appena tornato dall’America!”
Noo … non è possibile, mi sembra di impazzire … è lui, è davvero lui!… Finalmente è tornato! Sento il cuore sobbalzare dal petto, vorrei gridare per la gioia ma la mia educazione me lo impedisce, non penso a nulla, gli corro incontro, pronuncio il suo nome … Hans …
 
 
Vedo Oscar fuori di sé, non capisce più nulla, gli corre incontro, è tornato.
Povero me, speravo che l’avrebbe dimenticato ma non è stato così.
La guardo andargli incontro, sussurro: "Sarebbe capace di fare qualsiasi cosa per lui!
 
 
Siamo seduti nel salone gli chiedo: “Fersen  la guerra è terminata tre anni fa, come mai non abbiamo avuto vostre notizie?”
“Sono stato colpito da una strana febbre e poi il mio spirito di avventura mi ha trattenuto in America AH!AH!”
 
 
Ma senti!? E pensare che Oscar muore d’amore per lui! … Spirito d’avventura ….
Guardo Oscar la vedo arrossire, gli dice: “Fersen mi piacerebbe che siate mio ospite, potete rimanere per tutto il tempo che vorrete.”
“Vi ringrazio madamigella, accetto con piacere il vostro invito.”
 
Vedo Oscar sorridere, è felice, emozionata.
Le si legge in faccia che è innamorata del conte. Possibile che lui non se ne accorga? E’ cieco o cosa?  
 
Che supplizio, si intratterrà per qualche giorno, ed io dovrò sopportare gli sguardi languidi di Oscar per ... Fersen.
Mio Dio fa che questi giorni passino in fretta!
 
 
Fersen ha lasciato palazzo Jarjeyes, è tornato a Versailles, mi aveva detto che non sarebbe tornato dalla regina ma poi ha cambiato idea.
Indosso la divisa, devo recarmi al palazzo Trianon, Maria Antonietta tornerà alla reggia dietro suggerimento di Fersen.
Devo radunare i soldati della guardia reale e scortare la regina con i suoi bambini, è rischioso, il pericolo attentato è molto alto.
 
Ho radunato i soldati nella piazza d’armi, do l’ordine di prepararsi, alzo la testa e lo vedo sul balcone. E’ meraviglioso, bellissimo il mio Fersen, sento il cuore battere velocemente, abbasso immediatamente lo sguardo, la mia missione è molto delicata non è il momento di pensare all’amore.
Alzo la voce, dico e ordino ai   soldati: “Dobbiamo tenere gli occhi aperti, ne va dell’incolumità della famiglia reale! … Soldati andiamo!”
 
Durante il tragitto per il Trianon, non riesco a levarmi dalla testa il sorriso di Fersen, mi arrabbio con me stessa: maledizione non posso andare avanti in questo modo, ora devo pensare alla regina.
 
 
E’ successo quello che temevo, durante il tragitto c’è stato un attentato, per fortuna siamo riusciti a sventarlo,la regina è in salvo.
Nella mia testa c’è ancora l’immagine di Fersen, sto male, mi sembra di morire, non ce la faccio più, guardo Andrè e gli dico: “Andrè ormai non c’è più alcun pericolo, di a Girodelle di assumere il comando dei soldati, io torno a casa.”
“Oscar dove vai? Si può sapere cosa ti prende?”
 
 
Vedo Oscar partire al galoppo, ignora le mie parole. Che stupido che sono, le ho chiesto cosa le succede quando so benissimo che si sta logorando l’anima e la mente per lo svedese …
 
 
Sono chiusa nella mia stanza non voglio vedere nessuno, come vorrei tornare quella di un tempo ma come faccio!? Fersen mi ha fatto capire che sono una donna in  maniera così crudele!... Lo voglio, lo desidero, impazzisco d’amore per lui … basta, deve  capire che l’amo, ho deciso che prenderò parte al ballo che stasera si darà a corte ma stavolta non ci andrò come colonnello delle guardie reali bensì come madamigella Oscar. Ovviamente  in incognito.
Apro la porta della mia stanza mando a chiamare la nonna.
“Cosa c’è bambina?”
“Devo prendere parte al ballo  a Versailles …. in abiti femminili.”
“Cosa! Non ci posso credere! on starai prendendo in giro?”
“Parlo sul serio nonna, prenderò parte al ballo di corte. Nonna, negli armadi ci sono tanti vestiti lasciati dalle mie sorelle,   cercane uno adatto a me!”
“No, non ci posso credere, le mie preghiere sono state ascoltate … corro a cercarti un abito bambina … il più bello!”
Vedo la nonna correre lungo i corridoi .
 
 
“Cosa succede nonna, dove vai con quell’abito?”
“Oh Andrè … figliolo, finalmente i miei desideri stanno per avverarsi … Oscar prenderà parte al ballo che si terrà a corte ma con indosso un abito femminile!”
“Cosa? No non può essere …”
“Invece si, nipote …”
Oscar sei davvero impazzita per quell’uomo?! Ma cosa pensi di fare? Se hai deciso di prendere parte a un ballo conciandoti con questo vestito, allora non ho dubbi, saresti capace di dargli anche l’anima.
Mio Dio dammi la forza per non impazzire! ... Al’idea che tu stasera  … no … no … non voglio pensarci, mi rifiuto di crederci, questa è una follia!
 
 
La vedo percorrere la scalinata, sono inebetito da tanta bellezza … sei bella aldilà di ogni dire! ... Peccato che stasera ti sia fatta bella per lui; per fortuna non sarò io ad accompagnarti, non lo sopporterei.
Che agonia la mia!
 
