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Autore: terryoscar    24/05/2018    15 recensioni
Autrici: Aizram e Terryoscar
“ Avventura sulle Alpi” nasce per caso.
Aizram ed io ci siamo conosciute grazie alla mia prima pubblicazione: ” Oscar storia di un grande amore.”
“Dopo averla portata a termine, Aizram mi ha contattata, chiedendomi di scrivere un’altra storia ma allegra e divertente riguardo ai nostri personaggi preferiti: Oscar e André.
Inizialmente le ho detto che non sapevo nemmeno cosa scrivere, e lei mi ha suggerito di fargli fare un bel viaggio verso le Alpi.
I primi tre capitoli li ho scritti da sola, prendendo spunto i suggerimenti di Aizram ma poi, grazie alla tecnologia di cui usufruiamo abbiamo scritto i capitoli successivi in tempo reale: tramite skipe.
Quindi questa storia è scritta a quattro mani da Terry e Aizram. Si sa due cervelli funzionano meglio di uno!
E così nasce “Avventura sulle Alpi!”
Qui avremo il generale che tenterà di convincere sua figlia a sposarsi, perché a suo dire ormai incontrollabile da quando frequenta i Soldati della Guardia e sopratutto pretenderà da lei un erede a cui tramandare il titolo nobiliare. Naturalmente Oscar di sposarsi non ne vorrà sapere, quindi si scontrerà con suo padre, e non solo con lui ….
Genere: Comico, Commedia, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Generale Jarjayes, Madame Jarjayes, Oscar François de Jarjayes
Note: OOC | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'IO SONO IL GENERALE JARJAYES'
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Che serata
“Nanny, dov’è Oscar?”
“E’ con Andrè signor generale, sono andati a Parigi.”
“Appena rientra, dille che le voglio parlare.”
“Si, certo signor generale.”
 
 
“Andrè, fermiamoci in questa locanda,  facciamoci portare qualcosa da mangiare. Non ho nessuna intenzione di tornare a casa e magari ascoltare le  prediche di mio padre, e nemmeno di discutere con lui.”
“Prima o poi dovrai affrontarlo.”
Lo so Andrè ma per oggi ne ho avuto abbastanza.”
 
 
Ci servono la cena  e cominciamo a mangiare, vedo Oscar sorridermi  e con sarcasmo  mi dice: “ Andrè, ti è  dispiaciuto per stamattina, non è vero?
“Riguardo a cosa?”
“Per averti interrotto con Anne?”
“Cosa dici Oscar? Io non ho nulla a che spartire con lei,  non mi interessa.”
“Non avevo dubbi, è troppo sgallettata per te.”
La guardo, non riesco a credere a ciò che mi dice, mi faccio coraggio le dico: “Secondo te, che genere di donna mi andrebbe bene?”
“Be sicuramente, non una così, è troppo aggressiva e pretensiosa, e poi è troppo sicura di se.”
Sorrido, la guardo, le chiedo ancora: “ A si? Davvero Oscar? Allora secondo te che genere di donna mi andrebbe bene?”
“Be sicuramente non una così! Per come sei, ti ci vorrebbe, una persona dolce e remissiva, proprio come te.
Non certo una come me, con l’indole del comando AH!AH!”
 
Faccio fatica a credere ciò che mi  dice, la guardo intensamente e ribatto: “ Non esserne tanto convinta Oscar, io preferisco  le biondine dal caratterino forte e deciso, proprio come te!”
“OH  Andrè, questa si che è bella … io non te la consiglierei  una donna così; saresti sottomesso a vita,   mi dispiacerebbe moltissimo vederti fare una fine tanto misera, perché ti voglio troppo bene, per vederti ridotto a uno straccio  AH!AH!”
La vedo ridere di cuore, non capisce che è lei che voglio, e allora la stuzzico.
“E tu Oscar che genere di uomo vorresti al tuo fianco?”
“Sei per caso impazzito Andrè? Stai scherzano? Assolutamente nessuno, non voglio vincoli, sto bene così, non ho alcuna inclinazione al matrimonio.”
“Non è vero, se ti innamorassi, non la penseresti così.”
“Innamorarmi io? No Andrè dopo la delusione che ho avuto con Fersen, me ne guarderei bene … meglio sola, credimi!”
“Io non ti capisco Oscar, ma se già sapevi che Fersen era da sempre innamorato della regina, non dovevi illuderti.”
“Bel consiglio il tuo Andrè, aspetta di innamorarti e poi ripetimi le cose che mi hai appena detto!”
 “Chi ti dice che non lo sia?
 
 
Vedo Andrè molto serio e turbato, ribatto: “Se lo fossi non mi avresti parlato così, è chiaro che al cuor non si comanda!”
 
