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Autore: ArwenDurin    21/05/2018    0 recensioni
La riconquista di una terra perduta, il ritorno legittimo di un re.
Tredici nani, uno hobbit e una "luce necessaria" così detto da Gandalf, tutti ingaggiati per la missione sotto il leader Thorin scudodiquercia e nuove creature di mia creazione, aggiunte in questo vasto mondo.. curiosi :D ? Allora che aspettate?
Inoltratevi in questa avventura nata del genio del grande J.R.R Tolkien :) e nel quale mi sono ispirata per questo racconto.
Pezzo del capitolo aggiuntivo: "Quando ripresi a camminare, solo in quell'istante capii dove fossimo, e avvertii l'energia magica che scorreva sopra le nostre teste e intorno a noi. Delle piccole farfalle improvvisamente spuntarono circondandoci con il loro battito d'ali, facendo ridere Bilbo a pochi metri da me. Il mio sguardo ricadde su Gandalf che mi fece un cenno d'intesa, e quando le farfalle volarono via il luogo intorno a noi cominciò a cambiare. La grotta rocciosa svanì e fummo lentamente circondati da verdi abeti, che guidavano la strada, mentre tutto era contornato da risate e canti elfici che mi fecero sorridere. Il luogo che ci circondava in un confortevole e magico abbraccio, sembrava stato creato apposta come passaggio, poiché non era mai stato lì"
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bilbo, Gandalf, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia, Un po' tutti
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Eravamo circondati, e il piano di Radagast di allontanarli con la sua "carrozza" funzionò in parte, poiché presto fummo assediati da orchi e mannari in un terreno dove il verde era risucchiato da piccole zone chiare, brulle e sbiadite dal sole.
Attenuai l'energia di calma che avevo donato alla compagnia, perché la battaglia era imminente e mi serviva per difendermi al meglio; poi mi posizionai vicino a Thorin che era pronto all'attacco come tutti. Con la coda dell'occhio cercai Gandalf, e fui lieta di non vederlo perché questo dimostrava che aveva in mente qualcosa, e che presto ci avrebbe tolto da questa preoccupante situazione.
 
L'aria era densa di pericolo e gli orchi ci guardavano con sorrisi maligni, quando d'improvviso la voce dello stregone ci richiamò. Lo vedemmo spuntare da dietro una roccia che faceva da contorno a una piccola caverna angusta sul terreno, con un ripido scivolo che conduceva al suo interno.
Mi voltai sentendo un'energia forte che proveniva dalla grotta, mentre pian piano la compagnia entrava al riparo. Thorin mi guardò incitandomi a seguirli, ma io rifiutai.
L'avevo ferito al braccio, e per questo ed ero in debito con lui; oltretutto non sarei mai entrata finché tutti non fossero stati al riparo.
Lui mi guardò sia incredulo che esasperato.
«Ti ho detto di andare.»
Ma io ressi il suo tono autoritario «E io ti ho detto che rimango.»
Non fece in tempo a ribattere che degli orchi ci attaccarono, e entrambi fummo impegnati in combattimento. Quando furono sistemati, mi afferrò per il braccio con una stretta leggera ma autoritaria, cercando di condurmi nella grotta.
«Adesso vai: non è il momento di discutere.»
Ma la mia volontà era davvero troppo forte, per quanto anche la sua non fosse da meno, e ribattei ancora. Eravamo nel pieno di una discussione sullo spronarci a vicenda ad entrare prima nella grotta, quando sentimmo una voce familiare.
Kili era a pochi metri da noi e urlava minacce agli orchi che lo accerchiavano, era in difficoltà, per quanto il nano si muoveva bene con il suo arco, così non ci pensai due volte nel volerlo aiutare. Mi staccai dalla presa di Thorin e corsi in suo soccorso, ignorando i richiami di quest'ultimo.
 
Raggiunsi Kili e lui mi guardò con stupore.
«Che cosa ci fai qui? Dovresti andare a riparo.»
«Oh, smettila.» e di tutta risposta lo aiutai a combattere la minaccia degli orchi che lo accerchiavano, mentre lui si occupava dei mannari dai ringhi feroci in lontananza, con il suo arco.
E solo quando fu al sicuro, corremmo insieme verso la grotta. Thorin mi guardò truce, ma non mi sfuggì una luce di gratitudine nel suo sguardo severo, che mi emozionò.
«Adesso vai.» mi disse con fermezza, ma anche con dolcezza.
E stavo per farlo quando notai che un orco con infide intenzioni, stava tentando di attaccarlo alle spalle. Con un balzo mi precipitai con le spade verso di lui, trafiggendolo prima che arrivasse a toccarlo.
«Ora vado.» dissi poi entrando nella caverna, dove successivamente Thorin ci raggiunse.
 
