Di mani che s'intrecciano, coccole e momenti passati insieme
{ Giocando/Guardando un film }
BakuDeku
Katsuki
non aveva ben capito come c'era finito in quella situazione,
né come
lo avessero convinto in realtà, sapeva solo che stava
odiando a
morte tutti, in quella sala cinematografica, da Uraraka che se ne
stava appiccicata a Iida piagnucolando alquanto rumorosamente e
mugugnando ogni tanto un "loro si amavano, non doveva finire
così..." a quell'emotivo di Deku che, seppur tentasse di non
farsi vedere, stava piangendo a sua volta.
-Oi,
Deku. Non dirmi che stai veramente piangendo per questa cazzata?- gli
chiese retoricamente, guardandolo di traverso. Izuku tirò su
con il
naso e si voltò verso di lui con due lacrimoni che gli
scivolavano
sulle guance.
-Non
sto-- cercò di dire, ma un singhiozzo improvviso e lo
sguardo
scettico di Katsuki lo bloccarono. -Okay sì, sto piangendo
ma è
stato commuovente- ammise, pulendosi gli occhi con le maniche della
sua felpa verde.
-è
un cazzo di film!- sbottò Katsuki non riuscendo a capire
come si
facesse a piangere per una cosa del genere. L'unica reazione che
aveva avuto lui era stata quella di assopirsi cinque minuti verso
metà. Senza contare il prurito dei suoi palmi che, fin da
quando si
era seduto, fremevano dalla voglia di lanciare qualche esplosione per
far finire quella tortura.
-Ma
è tratto da una storia vera!- ribatté
però Izuku, gli occhi ancora
rossi e lucidi di emozione.
-L'avranno
sicuramente romanzata-
-Bakugou-kun
sei insensibile- Si intromise Uraraka guardandolo male, un fazzoletto
su una mano e quella libera aggrappata intorno al braccio di Iida.
-Dovresti
rispettare i sentimenti altrui ed iniziare ad empatizzare. Per un
eroe è importante anche questo- l'appoggiò
quest'ultimo con il suo
fare pragmatico, tirandosi su gli occhiali squadrati.
-Bakugou-kun,
tu che avresti fatto se al posto di Rose e Jack ci foste stati tu e
Deku-kun?-
-è
da quando ho quattro anni che sto cercando di togliermelo di mezzo,
probabilmente sarebbe stata un'occasione d'oro- ghignò di
risposta.
-Kacchan,
sei cattivo e anche bugiardo-
Katsuki
a quell'insinuazione alzò le spalle e sbuffò,
mentre gli altri
tornavano attenti all'ultima scena del film, ma dentro di sé
dava
completamente ragione alle ultime parole che gli aveva rivolto Izuku.
Era un bugiardo perché, doveva ammetterlo almeno con se
stesso,
avrebbe fatto qualsiasi cosa per permettere a quell'irritante del suo
ragazzo di sopravvivere, sia che fosse stato morire congelato in
mezzo all'oceano come in quel cazzo di film, sia pararsi davanti a
lui contro l'attacco di un villain rischiando di essere trapassato da
parte a parte. La ferita che aveva sul fianco e che aveva smesso di
fargli male solo da qualche mese lo dimostrava.
Izuku,
quasi intuendo i suoi pensieri, gli strinse delicatamente una mano e
quando Katsuki si girò a guardarlo lo trovò con
delle nuove lacrime
sugli occhi, non dovute al film ma al ricordo di quando avevano
entrambi rischiato di morire per salvarsi a vicenda. A quella vista
Katsuki sentì chiaramente il suo cuore farsi più
pesante e,
infischiandosene di faccia
rotonda
e di quel quattrocchi
del suo fidanzato, si chinò verso Izuku per stampargli un
bacio a
fior di labbra. Quando si staccò e vide Izuku sorridere
capì che il
suo gesto era riuscito nell'intento di farlo tranquillizzare e di
fargli sentire che lui c'era ancora e ci sarebbe stato sempre e
tornò, annoiato ma decisamente più contento, con
gli occhi fissi
sullo schermo.
-Aaw
lo sapevo che in fondo eri dolce, Bakugou-kun!