 
Ciò che dice Oscar è vero, altrimenti non   sospirerei per lei, non mi arrendo le dico: “Tu lo ami ancora?”
“Chi, Fersen?  Ormai è acqua passata, sono stata una stupida, ho perso tempo inutilmente a logorarmi l’anima per uno che non solo se la spassa con la regina, ma anche con le sue dame di compagnia.”
“Così sono arrivate anche a te queste voci.”
“Ma certo Andrè, dove credi che io viva sulla luna? Lo ho osservato sai?”
“Oscar ma …”
“Ma niente Andrè, allora perché ho aperto gli occhi e me ne sono fatta una ragione!?  E poi, io non potrei mai dividere un uomo come fanno la maggior parte delle donne.”
 
Dopo aver buttato giù un altro bicchiere, lei continua: “Andrè, piuttosto un uomo simile per mano mia cambierebbe i connotati.”
 
 
Vedo Andrè ridere a crepapelle, e mi dice: “Allora Oscar, tutti gli uomini che vivono a corte cambierebbero il loro modo di vivere AH!AH!”
“Già, ora capisci perché preferisco rimanere sola?”
“Chi ti dice che non  puoi trovare un uomo, che ti ami davvero, e che  veda  te soltanto come donna?”
“AH!AH! Si Andrè, dove lo trovo uno così? Secondo me, tu sei l’unico uomo fedele rimasto sulla faccia della terra.”
 
La guardo con insistenza e anche se già so che non mi prenderà sul serio, le dico: “Allora, perché non farci un pensierino su di me?”
“Andrè, tu hai voglia sempre di scherzare, come potremmo pensare a noi come coppia, se siamo cresciuti  come fratelli, hai proprio deciso di commettere un atto incestuoso AH!AH!”
“Ancora con questa storia Oscar …”
Lei ride, ma io insisto nella speranza che mi capisca: “Oscar, nulla è impossibile …”
Non posso  proseguire con il mio discorso decisamente evasivo, perché alle nostre spalle giungono  delle voci.
“Buona sera comandante.”
“Ciao Alain, buona sera a tutti voi.”
“Andrè, comandante, possiamo unirci a voi?”
“Si certo Alain, accomodatevi pure.”
“Grazie comandante,adesso uniamo i tavoli e prendiamo da bere.”
 
Alain mi guarda e mi dice: “Comandante la vostra licenza termina dopo domani, siete pronta nuovamente a sopportarci? AH!AH!”
“Ridi pure Alain, lo sapete tutti, se non filate dritto vi sbatto  in isolamento senza fare sconti a nessuno.”
“AH!AH! Mi sarei meravigliato del contrario comandante!”
“Smettila di dire stupidaggini, piuttosto dimmi come vanno le cose in caserma?”
“Tutto tranquillo se non fosse per “testa di legno” che ci fa continuamente marciare  …”
“E’ vero comandante, De Guille non ci fa altro che: correre, marciare e tirare di spada e quant’altro, non ci lascia un momento tranquilli.”
“Lassan, dove pensi di stare in villeggiatura per caso?”
“Certo che no comandante, ma “testa di legno” è molto esigente, certo lo siete anche voi, però lui non ha alcuna pietà.”
“Smettila di dire sciocchezze La Salle, che appena rientrerò, e se non sarete ben preparati vi faccio vedere io, altro che il colonnello De Guille, il nemico non si affronta a passi di danza!”
“Non abbiamo dubbi al riguardo, abbiamo soltanto provato ad addolcirvi un po prima che voi rientrate.”
Sento Gerard che dice: “Oh finalmente l’oste ci porta il vino, su amici alziamo i bicchieri e facciamo un brindisi al nostro comandante, che tra non molto rientrerà per darci filo da torcere AH!AH!”
 
Vedo Alain sghignazzare,e mi dice: “Ehi Andrè, si sta avvicinando una graziosa donzella , e sta venendo proprio  nella tua direzione!”
 
Vedo lo sguardo di Oscar accigliarsi mentre la donna mi si avvicina, e dice: “Ehi bel soldato ti va di farmi compagnia?”
Alain e gli altri mi incoraggiano: “Su Andrè cosa aspetti, fatti sotto.”
Mi sento in imbarazzo, vedo Oscar furiosa, è chiaro che a lei dia fastidio la situazione, non  perché sia gelosa di me, magari fosse così, e per via del sentimento fraterno che dice di provare per me. Intanto la donna mi accarezza il viso, tento di schivarla,  ma è insistente, e i miei amici continuano a divertirsi alle mie spalle.
“Su Andrè, cosa aspetti? Muoviti!”
 