Quando fummo tutti al sicuro, poco dopo sentimmo dei corni in lontananza e il mio cuore fu lieto poiché li riconobbi, a differenza della compagnia, e soprattutto di Thorin, che si fece silenziosa e diffidente.
C'era un gran fracasso di battaglia al di sopra, dove gli elfi probabilmente stavano difendendo il loro territorio, mentre noi, con Dwalin a capofila, ci facevamo strada in quello stretto percorso roccioso.
Improvvisamente però e con mio stupore, Thorin mi prese da parte un secondo, facendo in modo che fossimo così gli ultimi della fila, e guardandomi in modo penetrante, tant'è che sentì un improvvisa sensazione di secchezza nella gola. Rimasi comunque "pronta" nel caso mi avrebbe rimproverata.
«Non hai propensione all'ascolto vedo...» non riuscì a guardarlo in quel momento ma quando mi toccò la spalla fui costretta. Aveva uno sguardo di riconoscenza che non mi sarei aspettata, e mi sorpresi a rimanere senza parole quando lui aggiunse un "ma ti ringrazio" in tono sussurrato.
Ogni frase era superflua per quel momento, e troppo breve sarebbero state per esprimere la gratitudine e gioia che provai, e così nulla dissi. 
E quando mi lasciò, con un leggero sorriso, ero ancora inebriata e rimasi bloccata per qualche secondo, incredula e in estasi per quel suo gesto. Per la prima volta mi sentii davvero accettata dalla compagnia, e non come la fata mezza nana aggiuntiva, ma come una di loro, come suo membro.
E il cuore si tinse di note di felicità in quel momento.
 
Quando ripresi a camminare, solo in quell'istante capii dove fossimo, e avvertii l'energia magica che scorreva sopra le nostre teste e intorno a noi. Delle piccole farfalle improvvisamente spuntarono circondandoci con il loro battito d'ali, facendo ridere Bilbo a pochi metri da me. Il mio sguardo ricadde su Gandalf che mi fece un cenno d'intesa, e quando le farfalle volarono via il luogo intorno a noi cominciò a cambiare. La grotta rocciosa svanì e fummo lentamente circondati da verdi abeti, che guidavano la strada, mentre tutto era contornato da risate e canti elfici che mi fecero sorridere. Il luogo che ci circondava in un confortevole e magico abbraccio, sembrava stato creato apposta come passaggio, poiché non era mai stato lì, almeno da quanto ricordavo. Nell'attraversarlo notai scie di luce in mezzo agli alberi, così trasparenti che dietro di essi era visibile la roccia che poco prima stavamo attraversando.
Una magia degli elfi per proteggerci, che non mi sconvolse conoscendo bene la materia; ma intorno a me i mormorii dei nani si fecero inquieti, cosicché intervenni.
«State tranquilli, è un passaggio creato per proteggerci ed è opera degli elfi dunque, non può che essere da una fonte di bene.»
I sussurri si smorzarono pian piano, per quanto la tipica diffidenza dei nani rimase, e solo Bilbo, come me, pareva entusiasta della situazione.
Attraversato quel corso magico d'alberi, vidi un luogo familiare: il Guado sul Bruinen. Era alle nostre spalle, il fiume scorreva tranquillo sotto il ponte, spruzzato dalla lucentezza del sole, e dinnanzi a noi la struttura bianca perlacea risplendeva in tutta la sua perfezione.
«Imladris, la valle dell'Est.» la presentò Gandalf con orgoglio.
Vedendo Bilbo senza parole, mi avvicinai incuriosita e intenerita verso l’unico che sembrava capire e sentire quel luogo come me.
«Sei affascinato dagli elfi vedo: uno dei pochi in questa compagnia.»
Lui fece un ghigno.
«Da piccolo mi inoltravo nella foresta vicino ad Hobbiville per cercarli; e spesso mi chiedevo cosa ci fosse oltre i confini della Contea, dal Verdecammino. Alle volte mi pareva di udire i loro canti quando passavano vicino a Boschesi, e vedevo le loro vesti lucenti risplendere nei boschi.» sorrisi al suo entusiasmo e gli diedi un'affettuosa pacca sulla spalla.
«Non ne rimarrai deluso.»
La nostra aria d'allegria e intesa, venne interrotta da un'energia di tensione che avvertì e mi girai verso la fonte: vidi Thorin e Gandalf discutere sul luogo, e mi prestai ad ascoltare. Capì che al re dei nani non andasse giù il fatto di trovarsi lì e che temesse una cospirazione da parte degli elfi e dello stregone, mentre il grigio pellegrino era innervosito dalla situazione.
Mi infastidì anche, non lo nego, come il re dei nani vedesse nemico ogni elfo sulla terra.
"Possibile che sia così ostinato"?" mi chiesi.
 