-Sta
zitta brutta strega!-
KiriKami
Quando
Eijirou e Denki dovevano scegliere un film da guardare tra i dvd che
avevano, era sempre una guerra. Pur avendo gusti molto simili, non
riuscivano mai a scegliere un film che anche l'altro avesse voglia di
guardare e, essendo entrambi testardi, nessuno dei due aveva voglia
di accontentare l'altro senza iniziare una competizione degna delle
antiche olimpiadi greche...O di Bakugou.
-Io
'sta sera voglio vedere Thor! E' così forte e virile con il
suo
martello!- esclamò Eijirou, i capelli vermigli privi di gel
che gli
carezzavano il collo ed il dvd del suddetto film stretto tra le mani.
-Io
invece voglio ridere un po' guardando Deadpool!- ribatté
Denki
salendo in piedi sul divano, come se in quella posizione avesse avuto
più autorità, alzando il braccio con il suo dvd
ed agitandolo come
un trofeo.
-Ieri
sera abbiamo visto quello che volevi tu, 'sta sera scelgo io e voglio
vedere Deadpool!- aggiunse con fare capriccioso.
-Sì,
ma... Le due sere prima abbiamo visto quello che volevi tu quindi
anche 'sta sera tocca a me!- non si lasciò vincere Eijirou,
salendo
a sua volta sul divano per marcare la sua determinazione.
-no!-
-sì!-
-no!-
Da
lì a rotolarsi sul quel povero sofà oppresso dai
loro salti,
cercando l'uno di sopraffare l'altro, fu un attimo.
Quell'infinita
e stupida lotta sembrò fermarsi solo quando Eijirou,
indurendo le
sue braccia, riuscì a bloccare Denki tra i cuscini,
sorridendo
vittorioso e mostrando i denti appuntiti.
-Hai
usato il tuo quirk, così non vale- si lamentò il
biondo mettendo su
un broncio infantile e guardandolo contrariato.
Eijirou
di risposta sorrise un po' di più, abbassandosi per
scoccargli un
bacio come premio di consolazione. -Dai, domani guardiamo quello che
vuoi tu-
-Mh,
però dammene un altro- mugugnò allacciandogli le
braccia al collo.
-Dopo
la sconfitta sei in vena di coccole?- ridacchiò Eijirou,
accontentandolo e facendo durare quel secondo bacio più a
lungo,
succhiandogli dolcemente il labbro inferiore per poi insinuare la
lingua nella sua bocca. Durante quel contatto che si faceva sempre
più profondo ogni istante di più, Denki
iniziò ad insinuare le sua
mani sotto alla maglietta di Eijirou, carezzandogli i pettorali ed i
muscoli scolpiti dagli allenamenti. -E se non guardassimo nessun film
e facessimo altro?- propose andando a stuzzicare
con i pollici
i capezzoli del rosso mentre le loro labbra erano ancora ad un soffio
di distanza.
L'unica
cosa che seppe fare Eijirou dopo quella proposta fu caricarselo in
braccio e portarselo in camera.
MomoJirou
Forse,
si ripeteva Kyoka, decidere di vedere un film horror non era stata
una grande idea. Lei, per quanto cercasse di mascherarlo, se la stava
facendo sotto dalla paura e Momo, seduta di fianco a lei con un
cuscino davanti al viso e le gambe rannicchiate sul divano della sala
comune del loro dormitorio, non sembrava messa meglio.
Quella
notte avrebbero avuto entrambe gli incubi, sempre che fossero
riuscite ad addormentarsi, ne era certa, e la cosa peggiore che
potesse capitare loro si era appena avverata nell'istante in cui un
tuono spezzò il silenzio notturno con il suo boato,
preannunciando
un temporale coi fiocchi e incupendo maggiormente l'atmosfera.
-Kyoka,
ti prego spegni la tv. Ne ho abbastanza di sangue e urla- le disse
tremando la mora, mantenendo il cuscino davanti a sé, ma
guardandola
implorante e con gli occhi lucidi.
Kyoka
non se lo fece ripetere un'altra volta e, con immenso sollievo, mise
fine alla loro tortura premendo il tasto rosso del telecomando.
-Su,
è stato solo un film, andiamo a dormire e non ci pensiamo-
tentò di
rassicurarla vedendo che tremava ancora, prendendole poi una mano per
condurla nella sua stanza. Di restare separate non se ne parlava,
avrebbero cercato di addormentarsi insieme, magari abbracciate e
facendosi qualche carezza.
