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Autore: A_blue_birdy    25/05/2018    1 recensioni
Durante la gara dei talenti, Heather legge ad alta voce il diario segreto di Gwen, rivelando al pubblico a casa e ai compagni dell'isola (e a Trent) della sua cotta per qualcuno del campo.
Questo "qualcuno" ha provato in tutti i modi a sollevare il morale a Gwen (che diciamo non ha preso troppo bene lo scherzo), ma lei sembra non voler più rivolgergli la parola.
Missing moment dell'episodio "Un esterno disgustoso", rigorosamente Trent's Pov, (forse un pochino fluff, ma che ci vuoi fare?)
Spero che vi piaccia.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen, Trent | Coppie: Trent/Gwen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: A tutto reality - L'isola
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Falso allarme.
Era Izzy che voleva fare uno scherzo.
Comunque non ha importanza, perchè poi è arrivato un orso vero che ci ha costretto ad arrampicarci sugli alberi.
E poi è piovuto. Oggi è decisamente stata una giornata da schifo.
Ero perfino riuscito ad addormentarmi, ma in queste condizioni non poteva durare a lungo.
Eppure gli altri dormono tutti. O meglio, quasi tutti.
Gwen è sveglia e se ne sta appoggiata al tronco dell'albero, guardando giù.
Non credo si sia accorta che sono sveglio e che la sto guardando. Stringe qualcosa fra le braccia. È il suo diario. Forse sta cercando di proteggerlo dalla pioggia. Deve essere davvero importante per lei.
È una ragazza che non si fida molto delle persone, è al diario che confida i suoi segreti, cosa deve essere stato per lei sentirlo leggere davanti al mondo intero? Davanti a me…
E pensare che in un primo momento sono stato felice di sentire quelle cose.
Mi piaceva l'idea di piacerle. Ora che me ne faccio se nemmeno ci parliamo e la vedo stare così?
Sembra stanca e triste, e improvvisamente non c'è più nulla in lei della “darkettona", come la chiama Heather. Anzi, sospetto che la darkettona in realtà non sia mai nemmeno esistita, Gwen è semplicemente una ragazza che ha problemi a fidarsi delle persone.
 
Però di me si può fidare.
 
-Ehi, non dormi?
Lei sembra trasalire nel sentirmi parlare, ma si ricompone subito e mi risponde
-No…
-Non è che, per caso, ti va di smettere con il gioco del silenzio?
Lei distoglie lo sguardo e non mi risponde.
-Bè, se proprio non vuoi parlare con me, almeno ascoltami.
-Ecco, io…Gwen, mi dispiace…
Nessuna risposta.
-Mi dispiace che il tuo diario segreto è stato letto. Che non ti vedo mangiare con noi da un sacco di tempo...mi dispiace che ora ti vedo così giù di morale e, scusa se è egoista, ma mi dispiace tanto che non vuoi più avere a che fare con me.
Ancora nessuna risposta. Provo a girarmi verso di lei, e me la ritrovo con le mani tra i capelli, che si nasconde la faccia.
-Stai…piangendo?
-No che non sto piangendo, idiota.
Non piangeva per davvero, credo che abbia avuto solo una breve crisi di nervi.
-Scusa, Trent.
-È tutto ok…
-Invece no! Sto davvero facendo la stupida, ti ho trattato male per tutto questo tempo e tu hai continuato ad essere sempre carino con me. Non lo merito affatto.
-Non mi hai trattato male, solo…hai un pò fatto finta che io non esistessi…
Stavo cercando di sdrammatizzare, ma non funzionava.
-Mi dispiace…
-Non dispiacerti, Gwen, tu non hai fatto niente, è stata lei a leggere il tuo diario, è a lei che deve dispiacere.
-Anche tu non hai fatto nulla, eppure io ho continuato ad ignorarti.
-Ok, avresti potuto evitare, ma non fa niente, lo capisco se non volevi stare con me. Deve essere stato già abbastanza difficile rimanere qui sull'isola senza parlare con nessuno.
-Sì lo è stato...
Lo ha detto con una vocina così esasperata e così bassa che non so se stesse parlando con me o con sè stessa.
Creso che sia abbastanza per lei, le darò una tregua.
-Se provo ad abbracciarti poi mi butti giù dall'albero?
-È possibile.
-Penso che rischierò lo stesso.
Le passo una mano dietro al collo e la avvicino a me e, no, non mi butta giù dall'albero.
-Secondo me dovresti dormire.
-Non ho sonno
-Da quanto tempo non dormi?
-Non te lo dico…
Secondo me non ha chiuso occhio dalla sera della gara dei talenti.
-Fai come vuoi.
La sto ancora abbracciando e lei posa la testa sulla mia spalla.
Non so per quanto tempo rimaniamo così.
 
 ****

La mattina dopo ci svegliamo ancora in quella posizione e Gwen è imbarazzatissima, ma anche mentre mi respinge, con quelle guancette rosse, è adorabile.
L'orso se n’è andato e noi possiamo tornare al campo.
-Ehi, Trent…
-Dimmi.
-Ti prego, non dire a nessuno che ieri sono crollata in quel modo.
-Non l'avrei fatto.
-Lo immaginavo, ma preferivo chiedertelo.
-Tranquilla Gwen, è il nostro piccolo segreto.
-Sì, ma…tu non chiamarlo così.
-Così come?
Mi piace giocare con lei e vederla nervosa.
-Sai cosa, Trent? Non importa.
E se ne va via con un'espressione di esasperazione mista ad imbarazzo che di solito non le si addice proprio, ma mi piace troppo.
Non parliamo più per tutto il tragitto verso il campo, ma stavolta è diverso da ieri, ed io mi sento bene e molto più tranquillo perchè so che non l'ho persa.
   
 
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