 
Entro nella sala delle feste, mi aggiro come se fosse la prima volta … in effetti è la prima volta che lo percorro con abiti femminili … non mi riconosce nessuno.
 Chi potrebbe pensare che sotto a queste vesti ci sia il colonnello delle guardie reali!?
Ho l’ impressione che tutti mi stiano guardando, tutti si chiedono chi sia, possibile che sia tanto diversa?
Percorro ancora la sala, ho lo sguardo abbassato, mi sento così ridicola, cosa ci faccio vestita così? Spero che nessuno mi riconosca.
Sento i commenti di questa gente.

Un uomo mormora: “Chi mai sarà quella donna? E’ bellissima!”
“Bellissima signori!? Ma è stupenda …”
“Ha rimasto tutti senza fiato!”

Ignoro tutti, continuo a percorrere la sala, so che la regina non prenderà parte al ballo e mi domando: da qualche parte ci sarà il mio amore, chissà se si accorgerà di me?!
Sento un gentil uomo che dice all’ altro: “Guarda il conte di Fersen ha notato la splendida dama che è appena entrata.”
“Ero sicuro che si facesse avanti, non se ne lascia una, senza dimenticare che è riuscito a conquistare la donna più potente di Versailles.”
Ascolto l’ennesima cattiveria su Fersen, non posso negare che mi   infastidisce.  
Sento dei passi, vedo una figura avanzare, è lui! Allora è vero, si è accorto di me, spero che non abbia capito chi sia, morirei di vergogna, eppure sono venuta a posta  per lui. E se non si accorgesse di me?
 
“Madamigella posso avere l’onore di danzare con voi?”
Non ci posso credere, sarò tra le sue braccia!... Annuisco, faccio un cenno con la testa e mi ritrovo avvolta tra le sue braccia, non ci credo sta succedendo proprio a me!
Finalmente gli ospiti hanno smesso di commentare e di guadarci, danziamo, non dico nulla.

“Mi ricordate una persona madamigella! ... E' bella, anzi, bellissima, proprio come voi, solo che si nasconde dietro a una divisa, non so perché ma ha deciso di castigarsi in questo modo quando potrebbe avere tutti gli uomini  ai suoi piedi. Invece lei fa di tutto per non farsi notare.”

Ma cosa dice Fersen?! Io non voglio tutti, io voglio lui, solo lui. Possibile che sia così cieco?
Sento il suo sguardo insistente addosso, sento che mi scruta, mi sento a disagio forse ha capito chi sono!? Eppure non credo di essere poi tanto irriconoscibile. Odo ancora la sua voce: “Questa donna di cui vi parlo è il mio migliore amico.”
Il mio migliore amico, mi ripeto.
No, non è possibile! E' questo che potrà provare per me? Nient’altro? Mi sento morire più di prima. Sento le lacrime salire, tento di allontanarmi ma lui mi afferra per le braccia, mi stringe, mi guarda,  io lo guardo, mi dice: “No, non è possibile … ma voi siete …”
Non voglio più ascoltarlo, ha detto più di quanto volessi udire. Mi sciolgo dal suo abbraccio e fuggo via … lontano, lontano da colui che mi infligge tanta sofferenza. Corro ancora fino ad arrivare nei giardini, lontano dalla musica  e dagli  sguardi indiscreti, piango, mi sento una stupida. Lui non proverà null’altro che amicizia per me, devo assolutamente dimenticarlo!
 
 
 
Vago per le strade, mi sento ancora una volta un mendicante, un povero mendicante d’amore, ormai è così che mi definisco.
Cosa farei per essere al posto dello svedese.
Chissà se Oscar  almeno per stasera sarà felice con quel bell’imbusto?!
Ma che vado a pensare? Ma cosa mi salta in mente? Lui non l’ama! Però … temo che si possa accorgere di lei … voglio morire, magari mi getto nella Senna.
Non sono ubriaco, non ho toccato un goccio, dico sul serio, le mie parole sono dettate dalla disperazione.
Continuo a camminare, è notte fonda mi sento impazzire … così  non risolvo nulla, è meglio tornare a casa.
 
Oscar non è ancora arrivata, non vedo  la carrozza che l’ha portata al ballo, non vado in camera mia preferisco aspettarla … vederla ancora una volta quanto è bella in quell’ abito mi fa impazzire.
Sono seduto davanti al camino, stavo per addormentarmi quando sento spalancarsi la porta, sono i suoi passi, li riconosco.
Mi alzo di scatto, la vedo correre per il salone  sta per salire le scale, la chiamo: 
“Oscar …”
Si appoggia alla scalinata, mi guarda, vedo i suoi bellissimi occhi pieni di lacrime, sento la sua voce rotta dal pianto, non l’avevo mai vista piangere e stasera piange per lui.
“Ti prego Andrè, almeno per stasera non dirmi nulla … sto male e …”
Le sussurro appena: “ Stai male perché non vuoi capire ..”
“Smettila Andrè, mi sento già abbastanza ridicola! so perfettamente che non dovevo andarci e soprattutto conciata in questo modo.”
“Posso chiederti se ti ha riconosciuta?”
Mi guarda con quei occhi stupendi e pieni di lacrime, risponde: “Non lo so … forse … non credo.”
 
 
Non resisto allo sguardo inquisitore di Andrè, fuggo via, salgo di corsa, entro prepotentemente in camera mia, sento le ultime parole di Andrè: Dimenticalo Oscar, dimentica il conte di Fersen …”
Chiudo la porta sbattendola, mi getto  sul letto, mi addormento tra i singhiozzi come una ragazzina disperata … proprio io … il colonnello delle guardie reali di sua maestà ….  
Sono solo una donna, maledettamente donna!
   
 
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