Mi avvicinai a loro e Gandalf mi lanciò un'occhiata, che mi spinse ulteriormente a intervenire.
«Penso che tu stia facendo una considerazione troppo affrettata, Thorin! Gli Alti Elfi sono diversi dagli Elfi dei Boschi e, come immagino Gandalf ti abbia illustrato, necessitiamo del loro aiuto. Ti posso garantire che Elrond è nobile ed affidabile, e assolutamente degno di fiducia.»
Thorin mi guardò pensoso, poi osservò Gandalf di fianco a me, e dopo qualche secondo di silenzio scosse il capo borbottando un "come volete", allontanandosi poi inquieto e per nulla concorde con noi.
Ma aveva accettato, ed era già qualcosa.
Con il suo permesso, potemmo così incamminarci verso le sfavillanti ed eleganti statue che rappresentavano i loro antenati elfici, e attraversarli per raggiungere a Rivendell.
Mentre percorrevamo quel lieto percorso, esultai quasi alla reazione di Thorin. Non era di certo facile convincerlo di qualcosa, e quando incrociai il suo sguardo duro e toccato nell'orgoglio, non potei fare a meno di sorridergli riconoscente. Ero ammirata dal suo gesto di logica e saggezza, e lì ebbi l'ulteriore conferma che sarebbe stato un ottimo re.
 
L'acqua avvolgeva le mie membra stanche e, come un balsamo inebriante che abbracciava i miei muscoli sfibrati, il profumo di rosa e lavanda carezzava la mia pelle in quel bagno ristoratore.
Elrond dopo avermi abbracciato calorosamente ed aver dialogato con me, aveva insistito che mi riposassi e rinfrescassi come il resto della compagnia, incurante della loro diffidenza e dei vecchi rancori tra loro.
Era intelligente, e la sua casa era un rifugio per i viaggiatori dalle buone intenzioni. Per quello ero più che sicura li avrebbe ospitati: oltretutto Gandalf era un ottimo oratore quando voleva.
Cosicché adesso mi trovavo, accompagnata da alcune elfe, in un bagno preparato apposta per me, incorniciato da muri con colonne alte e bianche, ricoperte di ghirigori di foglie, con scritture elfiche e con una piccola finestrella in alto per far uscire il vapore.
 
Il mio sguardo ricadde sull'abito che con sinuosità, poggiava sulla sedia di legno alla mia destra, e per questo storsi il naso. Sapevo quanto fosse importante l'eleganza per gli elfi, e quanto lo fosse soprattutto per Elrond; ogni qual volta gli rendevo visita, insisteva sempre sul fatto che fossi adeguatamente presentabile alla sua tavola. Io ed il mio popolo non davamo peso a certe frivolezze, ma rispettavo troppo gli Alti Elfi per non onorare le loro usanze. Improvvisamente abbassai lo sguardo avvertendo un tuffo al cuore, rendendomi conto di quanto mi mancasse la mia terra e i miei amici.  Sapevo che mi erano vicini e potevo avvertire la loro presenza, ma non potei ignorare quella breve sensazione di nostalgia. Tolsi allora lo sguardo da quell'ingombrante abito e mi immersi completamente nell'acqua.
Il rumore si attenuò e sentivo soltanto le onde della vasca avvolgermi totalmente; in quel momento mi sentii rasserenata, poiché lì sentì distintamente: vidi gli sguardi e le risate del mio popolo, e  persino il volto di Vilhilm (il mio amico fawni) sorridermi con calore.
Vidi Awyrmaich, mio padre, sussurrarmi frasi di affetto.
Li percepì chiaramente vicino a me, e di come l'anima di Villhilm fosse a contatto con la mia. Udii anche la sua voce dirmi che mi “sentiva”...sempre.
La visione durò poco ma fu tutto più piacevole e pacifico in un battito d'acqua...



Angolo autrice: Ciao a tutti, questo capitolo è più d'azione come avevo detto che avrei messo e spero vi sia piaciuto ^_^ se volete, sarei curiosa di sapere come percepite Mychelliaudì qui, per esempio di come parla di Thorin ^_^

   
 
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