Poco
prima di uscire dalla sala, però, un rumore le fece
trasalire
entrambe, portando Momo ad aggrapparsi ad un braccio di Kyoka e
quest'ultima a tenere i sensi allerta. -E' solo suggestione, andiamo-
deglutì facendo un altro passo nel buio per accendere le
luci e
poter illuminare la strada da percorrere, ma poco prima di
raggiungere l'interruttore una figura slanciata si parò
davanti a
loro afferrando Momo e facendola urlare. Kyoka, per cercare di
proteggerla, si spinse contro di essa pronta a colpirla, ma non
appena una risata maschile e familiare le raggiunse le orecchie
bloccò il pugno che stava per rifilarle a mezz'aria.
-Sero?!-
esclamò lasciando trapelare dalla sua voce tutta
l'indignazione che
provava.
Quando
la stanza venne illuminata grazie a Momo e Kyoka si ritrovò
sotto di
lei il ragazzo che ancora se la rideva senza un contegno dicendo
"scusate, non ho resistito" non poté non urlare "sei
un cazzo di idiota decelebrato!".
Aggiungere
che quel pugno, Sero, se lo prese lo stesso, è alquanto
superfluo.
InaTodo
Shouto
non era mai stato un grande amante dei film, preferiva di gran lunga
starsene a leggere i suoi amati romanzi ottocenteschi davanti una
tazza fumante di thé. Inasa, invece, non era un gran
lettore, ma un
cinefilo probabilmente senza speranza e, oltre a collezionare i dvd
dei film di tutti i suoi registi preferiti, lo costringeva ad andare
al cinema almeno una volta alla settimana. Ciò sarebbe stato
anche
piacevole se lui non avesse interrotto ogni cinque minuti la sua
concentrazione, commentando la recitazione degli attori, le
inquadrature e snocciolando tutte le sue conoscenze.
Quella
sera lo aveva portato a vedere Dickens – L'uomo che
inventò il
Natale e come film lo aveva preso parecchio, dato che
parlava di
uno dei suoi scrittori preferiti, però Inasa non gli
lasciava un
minuto di silenzio facendogli perdere spesso qualche battuta anche
importante e attentando il suo autocontrollo.
-Ti
dicevo, secondo me Dan Stevens ha fatto un lavoro impeccabile. Guarda
come recita Dickens!- disse appunto con quel suo sorriso enorme e gli
occhi che brillavano.
-Inasa-
tentò di richiamarlo Shouto, deciso a seguire cosa stava
dicendo
l'attore e non il suo ragazzo, ma l'altro sembrò non averlo
nemmeno
sentito.
-E'
assolutamente sublime, ha una mimica facciale pazzesca e riesce a
dare così tanta personalità al personaggio che
interpreta!-
-Inasa-
cercò di fermarlo una seconda volta, la pazienza ormai al
limite,
vendendo però ignorato di nuovo.
-E'
davvero un attore fantastico! Rientra sicuramente tra i miei
preferiti-
Shouto
dopo quell'ultima frase non ce la fece più. Incurandosi
delle altre
persone presenti nella sala, che sicuramente lo avrebbero ringraziato
dato che scommetteva che il suo ragazzo stesse disturbando anche
loro, prese Inasa per il colletto della maglia nera che indossava e
lo tirò a sé, facendo tacere ogni suo sproloquio
con un bacio duro
e veloce.
-Ti
pregherei di non parlare più. Voglio seguire il film, me le
dirai
dopo tutte le tue impressioni ed io sarò felice di
ascoltarle- gli
disse dopo essersi staccato, guardando il viso arrossito e
piacevolmente scioccato del più grande.
Inutile
dire che Inasa non aprì più bocca, anche se era
stato tentato di
farlo più volte con la speranza di ricevere un altro bacio.
Angolo Autrice:
Ho saltato un giorno e mi dispiace, ma se per le BakuDeku mi viene sempre un'ispirazione fulminea, per le altre ho bisogno di più tempo e 'sta volta la MomoJirou proprio non mi veniva. Non sono neanche tanto sicura di come sia uscita, è anche meno fluffosa delle altre, però vabbe, renderò giustizia a quelle due ragazzuole la prossima volta!
Ringrazio ancora chi continua a leggere la raccolta e a Urara98 che si è fatta sentire anche nello scorso capitolo <3
Detto questo io vi saluto e a presto!
EngelDreamer