 
Vedo Andrè inebetito, è imbarazzato forse perché ci sono io, magari se non ci fossi, chissà cosa farebbe con questa donnetta. Intanto non sa come comportarsi e questi imbecilli si divertono alle sue spalle, mi sento avvampare, mi rode il fegato, non ce la faccio più, e sotto il tavolo do un calcio agli stinchi del mio bel soldato. 
Lo guardo, mi guarda  e gli dico:  “Allora Andrè? Cosa decidi di fare?”
 
Vedo Andrè allontanare con gesti gentile la donnina e dice: “ Madame è il caso che cerchiate compagnia altrove.”
“Avete deciso proprio di non farci niente con me bel moro? E va bene, vuol dire che cercherò un altro bel soldatino.”
Mi sento osservata, avanza verso di me e mi dice: “ Vuol dire che stasera mi accontenterò del biondino delicato.”
Mi irrigidisco, scatto in piedi e urlo: “Se provi a toccarmi ti faccio tornare in camera tua zoppicando!”
“Ehi, ehi, stasera gira male, prima  il bel moro e adesso questo biondino così gracilino. Non sapevo che tra i Soldati della Guardia ci fossero anche  dei sodomiti. Pazienza vuol dire che cercherò da un’altra parte.”
 
Vedo Oscar rossa in viso, mi alzo, tento di bloccarla  l’afferro per un braccio, la trattengo e la riporto a sedere. vedo Carl che si fa avanti alla meretrice e le dice: “ Trovati un’altra compagnia che stasera non è serata, non gira bene, non vedi che anche il gracilino ti ha mandata via?”
Vedo Alain ridacchiare, e mi dice “Comandante calmatevi, non è il caso di reagire così, è il rischio di venire in certi posti, non lo sapevate per caso? Però tu Andrè potevi anche essere un po più gentile con quella signora, tra tutti noi aveva scelto te, sarà per quell’aria da bravo ragazzo che hai  AH!AH!
 
 
Vedo Oscar impallidire, ma perché mai se la prende in questo modo, la vedo guardare Alain e dice:
“Alain smettila, stai davvero esagerando, stai dicendo un mucchio di sciocchezze .”
“Ma comandante non ditemi che quando frequentavate Versailles nessuno ha avanzato proposte simili al nostro Andrè o a voi? Perché non ci credo. E’ risaputo che la reggia è soltanto un covo di depravati travestiti da damine e cavalieri, dopotutto la sostanza è la stessa, non cambia.
“Alain,  anche se fosse così,  stai comunque rischiando grosso, ancora una parola e ti faccio vedere io, altro che comandante.”
 
 
Abbiamo portato i cavalli al galoppo, finalmente siamo arrivati a palazzo.
  “Che serata Andre, anzi, io direi che giornata, siamo andati a Parigi in cerca di tranquillità e invece, non basta che ci siamo ritrovati con Alain e gli altri, ci si è messa anche la meretrice.”
Dico mentre mi riscaldo davanti al fuoco.
“Andrè non dici nulla?”
Cosa vuoi che ti dica? Sono stanco vado a letto.”
Guardo con impertinenza Andrè e infierisco: “Fa attenzione … potresti trovarti Anne nel tuo letto!”
“Questa poi Oscar … e anche se fosse? Saresti gelosa?”
“Chi, io? Assolutamente, puoi fare della tua vita quello che vuoi, non devi certo rendermene conto.”
Vedo Andrè avanzare verso di me, e con un mezzo sorriso mi dice: “Ne sei proprio sicura sorellina? Allora perché stasera sotto il tavolo mi hai dato un calcio negli stinchi quando si è avvicinata quella donna?”
“Chi, io? Ma cosa dici, sarà stato Alain visto che ti era seduto accanto.”
“Si, ma era alla mia sinistra, invece io l’ho beccato alla destra, e guarda caso c’eri solo tu. Quindi posso ben sperare …”
“Sperare cosa Andrè?”
“Che tu   faccia un pensierino sul tuo fratellino.”
Dei passi interrompono nuovamente la  nostra conversazione.
 
“Finalmente siete tornati, il generale vi aspetta da un pezzo nel suo studio!”
“Anche a me nonna?”
“Si Andrè vuole vedere tutti e due.”
“Su Andrè andiamo a vedere cosa vuole mio padre.”
A passo marziale  Andrè ed io  attraversiamo diverse stanze fino a giungere dietro la porta dello studio, busso, ed entriamo, vediamo mio padre seduto dietro la scrivania alle prese con dei fogli riposti in maniera disordinata.
“Padre volete parlare con noi?”
“Si ma  accomodatevi, ho da dirvi qualcosa importante.”
“Spero che non sia nulla di grave.”
Mio padre ci guarda  e dice: “Sua maestà la regina ti ha affidato un incarico molto delicato  …”
“Di cosa si tratta padre?”
“Vedi Oscar, dopo domani, tu devi partire per una missione, devi raggiungere il principe Josef in Italia, che attualmente  risiede a Venezia,e  dovrai consegnargli  una lettera da parte della regina; naturalmente non ne conosco ne il  motivo e tanto meno il contenuto, ti posso solo dire che data la situazione politica  tanto delicata che stiamo attraversando, la regina ha affidato a te l’incarico. Porta con te un paio di soldati per scortarti, i migliori che hai a disposizione, e naturalmente con te verrà Andrè.”
 
 
Il generale mi guarda e mi dice: “Andrè  dovrete attraversare le Alpi dal Monginevro per poi scendere da Torino , passando dal Ducato sabauto.
So che sarà un viaggio lungo e faticoso so che   la vostra è una missione è molto delicata, naturalmente è superfluo raccomandarti di vegliare su mia figlia.”
“Padre, dovete smetterla di preoccuparvi in questo modo per me, non è il caso, dimenticate che già da tempo comando un reggimento.”
“Lo so Oscar e in proposito ho da dirti qualcosa: Dopo aver portato a termine questa missione, lascerai l’esercito, è tempo che ti sposi e che dia un erede ai Jarjeyes!”
“Cosaaa? Ma che dite? E poi, io non vi basto come erede del vostro casato?”
“Oscar non fingere di non capire, con te i conti Jarjeyes perderebbero il titolo, ho bisogno assolutamente di un erede maschio che continui la nostra discendenza, e tu quale erede che sei, passeresti il tuo titolo ai tuoi figli, naturalmente da te mi aspetto figli maschi.”
“Non è possibile … ma è assurdo ciò che dite … come potete pretendere da me una cosa simile? Dovrei sposarmi darvi dei nipoti maschi per mantenere il vostro titolo?”
“Ti ricordo Oscar che è anche il tuo titolo.”
Dice il generale, mentre io rimango basito ascoltandolo; vedo Oscar è fuori di se.
 
“Padre vi rendete conto di cosa dite?”
“Certo che si, e non mi guardare in quel modo, sembra che tu mi stia dando del pazzo.”
“Padre, io non ho alcuna intenzione di sposarmi, e poi anche se volessi accontentarvi, non ho alcun pretendente, e poi, chi sposerebbe una come me che è più uomo che donna!?”
Non capisco più niente, vedo il generale fuori di se che dice: Un candidato sicuro ce l’hai.”
Incrocio le braccia e canzonandolo gli chiedo: “Sentiamo padre chi sarebbe l’eroe disposto a sposare una come me?”
“Andrè!”
“Cosaaa?”
 
 
Urlo e guardo colui che reputo mio fratello.
“No padre, siete fuori di voi, non sapete ciò che dite, ma vi rendete conto di ciò che avete appena detto? Dovrei sposare Andrè che … che …”
“Che cosa Oscar ?”
Urla il generale.
“Che è come un fratello per me!”
“Andrè non è tuo fratello e con lui ci staresti benissimo, lo conosco, è l’unico che potrebbe tenerti testa.”
“No padre, non riesco a credere ciò che dite …”
Guardo Andrè e sbraito: “ E tu invece di stare li impalato, di almeno qualcosa, ma non lo senti mio padre che assurdità che dice?”
“Oscar, io comprendo tuo padre e …”
“Cosa? Ma per caso anche tu, ti sei  ammattito?”
Il generale ormai è fuori controllo.
“Oscar come ti permetti di dare del pazzo a tuo padre? Ho detto che ci serve un erede e tu me lo darai, e Andrè va benissimo, capitoo? Quindi da questo momento ritieniti la fidanzata di Andrè Grandiér!
Oscar si accinge ad uscire dallo studio, quando il generale le urla dietro:”Preparati per la missione, ci vorranno più di sei settimane per portarla a termine dopo di che parleremo delle tue nozze, è chiaro?
Il generale guarda André e gli dice: “Non te lo chiedo nemmeno Andrè immagino che tu non abbia nulla in contrario a sposare mia figlia, vero?”
“Vedo Oscar furiosa, indietreggia, e mi viene  incontro puntandomi l’indice, mi dice: “Bada Grandiér non tirarmi un brutto scherzo, altrimenti me la paghi, capitoo?”
Vedo Oscar uscire dallo studio a gambe levate mentre io rimango annichilito, e penso:Oh Signore! Oscar è diventata  la mia fidanzata contro la sua volontà, adesso sarebbe davvero capace di spararmi, lei mi ha detto chiaramente che mi vede soltanto come un fratello … non capisco se tutto questo è un incubo o un meraviglioso sogno.
 
 
 
Appartiene a  Aizram_g
L’idea  di mandare Oscar in missione in Italia, il percorso citato nella storia fatto dal generale, e infine  l’imposizione del generale di farla sposare per avere  degli eredi “maschi” per mantenere  il titolo di conte per il bene del casato Jarjeys.
   
 
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